È l'ozono la soluzione per sconfiggere i batteri della “Listeria” che contaminano l’insalata lavata e pronta al consumo

La “Listèria monocytogenes” (deve il suo nome al medico britannico Joseph Lister) è un genere di batteri “Gram-positivi”, che comprende sei specie che attaccano principalmente il sistema immunitario degli umani. Sono microbi ampiamente distribuiti nell'ambiente e possono contaminare alimenti crudi come i vegetali (insalate in primis) e in particolare il latte e i suoi derivati. La Listeria si elimina a temperature superiori a 65° C (sicuramente con l’ebollizione) ma si deve tenere in considerazione che la contaminazione dei cibi può avvenire anche dopo la cottura degli alimenti e prima del loro confezionamento. Il progetto O3 Fresh Cut 360 rappresenta una svolta per garantire la sicurezza alimentare, mettendo in luce una soluzione efficace per il lavaggio dei prodotti freschi, garantendo una riduzione della carica microbica, senza residui chimici, migliorando la “shelf life” (vita di scaffale) fino a 15 giorni, eliminando il “biofilm” (aggregazioni di microorganismi che formano sottili pellicole aderenti alle superfici) nelle tubature e consente il riutilizzo delle acque trattate, il riciclo delle acque di lavaggio, con una significativa riduzione dell’impatto ambientale, migliorando la sostenibilità e riducendo i costi operativi.
Dunque, con il “Progetto O3 Fresh Cut 360” minori costi e più sicurezza in IV Gamma, grazie all'ozono utilizzato nel lavaggio delle insalate confezionate in sacchetti di cellophane e pronte al consumo in vendita nella GDO.

 “Progetto O3 Fresh Cut 360” è stato sviluppato grazie alla collaborazione tra la Stazione Sperimentale per l'Industria delle Conserve Alimentari (SSICA), il CFT Group e MET Ozone Experts, azienda di Bologna e operante a livello internazionale nel settore della tecnologia ozono-applicata. L’obiettivo principale del progetto, ottimizzare il processo di lavaggio delle insalate attraverso l'uso dell'ozono, riducendo l’impiego di prodotti chimici convenzionali e garantendo al contempo la qualità del prodotto e il riciclo delle acque di lavaggio. Tra le finalità chiave del progetto, il lavaggio con ozono per valutarne l'efficacia nel ridurre la carica microbica e batterica sulle insalate, senza l’utilizzo di altri agenti chimici. Altro focus è stata l’eliminazione del biofilm, esaminando la capacità dell'ozono nel rimuoverlo dalle condotte idriche rispetto ai metodi tradizionali. Altrettanto importante è stato il recupero delle acque, verificando la possibilità di riutilizzare quelle di lavaggio trattate con ozono per altri processi aziendali, contribuendo a una maggiore sostenibilità, oltre alla riduzione dei costi di gestione.
La misurazione dell’ozono in acqua ha dimostrato come nel processo di lavaggio, la concentrazione dell’ozono ha prolungato la shelf life del prodotto fino a 15 giorni, mantenendo intatte le proprietà organolettiche e, al quindicesimo giorno, il monitoraggio ambientale, ha dimostrato che la carica batterica – senza avere alterato i limiti di sicurezza - risultava ancora al di sotto del 50% dei valori stabiliti dalle normative, assicurando pure condizioni di lavoro sicure per gli operatori.
In merito al lavaggio dei prodotti, i test microbiologici hanno confrontato tre metodi di lavaggio (solo ozono, acido peracetico, combinazione dei due), evidenziando come l’ozono si conferma particolarmente efficace nel ridurre la carica microbica senza lasciare residui, sebbene la combinazione con acido peracetico abbia raggiunto i risultati migliori.

Determinante si è rivelata anche l’eliminazione del biofilm nelle tubature: il trattamento con ozono ha infatti mostrato buoni risultati nella riduzione del biofilm, in particolare quando combinato con acido peracetico, superando l'efficacia dei metodi tradizionali.

Nel recupero delle acque di lavaggio, le analisi chimiche e microbiologiche sulle acque trattate con ozono hanno confermato il rispetto dei parametri di legge per la potabilità, aprendo la strada al loro riutilizzo in altri processi industriali, riducendo così il consumo di risorse idriche e i relativi costi gestionali.

La macchina utilizzata nel progetto - progettata dalla MET Ozone Experts - è stata fondamentale per monitorare e ottimizzare l'utilizzo dell'ozono nell'acqua. Questo dispositivo ha permesso di analizzare in tempo reale la qualità dell'acqua e dosare con precisione la quantità di ozono necessaria per garantire l’efficacia del trattamento.

Grazie ai dati ottenuti è stato possibile dimostrare come l’integrazione dell’ozono nel processo produttivo abbia permesso all’azienda di ridurre l’uso di agenti chimici convenzionali, diminuendo l’impatto ambientale e migliorando l’efficienza operativa. Grazie alla possibilità di riciclare le acque di lavaggio, si è registrato un abbattimento del consumo di risorse idriche, contribuendo a rendere il sistema produttivo più sostenibile. Inoltre, l’adozione di queste tecnologie innovative ha avuto un impatto positivo sull’immagine aziendale, rafforzando la reputazione dell'azienda come leader nell'adozione di pratiche ecologiche e rispettose dell’ambiente.

 

MET Ozone Experts è un'azienda di Bologna, player di riferimento nella progettazione di generatori e impianti a ozono totalmente made in Italy. Con un approccio orientato all'individuazione di soluzioni su misura, l'azienda è in grado di operare in qualsiasi settore interpretando di volta in volta situazioni ed esigenze specifiche. Dall'ambito medicale a quello agroalimentare, dal settore dei trasporti a quello della sanificazione degli ambienti, Met propone un ampio ventaglio di prodotti e di soluzioni in grado di valorizzare le capacità sanitizzanti e deodorizzanti dell'ozono nell'ottica di un'economia e di una produzione sempre più attenta all'impatto ambientale.

Via Emilia, 458 -
Maggio, Ozzano (BO) – Italy
Telephone: +39 051 0301 730 - www.o3met.com

Il Grand Tour delle Marche fa tappa a Potenza Picena: sessantaduesima edizione per il "Grappolo d’oro"

Sessantaduesima edizione per il Grappolo d’oro: dieci giorni di festa con un ricchissimo programma di eventi. Con il Grappolo d’Oro il Grand Tour delle Marche fa tappa a Potenza Picena (MC), panoramico balcone naturale affacciato sul mare Adriatico, dove da più di sessant’anni si perpetua la tradizionale festa che celebra la tradizione contadina, con particolare riferimento ad usi e costumi della raccolta dell’uva e della vendemmia.

 

Ricchissimo il programma degli eventi allestito per questa memorabile edizione, la sessantaduesima! Dal 20 al 29 settembre, il suggestivo centro storico della cittadina si veste a festa, trasformandosi in un teatro a cielo aperto dove, tra drappi, festoni ed addobbi, si alternano locande, artisti di strada, buon cibo, ottimo vino, musica dal vivo, bancarelle, spettacoli e soprattutto tanto divertimento!

L’evento di apertura è programmato per le 18:00 di venerdì 20 settembre con un vernissage dedicato all’Arte della biodiversità condotto dal noto presentatore televisivo RAI Beppe Convertini: un racconto delle molteplici sfaccettature che, non a caso, caratterizzano l’unica regione d’Italia con il nome al plurale: le Marche!

L’Auditorium Scarfiotti, nell’ex Chiesa di Sant’Agostino, farà da cornice ad uno storytelling immersivo, con l’intervento di tanti personaggi ed entità che contribuiscono ad alimentare il patrimonio biodiverso di questa regione attraverso un’attenta opera di manutenzione e cura tesa alla salvaguardia ed alla valorizzazione delle varietà locali. L’appuntamento si concluderà con un omaggio gustoso alla biodiversità, attraverso degustazioni proposte dalle “vergare” della Pro Loco in abbinamento ai vini delle cantine potentine.

Il Grappolo d’oro è un’iniziativa organizzata dalla Pro Loco di Potenza Picena, supportata dall’Amministrazione Comunale, con il contributo di Camera di Commercio delle Marche e Regione Marche. Da diversi anni la manifestazione è sede di tappa del Grand Tour delle Marche, il circuito di eventi studiato da Tipicità in collaborazione con ANCI Marche che vede nel ruolo di partner progettuale Banco Marchigiano e che, da maggio a dicembre, racconta la regione attraverso i più significativi momenti di festa che animano le comunità e i borghi marchigiani.

 

Piazza Matteotti
(Potenza Picena)
+39 0733 671758
www.prolocopotenzapicena.it


Tutte le informazioni su www.tipicita.it.


Vendemmia 2024 intensa per cantina Stajnbech tra maturazione anticipata, ritmi di raccolta e gran espressione sensoriale

Una vendemmia all'insegna di una natura da interpretare e dai tempi anticipati, con maturazione precoce, ritmi di raccolta veloci e una densa concentrazione di profumi e struttura.
La riflessione sull'andamento dell'annata 2024, da Stajnbech, avviene già a vendemmia in corso, quando si raccolgono, oltre ai frutti, anche i dati sulle condizioni meteo che hanno registrato abbondante piovosità e clima fresco a maggio e giugno, per poi avere un’esplosione delle temperature a metà/fine luglio. Fortunatamente, quest’anno, non si sono riscontrati danni da grandine nei vigneti e ciò ha consentito di raccogliere interamente le uve.

Il caldo sopra la media stagionale del mese di agosto ha accelerato la maturazione rispetto all’annata 2023: ben dodici giorni di anticipo per riuscire a mantenere l’acidità nelle uve, e per produrre così vini con una buona freschezza ed eleganza, ma anche con struttura grazie all’elevato grado zuccherino.

Le quantità sono quelle previste – spiega Rebecca Valent enologa e seconda generazione di Borgo Stajnbech - perché pensiamo che una pianta di vite equilibrata ogni anno produce più o meno la stessa porzione, nonostante sia stata un’annata in cui le piogge primaverili hanno rallentato l’allegagione di tutta la frutta. Rispettiamo al massimo quello che ci dà la nostra terra, suolo composto principalmente dal caranto, che essendo molto povero produce poca uva ma molto concentrata, che darà vini profumati ma anche ben strutturati”.

Il caldo anomalo delle ultime settimane da un lato aiuta ad aumentare i gradi zuccherini dell’uva, dall’altro preoccupa poiché costringe a una raccolta molto veloce: la tempestività in questo caso è fondamentale per preservare i profumi, specialmente per i vini bianchi, ma anche la freschezza delle uve. Si predilige sempre la vendemmia notturna per poterle raccogliere a temperature consone per una vinificazione pulita.

Per il momento siamo contenti di come siamo riusciti a gestire l’annata – commenta infine  che è giunto alla sua 56a vendemmiae poiché ogni annata non è mai uguale alla precedente, questa si farà scoprire man mano con il passare dei mesi e con l’evoluzione dei vini.”

È un’azienda vitivinicola a conduzione familiare situata a Pramaggiore (VE), tra Venezia e Trieste, nel cuore di una terra dal ricco passato, anticamente chiamata il Vigneto della Serenissima.
Risale al 1990 il primo vigneto piantato da Giuliano Valent e Adriana Marinatto, che poi nel 1991 fondano la cantina. Nata dall’ambizione di raccontare una storia in un bicchiere di vino, questa realtà veneta si distingue per la cura meticolosa riservata ad ogni fase della produzione. Da sempre infatti, Giuliano e Adriana hanno scelto di puntare alla qualità, ricercando costantemente l’eccellenza, applicando una filosofia che crede nel valore di un prodotto sincero e genuino, e nella passione per il proprio lavoro. Uno stile perfettamente racchiuso nel motto di famiglia: “Coltiviamo Armonie”. Le armonie per Stajnbech sono quelle della natura ma anche delle persone che condividono i medesimi valori di professionalità e dedizione, uniti all’amicizia e al senso di condivisione, tutti elementi che risuonano tra vigneti, cantina e azienda come in una grande sinfonia corale. L’area in cui sorge la cantina, al confine tra Veneto e Friuli, gode di un clima temperato che unito al suolo ricco di argille grigie consentono alla vite la sua massima espressione. Dai 17 ettari di uve di proprietà, rigorosamente selezionate, si producono vini artigianali di altissima qualità, ottenuti ponendo molta attenzione al rispetto dell’ambiente sotto il segno dell’ecocompatibilità, in vigneto come in cantina.  I vini si distinguono per la spiccata personalità che sanno esprimere e raccontano le tradizioni enologiche del Veneto, coniugandole coi gusti internazionali. Le linee di produzione si dividono in Superiori e Classici ai quali si aggiungono anche le bollicine con il nuovo metodo classico pas dosé. Negli anni, Stajnbech si è affacciata con successo al mercato internazionale, dove oggi gode di un posizionamento ben definito. La personalità dei vini ha conquistato nel tempo un pubblico di esperti e intenditori, raccogliendo importanti consensi ai più prestigiosi concorsi enologici.

 

 

Borgo Stajnbech s.S. Agr.
Via Belfiore, 109
Belfiore di Pramaggiore (VE)
Tel +39 0421 799 929
Fax +39 0421 203 427
www.borgostajnbech.com 


Da Porto Selvaggio a La Pelosa: le 10 spiagge italiane che dominano Instagram

L’Italia, da sempre una delle mete turistiche più apprezzate, offre spiagge mozzafiato in numerose regioni, spesso scelte come destinazione per le vacanze estive. Con la conclusione del periodo delle ferie di agosto, è il momento ideale per scoprire le spiagge più apprezzate grazie allo studio di Preply sulle spiaggie più popolari su Instagram.

Sud Italia: dove si trovano le spiagge più amate

La Sardegna, rinomata meta estiva, si aggiudica il primo posto tra le 30 spiagge analizzate, con 9 spiagge che figurano tra le più popolari. A seguire la Sicilia con 5 spiagge e la Puglia con 4, mantenendo lo stesso ordine anche considerando le prime 10 della classifica.

Nella classifica generale al quarto posto troviamo la Toscana con 3 spiagge, pur non comparendo nella top 10. Seguono la Calabria e la Campania, entrambe con 2 spiagge, con la Calabria inclusa nella top 10 e la Campania al di fuori. Alcune regioni si posizionano con una sola spiaggia, mentre altre come Emilia-Romagna e Basilicata restano fuori, nonostante possano offrire spiagge e bellezze naturali di grande valore.

Spiaggia dei Conigli e Scala dei Turchi fuori dalla top 10, sul podio due spiaggie sarde

In fondo alla classifica, con 65.537 post, si posiziona la suggestiva spiaggia rocciosa di Porto Selvaggio in Puglia. Risalendo di una posizione, troviamo una spiaggia sarda, con quasi 10.000 pubblicazioni in più. Molto vicine a quest’ultima, all’ottavo e nono posto, si posizionano la Spiaggia di Tropea e la Grotta della Poesia. La prima famosa per la vista mozzafiato dalla rupe di tufo su cui sorge l'antica città, mentre la seconda è nota per essere stata un riferimento per Virgilio nel descrivere lo sbarco di Enea nell’Eneide. Al sesto posto troviamo poi con 78.594 post un ulteriore cala sarda.

Ripercorrendo a ritroso la top 5, al quinto posto si colloca una spiaggia siciliana seguita dalla Baia del Silenzio in Liguria, unica spiaggia del Nord Italia presente nella top 10.

Arriviamo infine alle prime tre posizioni: al terzo posto Cala Luna (92888 post), celebre per le bellissime grotte e per aver ospitato alcune scene del film ‘Travolti da un insolito destino’; al secondo la spiaggia di Mondello (104.366 post), incastonata tra le due riserve naturali di Capo Gallo e Monte Pellegrino; e infine al primo posto La Pelosa, vincitrice indiscussa della classifica con ben 127.702 post.

 

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Metodologia:
Per realizzare il nostro studio, abbiamo utilizzato come riferimento diverse liste di spiagge più popolari in Italia. Sulla base di questa lista, abbiamo identificato l'hashtag più utilizzato su Instagram per ciascuna spiaggia e analizzato il numero di pubblicazioni associate a ogni hashtag. I dati sono stati raccolti ad Agosto 2024.
Riguardo a Preply
Preply è una piattaforma per l'apprendimento delle lingue online che mette in contatto insegnanti e centinaia di migliaia di studenti in 180 paesi nel mondo. Il suo database contiene più di 40.000 insegnanti che insegnano oltre 50 lingue, supportati da un algoritmo di apprendimento automatico che consiglia i migliori per ciascuno studente. Nata negli Stati Uniti nel 2012 da tre fondatori ucraini, Kirill Bigai, Serge Lukyanov e Dmytro Voloshyn, Preply è cresciuta passando dall’essere un team di 3 persone a una società di oltre 600 dipendenti di 62 nazionalità diverse, con uffici a Barcellona, New York e Kiev.

RIFLESSI firma uno showcooking stellato presso il ristorante Indaco ad Ischia

Da sempre attiva nel promuovere le bellezze del patrimonio italiano, il legame con il suo territorio d’origine e le eccellenze del made in Italy, ancora una volta RIFLESSI ha saputo stupire creando qualcosa di unico, di magico. L’azienda - affermata realtà nel settore dell’arredo di design Made in Italy - ha portato in scena in una delle location ischitane più suggestive un’esclusiva Special Dinner con show cooking, in un’armonia perfetta tra design d’eccellenza ed arte culinaria, nel segno della migliore tradizione italiana.
L’evento si è svolto presso il Regina Isabella Resort, unica struttura 5 Stelle Lusso dell’isola, all’interno del ristorante stellato Indaco guidato dallo Chef Pasquale Palamaro, insignito di una Stella Michelin dal 2013. Il ristorante, che prende il nome dai riflessi indaco che le acque circostanti assumono al crepuscolo, ha accolto gli ospiti della serata nell’incantevole darsena privata, sotto le stelle della pittoresca baia di Lacco Ameno. A rendere ancora più affascinante il setting, un grande fascio di luce che proiettava il logo di Riflessi sulla scogliera retrostante.

Durante la serata lo Chef Palamaro, affiancato da Nello Iervolino - Pastry Chef, ha deliziato gli ospiti con un menu gourmet e ha dato vita ad un indimenticabile showcooking reso possibile dalle straordinarie funzionalità dei tavoli smart di RIFLESSI. Protagonisti della kermesse sono stati i tavoli Shangai e Paradise con induzione integrata nel piano in ceramica di The Top Marazzi, le cui lastre ceramiche sono perfettamente performanti con il sistema ad induzione sviluppato da RIFLESSI. L’allestimento della location ha portato in scena anche intimi salottini creati con le collezioni Soleil, Ring e Lumiere, le sedie Carmen e Nova Comfort, la nuova libreria Iron, il tavolo Sabino con base Onda e piano in ceramica sodalite blu, oltre a diverse proposte di illuminazione fra cui la serie Allegra nelle versioni da appoggio e piantana con piastra LED ricaricabile con cavo USB. La straordinaria sinergia all’insegna dell’eccellenza Made in Italy ha visto il coinvolgimento di due partner: il Pastificio Di Martino, nota azienda che da 3 generazioni produce pasta di Gragnano IGP fatta con grano 100% italiano, mentre la cantina Fonzone Winery si è occupata della selezione dei vini proposti in abbinamento durante la serata.

 

 

 

    RIFLESSI SRL
    C.DA CUCULLO, Z.I
    66026 ORTONA - ITALY
    www.riflessi.it

 


Pedalando tra “Ville Castelli Dimore”

Veneto. Charme ed eleganza incontrano attività outdoor nella natura: vacanze esclusive anche per gli appassionati di bicicletta nelle residenze venete.
Bike tour sul Monte Grappa, sulle Colline del Prosecco e lungo l’antica via Romana nel Delta del Po.

Vacanze esclusive in residenze storiche di charme per gli amanti delle pedalate lente e dei paesaggi naturali. È la proposta di alcune delle residenze di Ville Castelli Dimore, 35 location spettacolari distribuite in tutto il territorio Veneto, dove trascorrere una vacanza attiva a contatto con la natura.

Suite prestigiose e raffinate immerse nel verde, una ricca colazione e poi si parte, in sella alla bicicletta, alla scoperta del territorio circostante. In questo caso, ad esempio, della zona del Monte Grappa, delle Colline del Prosecco e del Delta del Po. In ogni residenza è possibile noleggiare la bicicletta e farsi consigliare sugli itinerari cicloturistici vicini.

 

Bike tour sul Monte Grappa e sui colli della provincia di Vicenza

Sono numerosi gli itinerari che attraversano il paesaggio del Monte Grappa, da percorrere in mountain bike o bici gravel. Siamo nelle Prealpi Venete, in un’area che comprende 25 comuni distribuiti tra le province di Belluno, Treviso e Vicenza. Non solo il Massiccio del Grappa, il territorio si estende, tra i fiumi Piave e Brenta, alle aree pedemontane fino alle colline e all’alta pianura che lo collegano alla Pianura Padana.

Proprio ai piedi del Monte Grappa, a Romano d’Ezzelino (VI), si trova Villa Stecchini, un’elegante residenza del 1600 che affianca all’ospitalità autentica, l’esperienza di una degustazione dei prodotti di produzione propria. Circondata da un incredibile parco di 16.000 metri quadri, la Villa mette a disposizione degli ospiti suite arredate a tema e un servizio di ristorazione che strizza l’occhio anche agli amanti della bicicletta: colazioni sportive e merende rinforzate sono alcune delle proposte che riserva ai bikers che soggiornano in Villa. Non solo, sono garantiti anche deposito e assistenza per bici, noleggio, guide autorizzate e percorsi per mountain bike o e-bike.

A 30 minuti di auto si può visitare il Castello di Thiene, una prestigiosa dimora quattrocentesca dal grande valore museale. Le sale conservano intatti affreschi, mobilio e quadri d'epoca mantenendo inalterato il carattere originale del Castello. All’esterno il parco storico si estende per 12.000 mq. La visita si svolge in autonomia con il proprio smartphone inquadrando i QR code installati nei vari punti di interesse sia nelle sale che nel parco.

A Barbarano Mossano (VI), su una collina ai piedi dei Colli Berici si trova Villa di Montruglio. La vista spazia dalparco di piante secolari che la circonda, ai boschi e vigneti. Gli ospiti qui trovano un luogo di pace e armonia, per dedicarsi a tour in bicicletta, arte e natura, ma anche alle degustazioni dei vini della casa.

In bicicletta tra le Colline del Prosecco

Da Villa Stecchini, gli appassionati della due ruote possono raggiungere Villa Premoli direttamente in bicicletta, a meno di 20 km. Nonostante la vicinanza, il paesaggio cambia, siamo in provincia di Treviso, a Cavaso del Tomba, e Villa Premoli si affaccia sulle Colline del Prosecco. Raffinata dimora, costruita nel XVII secolo e rinata, oggi, dopo sette anni di attento e rispettoso restauro, è anche agriturismo di charme con suite tutte diverse tra loro, ognuna con un proprio colore dominante e antichi arredi di famiglia, abbinati a moderni e ricercati oggetti di design. E per concludere con bellezza gli ospiti possono assaggiare un Prosecco Asolo DOCG biologico di altissima qualità. I ciclisti possono dedicarsi a un bike tour tra le Colline del Prosecco alla scoperta delle bellezze dell’area prealpina trevigiana, pedalando in cresta per godersi il panorama, tra ripidi pendii e dolci vallate ricche d’acqua, distese di vigneti e campi coltivati. A poco più di 30 minuti d’auto si possono visitare Villa San Liberale e Villa Guarnieri, entrambe a Feltre. Residenza di fine Seicento Villa San Liberale è l’ambiente ideale per dedicarsi una pausa di benessere, approfittando dell’area wellness realizzata nei luoghi suggestivi delle cantine e del parco secolare di quasi nove ettari. Nella vicina Villa Guarnieri, una ex stalla trasformata ospita oggi una Cantina di vinificazione. Ottime le degustazioni di vini locali e tradizionali, frutto della passione e della dedizione dei proprietari. A una cinquantina di chilometri, a Susegana, sorge il signorile e imponente Castello di San Salvatore, emblema del panorama trevigiano, e la sua storica Cantina Conte Collalto, una realtà vitivinicola d’eccellenza tra le più antiche in Italia. All’interno delle storiche cantine di inizio ‘900, attraverso la visita guidata, si potrà scoprire la storia che da oltre mille anni lega la Famiglia Collalto alla produzione del vino. Si potranno conoscere i vitigni autoctoni e le tecniche di vinificazione, per poi degustare i vini nella Sala del Vino dal fascino magico e antico.

Lungo l’antica via Romana nel Delta del Po

Nel Polesine, nel cuore del Delta del Po, si trova l’isola di Ariano. Il territorio, in origine paludoso e alluvionale, nel tempo è stato difeso da forti argini che oggi rappresentano il modo migliore per spostarsi in bicicletta e scoprire il territorio. Un itinerario ad anello permette di percorrere l'antica via Romana, tra musei tematici, complessi sistemi di idrovore e siti archeologici.

Proprio qui, a Taglio del Po (RO), si trova Villa Ca’ Zen, una tenuta di campagna del Settecento, sostenibile e accogliente, dall’architettura sobria ed essenziale. Le 9 suite, suddivise tra l'ala est e ovest, offrono un soggiorno davvero suggestivo, inoltre, per chi preferisce, proprio all'ingresso della corte sorgono 2 rustici indipendenti. Il modo più bello, silenzioso e rispettoso per scoprire le terre che circondano la Tenuta Ca' Zen e il Delta del Po è proprio la bicicletta. Il territorio pianeggiante si presta perfettamente a escursioni su due ruote, adatte a tutti i livelli di preparazione. Immersi nella natura, si possono godere di paesaggi incontaminati e percorsi suggestivi.

A una cinquantina di chilometri si può visitare Villa Badoer di Fratta Polesine (RO), patrimonio Unesco. La residenza palladiana è composta da un corpo centrale e due barchesse, che chiudono a semicerchio il prato antistante. La scalinata centrale e le due laterali, la facciata monumentale con le colonne e il frontone, il salone centrale e gli affreschi pregiati arricchiscono la visita di questa villa cinquecentesca.

Più o meno alla stessa distanza, ma verso Padova, a Brugine, si trova invece Villa Roberti, tra i più suggestivi esempi del Rinascimento pittorico veneto. Si può abbinare una visita guidata a uno dei numerosi eventi che vengono organizzati nel corso dell’anno, tra concerti e spettacoli teatrali, lezioni di yoga e mercatini di oggetti vintage e antiquariato.

Ville Castelli Dimore, soggiorni esclusivi nella bellezza

Eleganti ville immerse nel verde, imponenti castelli testimoni della storia e affascinanti dimore antiche. Sono le residenze esclusive che danno vita a Ville Castelli Dimore, progetto nato nel 2023 per far conoscere questi autentici gioielli custoditi nel territorio veneto. 35 location perfette dove trascorrere vacanze indimenticabili, esperienze speciali ed eventi esclusivi per vivere il fascino senza tempo di residenze raffinate e di charme.

Autenticità, qualità e ospitalità sono i valori, nonché i punti di forza, che guidano la rete d’impresa Ville Castelli Dimore: queste residenze esclusive, che da sempre arricchiscono il territorio, diventano oggi location da vivere in prima persona, mete speciali dove trascorrere la propria vacanza, luoghi in cui regalarsi momenti indimenticabili di relax. È il sogno che diventa realtà, la bellezza a portata di vacanza.

Oggi le residenze di Ville Castelli Dimore sono scelte in particolare per soggiorni esclusivi all’insegna dell’arte e della cultura, dell’eleganza e della natura, ma anche dei sapori veneti. Tutta la vacanza nella stessa residenza, oppure più residenze per la stessa vacanza: è un’alternativa altrettanto interessante. Si possono creare itinerari tematici che combinano diverse strutture per visitare con l’occasione posti differenti, sempre in Veneto. Oppure mettere insieme esperienze uniche a seconda delle attività culturali che si preferiscono o degli eventi enogastronomici in programma. Molte residenze organizzano durante l’anno visite, passeggiate, attività, degustazioni e vivere in prima persona questi appuntamenti è il modo perfetto per assaporare l’autenticità della vacanza, che ogni giorno si rinnova e si arricchisce di nuove emozioni.

Info: Ville Castelli Dimore
https://www.villecastellidimore.com/it


23 settembre Giornata Europea del Biologico: “Il Futuro del Biologico: Impatti Positivi e Prospettive di Crescita”

“Il Futuro del Biologico: Impatti Positivi e Prospettive di Crescita”, che si svolgerà il prossimo 23 settembre p.v. presso la Sala Delle Armi, Palazzo Malvezzi, Via Zamboni, 22, Università di Bologna. Questo evento gratuito è parte della manifestazione “L'Università si tinge di verde” e celebra la Giornata Europea del Biologico. La Giornata, promossa da IFOAM OE e istituita dalla Commissione europea, nasce per celebrare il settore, sensibilizzare sulle caratteristiche e sui benefici del bio e per valutare i progressi della transizione agroecologica verso l’obiettivo del raggiungimento del 25% di superficie coltivata a biologico entro il 2030. 

L'incontro mira ad esplorare i benefici e le prospettive del settore biologico attraverso una serie di interventi e discussioni con esperti del settore. La giornata proseguirà con una tavola rotonda che coinvolgerà rappresentanti di aziende e associazioni economiche attive nel settore biologico. 

Al termine dell’evento, sarà offerto un aperitivo con prodotti EcorNaturaSì e Probios, creando così un’opportunità di networking informale e di celebrazione della Giornata Europea del Biologico.

 


AssoBio è l’associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici e naturali. AssoBio ricerca rapporti di collaborazione e il confronto con tutte le organizzazioni, enti e organismi che perseguano finalità convergenti con le proprie. AssoBio si impegna a progettare e condurre interventi di rappresentanza della comunità imprenditoriale del settore agroalimentare biologico (imprese dell’agroindustria e della distribuzione) nei diversi ambiti istituzionali, direttamente e anche attraverso la partecipazione attiva ad organismi interprofessionali e di consultazione.
Indirizzo: Piazza dei Martiri, 1  Bologna BO
Telefono: +39 n0514228881
Fax: +39 051.422.8880
www.assobio.it


FederBio (feder.bio) è una federazione nazionale nata nel 1992 per iniziativa di organizzazioni di tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, con l’obiettivo di tutelarne e favorirne lo sviluppo. FederBio socia di IFOAM e ACCREDIA, l’ente italiano per l’accreditamento degli Organismi di certificazione, è riconosciuta quale rappresentanza istituzionale di settore nell’ambito di tavoli nazionali e regionali. Attraverso le organizzazioni associate, FederBio raggruppa la quasi totalità della rappresentanza del settore biologico, tra cui le principali realtà italiane nei settori della produzione, distribuzione, certificazione, normazione e tutela degli interessi degli operatori e dei tecnici bio. La Federazione è strutturata in cinque sezioni tematiche e professionali: Produttori, Organismi di Certificazione, Trasformatori e Distributori, Operatori dei Servizi e Tecnici, Associazioni culturali. FederBio garantisce la rigorosità e la correttezza dei comportamenti degli associati in base al Codice Etico e verifica l’applicazione degli standard comuni.
www.federbio.it

 

 

 

 


Il Prosecco Superiore scalza lo Champagne alla 81ima Mostra del Cinema di Venezia

Un grande risultato della squadra veneta: la bollicina ufficiale è Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, l'unico vino ufficiale da cerimonia sullo scenario della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia alla quale partecipano, oltre ad un nutrito numero digrandi star del cinema mondiale, che arrivano da tutto il mondo con il loro seguito, tra registi, produttori e operatori cinematografici, anche più di 3000 giornalisti accreditati. 

La presenza del Prosecco Superiore Docg, è proprio un grande risultato poichè, dopo tanti anni scalza la maison francese più iconica, la Moet et Chandon del gruppo LVMH (Louis Vuitton Moët Hennessy) leader mondiale del lusso con più di 60 marchi prestigiosi, tra i quali altri Champagne come Krug.

Alla Terrazza Biennale e in tutti gli altri locali della mostra, si beve, non solo "Veneto", ma un prodotto frutto di un fazzoletto di terra unico al mondo, composto da 15 comuni situati nelle colline a nord di Treviso. È bene ricordarsi di imparare a distinguere il Prosecco Superiore Docg da quello Doc dai colori delle fascette delle capsule: la Docg è di color giallo-ocra oro e la Doc, azzurro-verdognolo. Alla mostra però c'è solo quello Docg!
Allora si brinda con un doppio cin cin, magari in Terrazza Biennale e con lo chef Tino Vettorello, uno dei grandi promotori di questo sensazionale gemellaggio veneto.
Tenetevi informati! su queste pagine!

 

       
(articolo di Maurizio Potocnick)

Finalmente a Bologna si inaugura il “Grand Tour Italia” (rifondazione dell’ex Fico) il luna park dei turisti gourmet

Rifondazione a tutti gli effetti per quello che era “Fico” il primo grande parco agroalimentare che alle porte di Bologna, il 18 febbraio scorso, aveva chiuso momentaneamente per mettere a registro l’intera macchina. Allora il deus ex machina dell’ambaradan, Oscar Farinetti (fondatore di Eataly e pure dello stesso Fico) disse: "Presto si riparte e sarà tutto diverso…  Sarà una figata pazzesca!”

Dopo qualche ritardo per fisiologici imprevisti, tempi di cantiere allungati e un investimento di 15 milioni di euro, la struttura – annunciata via tv dal simpatico quanto azzeccato testimonial Patrizio Roversi – da oggi è pronta e riparte tutta nuova, tutta diversa con la sua mission di parco tematico, riveduta e corretta, ribattezzato “Grand Tour Italia” – aperto dal giovedì alla domenica, raggiungibile con bus, tram e navette nei week end – si presenta per coinvolgere il target più allargato possibile per un’offerta diversificata per ogni fascia d’età: per big spender, attenti ad ogni aspetto dell’esperienza turistica, per i foodies (buongustai) i turisti che cercano le autentiche tradizioni locali e quelli enologici, interessati ai prodotti di cantine ed enoteche.

Tante le novità: intanto non si paga il biglietto d’ingresso e nemmeno il parcheggio, poi non ci sono più gli animali della cooperativa agricola e non c’è più il supermercato dove fare la spesa, ma c’è invece una grande libreria  all’ingresso e subito, sullo sfondo scenografico di tanti portici (uno dei simboli petroniani, pure patrimonio Unesco)  ci si avvia verso 20 attività ristorative (7 già presenti nella precedente formula) più tre “speciali” (tra cui una bolognese) che rappresentano le regioni di tutta Italia e dove nei rispettivi ristoranti si possono assaggiare le tipiche specialità (a prezzi contenuti) per approfondire la cultura enogastronomica, antropologica e didattica (target scolaresche). E, tanto per presentarsi, “rosetta” con la mortadella IGP e bicchiere di Lambrusco a 5 euro!
E ancora, fruibili per tutti, ci sono diversi modi di intrattenimento: dal minigolf, al parco avventura, fino a una vera e propria pista per go kart e (entro fine anno) anche una palestra per i cultori del fitness. Lì vicino, un’ampia sala congressi e un’“area vip”, prevista per ospitare gli appassionati di calcio che dal 2026 frequenteranno il nuovo “stadio temporaneo” (prospiciente proprio il Gran Tour) per seguire le partite casalinghe del Bologna FC.

Grand Tour Italia si sviluppa tutto su 50 mila metri quadrati, gestiti da 150 dipendenti che cureranno anche le attività collaterali indicate da wall interattivi, come i laboratori del gusto, i corsi di cucina (per pasta e pizza) anche per sommelier e la novità il Luna Farmcon giostre che ruotano, saltano e volano, ma anche videogiochi e realtà virtuale, spazi dedicati alle feste e uno shop con souvenir...  

 

L’amministratore delegato, Piero Bagnascoche il format sarà esportabile (magari  anche in USA e Cina) anche se la priorità resta quella di fare bene a Bologna. Considerando poi il grande afflusso di turisti stranieri, proprio sotto alle 2 Torri, si spera di arrivare a cifre importanti che premino lo sforzo: per la soddisfazione di tutti, alla fine del primo anno, basterebbero un milione e mezzo di presenze e magari 30 milioni di fatturato, anche per dare una efficace risposta a chi descrive Bologna solo come un “mangificio di mortadella”… (perché oltre alla mortadella... c'è di più!)

 

10 KM DAL CENTRO DI BOLOGNA (13123 PASSI)26,2 KM DALL' AEREOPORTO, 5,3 KM DALLA STAZIONE CENTRALE
A PIEDI: 1 ORA E 37 MINUTI, IN AUTOBUS: 48 MINUTI, IN AUTO: 30 MINUT


Grand Tour Italia
Via Paolo Canali 8 Bologna (Italy)
Tel.: 051 002 900
www.grandtouritalia.it


In Veneto per una vacanza di charme e gusto in “Ville Castelli Dimore”, custodi della tradizione vitivinicola del territorio

Una vacanza all’insegna della storia, della bellezza e dei sapori del territorio degustando pregiati vini lì prodotti e soggiornare in dimore storiche ricche di fascino tra le colline e i borghi del Veneto.
Ville Castelli Dimore accoglie gli ospiti in residenze d'epoca, custodi di secoli di storia e tradizione vitivinicola con l’obiettivo di compiere un itinerario enogastronomico d'eccezione che si snoda tra luoghi storici esclusivi nel territorio delle Colline del Prosecco, patrimonio Unesco.
Un'esperienza sensoriale unica, per scoprire le bellezze e i sapori autentici del territorio e per conoscere i segreti millenari della produzione vitivinicola veneta.

Nella cantina del Castello San Salvatore

Una vacanza nel gusto, oltre che nella bellezza e nella storia, non può che iniziare dal Castello San Salvatore. Immersa nelle Colline del Prosecco, dal 1245 questa dimora storica è custode silenziosa di memorie e tradizioni. Oltrepassando le antiche mura del castello, gli ospiti possono soggiornare negli appartamenti situati all'interno di un borgo medievale. Ogni residenza, dedicata alle nobili donne della famiglia Collalto, è arredata con raffinata sobrietà e dotata di tutti i comfort per una vacanza all'insegna del relax e della storia. Ai piedi del castello, la Cantina Conte Collalto continua la tradizione vitivinicola della famiglia, valorizzando i frutti del territorio. Tradizione e sperimentazione si intrecciano, per migliorare continuamente la resa qualitativa dei propri vitigni, sempre con attenzione alla sostenibilità ambientale. Nella suggestiva foresteria della cantina, nasce il Prosecco Collalto Lodge: moderni appartamenti con vista panoramica sulle colline, dove si può ammirare il ritmo lento e operoso della vita contadina. A 20 minuti d’auto si possono degustare i pregiati vini del Castello Papadopoli Giol, tradizione che risale al 1427. L’antica cantina, non intaccata dal tempo, ha un grande impatto emotivo. Bottaia, granaio, latterie, cripte di invecchiamento: è all’interno di questi locali che si possono degustare i prodotti, tra cui anche vini vegani e bio.

A 30 minuti d’auto si arriva a Castelbrando, per un pranzo al ristorante del Castello, “La Fucina”. Atmosfera accogliente e squisite pietanze incontrano i prodotti di produzione propria, tra cui il Prosecco Castelbrando, l’Amaro e il Gin.

I vini di Villa Rechsteiner

Il tragitto all’insegna del buon vino continua a Ponte di Piave (TV), dove, immersa nella natura, si trova Villa Rechsteiner, una storica tenuta di campagna piena di fascino. Dimora seicentesca di proprietà dei Baroni von Stepski-Doliwa, mette a disposizione dei propri ospiti dieci accoglienti suite arredate con mobili d'epoca e una ricca colazione a base di dolci e marmellate fatte in casa. Una vacanza in questa residenza permette di respirare l'autenticità del posto, anche grazie ai vini prodotti nella tenuta fin dal 1881, frutto di un'agricoltura sostenibile e condotta nel pieno rispetto dell'ambiente. I 50 ettari di vigneto, divisi tra varietà bianche e rosse, autoctone e alloctone, vengono seguiti con la massima attenzione, impiegando solo uve sane e integre, adatte alla produzione di vini di qualità che non richiedono interventi correttivi in cantina. Prima di assaggiare i deliziosi tesori enogastronomici, si può passeggiare nel parco alla scoperta della ghiacciaia storica e della maestosa cantina. Situata nella Barchessa, la cantina offre un perfetto connubio tra antico e moderno, grazie alle attrezzature all’avanguardia, indispensabili per una buona vinificazione.

Ad appena mezzora d’auto si può visitare Villa Tiepolo Passi a Carbonera (TV) accompagnati dal conte Alberto Passi. Una visita emozionante, per la bellezza dei luoghi e per la storia che vi è racchiusa: oltre quattro secoli di vita vissuta, tra personaggi interessanti e aneddoti curiosi.

Vacanza nel wine resort

L’ultima tappa dell’itinerario alla scoperta di vini pregiati e prodotti tipici porta a Roncade (TV). A pochi chilometri dalla Laguna di Venezia, nella silenziosa campagna veneta sorge il Castello di Roncade, raro esempio di villa pre-palladiana cinta da mura medievali. Nel 1930 il barone Tito Ciani Bassetti diede vita al suo grande sogno: inaugurare un'attività vinicola in questa terra da sempre vocata alla viticoltura. Oggi 110 ettari vitati permettono di ottenere vini bianchi profumati e vini rossi corposi che hanno saputo distinguersi, vincendo importanti riconoscimenti nelle guide e nei concorsi enologici. Il legame tra il vino e l’ospitalità ha inizio nel 1988 e oggi il wine resort apre le porte agli ospiti offrendo soggiorni di charme nelle antiche torri, negli appartamenti o nei loft, tutti dotati di comfort esclusivi. A completare l’esperienza, il wine shop dove poter acquistare i pregiati vini prodotti dalla tenuta e portare con sé un po' della bontà del territorio. A 30 minuti d’auto, a Stra (VE) si raggiunge Villa Rossi Foscarini, affacciata sulle rive del Brenta. Il complesso architettonico datato XVII secolo ospita il Museo della Calzatura che raccoglie 1350 modelli femminili di lusso, prodotti dagli anni ‘60 a oggi per i più grandi brand internazionali.

Ville Castelli Dimore, soggiorni esclusivi nella bellezza

Eleganti ville immerse nel verde, imponenti castelli testimoni della storia e affascinanti dimore antiche. Sono le residenze esclusive che danno vita a un progetto nato nel 2023 per far conoscere questi autentici gioielli custoditi nel territorio veneto. 35 location perfette dove trascorrere vacanze indimenticabili, esperienze speciali ed eventi esclusivi per vivere il fascino senza tempo di residenze raffinate e di charme.


Autenticità, qualità e ospitalità
sono i valori, nonché i punti di forza, che guidano la rete d’impresa Ville Castelli Dimore: queste residenze esclusive, che da sempre arricchiscono il territorio, diventano oggi location da vivere in prima persona, mete speciali dove trascorrere la propria vacanza, luoghi in cui regalarsi momenti indimenticabili di relax. È il sogno che diventa realtà, la bellezza a portata di vacanza.

Oggi le residenze di Ville Castelli Dimore sono scelte in particolare per soggiorni esclusivi all’insegna dell’arte e della cultura, dell’eleganza e della natura, ma anche dei sapori veneti. Tutta la vacanza nella stessa residenza, oppure più residenze per la stessa vacanza: è un’alternativa altrettanto interessante. Si possono creare itinerari tematici che combinano diverse strutture per visitare con l’occasione posti differenti, sempre in Veneto. Oppure mettere insieme esperienze uniche a seconda delle attività culturali che si preferiscono o degli eventi enogastronomici in programma. Molte residenze organizzano durante l’anno visite, passeggiate, attività, degustazioni e vivere in prima persona questi appuntamenti è il modo perfetto per assaporare l’autenticità della vacanza, che ogni giorno si rinnova e si arricchisce di nuove emozioni.

 


 


Al Festival del Cinema di Venezia anche le delizie dell’arte della pizza artigianale...

Margherita Srl è all’81° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, fino al 7 settembre 2024, grazie alla collaborazione con il noto chef Tino Vettorello, l’arte bianca incontra quella culinaria. La kermesse della "settima arte", prevede infatti la Tino Eventi Margherita srl, partner delle aree di ristorazione come esempio di produttività e sostenibilità che continua a deliziare i consumatori di tutto il mondo, portando così un goloso assaggio autentico dell'Italia con la pizza buona come quella di pizzeria.

Grazie alla collaborazione con Tino Vettorello, chef di fama internazionale e imprenditore trevigiano noto per essere un ambasciatore nel mondo della cucina italiana e della tradizione veneta, l’azienda di Fregona (TV) porta nelle aree di ristorazione curate dalla società "Tino Eventi" tutto il gusto delle pizze di "Re Pomodoro", rinomato a livello internazionale per la sua straordinaria qualità che ha conquistato il palato dei consumatori in Italia e in Europa. Ciò che rende unici i prodotti Re Pomodoro è infatti il loro processo di preparazione, interamente artigianale. L'impasto viene lavorato con cura e maestria, tirato e condito a mano, senza l'ausilio di processi automatici. Questo metodo garantisce la preservazione della struttura dell'impasto e una qualità superiore che si distingue nettamente sul mercato, tanto da permettere a Margherita srl di fregiarsi del titolo di essere “la più grande pizzeria d’Italia”.

Se il cinema è arte, lo è anche la grande cucina di Tino Vettorello, da anni  punto di riferimento gastronomico di eventi prestigiosi che è capace di trasformare in momenti da ricordare. Per l’81° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia lo chef che negli anni ha conquistato moltissime star del grande schermo, ha scelto tra i partner delle aree ristorative gestite dalla sua società Tino Eventi anche l’azienda trevigiana, con cui condivide una filosofia improntata sul rispetto delle persone, delle materie prime e della sostenibilità ambientale. Non mancheranno dunque colpi di scena anche a tavola, grazie alle caratteristiche organolettiche delle pizze di Re Pomodoro che ricreano immediatamente l’atmosfera della vera pizzeria: il lievito madre garantisce una totale digeribilità, mentre la stesura manuale dell’impasto rende ogni singolo prodotto unico, inimitabile, dove l’esperienza del singolo pizzaiolo assicura la massima qualità. Anche la farcitura, abbondante e con prodotti del territorio, sprigiona profumi e aromi che trasformano ogni assaggio in un’esplosione di gusto e un tuffo nei sapori autentici della vera pizza italiana.

Margherita srl, nata dall’esperienza di Fabrizio Taddei e costituita nel 2001 a Fregona (TV), è un’azienda con 4 stabilimenti produttivi e 400 persone impiegate, produttrice di pizze e snack di alta qualità per la PL e, con il proprio brand Re Pomodoro, nel canale Horeca, con prodotti distribuiti in più di 30 Paesi a livello internazionale. Insieme alla società di produzione Prodal Srl di San Donà di Piave, Italia, e alla società di distribuzione Margherita (Schweiz) AG di Spreitenbach, CH, Margherita, genera un fatturato di circa 85 milioni di euro.

Margherita Srl
Via dell'Industria, 11
Fregona (Tv)
Tel. +39 0438 915081
Fax +39 0438 585715
www.margheritasrl.it


Nella città dell’iconica spiaggia di velluto, ritorna "Senigallia Città Gourmet"

Suggestioni, sperimentazioni e confronti per scoprire insieme il vero significato dello stile di vita Gourmet... Dal 24 al 30 agosto, la città dell’iconica “spiaggia di velluto” celebra il gusto in tutte le sue sfaccettature! Nella suggestiva cornice dei giardini della monumentale Rocca Roveresca torna, infatti, "Senigallia Città Gourmet", organizzata dal Comune di Senigallia in collaborazione con Tipicità. Giunto alla quarta edizione, quest'anno l’evento si svolge per la prima volta all'interno della Fiera Campionaria di Senigallia, una consolidata manifestazione espositiva allestita da CNA Ancona.


Dopo il successo della scorsa edizione, "Senigallia Città Gourmet" espande il proprio format prolungandosi per un'intera settimana di esperienze culinarie, incontri e degustazioni, con un ricco programma di incontri serali che vedranno la partecipazione di figure di rilievo della gastronomia locale e nazionale. Un evento che rappresenta un riconoscimento all'evoluzione del gusto ed alla qualità dell'offerta gastronomica e di accoglienza di Senigallia, una città che si distingue per avere la più alta densità di stelle Michelin in rapporto alla popolazione, simbolo di una qualità diffusa che permea ogni aspetto della vita cittadina.

Per sottolineare queste caratteristiche, lo scorso anno proprio nella città balneare marchigiana ha preso avvio una strategia mirata alla costruzione di un’articolata “rete delle città gourmet”, cioè di quelle realtà depositarie di un particolare appeal enogastronomico ma che, nel contempo, presentano un significativo indice di alta qualità della vita, una testimonianza del “buon vivere” in ogni suo aspetto: dall’enogastronomia al fashion, dall’arte al paesaggio, dal wellness al design, per spingersi fino ai nuovi modelli di strategia urbana. In un’espressione, lo stile di vita gourmet, quel buongusto capace di coinvolgere tutti i sensi!

L’apertura del programma è affidata alla seconda edizione della "Jame Session delle Città Gourmet" che sarà condotta da Tinto, volto e voce noti RAI. Questo appuntamento vedrà protagoniste le città di Isola della Scala e San Vito Lo Capo, rappresentate da due personaggi di spicco: Gabriele Ferron, maestro dei risotti, e Giovanni Torrente, poeta del cous cous. I due chef proporranno piatti che incarnano le tradizioni dei loro territori, offrendo al pubblico un viaggio gastronomico unico da un estremo all’altro dell'Italia.

Senigallia città Gourmet è sede di tappa del "Grand Tour delle Marche", il circuito di eventi promosso dall’organizzazione di Tipicità ed ANCI Marche.

 

Gli Highlights della “Settimana Gourmet”

Lievito & Fermento: Pandefrà Story

Domenica 25 agosto-ore 18.30

La food-blogger Ilaria Cappellacci condurrà alla scoperta del progetto Pandefrà, che esplora la storia millenaria del pane e le sue recenti evoluzioni nel panorama nazionale.

Pancake sul velluto

Un viaggio nella storia di Pozzo Blend, una pasticceria raffinata con un percorso che affonda le radici in un antico pozzo dei desideri.

Alieni & adriatici: gusti di mare a confronto

Lunedì 26 agosto-ore 18.30

L’Adriatico del futuro con Gian Marco Luna, direttore IRBIM CNR, e due protagonisti: il Granchio Blu di Blueat e l'alga Ulisse della Coop. ITACA.

Il dark spritz marchigiano

Martedì 27 agosto-ore 18.30

Assapora l’anteprima del nuovo "Dark Spritz" marchigiano, realizzato con Vernaccia di Serrapetrona DOCG e altre eccellenze locali.

VinRibelli: viaggio nel vigneto Marche

Esplorazione di vini marchigiani attraverso una degustazione guidata, condotta dalla giornalista Daniela Gurini e da Stefano Isidori, Presidente AIS Marche, alla scoperta dei vitigni più celebri e di quelli meno conosciuti.

Il backstage di Senigallia: RetroGusto

Mercoledì 28 agosto-ore 18.30

Ripercorrendo gli aromi dell’Amaro Que, Erika Mariniello condurrà i presenti tra le colline della Val Mivola, l’anima green dell’entroterra di Senigallia.

Aromi appenninici: Trota e Mela Rosa

I sapori appenninici saranno protagonisti di un gustoso esperimento guidato dallo chef Simone Massi. La Trota incontra la Mela Rosa per dare vita ad un’esperienza unica.

Cioccolati coraggiosi

Giovedì 29 agosto-ore 18.30

Dimenticate tutto quello che sapete sul cioccolato! Il conduttore di Caterpillar AM, Marco Ardemagni, racconta l’esperienza di Chocolate for Family, con un’incursione dei due pizzaioli Leonardo Ronchetti e Luca Santarelli.

Aperitivo totale: Patatas Nana & friend

Venerdì 30 agosto-ore 18.30

Marco Ardemagni chiude la settimana Gourmet con l’aperitivo rivoluzionario di Patatas Nana, accompagnato dall'idromele di Giorgio Poeta, per un’esperienza indimenticabile.

"Senigallia Città Gourmet" rappresenta l’essenza del vivere gourmet, dove l’alta qualità non è solo un’etichetta, ma un modo di vivere che si riflette in ogni angolo della città. Vi invitiamo a partecipare e a scoprire con noi l’evoluzione del gusto e dell’ospitalità di Senigallia.

 

 


Info: 392 69 999 92
www.tipicitaexperience.it


A Venezia riflettori puntati sul Prosciutto di San Daniele

Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele sarà partner ufficiale di Terrazza Cinematografo durante la 81ima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia in programma dal 28 agosto al 7 settembre 2024.

Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele sarà presente a Venezia, in occasione dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, come partner ufficiale di Terrazza Cinematografo. Dal 28 agosto al 7 settembre prossimi la DOP friulana sarà costantemente protagonista a uno degli appuntamenti in assoluto più importanti per il mondo del cinema.

Terrazza Cinematografo è nata nel 2023 con l’obiettivo di creare contaminazione tra mondi: lo spazio, allestito sulla terrazza del celebre Hotel Excelsior, approdo e crocevia negli anni di centinaia di attori e registi, sarà un luogo dedicato al cinema e alle diverse realtà che valorizzano il Made in Italy, dall’enogastronomia al design, dalla moda ai servizi dando vita a un luogo di dialogo, connessioni, contaminazioni e networking.


Il Prosciutto di San Daniele sarà proposto in degustazione per l’intera durata della Mostra e saranno inoltre organizzati tre appuntamenti esclusivi ispirati a Aria di San Daniele, il format che dà vita al tour itinerante che il Consorzio organizza da diversi anni in diverse regioni italiane. In queste tre occasioni saranno previsti assaggi, con prosciutto tagliato sia a mano che con affettatrice, e abbinamenti.

«Il Prosciutto di San Daniele – ha spiegato Mario Emilio Cicchetti, Direttore Generale del Consorzio – è uno dei prodotti DOP più conosciuti e consumati in Europa e all’estero. La quota export si è infatti attestata, lo scorso anno, al 19% sulle vendite totali e la scelta di essere presenti durante la Mostra del Cinema, non è casuale. Siamo certi che possa essere una vetrina strategica e, al tempo stesso, rappresentare un piacere per il palato di attori, registi, operatori e personalità che si ritroveranno a Venezia in questa occasione».

 

   

Consorzio del Prosciutto di San Daniele
Via Ippolito Nievo 19
San Daniele del Friuli UD Italy
+39 0432 957515
www.prosciuttosandaniele.it


Gabriele - “Bagnino d’Italia” - augura il Buon Ferragosto dalla sua “brandina” a Rimini!

Ferragosto è il giorno festivo dell'Assunzione di Maria, celebrato il 15 agosto in gran parte dei paesi cattolici, ma dal secolo scorso è anche la vacanza per tutti che con i "treni di ferragosto", avevano l’opportunità, per la prima volta, di vedere il mare o la montagna o le città d'arte, magari portandosi dietro qualcosa da mangiare… E da lì, la consuetudine del “pranzo al sacco” e da allora la tradizione gastronomica ferragostana si perpetua: un detto popolare recita: “A Ferragosto, piccioni arrosto” (e non solo per fare la rima…).

Sul lago, a Stresa, per tradizione si mangiano le “margheritine” i biscotti offerti agli ospiti dalla regina Margherita in occasione deiricevimenti di Ferragosto della casa reale. In Toscana - pare a Viareggio presso il Caffè Shelley ubicato nell'omonima piazza e pure in altre zone - il piatto proverbiale del pranzo di mezza estate è il cinghiale con la polenta. Nel piacentino, la tradizione prevede la preparazione della “bomba di riso con piccione”: una sorta di grossa cupola di riso cotto al forno, con parti di piccione all'interno. Si dice che fosse il piatto preferito di Elisabetta Farnese (principessa di Parma e Piacenza, moglie di Filippo V, donna che influenzò notevolmente la politica e i modi di fare, anche del galateo, del regno. Sull'Appennino tosco-emiliano per Ferragosto si sfornano e consumano piccole ciambelle dolci all'anice, variamente confezionate, come il biscotto di mezz'agosto di Pitigliano o lo zuccherino montanaro bolognese di Grizzana Morandi. A Roma la tradizione si sdoppia: o “se magnano” gli gnocchi al sugo di carne, la trippa (o la porchetta per chi non volesse la trippa…) e la torta al testo (o anche detta “crescia” o “ciaccia” in Umbria) oppure, fettuccine ai fegatelli, pollo in umido con peperoni e un bel cocomero ben freddo. A Foggia, il piatto tipico è costituito dal “galluccio”, un robusto gallo ripieno, cotto al forno con patate. In Sicilia si usa preparare la arcinota “pasta alla norma”, le sarde a beccafico, piatto delicatamente agrodolce che stupisce per il suo sapore unico (o, in alternativa, capretto con le patate) e per finire, il “gelu di muluna”, sorta di budino fatto con l'anguria fresca (dolce al cucchiaio) decorato con foglie di limone e fiori di gelsomino (o se no, i tipici buonissimi cannoli).

Comunque dire Ferragosto è pensare al mare e mare fa pensare a Romagna, Romagna, a Rimini… quindi Ferragosto e Rimini, sono il più piacevole binomio dell’estate… Questo assioma è garantito dal “bagnino d’Italia” alias Gabriele Pagliarani, titolare del Bagno 26, il “Tiki”: lui è un ragazzone sessantunenne, il “guardaspiaggia” per eccellenza (in francese “maître nageur” in inglese “lifeguard e in tedesco “rettungsschwimmer”, poi in danese “livredder”, in svedese “livräddare” e olandese “badmeester”, in sloveno “reševalec iz vode”,  in ungherese “testőr”, in rumeno “salvamar”, in georgiano “mashveli” e in estone “vetelpäästja”, anche in polacco “ratownik” e in portoghese “salva-vidas”, in greco, “navagosóstis” e visti i tempi, anche in arabo “ya haris alshaati” e cinese “jiùshēng yuán”) lui è sull’arenile riminese, da quando aveva 24 anni, ciò significa che ha visto passare di lì tre o quattro generazioni di turisti bagnanti, italiani, stranieri e tanti nativi… Estroverso e gioviale com’è, ha accumulato amici e conoscenti in tutto il mondo, captato tante richieste, necessità e bisogni e soddisfatto tante esigenze che i clienti gli esponevano e per cui ha adeguato (anche   stravolto…) il suo stabilimento più di una volta per adeguarsi e restare al passo dei tempi.  
                                                     

Tante ne ha sentite, tante ne ha pensate e alla fine di più ne ha fatte…. L’ultima? Forse la più simpatica e anche efficace per “vendere” la sua spiaggia: con un testimonial d’eccezione – il  primo cittadino di Rimini – Jamil Sadegholvaad ha intonato una vera bella canzonetta che ha per soggetto lo strumento principe di ogni stabilimento balneare: la brandina! (che se potesse parlare…). Alla fine ha composto la colonna sonora perfetta, spensierata e frizzante per celebrare le vacanze estive, che tutti noi trascorriamo sdraiati -appunto - sulla brandina (che per Gabriele è la fidanzata dell’ombrellone…) da una felice idea di Simone Felici, realizzata con Giuliano Gavagna e Luca Bongiorni della SkySound di Bellaria.

È fondamentale l’ascolto! 

https://m.youtube.com/watch?v=QklP2gThOoo&t=20s&fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR35VmJ41kaBfXWVp1UbyyuMkb34VokrbykUCVLQcrtWNqysJq4Jfipz0nY_aem_xtOcIryPGPNhNX_HCGs08g&sfnsn=scwspwa#bottom-sheet

Ho scelto questo lavoro, perché voglio far star bene le persone e far passare loro dei momenti belli” – dice Gabriele – e continua: “Qui si sta davvero bene, le giornate si passano in infradito, tra sabbia, piadine con i sardoni, pedalò, bambini che giocano e, ovviamente, la brandina, la regina dell’estate riminese…

Non pago di aver attirato abbastanza attenzione, l’eclettico “Lele” ha avviato il “Tour del Bagnino d’Italia” girando in lungo e in largo tanti posti in Italia, portando la sua “romagnolità” in giro. L’obiettivo è dimostrare che l’Italia è un luogo meraviglioso dove innovazione e tradizione si fondono…. Intanto Buon Ferragosto a tutti!

Il “Bagnino d’Italia lo troviamo al “Tiki 26” di Rimini, stabilimento balneare con spiaggia, ristorante e "chiringuito" situato nel cuore di Marina Centro. È rinomato per essere una delle spiagge più belle della Riviera Romagnola e, grazie agli eventi di ogni tipo, le continue novità e i tanti comfort offerti, è il punto di riferimento per chiunque voglia vivere il mare a ogni ora del giorno.

 


BAGNO TIKI 26 RIMINI
Lungomare C. Tintori, 30/A
Rimini (RN) – Italia

Beach +39 333 3710907
Ristorante +39 3515940384
www.bagno26rimini.com


Il “Piatto di Federico II” giunge ad Altamura per un’altra tappa dedicata al percorso dello "Stupor Mundi"

Una nutrita delegazione capeggiata dal consigliere delegato alla Giostra di Monselice, Luca Piccolo, è stata accolta dalla città pugliese per un gemellaggio volto ad amplificare le finalità del progetto enogastronomico e turistico, ideato per favorire la crescita delle città dove l’imperatore ha lasciato il segno .

   

Nei giorni scorsi ad Altamura (BA) si è svolta la conferenza stampa “Federico II, Altamura e l’enogastronomia per un progetto di sviluppo turistico e culturale del territorio” volta alla promozione a livello nazionale dell’ambizioso progetto “Il Piatto di Federico II” (ideato nel 2021 dal Consigliere delegato alla Giostra di Monselice Luca Piccolo). L’obiettivo è quello di ampliare ulteriormente i confini territoriali di Monselice, attraverso il coinvolgimento delle città dove lo “Stupor Mundi” ha lasciato il segno, tra cui Jesi, Altamura e Palermo.

Dopo il successo delle prime due edizioni della manifestazione, che hanno visto il coinvolgimento della Giostra della Rocca, dell’Ascom Confcommercio e della Pro Loco di Monselice; l’eco mediatica scaturita dalla conferenza stampa nazionale del 19 dicembre scorso a Monselice e quella derivante dall’incontro organizzato il passato 28 marzo a Jesi, luogo che ha dato i natali all’imperatore Federico II il 26 dicembre 1194, il progetto monselicense sbarca quindi adAltamura che, situata nella regione pugliese della Murgia, è una città ricca di storia e di fascino. Fondata dai Peuceti in epoca preromana, ha acquisito una particolare importanza durante il Medioevo grazie all'imperatore Federico II di Svevia, una delle figure più affascinanti della storia europea. È stato un incontro di grande rilevanza (quello del 7 agosto) al quale oltre alle istituzioni del territorio, hanno partecipato anche tutti gli “stakholders” (investitori, dipendenti, clienti, fornitori legati al progetto che possono influenzare o essere influenzati dall'attività) tra cui il Gruppo Storico Normanno Saraceno. In particolare, per Altamura erano presenti il sindaco Vitantonio Petronella con Angela Miglionico, assessore alla Cultura di Altamura, con lo storico locale, Giuseppe Pupillo e Francesco Tamborra, presidente del Gruppo Storico Normanno Saraceno.

La delegazione di Monselice – arrivata il 6 agosto per visitare la città – era costituita dal Consigliere delegato alla Giostra di Monselice Luca Piccolo, da Paola Signoretto Presidente della Giostra, dai giornalisti Maurizio Drago (ideatore del Progetto) e Federica Pagliarone, addetta stampa Il Piatto di Federico II, dallo storico locale di Monselice, Riccardo Ghidotti e da Michele Pigozzo che ha seguito il percorso del piatto occupandosi del coinvolgimento dei ristoratori di Monselice, nella prospettiva di valorizzare la cucina in un’ottica di turismo territoriale.
Considerando il prestigio e la valenza dell’incontro si è collegato da remoto il Comune di Monselice, rappresentato dal sindaco Giorgia Bedin che ha sottolineato quanto per la città euganea - l’unica  del Nord Italia a possedere una cinta muraria fatta realizzare dall’imperatore Federico II – siano importanti le iniziative legate alla Giostra, compreso il progetto “il Piatto di Federico II”: appuntamenti dedicati all’eredità federiciana che offrono lo spunto per ripercorrere la storia valorizzando anche la parte gastronomica, volta alla crescita economica e turistica della città e del territorio. Altamura è una città che porta ancora oggi i segni della sua ricca storia e del suo legame con Federico II. La sua cattedrale, le tradizioni culinarie e la sua importanza storica, la rendono un luogo di grande interesse per chiunque voglia approfondire la storia medievale italiana. L'eredità di Federico II vive ancora tra le sue mura, facendo di Altamura una città che racconta la storia di un imperatore illuminato e della sua visione per un regno prospero e multiculturale.

Con l’obiettivo di ottenere una sempre più ampia visibilità e crescita del progetto Il Piatto di Federico II – ha dichiarato con orgoglio il consigliere delegato alla Giostra di Monselice, Luca Piccoloproseguiamo il nostro percorso volto a dare lustro e valore all’iniziativa, esportandola nelle regioni italiane dove ha soggiornato l’imperatore. Dalla nostra esperienza sta emergendo che il nostro è un format vincente, che viene accolto con entusiasmo dalle amministrazioni comunali in quanto accrescere la conoscenza del territorio, dal turismo gastronomico a quello degli eventi e dell’arte. Sono fiero quindi di essere qui ad Altamura che, conosciuta per il suo pane DOP e per la splendida cattedrale, deve gran parte della sua rinascita medievale a Federico II. L'imperatore, infatti, noto per la sua cultura eclettica e per il suo spirito innovativo, decise di ricostruire e fortificare la città intorno al 1232. Questo atto fu parte di una più ampia strategia di controllo territoriale e di consolidamento del potere nel Regno di Sicilia, che allora comprendeva anche la Puglia”.

Federico II, soprannominato "Stupor Mundi" (meraviglia del mondo), aveva un'attenzione particolare per le città del suo regno. Egli non solo vedeva in Altamura un baluardo strategico, ma anche un centro culturale e di scambio. La sua visione urbanistica portò alla costruzione della cattedrale di Altamura, dedicata all'Assunta, uno dei più splendidi esempi di architettura sacra medievale in Puglia. La cattedrale, con la sua facciata gotica e il suo interno romanico, rappresenta un simbolo tangibile dell'influenza federiciana. A tal proposito il sindaco di Altamura, prof. Vitantonio Petronella ha commentato così l’iniziativa:"La nostra città accoglie l'iniziativa enogastronomica di sviluppo turistico e culturale del territorio chiamata “Il Piatto di Federico II”. Altamura, città federiciana, non può non rientrare in questa iniziativa poiché nella sua storia e nelle sue radici ritroviamo cenni della cultura e del passato dell'imperatore. Già tanti altri sono gli eventi e gli appuntamenti che, durante l'anno, sono dedicati al periodo medievale e che accompagnano turisti e visitatori nel nostro territorio. Lo stesso Federico II di Svevia consentì la costruzione della Cattedrale, simbolo di cultura e bellezza per tutti. Basta alzare gli occhi, nel pieno centro antico, per ammirarne storia e tradizione”.

Nella nostra Altamura - ha ribadito a sua volta l’assessora alla cultura Angela Miglionico - Federico II di Svevia ha fatto costruire la Cattedrale, come segnale di ringraziamento per aver guarito i soldati malati di malaria, di passaggio da questo posto. Per celebrare la miracolosa guarigione, l’imperatore fece realizzare questa sede architettonica del potere laico ed ecclesiastico. Abbiamo accolto il progetto poiché si racconta che anche Federico II ci teneva al cibo e alla cultura enogastronomica. A tavola non parlava mai di guerre con i suoi commensali, i suoi pasti erano ricchi di legumi e carne che lui stesso cacciava. Non mancavano le verdure con tante erbe aromatiche e i funghi, in particolare i dolci fatti con le mandorle. Noi cittadini dobbiamo solo ringraziare l’imperatore per il valore culturale aggiunto che ha portato alla nostra città”.

Come già accennato una delle eccellenze di Altamura è il suo pane, rinomato per la qualità ed il sapore unico, derivato dalla tradizione antica che utilizza grano duro coltivato nella regione. Federico II stesso apprezzava questo pane, tanto che si dice lo considerasse una delle specialità del suo regno.

Crediamo – ha spiegato lo storico locale il prof. Giuseppe Pupilloche oggi il pane di Altamura non abbia bisogno di ritrovare riscontri per la sua bontà̀ e genuinità̀ in un passato molto lontano o nelle leggende, come spesso accade. Del pane prodotto in area pugliese pare fosse molto ghiotto anche l'imperatore Federico II di Svevia. La sua pietanza preferita? Il pancotto, la cui preparazione era praticamente identica alla «ciallèdde» altamurana. I suoi cuochi lasciavano ammollare grandi fette di pane in un brodo ricavato dalla cottura della quintessenza della vegetazione spontanea della regione i cui profumi e sapori erano forniti da erbe come la caccialepre, la borragine, la ruchetta, il crespigno (o sivone), il finocchietto selvatico, la cicoriella e i cardoncelli. Tutto veniva poi condito con abbondante olio".

La rifondazione di Altamura da parte di Federico II di Svevia – ha proseguito Pupilloè forse uno degli esempi più adeguati a cogliere il senso della nuova concezione politica dell'imperatore. Per evitare che la nuova Terra di Altamura potesse risvegliare le cupidigie dei signori delle città vicine, lo Svevo vi fece costruire ex novo tra il 1230 e il 1232 una chiesa, l'unica in tutto il suo Regno, libera ed indipendente da qualsiasi giurisdizione vescovile e arcivescovile. In questo modo annichilì il potere della vecchia , ma anche quella ecclesiastica delle diocesi circostanti”.

Interessante e significativo anche l’intervento dello storico di Monselice, Riccardo Ghidotti, che ha tracciato il profilo della Monselice che accolse l'imperatore nella primavera del 1239.  Una comunità organizzata e ben degna d'essere scelta dal sovrano come sua “Camera Speciale Imperiale”, fregiandola dei colori imperiali, dotandola di speciale “tipario” (piccolo timbro bronzeo) e del “ferraiolo” (fabbro) per i capifamiglia. Una felice stagione per Monselice, assegnando allaCittà della Rocca un ruolo strategico sia come fortezza che come fulcro dinamico delle strategie politiche di espansione imperiale. Ma l’ambizioso progetto non finisce qui: nei prossimi mesi il Piatto di Federico II arriverà infatti nella città di Palermo, il capoluogo siculo che deve molto all’imperatore, dove si affronterà l’argomento: “La contaminazione del cibo. Dai paesi africani e asiatici a quelli europei: la prima “globalizzazione” ai tempi di Federico II”.

Il “Il Piatto di Federico II” continuerà pertanto ad essere “esportato” nei luoghi simbolo dell’imperatore di Svevia promuovendo e incentivando la ristorazione del territorio, coinvolgendo i cuochi di ristoranti, trattorie, agriturismi e punti di ristoro, che si cimenteranno nella realizzazione del “Piatto” realizzato con ingredienti e prodotti in uso nel Medioevo, ai tempi dell’Imperatore: i cuochi e le rispettive ricette federiciane saranno i veri protagonisti delle città di riferimento e le regole che seguiranno verranno indicate dalla città di Monselice.

 


Citta' di Monselice
Piazza San Marco, 1 - 35043 Monselice (PD)
Numero verde: 0429 786911
www.comune.monselice.padova.it


L'estate italiana ha il gusto della birra: rapporto tra il turismo e la “bionda” più amata nel Belpaese

In occasione della “Giornata Internazionale della Birra” torna il CIB di AssoBirra che in questa edizione indaga su birra e turismo, produzioni locali e sostenibilità, elementi chiave per la crescita.

Più di una semplice bevanda, la birra è un vero e proprio simbolo della cultura estiva italiana. Favorisce il turismo enogastronomico, promuove l’interesse per le tradizioni locali e crea momenti di socialità e condivisione. Ma non solo: la birra accompagna anche i momenti di relax, diventa emblema di libertà e spensieratezza, soprattutto per i più giovani, e trasporta in vacanza anche chi non lo è. Eventi a tema birra, come festival e tour nei birrifici, riscuotono grande interesse, confermando la centralità della “bionda” nelle esperienze turistiche, culturali e sociali associate all’estate, periodo che la metà degli italiani sceglie di trascorrere nei confini nazionali, prediligendo percorsi enogastronomici. Sono queste, in sintesi, le principali evidenze emerse dall’ultima indagine condotta da BVA Doxa per il Centro Informazione Birra (CIB) di AssoBirra, la fotografia periodica sul mondo birrario italiano attraverso lo sguardo dei consumatori, dei principali player della filiera birraria e della stessa AssoBirra che, per questa edizione lanciata in occasione della Giornata Internazionale della Birra, torna ad accendere i riflettori sul legame tra gli italiani, le vacanze, la birra e l’abbinamento con il cibo.

METE E DESTINAZIONI: GLI ITALIANI IN VACANZA - Secondo l’indagine, l’Italia resta la meta prediletta per il break estivo 2024 degli italiani, scelta dal 46% degli intervistati. Tuttavia, una parte significativa della Generazione Z (36%) preferisce viaggi all’estero, segnalando una crescente apertura verso esperienze internazionali. La personalizzazione delle vacanze, con una tendenza a variare la destinazione ogni anno, è particolarmente evidente tra le varie fasce d’età: il 40% degli intervistati, infatti, dichiara di voler cambiare destinazione ogni anno, seguendo l’ispirazione del momento. Quanto ai driver di scelta, la Gen Z risulta più attenta all’impatto ambientale, ad esempio di un viaggio mediamente lungo in aereo, mentre la Gen X è più sensibile all’aspetto economico.

BIRRA D’ESTATE: TREND DI CONSUMO E FOOD & BEER PAIRING - Con le vacanze, il consumo di birra aumenta in modo trasversale, con il 52% del campione che dichiara di

di più nella bella stagione. La Gen X guida il cambio di abitudini, con il 54% che beve birra fino a una media di 4 volte a settimana, mentre per circa la metà (48%) di Millennials e Gen Z la frequenza di consumo è di 3 volte a settimana. Una crescita che riflette il ruolo della birra quale elemento centrale dell’estate e delle attività sociali e ricreative ad essa connesse. I luoghi di consumo della birra in vacanza, inoltre, spaziano dalla classica spiaggia alla montagna, fino a “location” più insolite come grotte o luoghi sotterranei, passando per campeggi, laghi e fiumi. La Lager si conferma la birra preferita, capace di mettere d’accordo le generazioni e infatti scelta da un intervistato su due (50%), seguita dalla Pilsner (41%). Tra le altre birre più apprezzate figurano anche Blanche (31%), Weiss (28%), Indian Pale Ale (22%), Belgian Ale (18%) e American Pale Ale (11%).

Un consumo eterogeneo che è indicatore di un interesse crescente per le diverse varietà e gusti, con una preferenza marcata per le birre che si abbinano bene ai piatti estivi, come le grigliate di carne e pesce. Gli italiani mostrano, infatti, un approccio sempre più affinato e consapevole verso il food & beer pairing, dimostrando una conoscenza sempre più approfondita delle caratteristiche organolettiche delle diverse birre e un apprezzamento per le combinazioni in grado di esaltare e massimizzare i sapori, sia della birra che del cibo. La Lager è vista come una bevanda versatile, adatta a tutti i tipi di pietanze, dalle grigliate di pesce (43%) e di carne (36%) ai primi piatti (39%). La Weiss è invece preferita con insalate e verdure fresche (45%), mentre la American Pale Ale si abbina bene sia con grigliate di carne (34%) che con primi piatti (32%).
La birra conferma ancora una volta il suo carattere trasversale e la sua centralità nelle abitudini di consumo degli italiani, anche e soprattutto durante la stagione estiva. Tali fattori permettono alla birra di stimolare, accompagnare e arricchire l’esperienza vacanziera, contribuendo a evocare sensazioni e ricordi, rafforzando il legame con la cultura enogastronomica del nostro Paese e aprendo le porte alla scoperta di tradizioni e patrimoni culturali locali. La birra, nelle sue molteplici varietà e modalità di consumo, rappresenta un tassello fondamentale dell’estate degli italiani, rinnovando ogni anno il piacere della convivialità e della scoperta. L'estate è la stagione ideale per la birra, un momento in cui non solo cresce il suo consumo, ma anche l'interesse delle persone nel conoscerla meglio, nel provare nuove varietà e nel testare abbinamenti sempre più stimolanti con il cibo”, commenta Andrea Bagnolini, direttore generale di AssoBirra.

BIRRA, SINONIMO DI LIBERTÀ E RELAX - La birra evoca un senso di libertà e relax. Immaginandosi in vacanza e con una birra in mano, gli intervistati descrivono sensazioni di calma (37%), felicità (16%), appagamento (14%) e benessere (12%). Per i Millennials, la birra si delinea maggiormente come sinonimo di calma e tranquillità, mentre la Gen Z la associa in misura maggiore a momenti di allegria, compagnia e divertimento. Per il 23% la birra porta a sentirsi immersi nella natura oppure al mare, il 18% si immagina trasportato in un luogo aperto tra vento e brezza fresca, il 13% invece in spiaggia. In generale, 3 intervistati su 4 (75%) associano la birra a sensazioni legate a tutti gli aspetti del benessere.

BIRRA VOLANO PER IL TURISMO - La birra si conferma sempre più un elemento cardine per la diffusione e la crescita del turismo enogastronomico e attorno a cui gravitano le scelte degli italiani nel pianificare vacanze o weekend fuori porta. Oltre due intervistati su tre (71%) scelgono, infatti, vacanze dedicate alla scoperta di cibi e birre locali: la Gen Z mostra un interesse più marcato per questo tipo di viaggi, con il 76% che opta per vacanze enogastronomiche, seguita dai Millennials (72%) e dalla Gen X (69%). Eventi in cui la birra è protagonista sono inoltre apprezzati trasversalmente dalle generazioni intervistate. Quasi il 60% del campione, infatti, ha partecipato a festival estivi a tema birra e un terzo (33%) ha optato per tour in birrifici storici. A fare da traino il desiderio di scoperta e di convivialità, in connessione con la cultura e le tradizioni locali: quasi tutti gli intervistati (89%), infatti, considerano questi momenti come un’ottima occasione per scoprire nuove birre, mentre 8 intervistati su 10 li considerano un'occasione per socializzare con gli altri partecipanti.

LA TESTIMONIANZA - A confermare le tendenze evidenziate dal Centro Informazione Birra di AssoBirra realizzato con BVA Doxa è Roberta Garibaldi, presidente dell’Associazione Italiana
Turismo Enogastronomico, docente all’Università di Bergamo e membro del Consiglio di Presidenza di Sistur - Società Italiana Scienze del Turismo. Garibaldi arricchisce le evidenze dell’indagine con un focus sulla crescita del turismo enogastronomico e sul ruolo delle produzioni brassicole locali italiane e delle pratiche sostenibili quali mezzi per incentivare ulteriormente il turismo sul territorio nazionale. “Il turismo enogastronomico continua a crescere in popolarità. Il desiderio di vivere esperienze autentiche e di assaporare identità e valori culturali delle singole produzioni, infatti, emerge in modo forte tra i desiderata dei turisti e, in questo contesto, la birra italiana sta diventando un fattore di attrazione sempre più rilevante. L’Italia è infatti tra le mete preferite, grazie alle sue eccellenze e alla ricchezza del suo patrimonio." spiega Roberta Garibaldi. "Percorsi e proposte tematiche legate alla birra, come degustazioni, tour nei birrifici e visite ai luppoleti, rappresentano un’opportunità unica per i turisti di vivere momenti autentici e sostenibili. Queste attività non solo arricchiscono l’esperienza di viaggio, ma promuovono anche la conoscenza delle eccellenze locali e il rispetto per il territorio. L’importanza di queste iniziative risiede nella capacità di coniugare piacere edonistico e arricchimento culturale, rispondendo alle nuove esigenze dei viaggiatori contemporanei”. In materia di sostenibilità e responsabilità ambientale, inoltre, sono diverse le pratiche che potrebbero avere un impatto significativo sulla crescita del turismo legato alla birra in Italia: “È fondamentale continuare a valorizzare queste offerte, integrando pratiche sostenibili e coinvolgendo le comunità locali per creare un turismo davvero responsabile e di qualità. L’adozione di sistemi di raccolta differenziata, il risparmio idrico, l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e un approccio plastic free sono solo alcune delle iniziative che possono fare la differenza. Comunicare chiaramente queste pratiche ai turisti è essenziale per massimizzare i benefici e creare un’esperienza consapevole e rispettosa dell’ambiente”, conclude la Garibaldi.

AssoBirra dal 1907 riunisce le maggiori aziende che producono e commercializzano birra e malto in Italia che complessivamente coprono più del 92% della produzione di birra nazionale, rappresentano il 72% di birra immessa al consumo nel nostro Paese, dando lavoro direttamente e con l’indotto a circa 103.000 persone. Rappresenta la casa della birra italiana all’interno di Confindustria, riunendo oltre 40 associati tra grandi, medi e piccoli birrifici, insieme con le 2 malterie e ad una rete di produttori di luppolo. AssoBirra svolge per il settore birrario compiti di rappresentanza istituzionale, promozionale e di sviluppo. AssoBirra è anche l’organismo incaricato di valorizzare l’immagine della birra e a questo scopo, oltre a promuovere studi e ricerche su tutti gli aspetti legati al mondo birrario, promuove anche campagne di relazioni pubbliche finalizzate alla crescita della cultura della birra e alla sensibilizzazione ad un consumo responsabile.

Associazione dei Birrai e dei Maltatori
Viale Pasteur 10 Roma
www.assobirra.it 

CONNEXIA
Ufficio stampa AssoBirra
assobirra-pr@connexia.retexspa.com
Tel. +39 02 8135541

 


"Ascoliva Festival", una tappa gourmand per il Grand Tour delle Marche, imperdibile a Ferragosto

Ad Ascoli Piceno il Festival mondiale dell’oliva ascolana del Piceno DOP. L'"Ascoliva Festival" è il simbolo indiscusso dello street food made in Marche! Perfetta nelle suadenti rotondità e nel gusto carnoso, croccante e avvolgente al tempo stesso. Stiamo parlando dell’Oliva all’ascolana, o meglio della “liva”, come si pronuncia nel colorito dialetto locale, l’eccellente specialità che ha reso famosa in tutto il mondo l’Oliva Tenera Ascolana del Piceno DOP. Quale occasione migliore di Ascoliva Festival per lasciarsi conquistare dal suo inconfondibile sapore, ma anche per scoprire che, oltre alla celeberrima versione panata e fritta, la “Tenera” ci regala un olio incredibile che può diventare protagonista di piatti e preparazioni uniche ed esclusive.

Ascoliva-Festival mondiale dell’oliva ascolana del Piceno DOP va in scena dal 10 al 21 agosto nell’incantevole scenografia naturale del centro storico di Ascoli Piceno, la città del travertino e delle cento torri. L’originale “claim” di questa undicesima edizione è “Il gusto che attraversa la Storia”, ispirato alla documentazione storica, in particolare ad un libro secondo il quale anche la regina egizia Cleopatra avrebbe gustato le olive ascolane, restandone conquistata.

   

Nella centralissima piazza Arringo, cuore della città, sarà allestito il “Villaggio dell’oliva”, un percorso tra i produttori di olive ascolane ripiene DOP lungo il quale troveranno posto anche altri 12 piatti della tradizione locale, oltre ad un’area eventi per il “Festival dei saperi & dei sapori”, un autentico festival nel festival con un ricco programma che prevede incontri culturali e dibattiti, laboratori con assaggi, ma anche iniziative speciali, come le “Olimpiadi dell’oliva”, che prevedono il coinvolgimento dei visitatori, il Premio Ascoliva, consistente in un riconoscimento destinato a chi, attraverso la gastronomia ma non solo, si è distinto nella promozione del territorio piceno.

Seguitissima la gara tra le massaie per la realizzazione della migliore oliva ascolana ripiena fatta in casa, che sarà giudicata da una giuria di esperti! Si ripropone anche il Palaoliva, uno spazio attrezzato con tavoli al coperto per le degustazioni che integra l’analoga area all’aperto prevista all’interno del giardino comunale, sempre molto apprezzata dai visitatori.

Numerosi altri sono gli eventi in programma, capaci di coinvolgere le migliaia di visitatori in arrivo nel capoluogo piceno. E non mancherà neppure la possibilità di farsi un bel “selfie” con il monumento all’oliva!

Ascoliva Festival è patrocinato da Comune di Ascoli Piceno e dalla Regione Marche ed è sede di tappa del Grand Tour delle Marche, il circuito di eventi promosso dall’organizzazione di Tipicità ed ANCI Marche.

Tutte le info sul sito www.tipicita.it


Ecco le mete italiane preferite dagli europei per le vacanze d'agosto 2024 (secondo Jetcost)

Roma è la città più richiesta dai viaggiatori francesi, spagnoli, olandesi e portoghesi. Catania dai tedeschi e Milano dai britannici.
Questo agosto 2024 gli europei hanno tanta voglia di viaggiare e godersi una meritata vacanza; secondo il potente motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it, le ricerche di voli sono anche aumentate del 12%, mentre quelle di hotel del 14% rispetto ad agosto del 2023.
Molti degli europei che hanno deciso di viaggiare ad agosto 2024 stanno scegliendo l’Italia. L’ottimo clima quasi sempre con il sole e le tante spiagge a disposizione, il patrimonio culturale, le tradizioni e le feste popolari, così come la ricchissima offerta enogastronomica, i buoni alberghi e le infrastrutture e i prezzi più bassi rispetto ad altri paesi, hanno portato il nostro Paese ad essere il secondo più ricercato su Jetcost per trascorrere queste vacanze, seguito dalla Spagna e preceduto solo dal Portogallo.
Jetcost.it analizza regolarmente le ricerche effettuate attraverso il suo sito, in modo da ottenere dati molto affidabili visto che si tratta di ricerche reali e non di sondaggi. I dati che analizzano i risultati delle ricerche di voli durante il mese di agosto 2024, indicano che una bella maggioranza ha optato per destinazioni con una grande ricchezza culturale, oltre a una buona e variegata enogastronomia e a una intensa vita notturna, con Milano in particolare, è risultata la città più richiesta dai viaggiatori britannici, la seconda di spagnoli, olandesi e portoghesi, la quarta per i francesi e la sesta per i tedeschii.

Roma, la Capitale, continua ad attrarre turisti, anche nostrani. La città eterna può offrire tante cose allo stesso tempo, è simbolo della storia e della cultura italiana, ma è anche un punto di riferimento per la moda e la gastronomia. Per gli europei, Roma è la città preferita da francesi, spagnoli, olandesi e portoghesi, la seconda meta per tedeschi e britannici..  Un'altra regione molto richiesta è il Veneto e soprattutto per Venezia, che è la terza città più richiesta dai viaggiatori spagnoli, la quarta dai britannici, la quinta dai portoghesi e dagli olandesi, la settima dai francesi e la nona per i tedeschi. Oltre a Venezia, anche Verona è tra le città più ricercate, essendo la quarta scelta per gli olandesi, la sesta per i britannici, l'undicesima per i tedeschi e la 14esima per gli spagnoli e portoghesi.  Un'altra città monumentale, ricca di storia e con un centro storico dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, è Napoli: si colloca come la terza città più richiesta dai viaggiatori tedeschi e britannici, la quarta per francesi, spagnoli e portoghesi e la sesta per gli olandesi.  Per quanto riguarda le isole dove sole, spiagge e mare sono protagonisti, anche quest'anno la Sicilia è la più ricercata dagli europei per le loro vacanze d'agosto, e al suo interno, Catania, che è la città più richiesta dai viaggiatori tedeschi, la sesta dai francesi, l'ottava dagli inglesi, la decima dagli spagnoli, l'undicesima dai portoghesi e la dodicesima dagli olandesi. Oltre a Catania, Palermo è tra le città più ricercate; è la seconda scelta per i francesi, la quarta per i tedeschi, la sesta per portoghesi, la settima per britannici, l’ottava per gli spagnoli e l'undicesima per gli olandesi.  Un'altra isola molto richiesta, dove si può godere il sole, un mare caraibico e spiagge fantastiche è la Sardegna, con Cagliari, è la terza città più richiesta dai viaggiatori portoghesi, la quinta dagli spagnoli, la nona per i francesi, la decima per gli olandesi, l'undicesima per i britannici e la 12esima per i tedeschi. Oltre a Cagliari, anche Olbia è tra le città più ricercate, essendo la nona per i francesi, la decima per i tedeschi e i portoghesi, l'undicesima per gli olandesi e la 12esima per gli spagnoli. Infine anche Alghero è molto ricercata, è 13esima città più richiesta dagli viaggiatori spagnoli e portoghesi e la 14esima dai francesi.  Un’altra regione ben posizionata in classifica è la Toscana: Pisa, è la terza città più richiesta dagli viaggiatori olandesi, la quinta dai britannici, la 12esima dagli spagnoli e portoghesi e la 13esima per i francesi. Oltre a Pisa, anche Firenze è tra le città più ricercate, essendo la sesta scelta per gli spagnoli, l'ottava per gli olandesi e portoghesi, la nona per i britannici, la decima per i francesi e la 15esima per i tedeschi.

Le città italiane più ricercate dai turisti europei per agosto 2024:

       Tedeschi............. Britannici........   Francesi............    Spagnoli.......   Olandesi......  Portoghesi

  1. Catania...............1. Milano..............1. Roma....................1. Roma...........  1. Roma..........     1. Roma
  2. Roma..................2. Roma...............2. Palermo................2. Milano.......... 2. Milano.........   2. Milano
  3. Napoli.................3. Napoli...............3. Napoli..................3. Venezia.........3. Pisa ...........   3. Caglia
  4. Palermo..............4. Venezia.............4. Milano..................4. Napoli...........4. Verona.......   4. Napoli
  5. Lamezia Terme....5. Pisa..................5. Bari..................... 5. Cagliari.........5. Venezia.......   5. Venezi
  6. Milano................6. Verona...............6. Catania................6. Firenze.........6. Napoli..........   6. Palermo
  7. Olbia..................7. Palermo............. 7. Venezia................7. Bari..............  7. Bari ...........    7. Olbia
  8. Bari....................8. Catania ............. 8. Olbia...................8. Palermo........ 8. Firenze.......  .8. Firenze
  9. Venezia ..............9. Firenze..............9. Cagliari................9. Bologna .......9. Bologna.......  9. Bari
  10. Brindisi..............10. Bari.................  10. Firenze............. 10. Catania......  10. Cagliari......10. Bologna
  11. Verona..............11. Cagliari............  11. Brindisi.............  11. Olbia..........   11. Palermo..... 11. Catania
  12. Cagliari.............12. Bologna............12. Lamezia Terme..12. Pisa............  12. Catania...... 12. Pisa
  13. Bologna............13. Brindisi.............13. Pisa..................  13. Alghero....... 13. Olbia.........  13. Alghero
  14. Genova.............14. Perugia............14. Alghero.............. 14. Verona.......   14. Brindisi...... 14. Verona
  15. Firenze.............15. Ancona.............15. Bologna............. 15. Genova.......  15. Rimini.......   15. Genova

Inoltre per gli stessi turisti italiani diverse altre mete nel Mediterraneo sono, insieme ad altre città italiane, le Isole Canarie, e le grandi capitali europee le destinazioni più desiderate per trascorrere questi giorni di riposo e svago: Tenerife al primo posto, Catania al secondo, Palermo al quarto, Barcellona al quinto, Palma di Maiorca al sesto, Olbia all'ottavo Corfù al nono, Ibiza al decimo, Creta (11), Parigi (12), Malta (13), Cagliari (14), Lisbona (15), Istanbul (16), Fuerteventura (17), Napoli (19), Atene (20), Mykonos (21), Londra (22), Amsterdam (23), Lamezia Terme (24) e Las Palmas de Gran Canaria (25).  Quelli che hanno scelto destinazioni a lungo raggio hanno optato invece per New York (3), Sharm El Sheikh (7) e Bangkok (18).

Le città più ricercate al mondo dai turisti italiani per agosto 2024:

  1. Tenerife
  2. Catania
  3. New York
  4. Palermo
  5. Barcellona
  6. Palma di Maiorca
  7. Sharm El Sheikh
  8. Olbia
  9. Corfù
  10. Ibiza
  11. Creta
  12. Parigi
  13. Malta
  14. Cagliari
  15. Lisbona
  16. Istanbul
  17. Fuerteventura
  18. Bangkok
  19. Napoli
  20. Atene
  21. Mykonos
  22. Londra
  23. Amsterdam
  24. Lamezia Terme
  25. Las Palmas de Gran Canaria

E per coloro che ancora esitano, Jetcost ha selezionato alcune delle destinazioni, dentro e fuori il nostro paese, in cui viaggiare questo agosto:
https://www.jetcost.it/speciale/dove-andare-ad-agosto/7780

 

 

Ignazio Ciarmoli, direttore Marketing Jetcost, ha detto: “Quest'anno gli europei sono più desiderosi di vacanze che mai, producendo ricerche record nella storia, superando quelle dello scorso anno. Le città italiane sono ancora alcune delle principali destinazioni turistiche del mondo, grazie ai buoni prezzi che offrono rispetto ad altre città, la loro ricchezza culturale, le loro usanze e feste popolari, le magnifiche spiagge, la ricchissima gastronomia e i loro ottimi alberghi continuano a attrarre un gran numero di turisti che decidono di trascorrere qui qualche giorno di riposo nell'agosto 2024. L'Italia è il secondo paese più ricercato dagli europei".

 

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Il gelato entra in “Bakery” con lo chef Fabio Tuccillo

In occasione della Giornata Mondiale del Cioccolato, tutti desiderosi delle fresche e golose novità dell’estate 2024.Comfort food, immancabile fine pasto o pausa golosa: c’è chi del cioccolato non può fare a meno, neanche un giorno all’anno, per la sottile sensazione di piacere che provoca a contatto con le papille gustative. E allora, perché “bandirlo” e in particolare nel periodo estivo?

Il Bakery chef Fabio Tuccillo, che con le sue originali creazioni artigianali incontra i gusti di una vastissima platea, ha ideato tre fresche novità per l’estate 2024, presentate in occasione della Giornata Mondiale del Cioccolato. Prima tra tutte il Tucci Stecco, il primo gelato ad entrare in bakery. Un mix perfetto di dolcezza, croccantezza e freschezza, che alla golosità del gelato alla nocciola e gianduia, con inserto di gelato alla Nutella, unisce la delicata glassa al cioccolato e granella di nocciole. In grado di rapire i sensi al primo assaggio.

A metà strada tra un gelato e una torta c’è poi la Cheescake alla Nutella su stecco. Comoda da gustare in ogni momento della giornata, anche a passeggio e ideale per chi ha voglia di una dolce pausa al cioccolato, leggera e realizzata con ingredienti di alta qualità. Deliziosa anche la variante al pistacchio, per gli amanti delle soft cake.

Tra i dolci freschi, perfetti per l’estate, ci sono infine i Marineve, dall’impasto soffice e delizioso, farciti con una crema pasticcera con ricotta zuccherata siciliana e glassati cioccolato fondente o al pistacchio. Una delizia da condividere e da gustare in un solo boccone.

La genuinità degli ingredienti e l’accuratezza nella lavorazione rendono le creazioni del Bakery chef Fabio Tuccillo adatte ad ogni stagione e con quel tocco in più che di freschezza e leggerezza, il cioccolato si conferma l’indiscusso protagonista del periodo estivo.

Il Bakery chef Fabio Tuccillo è titolare della Tuccillo Bakery, che gestisce insieme a suo fratello Gianfranco, socio dell’attività e ideatore del progetto insieme al padre Antonio. Nata nel 2014, la Panetteria Tuccillo si è evoluta nel corso degli anni, associando alla produzione di pane e panini, anche la pasticceria e gli altri prodotti da forno, che oggi la rendono riconoscibile come Bakery per un vasto pubblico, sia di clienti privati che Ho.re.ca.

 

 

Tuccillo Bakery
Corso Umberto I, 179
Marigliano NA
081 519 10 85
380 698 5958
393806985958
www.tuccillobakery.it


"Spirits&Colori" in crescita e ci sono ancora novità a catalogo

La società di Reggio Emilia punta a un gin innovativo, al Rum Copalli e al rilancio di Opificio Fred.
L’azienda di distribuzione di distillati e alcolici in generale, Spirits&Colori - fondata da Dick Ten Voorde nel 2016 e da gennaio guidata da Gabriele Rondani nel ruolo di Direttore Commerciale e Marketing ­- chiude un ottimo primo semestre che conferma il trend di crescita dettato dall’introduzione a catalogo di nuove importanti etichette. “E’ un risultato premianteconferma Rondanifrutto dell’impegno costante nell’offrire nuovi brand e creare interesse per quelli già presenti nel portafoglio. Il mercato non è favorevole, spaventa giovani agenti che non hanno mai vissuto cali così notevoli, ma non abbiamo timore quando la rotta è tracciata: prima o poi il mare diventerà più calmo o semplicemente capiremo meglio come navigare nelle onde”. 

Se Spirits&Colori si è sempre distinta nella capacità di presentare vere e proprie chicche provenienti da tutte le parti del mondo ed eccellenze da piccole produzioni italiane artigianali, le ultime acquisizioni puntano a qualcosa di inedito e molto particolare.

 

È il caso di Holywatergin, frutto dell’estro e della creatività di alcuni imprenditori milanesi, ispirati dai ricordi d’infanzia e decisi a creare qualcosa di inedito, non solo nella bottiglia. Ricorda Gabriele Rondani “Vicino a casa mia a Milano c’è un’enoteca molto nota e frequentata da giovani all’aperitivo e ho notato come le vendite di questo gin fossero notevoli, parliamo di almeno 12 bottiglie in due settimane, in asporto. Ci siamo incontrati e al Roma Bar Show la bottiglia è andata esaurita in poche ore. È un gin che piace sia al mondo del bartending che alla ristorazione, alle enoteche, ma soprattutto ai giovani consumatori”.  Al primo assaggio si percepisce immediatamente il “marchio di fabbrica” che contraddistingue il gin, racchiuso in un poema liquido che si esprime al palato con equilibrio ed eleganza, in cui la capacità di stupire è insita nel prodotto stesso, senza nessun eccesso o forzatura. Un bere audace e visionario per chi sceglie di esplorare nuovi orizzonti gustativi grazie a note aromatiche delicate e al tempo stesso di carattere. Del resto, Holywatergin non è un semplice distillato, ma un nuovo linguaggio gustolfattivo, elitario nella sua eleganza, sofisticato nella sua classe e prezioso nella sua unicità. Se la base nasce da un classico dry gin in cui ginepro, coriandolo e cardamomo lasciano spazio a una punta di liquirizia, le botaniche dell’area di Lourdes trasportano nel cuore dei Pirenei con il distillato di iris e l’estratto di pino. Una composizione che si arricchisce da acqua marina distillata, collegando l’azzurro del cielo a quello del mare, fondendo dolcezza e sapidità, esaltata da un sentore di incenso che accresce la ricercatezza dell’esperienza sensoriale. Un gusto sublime custodito in una bottiglia che in ogni curva esalta il pregio del contenuto, trasformandosi in uno scrigno e in un simbolo di purezza ed eccellenza. Si tratta infatti dell’effige della Madonna, con quell’eleganza delle raffigurazioni più chic che invitano all’incontro con il sublime che incanta, incutendo meraviglia e rispetto. Arte e natura si fondono in qualcosa che sfugge a ogni definizione, se non l’incanto di trovarsi al cospetto di qualcosa di assolutamente straordinario.

                                             
Di seguito le linee definite per le diverse gamme di Opificio Fred, distribuite da Spirits&Colori:

Fred Jerbis: la nostra gamma di Gin, tra cui Gin43, Gin Double Finish Cask, Gin7 Camomilla Limited Edition

Jerbaris: gli amari, con Amaro 16, Bitter34 e Fernet25.

Sagrestan: la nostra nuova linea di Vermut, attualmente con Vermut25.

Fred Alkemil: I nostri liquori artigianali: Cherry Ratafià, Rosolio Bergamotto, Alchermes, Creme Violette, Elixir Cassis, Dry Curacao e Maraschino.

 quindi nel pack e nel nome del Vermut 25 di Opificio Fred, Sagrestan: una celebrazione dei sapori autentici che richiamano il passato e il territorio del Friuli Venezia Giulia. Il nome Sagrestan è un omaggio al nonno del proprietario Federico Cremasco (aka Fred), Piero, sagrestano del paese, un tempo proprietario dei terreni dove Federico Cremasco coltiva tutte le sue erbe e spezie. La nuova etichetta di Sagrestan, disegnata a mano dall'artista friulana Marta Lorenzon, omaggia anch’essa la figura parentale, rappresentata con una testa da gufo, animale tipico delle montagne friulane, simbolo di saggezza e di legame con la terra.

La voglia di stupire e offrire qualcosa di speciale caratterizza anche il ritorno della ricetta storica del Bitter34, però “potenziata”: più intensa sia nel colore sia nei sentori. È l'inizio di una nuova era per Opificio Fred con un autentico capolavoro, realizzato con ben 34 botaniche sapientemente equilibrate, un mix che crea un amaro profumato e rotondo ben distinguibile dal suo colore naturale, privo di coloranti artificiali, in linea con la filosofia aziendale. Bitter34 è frutto di tre metodi estrattivi tradizionali: la macerazione a freddo di pianta essiccata, la macerazione a caldo e la distillazione in corrente di vapore. Un processo che garantisce l'estrazione delle essenze più pure dalle 34 componenti botaniche utilizzate, tutte rigorosamente di origine italiana che includono genziana, angelica, assenzio, arancio e limone che conferiscono al Bitter le sue caratteristiche tonalità aranciate e il suo profilo aromatico erbaceo e agrumato, per un risultato equilibrato e complesso, dal finale morbido e rotondo grazie alla presenza degli agrumi, perfetto per essere utilizzato nei cocktail tradizionali.

Nuovo brand in portafoglio è Rum Copalli. Evitare la deforestazione, fornendo un lavoro duraturo per la comunità di Punta Gorda è la missione di Rum Copalli. Un percorso economico che onora le persone, la terra e la biodiversità unica di questa regione del Belize meridionale, in Centro America. L’azienda è composta da tre attività principali che lavorano in sinergia tra loro: Copal Tree Farm, che coltiva e raccoglie la canna da zucchero, Copal Tree Distillery, la distilleria a rifiuti zero che produce il Rum Copalli, e infine, Copal Tree Lodge, un villaggio eco-turistico che promuove la spettacolare regione e gli sforzi compiuti per preservare e conservare questo ambiente della foresta pluviale. Non un centimetro della foresta pluviale è stato eliminato per costruire queste tre strutture. Il Rum Copalli è realizzato con soli tre ingredienti. Il cuore del rum è il succo di canna da zucchero appena spremuto, estratto in loco, da canna da zucchero biologica coltivata in modo sostenibile nella Copal Tree Farm, adiacente alla Copal Tree Distillery: solo varietà nera e rossa “Noble” perché sono apprezzate per il loro contenuto zuccherino elevato. Il secondo ingrediente è l'acqua piovana, grazie al clima semi-tropicale, raccolta con cura senza impatti sull'habitat. Il terzo e ultimo ingrediente è il lievito non OGM. Questo viene utilizzato per avviare la fermentazione dell'acqua piovana combinata al succo di canna da zucchero all'inizio della distillazione. Il Rum Copalli Cacao è già famoso presso quei bartender che l’hanno già degustato e che apprezzano la provenienza del cacao dalla piantagione vicino alla distilleria. Black Cane è la novità assoluta, monovarietale della canna da zucchero nera, appunto. Spirits&Colori conferma così l’arte di creare emozioni, una bottiglia alla volta.

è un’azienda italiana con sede a Reggio Emilia specializzata dal 2016 nella selezione, importazione e distribuzione sul territorio nazionale di distillati destinati a cocktail bar, trendy lounge bars e ristoranti. Il suo catalogo comprende un assortimento di elevata ricercatezza, caratterizzato da piccoli produttori di acclarata qualità a livello mondiali, capaci di stupire con i propri distillati i palati più esigenti.


Cultura e formazione tornano al centro dell’estate cortonese

Dopo il successo della prima, fortunatissima edizione, dall'1 all'11 agosto 2024 torna Cortona Piano Festival che, grazie a un mix di interpreti di altissimo profilo e giovani talenti, porterà la grande musica per pianoforte al centro della vita cittadina.

La rassegna, la cui direzione è affidata ad Annamaria Papi, vede la partecipazione di realtà territoriali quali Cortona Sviluppo e l’associazione Armonia - Arte e musica senza frontiere ed è resa possibile grazie al sostegno del Comune di Cortona e di numerosi sponsor sia locali che nazionali. La serenità e la maestosità del chiostro di Sant'Agostino faranno da contorno alla manifestazione, che si articolerà in un meeting pianistico, con corsi e masterclass di respiro internazionale, e in una serie di prestigiosi appuntamenti musicali.

Undici i concerti in programma, che vedranno gli allievi del corso dividersi il cartellone con i docenti e con alcune fra le stelle più luminose del firmamento pianistico. Con repertori che toccheranno 5 secoli di musica fra Romanticismo, musica antica e jazz, il protagonista assoluto sarà ovviamente il pianoforte.

Il meeting, progetto formativo ed educativo che accoglierà 19 studentesse e studenti provenienti da Italia, Inghilterra, Slovenia, Cina e Lettonia, può contare sull’esperienza dei due professori stabili Vsevolod Dvorkin, docente di pianoforte presso il Conservatorio Vecchi Tonelli di Modena e interprete di fama internazionale e Carlo Lodovico Cappelletti, pianista, divulgatore e direttore artistico della manifestazione, docente di pianoforte presso il Liceo Musicale T. Ciceri di Como. Gli allievi del corso potranno inoltre frequentare lezioni e laboratori con gli artisti ospiti Davide Cabassi, docente presso il Conservatorio G. Verdi di Milano, Alessandro Deljavan, professore presso il Conservatorio U. Giordano di Foggia e Scipione Sangiovanni, titolare della cattedra di pianoforte presso il Conservatorio T. Schipa di Lecce.

 

Come nell’edizione 2023, inoltre, Cortona Piano Festival ospiterà, nei primi quattro giorni di attività, una masterclass di Natalia Trull, docente del Conservatorio P.I Ciajkovskij di Mosca, artista onorata della Russia e concertista di caratura mondiale.

Di seguito il calendario degli appuntamenti concertistici: (tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero)

 

1 agosto 2024, h. 20.30

recital di Natalia Trull

musiche di Haydn, Beethoven, Schumann

2 agosto 2024, h. 18.00

concerto con i giovani talenti di Cortona Piano Festival

3 agosto 2024, h. 20.30Da Giraut de Bornelh a Carl Orff con Scipione Sangiovanni

4 agosto 2024, h. 18.00

concerto con i giovani talenti di Cortona Piano Festival

5 agosto 2024, h. 20.30

recital di Alessandro Deljavan

musiche di Scarlatti e Chopin

6 agosto 2024, h. 18.00

concerto con i giovani talenti di Cortona Piano Festival

7 agosto 2024, chiostro di S. Agostino, h. 20.30 Storie di fantasmi con Davide Cabassi

8 agosto 2024, h. 18.00

concerto con i giovani talenti di Cortona Piano Festival

9 agosto 2024, h. 20.30

Recital di Vsevolod Dvorkin

musiche di Beethoven, Chopin, Rachmaninov

10 agosto 2024, h. 20.30 Serata Jazz con Mauro Grossi

11 agosto 2024, h. 20.30

concerto finale con gli allievi di Cortona Piano Festival

 

locandina della maestra Natalia Trull
https://www.instagram.com/cortonapianofestival?igsh=eng2YjJ1dGZ1aTlv

 


Per info e prenotazioni:
0575 630158


“Intavolando nel Parco”: lunedì 29 luglio ritornano in scena i dieci cavalieri del gusto

Percorso goloso nell’oasi verde della “Cucina di Crema” a Giavera del Montello (TV). Tutto in una sera: chef, alta cucina, vini, cocktail, degustazioni e musica.
È In arrivo la terza edizione di “Intavolando nel parco”, l’evento estivo con cui i dieci ristoratori del gruppo “Intavolando” si presentano uniti sullo stesso palcoscenico, animati dalla voglia di fare festa per celebrare i piaceri della buona tavola. La data prescelta quest’anno è lunedì 29 luglio, nella grande oasi verde del ristorante “La Cucina di Crema”, a Giavera del Montello (TV). Lo chef patron Valter Crema accoglie per il terzo anno consecutivo i nove colleghi di “Intavolando” e tutti si esibiranno in diretta davanti al pubblico, sotto la direzione artistica e organizzativa di Maurizio Potocnik.

Intavolando” è un’associazione nata una quindicina di anni fa; dal 2021 ha attuato di progetto di rilancio, coordinata dall’esperto enogastronomo, nonché editore e musicista Maurizio Potocnik Reeds. I dieci ristoratori veneti si propongono quali artefici di un movimento che valorizza e diffonde la cultura dell’accoglienza, del cibo e del vino in un territorio che si estende tra il Piave, il Montello, i Colli Asolani e le Colline del Prosecco Superiore patrimonio Unesco.

La festa nel parco è l’evento annuale di punta del gruppo, che ospiterà il 29 luglio anche altri maestri del gusto, autori di produzioni gastronomiche di altissimo livello, pregevoli aziende vinicole nonché il veronese Stefano Miozzo, pluricampione del Mondo della pizza classica e in pala, presente con una selezione delle sue specialità gourmet. I ristoratori creeranno un ricco percorso di degustazione, scandito da ben venti piatti diversi, preparati tutti con la formula dello show cooking, ossia eseguiti davanti agli ospiti. Ogni banco d’assaggio del cibo sarà abbinato ad una casa vinicola.

Ecco i cavalieri di “Intavolando”, i cuochi all’opera e gli abbinamenti ristorante - azienda vinicola: Ristorante B&B Andreetta (Rolle di Cison), chef Anna Andreetta e cantina Borgo Antico - Viticoltori Conegliano; Alla Pergola da Livio (Saccol di Valdobbiadene), chef Livio De Stefani e cantina Agostinetto Maria Vittoria - San Pietro di Barbozza; Locanda Solagna (Vas, Belluno), chef Ermanno Barbaresco e cantina Italo Cescon - Roncadelle di Ormelle; Locanda da Condo (Col San Martino), chef Enrico Canel e cantina Fossmarai Spumanti – Guia di Valdobbiadene; Osteria Jodo (Maser), chef Marco Bonotto e birrificio 32 Via dei Birrai – Pederobba; Da Ugo (Bigolino di Valdobbiadene), chef Edoardo Agostinetto e cantina della fattoria sociale Colle Regina – Farra di Soligo; Tino Traghetto (Roncadelle di Ormelle), chef della brigata di cucina e cantina Conte Manlio della Frattina – Frattina di Pravisdomini; Borsa Bistrò (Castelfranco Veneto) chef/headbarman Simone Baggio e cantina Andreola Eroico in Valdobbiadene – Col San Martino e La Cucina di Crema(Giavera del Montello), chef Valter Crema e cantina Vinicoltura Le Rughe – Conegliano (in qualità di organizzatore).

 Sul green carpet della festa montelliana sfileranno anche le ostriche dell’Emilia Romagna “I Gioielli di Lucrezia”, i cocktail di Simone Baggio del Bistrò Alchimista, il campionissimo della pizza Stefano Miozzo con le sue pizze “mondiali”, Dersut Caffè e le sue pregiate miscele. Non mancheranno anche quest’anno gli ospiti speciali ad arricchire il parterre del gusto: il Consorzio di tutela della CasatellaTrevigiana DOP; la Strada del Vino Montello e Colli Asolani, la premiata norcineria Dai Rossi e il pregiato Olio di Maser frantoio Michele Callegari.  Partner dell’evento la Concessionaria Carraro – Mercedes. Dulcis in fundo la presenza di altri “amici” dell’associazione “Intavolando” quali Pregis, Tecno Clean, Banca Prealpi SanBiagio, Pd Distribuzione. La festa dalle ore 19.30 alle 24 sarà animata dalla selezione musicale curata dal dj Alfred Azzetto. Per l’occasione sarà gradito l’abito elegante.
Ingresso 60 euro; informazioni e prenotazioni con prevendita dei biglietti presso i dieci ristoranti di “Intavolando” e nel sito.


ASSOCIAZIONE INTAVOLANDO
c/o Ascom Vittorio Veneto
Via Divisione Nannetti 2
Vittorio Veneto (TV)
Tel.: 0422776042
www.intavolando.it


Alle isole Canarie, dieci bellissime spiagge premiate con la “Bandiera Azul”

Dalle sabbie dorate di Playa El Reducto a Lanzarote, alla tranquillità di Butihondo a Fuerteventura, fino alle esclusive atmosfere di Playa del Duque a Tenerife. Nel 2024, l'elenco delle spiagge premiate alle Canarie con la “Bandiera Azul” è lungo e variegato, dimostrando ancora una volta di essere una meta d'elezione per chi cerca luoghi unici.

Lungo i 1583 chilometri di costa delle Isole Canarie ci sono 500 fra le spiagge più belle e rinomate al mondo tutte da visitare. Ogni anno, molte di queste sono premiate con la prestigiosa Bandiera Blu, un riconoscimento internazionale che certifica la qualità delle acque, la pulizia della sabbia, l’accessibilità, i servizi offerti e l'attenzione all'ambiente.

Di seguito la selezione delle più affascinanti spiagge "Bandera Azul" delle Canarie. Ogni spiaggia offre un'esperienza diversa e indimenticabile. Nel 2024, l'elenco delle spiagge premiate alle Canarie è lungo e variegato, dimostrando ancora una volta di essere una meta d'elezione per chi cerca luoghi unici.

Playa El Reducto (Lanzarote, Arrecife)

Nel cuore di Arrecife, la capitale di Lanzarote, si trova Playa El Reducto, una splendida spiaggia urbana di sabbia dorata e fine, protetta dalle scogliere. Con tutti i servizi a portata di mano, è il luogo ideale per godersi il sole e il mare senza rinunciare alle comodità del centro cittadino.

Butihondo (Fuerteventura, Pájara)

Situata lungo la costa sud-ovest di Fuerteventura, Butihondo è un'oasi di sabbia dorata fine. Questa spiaggia è ideale per chi cerca relax e comfort, grazie alla vicinanza di numerosi resort turistici. Con il mare cristallino e la tranquillità che regna sovrana, è perfetta per un giorno di puro benessere sotto il sole delle Canarie. È anche conosciuta da chi pratica naturismo perché nonostante sia turistica, comprende delle aree riservate.

Gran Tarajal (Fuerteventura, Tuineje)

Immersa nella pittoresca cittadina di Gran Tarajal, sulla costa sud-est di Fuerteventura, questa spiaggia di sabbia scura e vulcanica offre un'esperienza autentica. Con il porto vicino e una vasta gamma di servizi, Gran Tarajal consente una piacevole passeggiata per un magnifico lungomare dove si può gustare la gastronomia locale. Spesso sono organizzati eventi di grande richiamo come il Festival Internacional de Payasos Tran Tran, un famoso festival dedicato al mondo dei clown.

 

Playa del Duque (Tenerife, Adeje)

Playa del Duque, lungo la costa sud di Tenerife, è una spiaggia esclusiva con sabbia dorata e fine. Circondata da hotel di lusso e centri turistici, questa destinazione offre un mix perfetto di relax e divertimento, ideale per chi cerca un'esperienza di vacanza raffinata, soprattutto al tramonto quando si può assistere allo spettacolo naturale del sole che cala sulla linea dell'orizzonte.

Sardina del Norte (Gran Canaria, Gáldar)

Sardina del Norte, sulla costa nord-ovest di Gran Canaria, è una spiaggia di sabbia dorata. Vicina al caratteristico villaggio di Sardina, è un luogo amato dai subacquei e dai locali, offrendo un'autentica esperienza canaria in un ambiente accogliente e rilassato.

Playa de Meloneras (Gran Canaria, San Bartolomé de Tirajana)

Situata sulla costa sud di Gran Canaria, Playa de Meloneras è una spiaggia di sabbia fine e dorata, circondata da lussuosi hotel e resort. Si trova vicino alle famose dune di Maspalomas, è circondata da un bel lungomare attrezzato con ristoranti, negozi e bar. Acque cristalline e strutture di alta qualità garantiscono un'esperienza di vacanza esclusiva e rilassante.

Playa Bajamar (La Palma, Breña Alta)

La spiaggia Bajamar, situata sulla costa est di La Palma, è invece una spiaggia urbana di sabbia scura e vulcanica. Vicina al porto di Santa Cruz de La Palma, offre un facile accesso a tutte le comodità della città, combinando la tranquillità del mare con la vivacità del centro urbano. La spiaggia di Bajamar e i suoi dintorni sono alcuni dei posti migliori di La Palma per vedere l'alba.

Playa de Puerto Naos (La Palma, Los Llanos de Aridane)

Sulla costa ovest di La Palma, Playa de Puerto Naos è una delle spiagge più popolari dell'isola. Con la sua sabbia scura e vulcanica, e la vicinanza al vivace villaggio di Puerto Naos, offre una combinazione perfetta di bellezza naturale e servizi turistici per un'esperienza indimenticabile.

La Restinga (El Hierro, Pinar del Hierro)

La Restinga, situata sulla costa sud di El Hierro, è un gioiello nascosto con sabbia vulcanica scura e ciottoli. Il villaggio di pescatori in cui si trova è famoso per i suoi spettacolari fondali marini, rendendolo il paradiso degli appassionati di immersioni, snorkeling e padel; con il suo mare calmo è meta perfetta per una fuga rilassante in un contesto naturale unico.

Playa Timijiraque (El Hierro, Valverde)

Playa Timijiraque, situata sulla costa est di El Hierro, è una spiaggia tranquilla con sabbia scura, vulcanica e ciottoli. Con una lunghezza di 350 metri e una larghezza di 20 metri, la spiaggia di Timijiraque è una delle più grandi distese di sabbia dell'isola di El Hierro. La forza del mare in questa zona contrasta con la tranquillità che qui regna sovrana e che la rende un luogo di relax. È anche ideale per fare delle passeggiate rigeneranti sul lungomare.

Qual è il periodo migliore per andare alle Canarie?
Inizio primavera e tardo autunno (aprile e novembre): per godersi le Canarie in tranquillità - clima, periodo e trekking -  lontano dalle folle dei mesi estivi, questi periodi offrono il clima ideale e la possibilità di esplorare in serenità, approfittando anche di tariffe più vantaggiose per voli e alloggi.

Quanto costa una settimana di vacanza alle Canarie?
(informazioni indicative - Flight+Hotel - suscettibili di variazioni in base a periodo e disponibilità strutture)

Principali destinazioni 217 €
Vacanza economica   155 €
Vacanza in famiglia    206 €
Vacanza romantica     289 €
Vacanza di lusso         318 €

 

Per cosa sono famose le Isole Canarie?
Tra i tanti meriti, le Canarie si sono fatte conoscere per la loro geologia vulcanica, tra maestose cime montuose e paesaggi lunari; le isole più popolari sono Tenerife, Gran Canaria e Lanzarote, tutte da esplorare per le diverse caratteristiche geologiche.

Allora, dove è meglio andare?
Per qualche giorno di completo relax, la migliore soluzione potrebbe essere Gran Canaria, che offre spiagge meravigliose e facilmente accessibili. Se invece hai più tempo a disposizione e desideri inserire attività e avventure nella natura, Tenerife è la scelta più indicata.

Quali sono le differenze tra le Canarie e le Baleari?
Le Canarie sono caratterizzate da paesaggi vulcanici, spiagge di sabbia nera e parchi naturali mozzafiato come il Parco Nazionale del Teide. Le Baleari invece, offrono un paesaggio più tipicamente mediterraneo, con spiagge di sabbia bianca e una natura lussureggiante.

Qual è il mare più bello delle Canarie?
Le spiagge più belle per gli amanti del mare si trovano a Fuerteventura. Non abbiamo dubbi nello scegliere quest’isola come quella che offre le migliori spiagge per l’acqua cristallina in molte spiagge, grazie al suo fondale dorato o di sabbia bianca.

Che pesce si mangia?
Le grandi profondità che raggiunge la costa di Tenerife e l'influenza della Corrente del Golfo fanno del mare che circonda l'isola l'habitat ideale per pesci pappagallo, sardine, pagelli, cernie, merluzzi, sciarrani, sugheri, seppie e sgombri, solo per citarne alcuni.

Qual è il dolce tipico?
Da non mancare la degustazione del "bienmesabe" che alle Canarie è il dolce tradizionale, preparato con mandorle, biscotti, uova, zucchero e limone.

Cosa si compra alle Canarie?
Ovviamente souvenir e prodotti tipici come il “Mojo Picon” (salsa tipica a base di olio d'oliva, accompagna pietanze, come pesce, carne, verdure o formaggi), gli ottimi vini; la bigiotteria di lava vulcanica e olivine, anche l’Aloe Vera, le terrecotte, la “Manta Esperancera” (capo d'abbigliamento a forma di cappa (mantella) è tradizionale degli agricoltori di Tenerife) e l’ottimo miele.

Dove vanno gli italiani alle Canarie?
Le mete più ambite sono Tenerife e Gran Canaria, ma c'è anche chi preferisce la tranquillità di Fuerteventura o di Lanzarote. Il boom degli Italiani alle Canarie c'è stato un paio d'anni fa, quando nel giro di pochi mesi la presenza di nostri connazionali a Tenerife Sur (sud) è praticamente raddoppiata.

Che lingua si parla alle Canarie?
Gli abitanti delle Canarie parlano in castigliano. A Tenerife si parla castigliano. Comunque, oltre allo spagnolo e all’internazionale inglese, in quasi tutte le strutture turistiche l’italiano è compreso e parlato.

Che moneta si usa alle Canarie?
Le Isole Canarie sono un arcipelago dell'Oceano Atlantico appartenente alla Spagna, di cui costituiscono una comunità autonoma. Pur non rientrando nei confini geografici dell'Europa, sono considerate “regione ultraperiferica” dell'UE e in quanto tale fanno parte dell'area “Euro”. Comunque l'uso della carta di credito porta maggiore flessibilità e comodità per effettuare transazioni in qualsiasi momento e si evitano i problemi dei pagamenti in contanti e di possibili incomprensioni.

Che documenti ci vogliono per andare alle Canarie?
Il Paese fa parte dell'UE ed aderisce all'accordo di Schengen, non è pertanto necessario il visto di ingresso, basta la carta d’identità (o passaporto).

 

ITALIA
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Fra coccole wellness e raffinatezze gourmet al via la stagione estiva dell’Hotel Granbaita Dolomites di Selva di Val Gardena

Dopo un attento restyling della parte storica, l’elegante 5 stelle di Selva di Val Gardena riapre i battenti per una nuova estate di autentico, raffinato relax.

Storico indirizzo di riferimento per chi è in cerca di una vacanza in Alto Adige all’insegna del lusso contemporaneo, di un’ospitalità unica, del benessere a tutto tondo, di una cucina gourmet, l’Hotel Granbaita Dolomites di Selva di Val Gardena per qualche tempo si è fatto desiderare… Ma l’attesa è finita! Giusto in tempo per un’altra estate di autentico relax e benessere psicofisico. Dopo radicali lavori di ristrutturazione della parte più antica della struttura, dove sono state ricavate 21 nuove stanze e suites, il celebre 5 stelle della famiglia Puntscher-Perathoner nel centro della nota località altoatesina riapre i battenti.

Tutto è pronto, dunque, per accogliere di nuovo gli ospiti nell’abbraccio magico e leggendario delle Dolomiti e in quello raffinato, caldo e accogliente ed altamente professionale dei padroni di casa e del loro personale qualificato, attento e discreto. Punte di diamante di questo gioiello elegante, dove passato e presente convivono armoniosamente traducendosi in un concept unico di ospitalità contemporanea, restano la Spa e il ristorante Granbaita Gourmet, aperto anche agli esterni e fra gli indirizzi più glam della ristorazione della Val Gardena.

L’area wellness si estende su ben 4.000 mq tra Spa, giardino e piscina in e outdoor. Pur con un occhio a tutte le ultime tendenze nel settore, protagonista resta sempre il benessere alpino con trattamenti e prodotti che attingono ai salutari principi attivi degli elementi naturali delle Dolomiti, elisir di bellezza e salute.

Salute e benessere sono la parola d’ordine anche a tavola, nel raffinato ristorante dell’hotel che seduce da un lato con le prelibatezze della cucina tradizionale altoatesina e dall’altro con l’esplorazione di raffinate proposte della cucina mediterranea e internazionale.

La ricetta di "ben-essere", poi, prosegue naturalmente con un’ampia gamma di attività sportive da praticare all’aria aperta, a partire dalle passeggiate e le pedalate (attrezzatura a disposizione gratuitamente) per tutte le gambe.

 

Str. Nives 11, Selva di Val Gardena (BZ)
Tel. +39 0471 795210
www.hotelgranbaita.com - info@hotelgranbaita.com


Attenzione! Occorre affrontare il caldo con l'aiuto dell’alimentazione

Durante i mesi estivi, con il susseguirsi di giornate calde e afa, è comune avvertire una sensazione di fiacca e affaticamento. Questi sintomi possono derivare non solo dall'esposizione diretta al sole, ma anche da una alimentazione non adeguata a supportare l’organismo con le alte temperature.

Scopo di questo articolo è vedere come la dieta possa contribuire significativamente a prevenire questi disagi, aiutando a mantenere il benessere psicofisico durante i periodi di caldo intenso.

Attenzione all’idratazione

Uno degli aspetti fondamentali per affrontare il caldo è un’adeguata idratazione. L'acqua, infatti, svolge un ruolo cruciale nel mantenere il corpo fresco e funzionante poiché è importante ricordare che circa il 60% del nostro organismo è composto da questo elemento. È consigliabile bere almeno 8 bicchieri al giorno di acqua, facendo però attenzione alle proprie necessità quando le temperature salgono: se si suda molto - strategia del corpo per raffreddare la propria temperatura - sarà necessario reintegrare il maggior dispendio di liquidi messo in atto aumentando questa dose.

 

Inoltre, è bene ricordare che non tutte le bevande sono uguali. Quelle contenenti elevate quantità di zuccheri, come bibite gassate e succhi confezionati, vanno evitate in quanto possono portare a una maggiore disidratazione. Allo stesso modo, l'assunzione eccessiva di caffè e alcol può contribuire alla perdita di liquidi corporei, aggravando i sintomi legati al caldo.

 

Fare il pieno di minerali e vitamine

Accanto all'idratazione, è cruciale fare il pieno di minerali e vitamine. Questi nutrienti non solo supportano le funzioni vitali del corpo ma aiutano anche a mantenere un equilibrio idrico ottimale. Per quanto riguarda i minerali da integrare, magnesio, potassio e sodio sono particolarmente importanti durante i periodi caldi, poiché aiutano a regolare la temperatura corporea e prevenire crampi muscolari. Rispetto alle vitamine, ugualmente importanti sono la C e la E, entrambe potenti antiossidanti naturali che aiutano a migliorare la resistenza dell’organismo allo stress dovuto ai fattori ambientali.

Per assicurarsi il pieno dei minerali e delle vitamine menzionate, la frutta si presenta come l’alleato ideale, evitando la necessità di ricorrere ad integratori artificiali. Si può gustare a merenda come spuntino, sia semplice che sottoforma di macedonia di stagione, ma esistono moltissimi modi più sfiziosi per riuscire a consumarne in quantità maggiori in questo periodo dell’anno, dagli “” (qualcosa di leggero) alle centrifughe, online le ricette da cui lasciarsi ispirare sono infinite. In tal senso, può essere una buona idea approfittare della frutta fresca in offerta e acquistarla in grandi quantità, così da congelarla e averla sempre a disposizione quando si sente la necessità di un rinfrescante boost vitaminico naturale (terapia di grado medico capace di fornire un'alta concentrazione di nutrienti, vitamine e/o  rispetto alla classica integrazione orale). 

Preferire le proteine leggere

Quando le temperature aumentano, è consigliabile optare per proteine più leggere e facilmente digeribili rispetto alla carne rossa e a quelle più grasse. Le proteine pesanti, infatti, possono mettere a dura prova il sistema digestivo, aumentando il rischio di spossatezza e disagio durante il caldo intenso.
In alternativa, si dovrebbero considerare opzioni come il pesce magro, ricco di omega-3 che supporta la salute cardiovascolare e aiuta a ridurre l'infiammazione nel corpo. Anche il pollo e il tacchino senza pelle sono eccellenti fonti di proteine ​​leggere e facilmente digeribili. Altre alternative, adatte anche ad una dieta vegetariana e vegana, sono i legumi e i loro derivati, come tofu e tempeh ( fermentato ricavato dai semi di soia gialla) alimenti versatili, ricchi di proteine vegetali e povere di grassi saturi.

       


Attenzione: l’"AI" non può sostituire l’uomo nella realtà dell’hotellerie!

Maurizio Galli, fondatore della scuola di alta formazione nell’ambito dell’accoglienza, è un punto di riferimento a livello nazionale. Formazione Alberghiera lancia l’allarme sull’idea di affidare la gestione del settore a software automatizzati.

 Se un software di “revenue management” può offrire significativi vantaggi in termini di efficienza e analisi dei dati, ma non può però sostituire l'intuizione e l'esperienza umana. L'equilibrio tra tecnologia e competenza dell’uomo è la chiave per una gestione efficace dei ricavi nel settore dell'ospitalità. Questo il pensiero espresso con forza da Maurizio Galli, ideatore e fondatore di Formazione Alberghiera, unica scuola di alta formazione che trasforma la formazione in consulenza, vantando oltre 3.000 ore in azienda ogni anno.

Nel mondo dell'ospitalità, la gestione dei ricavi è una componente cruciale per il successo di una struttura alberghiera. Con l'avvento della tecnologia, molti hotel stanno adottando software di revenue management per ottimizzare i loro profitti. Tuttavia, affidare completamente la gestione dei ricavi all'intelligenza artificiale può essere molto rischioso. Ecco perché un software, per quanto avanzato, non può sostituire l’uomo.

A spiegarlo è lo stesso Maurizio Galli che può vantare una competenza confermata da importanti collaborazioni con Enti bilaterali, Università, Fondi interprofessionali, Associazioni di categoria e Federalberghi: “I software di revenue management sono costruiti su complessi algoritmi che analizzano dati storici e attuali per fare previsioni e raccomandazioni sui prezzi. Nonostante questi strumenti possano essere estremamente utili, essi non possiedono la capacità di pensare criticamente e contestualizzare le informazioni come farebbe un essere umano. Ad esempio, le domande "Il software conosce le mie tipologie di camere e il momento storico che stiamo vivendo?" “Come intervenire con eventuali azioni correttive quasi sempre necessarie, soprattutto nel primo anno in cui si inizia il processo di revenue management?”, rimangono senza una risposta adeguata se poste a una macchina”.

Nata a Verona nel 2018 - Formazione Alberghiera - si caratterizza proprio per il proprio corpo docente composto da professionisti e imprenditori del settore che portano con sé non solo la conoscenza accademica, ma anche l'esperienza pratica del campo. Questa combinazione unica consente ai partecipanti di ottenere una comprensione approfondita delle dinamiche aziendali e di acquisire competenze che vanno al di là dei confini teorici.

E’ chiaro che proprio l’esperienza porta Maurizio Galli a mettere in guardia sui limiti dell’AI nel settore dell’hotellerie: “Un software di revenue management non può comprendere appieno le sfumature di una strategia di prezzo che un manager umano considera. Elementi come gli obiettivi specifici dell'hotel, la reputazione, le tendenze di mercato locali e nazionali, e gli eventi storici in corso sono tutti fattori che un software potrebbe non valutare correttamente. Soprattutto durante il primo anno di attività, quando una struttura inizia a fare revenue management, sono spesso necessarie analisi approfondite ed azioni correttive che solo un esperto può eseguire efficacemente”.

E’ proprio la pratica costante sul campo che caratterizza Formazione Alberghiera e l'applicazione pratica delle competenze acquisite dai corsisti nella vasta gamma di programmi che coprono ogni aspetto dell'industria turistica con percorsi formativi innovativi e completi, dai corsi di revenue management e sales & marketing management all'accoglienza e all'housekeeping management, dalla gestione di una spa fino al comparto food & beverage a far guardare con diffidenza un automatismo che non considera la supervisione umana.
Affidare completamente la gestione dei ricavi all'AI è rischioso proprio perché una macchina non può pensare al posto dell'uomo. È essenziale che ci sia sempre la supervisione e il monitoraggio da parte di una persona esperta e competente in materia. Un buon software di gestione del revenue può certamente aiutare, ma le valutazioni e le operazioni devono essere condotte da un manager che comprenda l'andamento del mercato e possa prendere decisioni informate”.

In un contesto in cui la competitività è fondamentale, Formazione Alberghiera supporta le persone verso un continuo miglioramento professionale, rendendo le aziende e le persone autonome grazie alle competenze acquisite. La persona è dunque al centro ed è quindi per Maurizio Galli un grave errore quello di eliminare l’individuo pensando così di evitare l’errore umano.
La soluzione più conveniente è un approccio ibrido. Utilizzare un software di revenue management per beneficiare delle sue capacità analitiche e di automazione, ma sempre con la supervisione di un esperto, è il giusto compromesso. I sistemi di tariffazione automatica possono essere strumenti potenti, ma devono essere interpretati e valutati da professionisti che possano adattare le strategie in base alle circostanze” - conclude con questo monito Maurizio Galli che non rifiuta quindi aprioristicamente l’introduzione della tecnologia e dell’innovazione, ma l’errata idea che un computer o un programma di calcolo possa sostituire anni di professionalità e la sensibilità propria dell’essere umano e della sua esperienza.

Formazione Alberghiera è una scuola di alta formazione del settore turistico ricettivo nata a Verona nel 2018 e divenuta uno dei principali punti di riferimento in Italia per tutti coloro che desiderano una formazione più pratica ed approfondita. Grazie ad importanti collaborazioni con Enti bilaterali, Università, Fondi interprofessionali, Associazioni di categoria e Federalberghi, Formazione Alberghiera concretizza la visione di eccellenza e di elevato standard qualitativo del suo fondatore Maurizio Galli, creando una squadra di docenti, tutti professionisti ed imprenditori del settore, in grado di andare oltre la teoria, per trasmettere i veri segreti pratici  settore. Formazione Alberghiera è l’unica scuola in Italia del settore a svolgere oltre 3.000 ore di formazione in azienda ogni anno.

 

Tel.: (+39) 045 5118509
www,formazionealberghiera.it


“Pit stop gourmet” nella Terra dei Motori!

Il gusto unico della Food Valley incontra le supercar della terra delle Rosse, all'Executive Spa Hotel di Fiorano Modenese (MO)

 È la strada giusta, nell’incrocio tra la Motor Valley e la Food Valley, quella scelta da Executive Spa Hotel di Fiorano Modenese (MO), che propone esperienze esclusive per i patiti di supercar e appassionati buongustai. Nel crocevia delle eccellenze modenesi, l’hotel di design abbina alla cucina tradizionale emiliana, proposta con maestria a EXÉ Restaurant, una “driving experience” – su strada oppure all’all’Autodromo di Modena - con auto super prestige, tra Ferrari, Maserati, Lamborghini. Per concludere la giornata in bellezza, relax nell’avveniristico centro benessere con piscina, sauna, bagno turco, doccia finlandese e private spa, palestra e trattamenti esclusivi; il rooftop (sistema di climatizzazione installato sul tetto) dove concedersi un cocktail vista Appennino o una cena nel raffinato fine dining Alto (entrambi i ristoranti – dove si mangia bene e in maniera raffinata – sono segnalati sulla Guida Michelin 2024) infine una notte deluxe nelle camere e suite ispirate ai Maestri del design degli anni ’50.

La proposta “Soggiorno e Motor”, che offre “vento tra i capelli”, gusto e relax in una giornata speciale, per guidare la supercar preferita in città o sulle splendide colline dell’Appennino modenese, comprende 1 pernottamento in Superior Room con prima colazione; driving experience con supercar su strada per una persona (possibilità di richiedere il passeggero e video della driving experience); pranzo “Emilia in tavola” a Exè Restaurant (menu a 5 portate, bevande escluse); accesso alla spa. Tra le auto disponibili: Ferrari 296 GTB, Ferrari Portofino, Ferrari 458 Spider, Ferrari F8, Ferrari 488 Spider T, Ferrari California, Ferrari GTC4 Lusso, Ferrari F12 Berlinetta, Maserati MC20, Lamborghini Huracán LP610-4 Spyder e Lamborghini Huracán Spyder.

L’offerta Soggiorno e Racetrack è dedicata invece agli amanti dell’adrenalina: per una giornata di puro divertimento, da unire il relax ai sapori della migliore cucina tradizionale del mondo. Il pacchetto comprende: 1 pernottamento in Superior Room con prima colazione; driving experience “racetrack” in pista per una persona (con la possibilità di richiedere il video della driving experience; pranzo “Emilia in tavola” a Exè Restaurant (5 portate, bevande escluse); accesso alla spa con piscina, sauna, bagno turco, doccia finlandese. Le supercar a disposizione per questa offerta per il Test Drive Racetrack all’Autodromo di Modena: KTM x-Bow, Lamborghini Gallardo Super Trofeo, Ferrari 458 Challenge, Lamborghini Hurácan Super Trofeo, Ferrari 488 Challenge e Ferrari 458 Italia.

             

 

 


Via Circondariale San Francesco, 2  Fiorano Modenese (MO) – Italy
Tel.
+39 0536 832010  Whatsapp: 347 092 1141
https://executivespahotel.c
om


Cantina Teo Costa: i giardini dell’oro e dell’argento.  Due ori e due argenti al concorso mondiale di Bruxelles

Le vigne non sono forse degli splendidi giardini? Certo, necessitano del lavoro attento e rispettoso dell’uomo, ma poi indubbiamente diventano tali; con la loro profonda capacità di ammaliare il turista che li osserva. Sono un piacere per gli occhi e per l’anima, angoli di pace e armonia, dispensatrici di frutti generosi dal valore naturale. Ritorna l’opera dell’uomo, che con quei frutti e la sua esperienza ne crea vini pregiati, a volte unici. Gli acini e gli uomini si comprendono, si accettano; i primi mettono in atto la loro saggezza, la capacità di valutare l’essenziale e l’importante; i secondi donano la loro innata cortesia, la tolleranza, il senso di quel magico giardino.

Non è forse vero? O è solo una debolezza umana che strizza l’occhio alla poesia? Terra, viti, grappoli, uomini e donne, vini non sono parole da scrivere con enfasi ma storie secolari di famiglie che con il sudore e la caparbietà ottengono oggi soddisfazioni di cui esserne orgogliosi: "De l’orgueil qui nous fait vivre" come scriveva Émile Zola. Poiché di tutte le passioni umane è l’orgoglio quella che ci delizia di cose più disparate, dall’eroismo al produrre dei grandi vini. Motivo per cui in questa giornata dal cielo terso e lucente come l’acciaio con immenso piacere segnalo che ben quattro vini della Cantina Teo Costa sono stati di recente premiati al concorso mondiale di Bruxelles: ben due medaglie d’oro e due medaglie d’argento. Pura soddisfazione e perché no… sano orgoglio!

Per meglio identificare l’ormai celebre cantina Costa e i giardini dell’oro e dell’argento, è giusto ricordare che stiamo parlando di una realtà piemontese situata a Castellinaldo d'Alba (CN) nel cuore del patrimonio mondiale Unesco. I giardini, i vigneti chiaramente, sono dislocati su tre territori ad altissima vocazione enologica: Roero, Langhe e Monferrato. Gli ettari lavorati sono circa 90 e la produzione vinicola si contraddistingue con varie referenze. Vini come Arneis, Roero, Barbera, Dolcetto, Barolo, Barbaresco, Chardonnay, bollicine Metodo Classico Alta Langa realizzate con Pinot nero e Chardonnay. Metodi Martinotti come il Gaule Subalpine di Arneis in purezza o il Moscato rosé spumante; passiti particolari come il Barbera passito e il Bianco passito; e altre chicche come il tipico incrocio floreale Albarossa.
Oggi diciamo che la famiglia è giunta alla quinta generazione, ma è sempre difficile reperire negli archivi dei piccoli Comuni le tracce antecedenti delle persone: magari siamo già oltre la quinta… Di certo sappiamo che Antonio Costa, classe 1876, con i baffi bianchi e dal nome biblico Giobbe era il bisnonno di Roberto e Marco, i due fratelli che attualmente gestiscono la cantina. Dopo Giobbe ci fu nonno Teobaldo e poi papà Antonio e mamma Mariuccia, ed ora la “quinta” i figli di Roberto, ovvero Isabella, Viviana e Manuel.

 

Non voglio in questa occasione soffermarmi troppo sulla storia della cantina e sui tanti vini prodotti, a parte citare per dovere di cronaca che il loro mercato si suddivide in circa 65% nazionale e la rimanenza internazionale in oltre 20 paesi dei vari continenti. Ho invece piacere di evidenziare i quattro vini che a Bruxelles hanno ottenuto eccellenti risultati. Medaglia d’oro per il Roero di Costa in Costa 2021, un Nebbiolo in purezza dal colore rubino intenso con unghia rosso vivo e dal sapore con sentori di lampone e ribes, delicata astringenza, piacevole retrogusto di spezie. Invecchia 18/24 mesi in botte e in bottiglia.

Medaglia d’oro per il Barbaresco Lancaia 2021, un rosso strutturato ed elegante di grande longevità; caldo, asciutto, vigoroso con nota vanigliata elegante e setosa, ottimo retrogusto con ricordo di ciliegia e ribes. Un vino che ha l’apice qualitativo intorno ai 3-4 anni e lo mantiene fino ad oltre i 10 anni. Argento per il Castellinaldo Barbera d’Alba Doc 2020. Un vino particolare per la famiglia Costa e per il quale si dovrebbero scrivere pagine e pagine. Loro da molto tempo prestano attenzione alle colline di questo stupendo borgo medioevale: Castellinaldo, paesino di 900 anime che da sempre ha dimostrato grandi potenzialità ed eleganza con il vitigno barbera, infatti dal 1990 Roberto Costa, già presidente dell’Associazione che raggruppa tutti i viticoltori del paese, appoggia e caldeggia fortemente il particolare Barbera del suo paese. I numerosi premi internazionali ottenuti dalla cantina Teo Costa con questo vino di grande potenza ne sono la conferma. Medaglia d’argento per il Ligabue 2022. Arriviamo al Nebbiolo che si presenta sicuramente come il vitigno più aristocratico dell’intero panorama vitivinicolo piemontese. La coltivazione di quest’uva è forse quella che richiede la maggiore specializzazione, non a caso è la prima a sbocciare in primavera e l’ultima ad essere raccolta. Un vino dal profumo , con frutto maturo e nota speziata di legno dolce; il sapore di corpo pieno, importante struttura e ottima persistenza

Ori e argenti, orgoglio e soddisfazione, storia, tradizione e innovazione. La voglia di continuare a lavorare bene nel rispetto dei consumatori e della terra, il desiderio di tramandare ai giovani quelle passioni e quegli amori che sono la base della famiglia Costa. E poi, perché non scriverlo, questo piccolo lembo di Roero, il Comune di Castellinaldo, oggi fulcro internazionale del buon vino piemontese, solo qualche decennio fa non era annoverato tra gli splendidi giardini di oggi, c’è voluto lavoro, sacrificio, sudore e perseveranza. Ma oggi è oro e argento. Ricordiamoci di ricordarlo.


Via San Salvario, 1
Castellinaldo d’Alba
Si riceve preferibilmente su appuntamento
da Lunedì - Sabato: 09.00 - 12.00 - 14.30 - 18.00
Domenica mattina aperto solo a Novembre
con il seguente orario 09.00 - 12.00
Tel. +39 0173.213066
teocosta@teocosta.it

 


(servizio a cura di Fabrizio Salce)


"Alta Langa 2020 pas dosé", nato da un sogno per essere subito festa... "CarlindePaolo" le bollicine che raccontano la terra

Mi corico. Le lenzuola emanano uno strano profumo, probabilmente dovuto dal detersivo utilizzato per il loro lavaggio. Fa caldo, le finestre sono aperte e in lontananza odo il latrare dei cani. E’ una notte di pensieri e insonnia, di ricordi e nostalgie. Rivedo lo smog di Nuova Delhi ad occhi aperti, poi sbatto le ciglia e mi ritrovo nei parchi di Berlino, tra le dimore della vecchia Kyoto, dentro la Moschea Blu di Istanbul.
Vedo il Tranvai di fine 800 della mia vecchia Torino, le colline e i vigneti piemontesi e due calici inclinati che si toccano per un brindisi; sono nelle mani di un Chiel e di una Chila (un lui e una lei in torinese). Quei due vetri mi appaiono proprio come le teste di due giovani innamorati che, sotto l’influsso di Venere, si scambiano attimi di tenerezza col solo tocco del capo: attimi che forse daranno il discendere di una nuova umanità.

I due armonici bicchieri contengono delle brillanti bollicine, le vedo chiaramente, sono gioiose; intense ai bordi, accattivanti verso il centro e sfavillanti nel cuore dei calici. È solo una mia impressione, lo so, perché in realtà quel magico perlage non possiede alcune diversità, ma è notte fonda ormai, e io non dormo… ma sogno ugualmente.

Si dice che un uomo senza sogni sia un uomo morto: vero, ma per grazia divina ci sono anche uomini che sognano e realizzano le proprie propensioni notturne in realtà da vivere; perché così dev’essere, così si deve provare a fare; come i fiumi vanno al mare e i vapori al cielo. È la visione di quelle bollicine che mi rammenta chi, giorni addietro, mi ha narrato di un sogno divenuto vita vera. E allora volo con la mente in borgata Gorzano in quel di San Damiano d’Asti. Qui c’è la Cantina CarlindePaolo. Vi parlo di un una struttura che alla bellezza della costruzione miscela un lungo trascorso da tramandare. Il nome, CarlindePaolo, sottolinea un forte legame con la famiglia. Paolo Ponte era il bisnonno degli attuali titolari, colui che ha mosso i primi passi per creare il podere. Come si usava un tempo, dove poco importavano i cognomi, ci si chiamava tutti per nome, specificando magari il padre o il nome del luogo di provenienza per non confondere con altre persone. E così il figlio di Paolo, Carlo detto Carlin diventa CarlindePaolo. La famiglia Ponte.

Oggi sono in scena, all’opera, le nuove generazioni ed è stato Giancarlo Ponte, il decano, enotecnico e responsabile marketing, a raccontarmi del suo sogno di giovane studente, quando nella sua visione futura intravvedeva quella che adesso è la realtà della famiglia Ponte. Il sogno s’avvera…

Lavoro, costanza, caparbietà e sacrifici all’ordine del giorno. Ma Giancarlo, coadiuvato dai tre suoi fratelli, non molla, sono quegli uomini senza orari, feste comandate, mai stanchi e sempre in azione. Con lui Davide che segue la parte agronomica ed enologica, quindi dalla vigna alla cantina; Paolo che è invece addetto all’imbottigliamento e al confezionamento nonché al commerciale, prevalentemente per Torino e provincia ed infine Lorenzo, cuoco, o meglio agri-cuoco come ama definirsi nonché sommelier, che porta avanti la Merenderia, il locale della cantina dove si possono apprezzare i vini di CarlindePaolo con la cucina del territorio.

 

La loro proposta enologica dei vini aziendali è decisamente ampia. Vini fermi e spumanti, Martinotti e Classico, bianchi, rossi e rosati e le denominazioni con le Docg Barbera d’Asti, Terre Alfieri e la Doc Cisterna d’Asti che caratterizzano e identificano queste colline. Poi c’è Bricco della Cappelletta una selezione a sé, prodotta con  coltivate in posizione privilegiata: Arneis, Nebbiolo, Barbera e Croatina. Ne derivano 4 vini peculiari: Terre Alfieri Arneis, Terre Alfieri Nebbiolo, Barbera d’Asti Superiore e Cisterna d’Asti Superiore.

Ma il pensiero torna al sogno che si fonde con le bollicine dei calici innamorati, il racconto di gioventù di Giancarlo che si è avverato. La struttura, proprio come la sognava, sorge infatti su di un appezzamento dove un tempo il giovanissimo Ponte portava a pascolare il suo Pony. Uno dei tanti terreni di queste magiche colline che affascinano in ogni stagione con il mutare della vegetazione e dei colori.

E da quell’acerbo pensiero l’opera si è sviluppata con l’acquisizione di altri vigneti territoriali e di nuove collaborazioni; oggi un altro desiderio si è metamorfizzato ed è divenuto un vino molto interessante. Uno spumante Alta Langa Docg 2020 pas dosé. Le vigne, dalle quali provengono le uve, sono ubicate in quel di Vesime (AT) e il progetto nasce dalla collaborazione con un’altra famiglia di agricoltori, i fratelli Dagelle, con cui i quattro fratelli Ponte condividono passione ed entusiasmo. Un gioco di squadra in  ogni interprete ha la sua valenza e la sua importanza. Questo Alta Langa Docg è dunque un metodo classico realizzato con uve Pinot Nero al 100%, vive un affinamento lungo 36 mesi sui lieviti e appare all’occhio con un color giallo dorato brillante. In bocca lo si assapora pieno, avvolgente, cremoso con freschezza e sapidità.

Non mi dilungo sulle note tecniche di questa espressione enologica, non è nel mio stile, coì come raramente consiglio gli abbinamenti con il cibo; chi mi legge sa bene che dico di gustare un grande vino con cosa il vostro palato ritenga fratello di piacevolezza. Mi soffermo invece ancora sul sogno, su una famiglia, su persone che hanno creduto in un progetto e lo hanno sviluppato, valorizzando con il loro impegno un forte rispetto della tradizione, un’attenzione all’ambiente e l’utilizzo di nuove tecnologie per  produzioni allineate con quanto vuole oggi un consumatore attento e preparato.

 

La sagoma del bisnonno, il logo aziendale, ricorda proprio come l’agricoltura sia una attività che non preveda mai soste, ma un continuo impegno e forza, anche di volontà per puntare a livelli qualitativi fuori dalla norma. Il passato ritorna nei gesti del presente che saranno il vero futuro. I sogni non devono mai mancare, così come non deve mai assentarsi nella vita di un uomo l’azzardo allo sviluppo dei pensieri più fantasiosi. E poi, con un vino Alta Langa 2020 pas dosé così, il sogno attraverso il lavoro si trasforma subito in festa… e che festa sia per tutti, con mille calici inclinati.


Frazione Gorzano, 238  (AT)
Telefono: 0141 983833
www.carlindepaolo.com

 

           

       (articolo a cura di Fabrizio Salce)

 


È arrivata la "Notte Rosa" col “Weekend Dance”: il Capodanno dell'estate da venerdì 5 luglio!

La Romagna si trasforma nel dancefloor più grande d’Italia, in un fine settimana per ballare e scatenarsi a ritmo di musica

Le grandi piazze si trasformano in discoteche a cielo aperto con oltre 120 eventi

Il 6 luglio scatta il flash mob collettivo con “Weekend Dance”: online il video tutorial con la coreografia per unirsi alla danza travolgente di tutta la Romagna

In scena i concerti con i big della musica: Blanco, Gaia, Shablo, Epoque, Morgan, Dargen D’Amico, Calcutta, Rosa Chemical, Mirko Casadei Big Band, i Santa Balera con Moreno il Biondo, Jo Squillo, Cristiano Malgioglio, Annalisa, RAF, dj Molella, Boomdabash, Filippo Graziani con Eugenio Finardi, Shade, Ludovico Einaudi e tanti altri

Dallo show pirotecnico alle albe in rosa passando per i 70 anni di Romagna Mia tantissime le sorprese della 19esima edizione del Capodanno dell’estate

Una pista da ballo grande come la Romagna intera, come il cuore generoso e ospitale dei romagnoli che ancora una volta tornano a celebrare la festa più bella in compagnia di migliaia e migliaia di persone. Una coreografia semplice e genuina, per sprigionare un'energia positiva e travolgente.

La Romagna si muove verso il futuro. Lo fa con le movenze leggiadre e contagiose del ballo. Giunta alla sua 19esima edizione, La Notte Rosa - il grande Capodanno dell'estate - cambia pelle e diventa "Weekend Dance".

Un fine settimana per celebrare il linguaggio universale del ballo e superare tutti i confini e le barriere, dando vita a quella magica alchimia capace di tenere insieme generazioni distanti tra loro accomunandole e unendole sul dancefloor più grande d'Italia.

Lungo i 110km di costa della Romagna, le piazze delle città e nei piccoli borghi oltre 120 eventi faranno ballare e tingeranno di rosa più di 20 comuni della Romagna.

Basterà chiudere gli occhi, lasciarsi trasportare dalla musica, liberare la propria energia e creatività, liberi di scegliere le movenze più giuste per esprimersi al meglio, in una grande danza collettiva che avrà come sua principale fonte di ispirazione la tradizione del Liscio, candidato dalla Regione Emilia-Romagna a diventare Patrimonio Immateriale dell'Umanità Unesco, un mito inossidabile che ancora oggi è considerato uno dei simboli della Romagna nel mondo. Nel 2024, non a caso, ricorre il 70esimo anniversario di Romagna Mia, colonna portante della storia della musica italiana e di questa terra, con cui Secondo Casadei ha sancito il connubio tra musica, ballo e performance live.

La Notte Rosa sarà tutto questo e molto altro ancora: una grande festa danzante, dalla spiaggia alla collina, dai locali ai luoghi d’arte, tra concerti gratuiti con grandi nomi della musica nazionale e internazionale, installazioni artistiche, mostre, fuochi d’artificio, spettacoli, magiche scenografie, che tingeranno di rosa strade, piazze, stabilimenti balneari, alberghi, monumenti.

Le dichiarazioni

Il ballo - sottolinea l'Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsini- è un tratto distintivo che unisce tutta la Romagna, dalle colline fino al mare. Fa parte della nostra identità, parla di noi, della nostra innata giovialità e passione per la vita. Non poteva esserci occasione migliore della Notte Rosa per celebrare questo elemento che ci caratterizza così  fortemente agli occhi di tutta l’Italia. Il ballo unisce le generazioni, dai giovani dei dancefloor ai “senior” delle balere con il Liscio, e tutti faranno festa insieme, dal 5 al 7 luglio, sulle note delle musiche più belle e degli artisti più amati, protagonisti di questa 19a Notte Rosa”.

Jamil Sadegholvaad, Presidente Visit Romagna “La Notte Rosa mette al centro la dimensione della danza, nelle sue mille forme, come forma di linguaggio del corpo che unisce e diventa il volano perfetto per promuovere il nostro territorio.  Il ballo è un  linguaggio universale, in grado di avvicinare le persone, che non fa distinzione tra generi e sonorità. ‘Libertà’ è, infatti,  la parola d'ordine attorno a cui ruota il Weekend Dance, strumento di relazione tra le persone, comune denominatore di una terra che si presta ad incarnare l’inclinazione all’ospitalità e all’accoglienza che da sempre è insita nel nostro Dna”.

“La Notte Rosa compie 19 anni. È più che maggiorenne, ora punta all'estero. Ecco perché ha un nuovo format destinato ad essere la formula per i prossimi anni: Weekend Dance” – afferma Claudio Cecchetto Visit Ambassador per gli eventi di sistema di Visit Romagna – “Da tutte le parti del mondo verranno in Romagna per ballare con noi le nostre e le loro tradizioni. Per tutti i nostri ospiti saremo la Dance Valley d'Italia”.

LA ROMAGNA CHE BALLA: DAL FLASHMOB AGLI EVENTI PER SCATENARSI IN PISTA

Con la Notte Rosa 2024 - Weekend Dance, la Romagna chiama a raccolta il popolo del ballo per un fine settimana all'insegna del divertimento senza barriere e senza età, della musica e del desiderio di condividere emozioni e scatenarsi a passo di danza.

Si comincia con due grandi anteprime dedicate al ballo liscio

Dal 2 al 4 luglio, Gatteo Mare - patria di Romagna mia - si conferma Capitale del liscio con il Festival di Sanliscio: 8 artisti in gara, nella cornice dell’Arena Rubicone, canteranno le hit più famose della musica da ballo e una qualificata giuria decreterà la vincente. Tra gli ospiti le più affermate orchestre da ballo, tre serate di musica dal vivo accompagnate dall’Orchestra del Festival di Sanliscio nella kermesse firmata da Moreno Conficconi “il Biondo”, concept by Claudio Cecchetto.

Il 4 luglio spazio a Rimini Folk - Ballo Liscio Città di Rimini, serata spettacolo in piazza Cavour: un'edizione speciale dedicata ai 70 anni di Romagna Mia, in compagnia delle voci dei Santa Balera con l'Orchestra spettacolo Frank David e ospite speciale Riccarda Casadei.

Il “Weekend Dance” entra nel vivo a partire da venerdì 5 luglio

A Lido di Spina, a Comacchio, in scena Giorgio e le Magiche Fruste di Romagna nel segno dei balli folk romagnoli. A Ferrara arriva per la prima volta La Notte dei Format, il più grande evento che racchiude i migliori format musicali in circolazione. Piazza Ariostea si animerà con musica degli anni ’90, ’00 e ’10 per ballare fino a tardi.

Nella splendida cornice della Torre San Michele, a Cervia, si terrà una serata di ballo country targata Wild Angels con Arianna e Alby Dj, con coreografie di line dance e balli di coppia.

A Forlì, in piazza Saffi, la musica romagnola incontrerà il sound di una delle band più acclamate del momento, per un mix originale che renderà questa notte indimenticabile. Con “Balamondo... dancefloor party” spazio ai Boomdabash e alla Mirko Casadei Big Band.

Bertinoro, dal 5 al 7 luglio, presenta "La Notte Rosa festeggia... Romagna mia!", una tre giorni per ballare e scatenarsi tra mercatini, degustazioni, showcooking, laboratori, e tante altre sorprese.

In piazza Costa, a Cesenatico, un grande dance party con i celebri nomi della musica anni '90, a cominciare dallo storico dj e producer Molella. Tra i big a salire sul palco anche i Datura, Double You famosi per la hit “Please don’t go”, Nathalie Aarts from The Soundlovers, sullo sfondo del grattacielo illuminato di rosa.

Sulla bellissima piazza Battisti, a San Mauro Mare si propone una serata ricca di divertimento e balli scatenati con l'animazione di Radio Gamma Party e i mitici Los Locos.

Si balla in piazzale Kennedy a Bellaria con il dj set del duo Space Invaders, tra brani rock, dance a ritmo di musica e tanta allegria.

Da non perdere, a Rimini, "Un mare di Rosa in Riva": la musica degli anni ‘60, ‘70, ‘80, ‘90 e 2000 farà ballare tutti con i piedi sulla sabbia ed illuminati da un tetto di stelle, trasformando la battigia nella discoteca più lunga del mondo. Lungo la “promenade” di sabbia illuminata, con clou dal bagno 47 al 63, gli spettacoli replicano i propri show a cadenza ritmata, alternando ai punti mescita, quelli musicali con la musica dal vivo, mentre nelle baie di fuoco disseminate in riva al mare fachiri, mangiafuochi, giocolieri e manipolatori del fuoco intratterranno grandi e piccini.

Altro appuntamento, sempre a Rimini, davanti ai bagni Ricci (141/142/143), con Beppe dj in consolle e tre ore di ballo con la scuola Wild Angels, un gruppo di country western dance.

A Rivazzurra di Rimini la Notte Rosa si festeggia con tre serate dedicate al folk (5 luglio), agli anni ’60, ’70, ‘80 (6 luglio) e ‘90  (7 luglio). Un'occasione per muoversi, ballare e cantare insieme sotto il cielo stellato di Rivazzurra al ritmo di 'weekend dance'. Ogni serata della Notte Rosa propone gruppi musicali accompagnati da corpi di ballo che si esibiscono in costume tipico della propria musica. Due i punti di ritrovo: i Giardini di Rivazzurra, in viale Regina Margherita, davanti ai Bagni dal 120 al 128 e davanti ai bagni dal 108 al 110.

Per la serata clou della Notte Rosa, venerdì 5 luglio, sul palco della postazione estiva di RDS 100% GRANDI SUCCESSI in piazzale Kennedy arrivano gli Eiffel 65, il gruppo musicale italiano nato nei primi anni ’90, e formato originariamente dal musicista Maurizio “Maury” Lobina, dal front-man e cantante Gianfranco “Jeffrey” Randone e il disc jockey Gabry Ponte. Per l'enorme successo delle loro hit diventano il gruppo icona nella storia della musica dance italiana e internazionale e nella loro carriera vantano importanti riconoscimenti internazionali.

Fino al 5 luglio prosegue a Riccione uno degli eventi più attesi di sempre, il Festival del Sole. E' l’evento di “ginnastica per tutti”, che quest’anno vede la partecipazione di oltre 2.500 atleti provenienti da 16 nazioni, tra cui Danimarca, Belgio, Portogallo, Finlandia, Brasile, Giappone, Inghilterra, Grecia e Svizzera. La serata conclusiva del 5 luglio si conferma come l’evento clou, dove la potenza e l’entusiasmo degli atleti esploderanno in uno spettacolo indimenticabile.

A Cattolica, sempre dal 5 al 7 luglio, apre i battenti il Dance Village in piazza Primo Maggio con tanti grandi ospiti: venerdì in scena Vee Jay Lopez, sabato toccherà a Jo Squillo, mentre domenica gran finale in compagnia di Cristiano Malgioglio, accompagnato dal suo corpo di ballo.

La grande festa del ballo prosegue sabato 6 luglio con il flashmob “Weekend Dance”

Alle 18.00 in punto di sabato 6 luglio scatterà l’ora X. La Romagna intera, dalla costa fino all’entroterra, sprigionerà un’ondata di energia positiva che contagerà centinaia di migliaia di persone. Tutti quanti saranno invitati a scendere in strada, nelle piazze, nelle spiagge, sui lungomari e nelle arene, sciogliendo le briglie della fantasia e liberando la propria personalità attraverso il ballo.

Un grande flash mob collettivo per celebrare il “Weekend Dance”, la voglia di muoversi, saltare, danzare e cantare, che trascinerà nel vortice del divertimento giovani, famiglie, anziani e bambini.

In 11 località, sotto la guida di esperti ballerini di scuole di ballo della Romagna, saranno indicati i passi da eseguire: a Bellaria - Igea Marina in acqua presso il pontile del bagno 35 con l’Energy Boat e al Polo Est Village in viale Pinzon, a Cattolica in piazza Primo Maggio, a Cervia in piazzale Evangelisti (sotto la Torre di San Michele).

La Città di Faenza, con l’assessorato al Turismo del Comune e in collaborazione con il Meeting delle Etichette Indipendenti, aderisce al Flash Mob collettivo tra piazza Martiri della Libertà e via Marescalchi.

A Cesena in piazza della Libertà, a Comacchio al Lido Estensi in viale Carducci angolo viale dei Pini, a Forlì in piazza Saffi, a Misano in piazzale Roma, a Riccione in viale Ceccarini 80, a Rimini in piazzale Kennedy e a Sarsina in piazza Plauto. Non importa essere esperti, l’obiettivo è divertirsi insieme. Un popolo intero, quello della Notte Rosa, si metterà in moto per celebrare, con vitalità ed energia, il Capodanno dell’estate.

La Romagna si trasforma così nella pista da ballo più grande d’Italia con un tormentone destinato a diventare virale sui social network, un invito a scatenarsi a ritmo di musica che sarà amplificato da maxischermi e palcoscenici a cielo aperto: semplici movenze che ognuno potrà interpretare come meglio crede unendosi al flusso che invaderà ogni luogo della Romagna. Il tutto sulle note di “Weekend Dance”, il brano appositamente realizzato da Moreno il Biondo con Claudio Cecchetto e cantata dalla nuova orchestra della Gen Z del Liscio Santa Balera, reduci da Sanremo 2024, insieme al rapper Word e la collaborazione di altri dj, per La Notte Rosa. Un brano dance, prodotto da Dj’s Gang, Pullini e Materiali Musicali, che lancia un messaggio di allegria e condivisione per celebrare lo spirito festoso e accogliente del territorio.

Tutti sono invitati a partecipare a questo evento collettivo. Sul sito e sui social de La Notte Rosa è online il video tutorial, con la coreografia curata da Alessia Molinari di Cruisin’Arts e i ballerini che danzano al ritmo di “Weekend Dance” presentando il balletto del flash mob a cui tutti potranno fare riferimento per imparare i passi. In tutta la grafica dedicata al flash mob è presente il QR Code di atterraggio atterrare alla pagina dell'evento.

A Lido degli Estensi di Comacchio, in viale Carducci, angolo viale Leopardi, riflettori accesi sullo spettacolo della scuola di danza L.A.G. School of dance di Ferrara con gli amici più stretti e la collaborazione di Ermal Erik Gjatani, mentre in viale Carducci - angolo viale dei Pini ci si scatena con lo spettacolo musicale anni '70, '80' e 90' insieme a dj Silver: ospite speciale il ballerino Moreno Porcu di "Ballando con le stelle". A Lido di Pomposa, in piazzale Rocca, un viaggio nella musica con Pomposilandia - J&J Remember: gli storici dj del locale J&J Roberto Stoppa e Luca Antolini proporranno il programma musicale che ha fatto ballare intere generazioni.

A Cervia tutti in piazza Garibaldi con "Balamondo... ballando sotto le stelle" in compagnia di Paolo Belli Big Band e Mirko Casadei Big Band. Contaminazioni musicali e nuovi sound in una serata che mette insieme ragazzi, adulti e giovani famiglie. Al parco dei Gemelli di Tagliata ci si scatena con il rock de "Le Rimmel", una band tutta al femminile con look anni 50/60.

Russi accoglie la Lunga notte del BalFolk nell’ambito del Ravenna Festival (ingresso a pagamento). Un gemellaggio danzante tra la collina francese e l’appennino italiano che torna a esplorare, mescolare e spingere in avanti le tradizioni folk.

A Igea Marina si balla con il dj set del duo Space Invaders in viale Ennio.

A Rivabella di Rimini la Notte Rosa è con il Gianni Drudi Show e con lo spettacolo delle Sirene Danzanti. Intrattenimento, musica e ballo dal 6 al 7 luglio. Enzo Persueder arriva sulla spiaggia di Miramare con “Remember Bandiera Gialla” per ricreare a suon di musica quell’atmosfera magica che ha reso così celebre la discoteca di Covignano, che ha fatto la storia della Riviera e anche della televisione italiana. Il sabato della Notte Rosa si accende sul palco della postazione estiva di RDS 100% GRANDI SUCCESSI, da dove andrà in onda l’esibizione live di Cioffi e Mara Sattei. Padrone di casa della serata sarà il dj Claudio Guerrini. La serata proseguirà poi con Discoradio Party, la festa con tutte le hit più ritmate dagli anni 90 ad oggi, con Matteo Epis, Edo Munari, Don Cash, Valentina Guidi. Il borgo di Viserba mare si trasforma in una grande discoteca a cielo aperto con dj set dalle 18.30 circa fino a mezzanotte.

Mentre a Riccione tocca ad AperiDance takes over the beach, dalle 11 alle 13. Sulla spiaggia di Riccione il Mojto, il Samsara, l’Operà, il Beach Village e il 135 di Marano Beach si uniscono per offrire un'esperienza unica: l’AperiDance sulla spiaggia, il piacere del buon bere e quello del buon cibo con il ritmo incalzante della musica dance.

Ancora emozioni nel segno del ballo domenica 7 luglio

La spiaggia libera di Lido di Dante a Ravenna ospita Alba di tango: melodie argentine sotto il cielo estivo, un affascinante concerto all'alba del Duo Tango Fancelli. Durante la mattinata sarà possibile immergersi nelle atmosfere del tango argentino, tra grandi classici e capolavori che hanno fatto la storia di questo genere.

A Cervia spazio al mondo country: presso il Parco 5 Pini di Pinarella si terrà l'esibizione di ballo del gruppo Wild Angels.

Gatteo Mare dedica a Romagna Mia un'intera giornata di festeggiamenti: il Romagna Mia Day. Alle prime luci del giorno, alle 6.30 al Bagno Corrado, concerto all’alba dei Santa Balera, con Moreno Il Biondo Alle 16.30 sulla spiaggia di Gatteo Mare flash mob promosso dai ragazzi dell’animazione del Gatteo Mare Summer Village. Alle 21.30 serata danzante all’Arena Rubicone con Moreno il Biondo, l’Orchestra Grande Evento. Ospite speciale Riccarda Casadei. Per l'occasione celebrazioni, musica e balli per augurare buon compleanno alla canzone simbolo della Romagna.

Mirko Casadei e la Big Band fanno ballare BellariaIgea Marina, suonando lungo i pontili delle spiagge 11, 35, 77 alle ore 11, con "Balamondo... balla sulla sabbia". La Mirko Casadei Big Band tornerà anche alla sera con un concerto in piazzale Capitaneria di porto. Misano Adriatico saluta la Notte Rosa in compagnia dell'Orchestra “Roberta Cappelletti” e una serata danzante con una delle maggiori interpreti del liscio romagnolo.

Da lunedì 8 luglio la Fiera di Rimini ospita l'edizione 2024 di Sportdance, il più grande evento al mondo di danza sportiva, diventato un punto di riferimento a livello internazionale. In arrivo ballerini da ogni parte del mondo, pronti a darsi battaglia in una serie di avvincenti sfide davanti a migliaia di spettatori.

LE ANTEPRIME DE LA NOTTE ROSA

La Notte Rosa scalderà i motori già dall'inizio della settimana, scandendo l'attesa del weekend con tante imperdibili anteprime, oltre al Festival di Sanliscio a Gatteo e a Rimini Folk - Ballo Liscio Città di Rimini.

Fino al 21 luglio presso la Darsena di Ferrara si svolge Mangiaexpo, un’occasione unica e conviviale in cui assaporare il valore della lentezza e del buon cibo del territorio, conoscendo le diversità dei sapori e delle culture. Sul lungofiume della Darsena, tante aree di degustazione dei prodotti tipici del territorio ferrarese. Ricette della tradizione ma anche di innovazione gastronomica. Il 4 luglio, sempre a Ferrara, fa tappa Un Fiume di Musica - D'Altro Canto, facendo risuonare la Darsena di San Paolo delle note jazz. Sul palco del Ferrara Summer Festival va in scena Extreme (unica data in Italia), un'eccezionale serata all'insegna del rock con H.E.A.T ed ECLIPSE.

A Tresignana, dal 4 all’8 luglio, prende vita Tresinfesta Pink2024: fra monumenti di architettura razionalista colorati in rosa, si potranno vivere momenti musicali con "Nicolas Show Varietà", "Musicisti Emergenti”, “The Big Solidal Band”, “Luca Guaraldi”, eventi sportivi con gara di risciò, aratura notturna con trattori d’epoca, raduno motoristico.

Dal 1° al 7 luglio San Mauro Mare tinge di rosa la sua maestosa Arena Arcobaleno, proponendo un programma settimanale, ricco di magia, sogni e ricordi inaspettati, grazie al ripristino di un luogo accogliente e suggestivo da sempre amato. Tanti gli appuntamenti, come quello del 4 luglio con la Comedy Arena in compagnia del comico Duilio Pizzocchi.

Dal 2 al 5 luglio Riccione ospita la tredicesima edizione di Cinè - Giornate di cinema con registi e attori del grande schermo, proiezioni, incontri e talk in varie zone della città.

A Rimini, anteprima de La Notte Rosa ed evento inaugurale di “Agostiniani, Cinema sotto le stelle”, sarà Booliron: Hip-Hop in Riviera che mercoledì 3 luglio alle 21.00 racconterà la storia dell’hip hop nella riviera romagnola degli anni ‘90 con Fabio Abagnato, Claudio Cecchetto, Francesco Figliola, Damiano Monaco e Stefano Word Serio. Si parte alle ore 21.00 con il talk con Fabio Abagnato, Claudio Cecchetto, Francesco Figliola, Alle ore 21.30 Proiezione del film Booliron: Hip-Hop in Riviera di Francesco Figliola e a seguire live con DJ Master Freez, Word, McCallaman, ExtraPolo.

Il giorno successivo, 4 luglio sarà Morgan a dare il benvenuto alla Notte Rosa, all’Arena Francesca in piazza Malatesta, nell’ambito del Festival 'I Suoni...le Parole: un Simposio informale sotto la Luna', a cura dell'Accademia del Melo Silvestre APS; mentre a Bertinoro ai Giardini della Rocca Vinicio Capossela presenta le sue “Canzoni Urgenti con band”.

LO SPETTACOLO DEI FUOCHI D’ARTIFICIO

Sarà la mezzanotte di venerdì 5 luglio ad accendersi in contemporanea con il grande spettacolo di fuochi d’artificio su tutta la riviera romagnola. La magia dei fuochi d’artificio torna per colorare le colline, il mare e il cielo. Un grande show pirotecnico che farà brillare a giorno il cielo della Romagna lasciando il pubblico con il naso all'insù. Ecco i Comuni in cui si svolgerà lo spettacolo dei fuochi d'artificio: Comacchio, Milano Marittima, Cesenatico, San Mauro Mare, Gatteo Mare, Bellaria Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Cattolica.

5 – 7 LUGLIO

I GRANDI CONCERTI PER BALLARE E CANTARE A BALLARE... LE HIT DELL’ESTATE

Grandi protagonisti della musica nazionale ed internazionale. Pronti a far ballare e cantare il popolo della Notte Rosa con concerti dal vivo nelle principali piazze e arene della Romagna. Un fiume in piena di musica, euforia, divertimento, voglia di stare insieme per intonare a squarciagola le grandi hit dell'estate.

Si comincia venerdì 5 luglio

A Comacchio, in piazza Italia, va in scena il Tormentoni Dance Floor Party con il concerto di Rosa Chemical, artista eclettico e dalle mille sfaccettature, che accenderà il palco con i brani del suo repertorio, per una Notte Rosa tutta "Made in Italy".

A Marina di Ravenna riflettori puntati sui Joe Dibrutto. Con energia, esperienza e capacità di rinnovarsi, la band interpreta un repertorio italiano e internazionale che porta in scena i brani più significativi degli anni '70, con vistosi abiti da scena e divertenti coreografie.

Cesenatico in piazza Costa si scatena con il Danceparty in piazza Costa in compagnia di Molella, Datura, Double You e Nathalie Aarts from The Soundlovers.

A Forlì in piazza Saffi protagonisti saranno i Boomdabash con Mirko Casadei Big Band per Balamondo... dancefloor party.

A Gatteo Mare nei Giardini Don Guanella spazio all'esibizione di Filippo Graziani con un tour che celebra l'eredità del padre Ivan. Sarà un viaggio emozionale che unirà classici senza tempo come "Lugano addio", "Monnalisa", "Pigro", "Agnese" a nuovi brani. Special guest, nella cornice dell'Arena Rubicone, Eugenio Finardi.

A San Mauro Mare (in piazza Battisti) fa festa con Radio Gamma Party e i mitici Los Locos, iconico duo di musica latino americana per una serata di divertimento nel segno del ballo.

A Bellaria - Igea Marina musica a non finire con Space Invaders Show con Dibla e Mattia vocalist in piazzale Kennedy.

A Rimini, sul palco di piazzale Fellini, Vivo Concerti presenta Blanco, Gaia, Shablo (ospite Joshua) ed Epoque. Tra gli ospiti più attesi Blanco, uno dei talenti più travolgenti degli ultimi anni con 74 dischi di platino, 8 dischi d’oro, oltre 3 miliardi di stream sulle piattaforme e un’impronta già profonda nel panorama musicale nazionale. E ancora Gaia, che sta travolgendo le classifiche e conquistando il pubblico con il nuovo singolo “Sesso e samba” pubblicato con Tony Effe e uscito lo scorso 23 maggio; il dj e producer visionario e punto di riferimento della musica urban Shablo affiancato dal dj partenopeo Joshua e ancora Epoque, cantante a rapper che miscela in maniera innovativa R’n’B, rap e sonorità afro. Una serata che avrà come padrona di casa Roberta Lanfranchi e che prenderà il via alle ore 21 per concludersi a mezzanotte.

In piazzale Kennedy, sempre  a Rimini, musica e divertimento con Discoradio Party RDS 100% Grandi successi. Ad esibirsi dal vivo sul palco saranno gli Eiffel 65, la band italiana che è riuscita a vendere più copie negli Stati Uniti ottenendo il triplo disco di platino per l’album “Europop” e numerose altre certificazioni in tutta Europa. Un viaggio nella storia della musica dance.

A Misano Adriatico nella piazza della Repubblica spazio al concerto di RAF e ai suoi grandi successi, tra cui Self control, Inevitabile follia, Svegliarsi un anno fa, Ti pretendo, Oggi un Dio non ho, Il battito animale, Due, Stai con me e tanti altri ancora. Una serata revival imperdibile e indimenticabile con un’icona della musica pop italiana degli ultimi 40 anni.

Il Cattolica Dance Village si anima con Vee Jay Lopez. Piazza 1° Maggio si trasforma e diventa un grande dancefloor sul quale scatenarsi fino a tarda notte.

A Santarcangelo di Romagna in piazza Ganganelli, nell'ambito del Santarcangelo Festival, sarà in scena Parini Secondo con "HIT out".

Sabato 6 luglio ancora grande musica.

A Ferrara, per il Summer Festival, in piazza Trento Trieste sarà la volta di Tedua (ingresso a pagamento)

A Comacchio in piazza Italia arriva il Radio Company Summer Tour 2024, con i grandi successi made in Italy di ieri e di oggi e tanta grande musica, e Shade, il re dei tormentoni estivi, che salirà sul palco per far ballare il pubblico al ritmo delle sue hit più famose.

A Cervia in piazza Garibaldi grande festa con "Balamondo... ballando sotto le stelle" in compagnia di Paolo Belli Big Band e Mirko Casadei Big Band.

A Gatteo Mare all’Arena Rubicone in via Gramsci ci si scatena con i grandi successi della musica anni ‘80, ‘90 e 2000 in compagnia dei Moka Club. Lo spettacolo rientra negli appuntamenti imperdibili di ‘Rubicone Live’, una serie di concerti delle migliori cover band italiane per omaggiare i più grandi artisti italiani e stranieri.

A Rimini in piazzale Kennedy Cioffi e Mara Sattei saranno le star del Discoradio Party RDS 100% Grandi successi. La serata proseguirà poi con Discoradio Party, la festa con tutte le hit più ritmate dagli anni 90 ad oggi, con Matteo Epis, Edo Munari, Don Cash, Valentina Guidi.

A Riccione, sul palco di piazzale Roma, salirà Dargen D'Amico. Il popolarissimo cantautore lombardo sarà, infatti, il protagonista assoluto del Capodanno dell’estate Sotto il sole di Riccione con un concerto in piazzale Roma. Dopo una straordinaria partecipazione alla 74ª edizione del Festival di Sanremo con il brano Onda Alta e l’annuncio del tour in autunno nei teatri, Dargen D’Amico continua a cavalcare l’onda del successo e annuncia un tour estivo che farà tappa nei principali festival del nostro paese, compresa la Notte Rosa di Riccione, a ingresso libero. Rapper, cantautore e produttore, Dargen D’Amico è tra i rappresentanti più eclettici e poetici della scena cantautorale italiana contemporanea. Nel suo percorso dieci album, tra cui due episodi che hanno cambiato la storia dell’hip hop italiano.

A Cattolica, nell'Arena della Regina, arriva  Annalisa (ingresso a pagamento) con "Tutti nel vortice outdoor" mentre Jo Squillo animerà il Dance Village. L'iconica conduttrice e cantautrice animerà la serata per una festa all'insegna della musica dance anni '90.

Gran finale domenica 7 luglio

A Ferrara con il concerto di Calcutta sul palco del Summer Festival, in piazza Ariostea.

A Gatteo Mare  sarà la volta del Romagna Mia Day con il concerto all'alba dei Santa Balera e special guest Moreno Il Biondo al bagno Corrado.

A Bellaria - Igea Marina fa tappa "Balamondo... balla sulla sabbia" con Mirko Casadei Big Band. In serata, nel piazzale Capitaneria di Porto, Mirko Casadei e la Big Band saranno nuovamente protagonisti con un grande concerto.

Al Teatro Galli di Rimini in piazza Cavour la grande musica sarà protagonista con Ludovico Einaudi per "Percuotere la mente". Ludovico Einaudi, celebre compositore noto per il suo stile unico che mescola elementi classici e contemporanei, apre la rassegna con il concerto “In a Time Lapse”. Questa serata sarà un viaggio musicale attraverso le composizioni emotivamente intense di Einaudi, eseguite insieme a un ensemble di musicisti eccezionali. Oltre a Federico Mecozzi al violino e viola, e Redi Hasa al violoncello, il palco vedrà la presenza di Rocco Nigro alla fisarmonica, Alberto Fabris al basso elettrico, e altri talenti che contribuiranno a creare un’atmosfera magica e immersiva.

Al Dance Village di Cattolica in piazza Primo Maggio ci sarà Cristiano Malgioglio. Il cantautore, paroliere e noto personaggio televisivo regalerà agli ospiti della Regina i successi più amati della sua carriera, capolavori che hanno fatto la storia della musica italiana. Sarà una serata di intrattenimento e di allegria con i brani dell’eclettico artista che, accompagnato dal suo corpo di ballo, offrirà uno spettacolo musicale unico.

 A Misano Adriatico al Parco del Sole si balla con l'Orchestra Roberta Cappelletti. Definita “La Regina della Romagna”, l’artista ha portato al successo tante canzoni della tradizione romagnola che propone sempre nelle sue serate da ballo, negli spettacoli e nei programmi televisivi portando ovunque tanta allegria e tanto divertimento.

San Giovanni in Marignano porta in scena all’Arena Spettacoli i Carmina Burana – Cantiones Profanae di Carl Off, per soli, coro, 2 pianoforti e percussioni, a cura del Coro San Carlo di Pesaro con Direttore Salvatore Francavilla.

LA MAGIA DELLE ALBE IN ROSA

Tra gli appuntamenti più amati dal pubblico de La Notte Rosa, ci sono senza dubbio i concerti all'alba. Momenti imperdibili al sorgere del sole con luce, colori e musica che si fonderanno in una magica alchimia per dare il benvenuto al nuovo giorno.

Sabato 6 luglio alle ore 5.00 ospite dell’alba riminese sarà Federico Mecozzi, in scena sulla spiaggia di Rimini terme a Miramare. Mecozzi proporrà un concerto che attraversa diversi brani dei suoi due album da solista, “Awakening” (2019) e “Inwards” (2022), ma anche alcune rivisitazioni di autori universalmente significativi.

Domenica 7 luglio alle ore 6.00 a Ferrara andrà in scena il Recital di Gile Bae per pianoforte solista, mentre a Gatteo Mare alle 6.30 concerto all’alba dei Santa Balera con Moreno il Biondo.

A Codigoro a partire dalle 6.00 musica ed emozioni con "Le prime luci della valle" nello splendido e suggestivo scenario naturale dell’Oasi Valle Cannevié, mentre a Lido di Spina di Comacchio si terrà il concerto all'alba dei Pop Theory.

Dalle 5.30 la spiaggia libera di Lido di Dante a Ravenna ospita Alba di tango: melodie argentine sotto il cielo estivo, un affascinante concerto del duo Tango Fancelli.

A Riccione, l’edizione 2024 delle “Albe in controluce. Concerti al sorgere del sole sulle spiagge riccionesi” debutta alle 5.15 sulla spiaggia libera di piazzale San Martino, con i Neri per Caso che cantano “Dai Beatles ai giorni nostri”.

ARTE, CULTURA, SPORT, NATURA, BENESSERE... L’ALTRA NOTTE ROSA

Il programma di venerdì 5 luglio

Ad Argenta vanno in scena le suggestioni del Tramonto rosa con aperitivo in Eco-Shuttle tra natura ed architettura (su prenotazione, a cura del Museo delle Valli).

Tanti gli appuntamenti a Comacchio. Fino al 7 luglio, i Trepponti - monumento simbolo della città - si tingono di rosa. Il 5 luglio apertura straordinaria serale della Casa Museo Remo Brindisi. Anche il Museo del Delta Antico, che narra la storia dell'antica foce del Po, proporrà visite guidate serali sia il 5 che il 6 luglio.

A Ravenna la Tiger Dixie Band animerà le strade del centro con un viaggio musicale itinerante nel jazz tradizionale.

Nella storica location del parco San Donato di Sogliano al Rubicone, si svolgerà dal 5 al 6 luglio il Soglianois Festival, con decine di giovani band locali e gruppi provenienti da tutta Italia.

La Notte Rosa di Bellaria - Igea Marina si colora di allegria con il Carnevale in Rosa: il 5 luglio sul lungomare di Igea dalle 21.30, con una cascata di caramelle e coriandoli, e il 6 luglio sul lungomare Colombo di Bellaria.

Notte Rosa nel segno dell'attività fisica a Rimini con la sesta edizione della Pink Race, una manifestazione ludico motoria che si snoda sullo splendido lungomare di Torre Pedrera e Viserbella. Anche la spiaggia di Rimini sarà protagonista con "Un mare di Rosa in Riviera": tantissimi spettacoli diffusi con la riproposizione di alcuni dei format di maggiore successo delle precedenti edizioni, da un Mare di Vino a un Mare di Fuoco fino alla romantica passeggiata in riva al mare. Lungo la promenade di sabbia illuminata, gli spettacoli saranno replicati a cadenza ritmata, alternando ai punti di mescita quelli musicali con esibizioni dal vivo, tra balli, animazione, mangiafuoco e danzatori. In occasione della Notte Rosa, apre il ciclo di visite narrate a cura della Diocesi di Rimini, con la storica dell’arte Michela Cesarini e l’accompagnamento della musica e del canto, per ammirare la bellezza e approfondire alcuni aspetti di uno tra i più importanti monumenti del Rinascimento italiano.  L'appuntamento è dedicato alla Cappella degli Angeli Musicanti.

A Coriano, al teatro CorTE, spazio al teatro per i più piccoli con lo spettacolo dal titolo "Il Sogno - Bubble & Clown Show". Vere protagoniste sono le bolle di sapone giganti che riempiono lo spazio, avvolgendo lo spettatore in una realtà onirica, evanescente e poetica. Amatissimo dai bambini, incanta anche gli adulti.

Il 5 luglio si alza il sipario su Santarcangelo Festival, in programma fino al 14 luglio: dieci giorni di spettacoli, concerti, installazioni, incontri, workshop negli spazi all'aperto e altri luoghi della città. Teatri, case, palestre, cave di tufo, strade e piazze saranno il palcoscenico di tanti spettacoli ed eventi diversi. L'obiettivo è quello di recuperare l'effetto sorprendente della rappresentazione teatrale e di riconnettersi con gli abitanti della città, anche in riferimento alle sue antiche ma ancora vive origini.

Il 5 e il 6 luglio al Parco del Sasso Simone e Simoncello si cammina in notturna celebrando la Notte Rosa attraverso un percorso interiore e di esperienza individuale all’insegna della cultura e della natura, a Frontino e Pennabilli (Torre del Peschio e sentiero di Tonino Guerra).

A San Giovanni in Marignano è in programma una serata che farà tornare tutti bambini: in Largo fosso del Pallone si canta con le "sigle dei robottoni anni '80", da Ufo Robot a Mazinga.

Il programma di sabato 6 luglio

A Ferrara, con il bike tour in rosa, si percorreranno in bicicletta le vie del centro storico fino alla nuova Darsena, passando per Corso Ercole I d'Este. Per tutto il weekend della Notte Rosa (5-7 luglio) il Castello Estense si colorerà di rosa con una splendida illuminazione architetturale che lascerà a bocca aperta il pubblico. Il 6 luglio in programma l'apertura serale e una visita guidata speciale a tema Notte Rosa.

A Comacchio appuntamento con la sfilata di moda "Sogno di una notte di mezza estate" in piazzetta Trepponti.

Da non perdere "Farfalle in rosa formiche in nero" alla Casa delle Farfalle di Milano Marittima: un'occasione unica per assistere al volo delle farfalle crepuscolari e delle formiche, scoprirne i segreti e le abitudini. A Lido di Savio, il 6 e il 7 luglio, un weekend zen con "La Giostra del benessere", un festival dedicato al benessere ed al mondo olistico con tantissime situazioni da vedere e provare.  L’evento si svolge dalle 18 con stand, esibizioni, musica a tema zen e workshop conferenziali e di gruppo sulle tematiche olistiche. Bagno di gong, tamburi sciamani, balli a tema, rituali di gruppo. Saranno due giorni full immersion nel mondo benessere olistico e zen con stand di oggettistica naturale, operatori olistici, divinazioni tarocchi e letture, meditazioni, yoga ed ospiti speciali.

Il 6 e il 7 luglio a San Mauro Mare si svolge la Fiera delle conchiglie. Il paese si trasforma in un borgo di conchiglie. Dall'oggettistica alla pittura, dalle favole alla fontana dei desideri, tra bancarelle tematiche ed eventi.

A Bellaria Igea Marina, torna l'Opening Energy Boat, l'aperitivo itinerante più cool della riviera con dj set a bordo della motonave Syper Tayfun. Partenza dal porto canale alle 15.30. E alle 18.00 presso il pontile del bagno. 35 andrà in scena il grande flash mob “Weekend Dance”.

A Coriano un altro appuntamento al teatro CorTe con "Pane Burro & Burattini" a cura di Tomate Clown. Victor Alvaros meglio conosciuto come Tomate Clown vanta più di 30 anni di risate e applausi in 26 paesi in tutto il mondo e sono solo una parte della movimentata carriera di questo campione delle risate. Dal 1992 soffia e dà vita ad una serie di personaggi pazzeschi e gag comiche con i palloncini.

Nelle vie di Misano Adriatico si snoderà il Carnevale d'estate, con la sfilata dei carri allegorici realizzati dalle frazioni in un tripudio di musica e balli.

Gli eventi di domenica 7 luglio

Il Museo delle Valli di Argenta propone "Fenicotteri rosa al tramonto", una escursione guidata nelle valli di Comacchio per conoscere da vicino i fenicotteri, immersi in paesaggi mozzafiato.
A Riccione in piazzale Roma alle 21.15 Gino Paoli apre la rassegna “Senza fine. Parole e libri sotto luna e stelle di Riccione”, presentando il suo libro “Cosa farò da grande”, in un dialogo con Rudy Zerbi.

WEEKEND DANCE NEI PARCHI DI DIVERTIMENTO DELLA RIVIERA

Durante il fine settimana, al parco di Rimini, Italia in Miniatura, l'attenzione è tutta rivolta alla città di Rimini con un bel punto selfie con la spiaggia in miniatura... tutta in rosa. Per festeggiare il claim di quest'anno 'Weekend Dance', sotto l'Arco d'Augusto (sempre in miniatura) si ammireranno ballerini di break dance, danza classica, flamenco e naturalmente le coppie di ballerini di folk romagnolo, tutti realizzati a mano dagli artigiani miniaturisti del parco.
A Riccione il divertimento della Notte Rosa passa da Aquafan dove sarà presente un punto selfie per foto ricordo tutte in pink. Immancabile l'animazione quotidiana e l’inaugurazione del bel rito in Piscina con la Maxi Onda 2024 (sabato 6 e domenica 7 luglio alle 14.30). Nelle serate di evento l'M280, il maxi scivolo del parco acquatico, sarà illuminato di rosa e visibile addirittura dall'autostrada.
Sempre sulla collina di Riccione, il parco Oltremare sarà aperto con la laguna di Ulisse, la più bella d'Europa, gli incontri con la mascotte Ulisse, delfini, rapaci, pappagalli, alligatori, il parco avventura, i pony, il Delta e tanto altro. Divertimento per famiglie nel MegaGame Land, la prima attrazione dedicata a degli youtuber in carne e ossa: i DinsiemE. Fontana dei delfini tutta a tema pink e punti selfie lungo l'ingresso con scenografie 'green' composte da fiori anche in versione pink.  Anche l'Acquario di Cattolica celebrerà la Notte Rosa. Cinque percorsi alla scoperta della biodiversità e delle avventure in mezzo ai dinosauri, con lo squalo preistorico Megalodonte lungo 12 metri. Spazio agli incontri ravvicinati con squali, lontre, pinguini, con le cibature quotidiane, in compagnia di keeper e biologi marini. Per l'occasione, dall'ora del tramonto, anche gli esterni dell'Acquario si illumineranno di rosa.

Sabato 6 luglio Mirabilandia presenta Weekend Dance, un evento esclusivo firmato da Claudio Cecchetto che farà ballare e divertire tutti i visitatori fino alle ore 23. Una serata molto speciale animata da un fantastico djset in collaborazione con il Samsara di Riccione, che vedrà alternarsi in consolle Danilo Saclì, Cristina Oliveira e Fabio Marzo. Sulle note delle hit estive, due squadre di ballerini professionisti si sfideranno in una Dance Battle tutta da seguire, in cui il supporto del pubblico farà la differenza. I team in gara saranno guidati da star e personaggi famosi della televisione italiana, tutti magistralmente interpretati da Claudio Lauretta e Leonardo Fiaschi. I due comici e imitatori porteranno in scena i loro migliori successi, in uno spettacolo in cui il divertimento è assicurato. Dal 5 al 7 luglio sarà attiva una speciale promozione con entrata serale (dalle ore 17.00) al Parco – evento incluso.

TUTTI IN PISTA NELLE DISCO DELLA RIVIERA: LE STELLE DELLA CONSOLLE FANNO BALLARE LA ROMAGNA

La Riviera delle discoteche si illumina con la Notte Rosa e i grandi ospiti internazionali pronti a salire in consolle per infiammare le piste da ballo. I locali simbolo della Romagna saranno protagonisti assoluti con eventi imperdibili dedicati al popolo della notte.

Il 5 luglio, sotto la piramide del Cocoricò di Riccione, arriva il re della musica dance: Gigi D'Agostino è pronto a regalare ai suoi fan una notte magica facendo rivivere l'epoca d'oro del mondo disco.

Tre appuntamenti alla Villa delle Rose di Misano Adriatico. Il 5 luglio il locale presenta Clorophilla W/TBA con Manuelito, Samuele Sartini e Tanja Monies, mentre il 6 luglio con "Club Couture" saranno in scena i fratelli newyorkesi Steve e Chris, meglio noti come The Martinez Brothers. Il 7 luglio da non perdere "Vida Loca - Summer Tour 2024".

Al Beky Bay di Bellaria - Igea Marina il 5 luglio si balla con "Febbre a 90": il party dedicato al meglio della musica anni '90, mentre il 6 luglio arriva “Random una festa a caso”, la prima e l’originale festa a caso d’Italia. Una sola regola fondamentale: vestirsi a caso.

Il 5 luglio, Baby K, regina indiscussa dell'estate, fa tappa al Matilda di Marina di Ravenna.

Il 6 luglio, allo Space di Riccione, a salire in consolle sarà il dj e produttore olandese Martin Garrix.

RIASSUNTO DELLE NOTTATE PRECEDENTI

In occasione della Notte Rosa, la Riviera lancia il podcast “Riassunto delle Nottate precedenti”.

I mitici locali della riviera, l’epoca d’oro delle discoteche: un tuffo nel passato e nel mondo del divertimento notturno grazie ad un nuovo podcast dal titolo “Riassunto delle Nottate precedenti”. Un racconto curato dalla storica dj Betty Miranda, che ripercorre la storia e l’epopea del divertimento, grazie a interviste esclusive ai suoi indimenticabili protagonisti.

Venti episodi pubblicati ogni martedì, giovedì e sabato da giugno fino al 20 luglio, disponibili sulle varie piattaforme (Spotify, Apple Podcast, Amazon music, Spreaker) digitando “Riassunto delle Nottate precedenti”. Il progetto si rivolge a coloro che hanno vissuto quegli anni, ma soprattutto a chi desidera conoscere la storia del divertimento come evoluzione musicale, scenografica e di costume.

 


Il programma completo su www.lanotterosa.it

Il lusso di stare a tavola senza cellulare, ma non solo! Tutti pazzi per la #DigitalDetox!

Una box per mettere a riposo il cellulare, fotografie istantanee, una cassetta postale per inviare le proprie recensioni scritte a mano, un cioccolatino da scartare con aforismi tematici e la cena condominiale una volta al mese!

È già un mese che “Al Condominio” è una vera fucina di idee ed un luogo dove ritrovare il valore del tempo e riscoprire i valori di convivialità ed ospitalità tipici del nostro Paese.
La notizia è rimbalzata in tutto il Mondo e ha coinvolto i media internazionali più noti come New York Post, TodayShow, Vox, The Guardiannegli USA; i nostri europei più importanti come Vanity Fair, Bild, Spiegel, Le Parisien, 20minutes France, WDR TV, BFM_TV, fino arrivare al New Zeland Herald e ChinaPress.

Grande interesse registrato anche dai media di settore come  Degusta, Decanter, VinePair, Le Revue du Vin e testate nazionali tra cui La Repubblica, Il Corriere della sera, Gambero Rosso, Avvenire, LaVerità; radio come Radio Montecarlo, Radio DeeJay, Radio 105, RTL1025, RDS, RadioCapital, Pomeriggio5, TG5 e blog di notizie internazionali con milioni di follower come  Delish (22 Mln), Tmlplanet (5,8 Mln), El_kilombo (4,8 Mln), Pubity (38 mln), Twisted (5,4 mln),  solo per citarne alcuni.

Non solo una bottiglia di vino a chi rinuncia all’uso del cellulare durante il pasto, ma un vero e proprio nuovo format dove il concept ironico del condominio è al centro di tutto, dal “naming” dei piatti alla personalità dello staff, fino all'arredamento stesso.

“Vogliamo ridare al tempo il giusto valore. La vera ricchezza sono i momenti felici che passiamo insieme alle persone importanti della nostra vita - esordisce così il co-ideatore Angelo Lella - Abbiamo ideato questo nuovo format in risposta ad un’esigenza sempre più frequente. Ovvero quella di prenderci un attimo di pausa dal cellulare. Che poi è legato spesso all’utilizzo dei social che sta creando nel Mondo une vera e propria dipendenza. Solo in Italia di media si spendono 1h e 48 al giorno sui social, senza contare le quasi sei ore che sempre nel nostro paese si passano solitamente connessi al web. L’idea di sensibilizzare appunto sull’uso consapevole che si fa di un mezzo passa anche da un momento di stacco. E quale momento migliore per farlo se non a cena con amici, colleghi o le persone più importanti della nostra vita? Da qui poi è nato lo studio dell’intero format finalizzato a valorizzare la proposta che ci piace chiamare TechFree. Siamo il Primo ristorante al Mondo che ha ideato un Concept-Restaurant costruito ad hoc su questo tema”.

“Al Condominio” infatti, ogni dettaglio è stato studiato per scoprire e riscoprire il piacere di vivere il proprio tempo senza la distrazione di continue notifiche, mail, chiamate e messaggi con la precisa e ferma volontà di rivoluzionare il mondo della ristorazione. Ogni dettaglio è pensato per raccontare una storia unica e originale, per creare un'esperienza che va ben oltre il semplice mangiare e bere. E quando si parla di storie perché non raccontarle tutte insieme? Nasce così la “Cena Condominiale”: una serata al mese che vedrà una grande ed unica tavolatadove cenare t utti insieme. Un modo per fare nuove conoscenze e festeggiare una serata qualunque. Perché ogni giorno può essere un giorno di festa e un buon giorno per scoprire nuove persone e amicizie!

 

L’idea che ha già colpito gli ospiti, ma anche radio, tv e giornali di tutto il Mondo è stata proprio La Cassetta della Posta Condominiale” dove ogni ospite può scegliere di liberarsi” del proprio smartphone in cambio di una bottiglia di vino piacevolmente offerta, per dedicarsi appieno alla persona amata, alla propria famiglia o a dialoghi con i propri commensali, senza la continua distrazione di notifiche o sms, dando spazio a conversazioni autentiche e connessioni umane. Sempre in ottica tech-free le recensioni sono affidate a carta e penna e potranno essere imbucate nelle cassette della posta, lasciando così un personale ricordo della prima cena Al Condominio”.

I piatti, creati dagli chef richiamano il nome dei classici personaggi di ogni condominio. Gli ospiti sono immersi un ambiente d’ispirazione proibizionista, studiato e disegnato per suscitare l'attenzione dei commensali, trasformando l'atmosfera in potenziale fonte di chiacchiere e argomento di conversazione. A fine cena una piccola sorpresa, a ogni ospite verrà offerto un cioccolatino condominiale con all’interno un aforisma scritto ed ispirato sui personaggi condominiali o con un premio come un dolce, una bottiglia o una cena offerta.

  

LOCATION E DESIGN

Nasce così una nuova tendenza che nelle ultime settimane ha attirato ospiti da tutto il mondo. Lo stile del ristorante viaggia attraverso tempo e spazio, abbracciando il passato e accogliendo il futuro con una fusione di stili: rétro, moderno e industriale. Un elemento che cattura subito l’attenzione sono alcune carte da parati di ispirazione rinascimentale con raffigurazioni di personaggi che interpretano alcuni degli stereotipi che si ritrovano nei condomini.  Al Condominio la “Spiona”, la “Matta” e i “Morosetti” danzano tra le pareti, creando un quadro vivido che cattura l'essenza della vita comunitaria. Il tutto con l’aggiunta di dettagli dal tocco moderno e contemporaneo. Questa unione tra stili ha l’obiettivo di rappresentare l’essenza di un condominio, omogeneo all’esterno e multiforme all’interno.

 

“Dovevamo dare un’alternativa al cellulare, abbiamo lavorato quindi su un ambiente che non fosse soltanto bello esteticamente, ma che incitasse anche curiosità, interazione come anche l’intrigante sensazione dell’andare “contro-corrente”. Ci siamo ispirati quindi ai locali clandestini del periodo del Proibizionismo; per questo lo stile di arredo si rifà a un mood vintage, tra il Liberty e l’Art déco” - racconta la designer Margherita Marfo.  Si respira un’atmosfera glamour ed esclusiva, un po’ misteriosa. È come se ogni angolo del locale racchiudesse un'essenza  che potrebbe appartenere a New York, Milano, Londra o a qualsiasi altra grande metropoli. Un tributo al gusto internazionale, che rispecchia perfettamente la diversità e le origini dei tipici abitanti di un condominio. Armonia ed equilibrio mixano stili differenti, garantendo, un’atmosfera accogliente e rilassante per i commensali.
La location è molto ricercata e conta meno di 40 posti che in estate con l’area esterna diventano 80. Si percepisce chiaramente che ogni angolo è studiato per trasmettere un concetto soft-luxury, un lusso accessibile che vede un menù dai prezzi ponderati sulla media della città.

MENU E CUCINA

Ogni piatto vive nella tradizione italiana e mixa gusti e sapori da Nord e Sud con piatti che prendono il nome da ironici stereotipi tipici e onnipresenti di ciascun condominio.
Sfogliando il menù si nota infatti che ogni piatto prende il nome da una delle tante figure che si ritrovano nella buona tradizione di ogni palazzina che si rispetti. Si parte dagli antipasti Quelli del Primo Piano”, Il Giardiniere”, La Matta”, passando dai primi piatti come La Guardona”, La Vecia”, Lo Straniero” (piatto internazionale), per arrivare ai secondi con I Morosetti”, La Sportiva” (piatto bilanciato per chi vuole rimanere in forma) e limmancabile Spiona”, solo per citare alcune portate.

“Il Manutentore”, “L’Amministratore” e “Il Giardiniere” saranno gli chef in incognito che con un outfit a tema danno vita a piatti della tradizione italiana rivisitati in chiave moderna e che gli stessi ospiti possono vedere all’opera grazie alla grande cucina a vista che lascia spazio all’interazione.

"Nella nostra cucina condominiale” - racconta in chiave ironica Michele Zanichelli – co-fondatore e executive chef del nuovo format - ritroviamo un concept restaurant che fonde tradizione, fantasia e gusto internazionale. Proponiamo così un mix di stili e personalità reinterpretando piatti iconici e dando spazio anche a mood internazionali. Ogni mese, infatti, il piatto Lo ” sarà protagonista della scoperta di sapori e gusti etnici”.

   

IL NAMING

Il nome Al Condominio nasce proprio ripescando il concetto di socialità tipico del condominio di una volta. Prende ispirazione dal concetto di comunità legata appunto al condividere qualcosa insieme, ma anche commistione di tradizioni, personalità, usi e costumi. Un luogo dove piano piano ci si conosce tutti e dove dietro ad ogni porta si nascondono storie più o meno interessanti, ma sempre uniche. Dove ogni casa custodiva intrecci di vite e di storie e dove alla fine si conoscevano tutti e il telefono si usava per darsi degli appuntamenti e non come fonte di intrattenimento. Ma le storie vanno poi anche raccontate e da qui nasce l’idea di lasciare da parte il cellulare per tornare a condividere racconti, opinioni e pensieri senza il “terzo incomodo”.

Un nuovo concept per la città di Verona e per chi vorrà investire in altre città in un luogo dedicato a nuove emozioni, dove trascorrere piacevoli momenti tra amici, per festeggiare occasioni importanti, ma anche un ambiente che si presta a momenti romantici, di business ed eventi privati, il tutto condito da unatmosfera dalla forte personalità ed un clima familiare che crea un magico legame tra sala e cucina, momenti di serenità e condivisione tipici dello star bene” allitaliana.

L’apertura di Verona, dello scorso 21 marzo in Via Marconi 25A, per noi rappresenta un’operazione pilota che presto prenderà vita in un franchising – è Federico D’Erchia co-ideatore del format che parla - Vogliamo che sempre più città abbiano la possibilità di aprire un AlCondominioe di trasmettere così i nostri valori ed un format che rimette al centro la persona e il valore del tempo. Presi dalla tecnologia, da migliaia di messaggi al giorno, di cui la maggior parte spesso superficiali, stiamo passando la nostra vita davanti ad uno schermo, mentre la vita è fatta di interazione, condivisione nel mondo reale. La tecnologia deve riprendere il ruolo di mezzo e non di fine. Se anche per qualche ora possiamo far riflettere su questo messaggio per noi è già un grande successo. E siamo felici di vedere ogni giorno il nostro ristorante ricco di persone che si raccontano in compagnia di un buon piatto della tradizione italiana e un calice di vino.”Conclude così Federico D’Erchia.

IL FRANCHISING

Dopo l’apertura di Verona sono previste altre aperture, tra cui anche a Milano. Ogni nuovo ristorante verrà declinato in chiave locale e quindi, mantenendo fede al cuore del progetto, ambienti, cucina e proposte eno-gastronomiche verranno costruite sulla storia, la cultura e le caratteristiche della città in cui verranno aperte le porte al pubblico. Anche il menù che riprende oggi gli stereotipi tipici del condominio verrà riadattato secondo i dialetti e le usanze locali dando la possibilità agli ospiti di ritrovare un senso di familiarità e ai turisti, di immergersi nella cultura del luogo in cui hanno deciso di soggiornare.

Un luogo nuovo dove sentirsi a casa o, se non a casa…“Al Condominio. Angelo Lella è un imprenditore veronese titolare dell’agenzia di marketing e comunicazione “UNited Studio” che collabora dal 2009 con realtà nazionali ed internazionali dalla moda al design, dal food al beverage fino ad arrivare ai motori. Nel 2019 fonda “Maia Wine” di cui oggi e co-titolare con il gruppo “Cielo e Terra Spa” e che oggi rientra a tutti gli effetti tra i principali player della spumantistica italiana con una bollicina elegante, raffinata, che rivive in un lifestyle tipicamente italiano, fatto di eventi, appuntamenti glamour, partnership con global brand del mondo del lusso ed experience esclusive. Nel 2020 fonda il circuito “To Share The Italian Good Living” un Club esclusivo attraverso il quale, clienti di tutto il mondo possono accedere a vantaggi speciali come i Festival del Cinema, Cocktail Party, presentazioni in anteprima di brand di lusso ed eventi benefici. Un movimento che prende forma durante i Cocktail Party riservati a partners, addetti ai lavori, influencer e personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e dellimprenditoria. Esperto del mondo soft-luxury e di prodotti lifestyle è co-ideatore del nuovissimo format “Al Condominio” insieme a Federico D’Erchia, Michele Zanichelli e Lorenzo Fraccaroli che ha visto la prima a apertura a Verona con l’obiettivo di sviluppare una catena dal sapore italiano e respiro internazionale.

 


Via G. Marconi, 25/A Verona VR
Orari: apre alle ore 18
Telefono: 366 534 0950
www.alcondominio.it


“Summer Fancy Food Show” di New York: in primo piano un grande Made in Italy

A New York, 68ima edizione del Summer Fancy Food Show, il più grande evento commerciale del Nord America dedicato alle specialità alimentari, dove l"Italian Pavilion"  – il più ampio spazio espositivo dell’area internazionale di tutta la fiera, con oltre 300 imprese presenti e 318 stand, per un totale di circa 3000mq, con il “The Extraordinary Italian Taste” vetrina delle tradizionali eccellenze italiane – è ritenuto dagli addetti ai lavori, il più importante in assoluto dei saloni del food a livello mondiale. Il Fancy Food Show (evento nazionale a periodicità semestrale, gennaio/giugno) si svolge presso il Centro fieristico “Jacob K. Javits Convention Center” nel lato ovest di Manhattan (New York) è anche fiera per i cibi speciali, un eccellente mercato rivolto ai commercianti di questi tipi di alimenti, utilizzati in ristoranti,supermercati e store alimentari (anche nei rinomati Whole Foods Market) delle diverse città degli Stati Uniti. Le categorie trattate sono: panificio, carne, specialità gastronomiche, alta cucina, bevande e industria dei processi alimentari.

In questa super edizione, non mancano le novità e le attrazioni di forte impatto “gustativo” e visivo, grazie al forte richiamo della qualità dei prodotti caratteristici del “Bel Paese” esposti in vetrina, grazie agli Show Cooking e, ancora grazie, alle postazione Wine Tasting, tutto magnificamente organizzato dalle aziende nei propri stand gestiti dagli Chef e dai Sommelier italiani, impegnati a realizzare preparazioni, degustazioni e dimostrazioni di ricette della grandetradizione italiana, con la sua varietà, biodiversità e sostenibilità, prodotti di eccellenza DOP/IGP che la cucina italiana offre al mondo, compresi. Il cibo come elemento culturale identitario, dunque, un modo di prendersi cura della famiglia e degli amici, dentro e fuori casa.

Ai fornelli - come si dice in questi casi - eccellenze della cucina italiana: lo Chef Bobo Cerea del Ristorante Da Vittorio (tre stelle Michelin) con il supporto degli Chef Enrico Derflingher, Gianni Tarabini e Fabrizio Facchini

Alla serata inaugurale, ospiti il ministro Francesco Lollobrigida, l’ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti d’America, Mariangela Zappia, il presidente della Specialty Food Association, Bill Lynch, il presidente e la direttrice dell’Agenzia ICE, Matteo Zoppas e Erica Di Giovancarlo, il presidente di Universal Marketing, Donato Cinelli, autorità, istituzioni e rappresentanti di associazioni italiane e internazionali, oltre a opinion-leader/maker, realtà imprenditoriali americane e italiane legate al gran mondo dell’enogastronomia d’oltre oceano.

Il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida commenta: "La nostra principale ambasciatrice è la Cucina… e un mondo che riconosce all'Italia di fare sistema è la vera sfida che dobbiamo saper interpretare. Dobbiamo indossare la maglia azzurra al di là degli schieramenti politici e lavorare con determinazione per sostenere e incentivare il meglio del Made in Italy. Lo faremo anche a settembre, al G7 Agricoltura in Sicilia, dove creeremo un Expo del sistema agricolo e agroalimentare per promuovere il “Sistema Italia”. La sfida che dobbiamo raccogliere è quella di un mondo che va verso una sicurezza alimentare che segua l'esempio dell'Italia. Quando si parla di buon cibo per tutti crediamo che la nostra Nazione abbia il dovere di esportare il proprio modello mettendo in risalto ancora di più il legame tra il nostro territorio, le nostre tradizioni e gli agricoltori, custodi dell’ambiente e della Sovranità alimentare”.

 

“Siamo entusiasti che l’Italia sia tra i produttori che condividono i loro prodotti deliziosi e di alta qualità con i partecipanti al Salone – ha dichiarato Bill Lynch presidente della Specialty Food Association –  Sono felice di partecipare alla mia prima fiera Summer Fancy Food, alla quale oltre 300 espositori italiani mettono in mostra tutti i prodotti di eccellenza che abbiamo imparato a conoscere e ad amare, dai formaggi agli oli extravergini di oliva, dagli aceti balsamici alla pasta, dai salumi ai dolci e tanto altro”.

Gli ha fatto eco Erica Di Giovancarlo direttrice dell’Agenzia ICE di New York e Coordinatore della rete USA: “Gli italiani sono orgogliosi di produrre i loro prodotti in modo sostenibile nel massimo rispetto per la terra, per la nostra storia, tradizione e per il nostro pianeta. Continuiamo la nostra partnership di decenni con Specialty Food Association e Universal Marketing, con lo stesso obiettivo comune: aiutare l’Italia ad offrire il meglio, il più bello e il più gustoso, anche quest’anno come in passato. Invitiamo tutti alla festa di quest’estate per godersi un pezzo del nostro Bel Paese!”.

 “Il Summer Fancy Food, è ormai da tanti anni, molto di più di un evento fieristico dedicato alla food ed alla grande gastronomia, è una grande vetrina per i vari paesi che ne prendono parte – ha dichiarato Donato Cinelli, presidente di Universal Marketing, agente esclusivo per l’Italia della Specialty Food Association – E’ davvero un grande orgoglio per noi della Universal Marketing che da oltre trent’anni, siamo gli organizzatori dell’Italia Pavilion, constatare la grande attenzione che ruota intorno al made in Italy presente al Javits Center in quella settimana.

Un Padiglione Italia, grande attrazione in questa 68esime edizione, che vede più di 318 stand al suo interno e che è ricco di novità sia dal punto di vista degli spazi espositivi dedicati alle aziende, che di attività ed interazioni con il pubblico e addetti ai lavori presenti in fiera, in una delle settimane più importanti per agroalimentare italiano” – ha concluso Cinelli.

I dati del primo bimestre 2024 confermano le tendenze positive con crescita a doppia cifra per tutte le principali voci del settore tra cui olio, pasta, formaggi, salse, carni lavorate e un deciso incremento anche del vino. Tali numeri confermano il generale apprezzamento della qualità dei prodotti italiani che restano sempre al top delle scelte di consumo degli americani.

Produttrice dell’evento, la Specialty Food Association (dal 1952 a New York associazione non-profit con 3000 membri negli Stati Uniti e all’estero) insieme alla Universal Marketing, agente esclusivo per l’Italia della SFA ed organizzatore del Padiglione Italia. Nel contesto dell’evento, la presentazione ufficiale della candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio immateriale dell’UNESCO, candidatura già avviata l’anno scorso presso il Gotham Hall di New sempre dal ministro Lollobrigida e riconfermato proprio il gennaio scorso anche a Las Vegas (Nevada).

 

 

La curiosità: in questa edizione, nel padiglione italico, fa bella mostra di sé una copia del “Charching Bull” (il cui originale è visibile dal 1989 a Bowling Green, a pochi passi da Wall Street – un toro di 3 tonnellate in puro bronzo, creato dallo scultore siciliano Arturo Di Modica (con la “Bimba che non ha paura” che, di fronte, lo guarda) – è uno dei simboli della Grande Mela che, dopo la statua della Libertà, è il monumento più visitato di Manhattan). Questo “piccolo” Toro di Wall Street, (di minori dimensioni) è stato realizzato dal Maestro pasticciere Nicola Fiasconaro completamente in cioccolato, in nome dell’Associazione “Amici di Arturo Di Modica” per mantenere viva l’eredità culturale dell’artista e far conoscere le opere del maestro siciliano che sono a New York e nel mondo.
Il pastry chef Nicola Fiasconaro, nell’occasione presenta la “Collezione 1953”, l’anteprima del prossimo Natale: la nuova linea di panettoni storici e iconici, come il Classico al Malvasia delle Lipari passito Doc (con freschi canditi d’arancia di Sicilia e uva sultanina aromatizzata al Malvasia) il Panettone alle nocciole delle Madonie (ricoperto di glassa e nocciole) il Mediterraneo, ananas, albicocca e pistacchi ricoperto di glassa e altre golose proposte (www.fiasconaro.com).

 

 

 

 

 

Specialty Food Association
136 Madison Avenue, 12th Floor
New York, NY 10016
(212) 482-6440
The Membership Help Desk
(646) 878-0301
Monday to Friday, 8:30am to 5:00pm ET (excludes holidays)


Il "Muraless Art Hotel" di Verona, entra a far parte del Gruppo BWH Hotels con il brand WorldHotels Crafted

Muraless Art Hotel è l’albergo a quattro stelle a sud di Verona, che ridefinisce il concetto di viaggio. È struttura dall’identità̀ unica, espressa con la spettacolarità delle illustrazioni impresse sulle pareti delle 94 camere che lo compongono, tutte dipinte in stile Street Art utilizzando l’aerosol art, lo stencil, le paste up a mano libera, con i codici della “pittura di strada”, da 52 “street artist” (tra loro, forse, anche il famoso Banksy). La diversità delle stanze, ciascuna dedicata a un differente aspetto della cultura italiana, rende ogni soggiorno un'esperienza nuova e arricchente.

La posizione strategica del Muraless Art Hotel lo rende ideale non solo per i viaggiatori d'affari, grazie alla sua vicinanza alla Fiera di Verona e alle principali vie di comunicazione, ma anche per coloro che desiderano esplorare la storica città di Verona e immergersi nelle sue ricchezze culturali. L'hotel offre anche spazi moderni e funzionali per riunioni e eventi, integrati con un Lounge Bar per momenti di relax e socializzazione.

Muraless Art Hotel non è infatti solo un luogo dove soggiornare, ma una destinazione da vivere, esplorare e ricordare. Ogni visita promette non solo comfort e bellezza, ma anche un'avventura culturale che rimane impressa nel cuore e nella mente di chi ha la fortuna di varcare la sua soglia.

Il Muraless Art Hotel appartiene alla Srl veronese Velox Servizi, azienda di outsourcing specializzata in servizi alberghieri (fondata nel 1990, oggi con quasi 2000 dipendenti) che fa capo a Gianmaria Villa. È di questi giorni l’affiliazione del Muraless Art Hotel al gruppo alberghiero BWH Hotels con il brand WorldHotels Crafted, marchio di fiducia da oltre cinquant'anni, concepito da albergatori dedicati all’arte dell’ospitalità, che annovera 300 hotel di lusso indipendenti in tutto il mondo, oltre ai già esistenti brand: Best Western Hotels & Resorts e SureStay Hotel Group.

Gruppo leader in Italia, dove approda nel 1982, BWH Hotels Italia & Malta conta oggi 170 strutture presenti su tutto il territorio nazionale e a Malta. Da inizio 2024, è ufficiale la trasformazione in Società Benefit. I soci sono albergatori e possono contare su uno staff di 90 persone operative nella sede centrale di Milano e su tutto il territorio italiano. Alla guida del Gruppo SARA DIGIESI, Chief Executive Officer, e WALTER MARCHESELLI, Presidente. Performance, capillarità, qualità, identità, innovazione e soluzioni personalizzate sono le keyword che BWH Hotels Italia & Malta mette al servizio degli albergatori del suo network insieme a opportunità di marketing e distribuzione globali cui, altrimenti, gli hotel indipendenti non avrebbero accesso. I loyalty program sono centrali per lo sviluppo del business. Best Western Rewards® e WorldHotels Rewards sono asset fondamentali sui quali il Gruppo può contare in tutto il mondo grazie ai 57 milioni di iscritti, clienti fedeli a quali sono offerti vantaggi, tariffe dedicate e benefit esclusivi. Al Gruppo fanno capo i brand: Best Western Hotels & Resorts, WorldHotels Collection, SureStay Hotel Group.

Muraless Art Hotel è il primo Hotel ed unico al mondo interamente dedicato alla Street Art. Una struttura ricettiva ma non solo. Con le sue oltre novanta stanze, gli spazi comuni, la facciata esterna interamente dipinti, punta ad essere un vero e proprio tempio della Street Art, un Museo dedicato all’Arte Urbana e ai suoi protagonisti, una Galleria vivente. Il progetto è realizzato in collaborazione con la galleria Milanese Deodato Art, con la curatela di Chiara Canali, curatrice indipendente esperta nei linguaggi della Street Art e la collaborazione di Andrea Zamengo (Chill Surrealist). La facciata esterna di Muraless Art Hotel porta la firma di Mr Brainwash, uno degli street artist più quotati al mondo. BWH Hotels è una realtà alberghiera presente in tutto il mondo in oltre 100 paesi con 4300 strutture. Gruppo leader in Italia, dove approda nel 1982, BWH Hotels Italia & Malta conta oggi 170 strutture presenti su tutto il territorio nazionale e a Malta. Da inizio 2024, è ufficiale la trasformazione in Società Benefit. I soci sono albergatori e possono contare su uno staff di 90 persone operative nella sede centrale di Milano e su tutto il territorio italiano. Alla guida del Gruppo SARA DIGIESI, Chief Executive Officer, e Walter Marcheselli, presidente. Performance, capillarità, qualità, identità, innovazione e soluzioni personalizzate sono le keyword che BWH Hotels Italia & Malta mette al servizio degli albergatori del suo network insieme a opportunità di marketing e distribuzione globali cui, altrimenti, gli hotel indipendenti non avrebbero accesso.  I loyalty program sono centrali per lo sviluppo del business. Best Western Rewards® e WorldHotels Rewards sono asset fondamentali sui quali il Gruppo può contare in tutto il mondo grazie ai 57 milioni di iscritti, clienti fedeli a quali sono offerti vantaggi, tariffe dedicate e benefit esclusivi. Al Gruppo fanno capo i brand: Best Western Hotels & Resorts, WorldHotels Collection, SureStay Hotel Group.

 

MURALESS ART HOTEL
Via Scuderlando, 122

Castel d'Azzano - Verona
Tel. 045 4500515
Fax. 045 4500517
www.muralessarthotel.com


Bologna FC 1909 e "Bimbo Tu" insieme per i bambini ricoverati nelle Pediatrie bolognesi

Si scende in campo per partecipare ad un “picnic” unico nella cornice dello stadio Dall’Ara di Bologna, festeggiando la fine di un indimenticabile campionato della squadra petroniana, per sostenere l’Associazione Bimbo Tu nella ristrutturazione e messa in sicurezza di quattro stanze della Pediatria dell’Ospedale Maggiore di Bologna.

Il Bologna FC 1909 e Bimbo Tu ancora insieme per l’iniziativa “Bologna Tifa Per i Bambini”. Questa volta il club rossoblù, reduce dalla qualifica in Champions League e protagonista di una gloriosa stagione di vittorie che ha regalato a tanti tifosi bolognesi l’emozione di poter tornare a vivere il calcio europeo e Bimbo Tu, in prima linea per sostenere i piccoli pazienti delle Pediatrie bolognesi, confermano il loro sodalizio proponendo un appuntamento unico e goloso: un picnic sul prato del Dall’Ara per concludere la campagna di raccolta fondi che da anni unisce il Club e l’Associazione. Una serata per grandi e piccini con un solo scopo: fare del bene.

L’appuntamento è per venerdì 14 giugno 2024 alle ore 20:30.
Una serata all’insegna del divertimento e della beneficenza, curata da "Laboratorio Delle Idee", con il supporto del main partner BCC Felsinea e con il sostegno di Centrogest Spa. I partecipanti potranno infatti godersi, per la prima volta nella storia del club bolognese, una cena sotto forma di picnic sull’erba del campo dello stadio Renato Dall’Ara, dedicandosi, contemporaneamente, alla beneficenza.

I biglietti sono disponibili su Vivaticke

Gli incassi della cena saranno destinati ad un importante obiettivo: la ristrutturazione di due stanze di Osservazione Breve Intensiva (OBI) pediatrica e l’umanizzazione e messa in sicurezza di due stanze di degenza della Pediatria dell’Ospedale Maggiore di Bologna, dedicate in particolare ai pazienti con disturbi psicopatologici.

L’ambizioso progetto è l’obiettivo della quarta edizione della campagna di raccolta fondi “Bologna tifa per i bambini” lanciata a dicembre 2023 da Bimbo Tu e Bologna FC 1909. Nelle precedenti edizioni sono stati raccolti contributi sufficienti per poter donare 7 lettini pediatrici, 1 letto per la terapia semi-intensiva pediatrica e 3 supporti respiratori neonatali per la Pediatria dell’Ospedale Maggiore anche grazie alla generosità dei tanti tifosi rossoblù.

Non mancheranno ospiti e divertimento durante la serata, con la comicità dei comici Vito e Giorgio Comaschi e l’intrattenimento musicale di Disco Club Paradiso.

Non è la prima volta che il club bolognese e Bimbo Tu scendono insieme in campo. Già nel 2019, infatti, il Bologna FC 1909 e Bimbo Tu avevano organizzato un indimenticabile evento sempre allo Stadio Dall’Ara dal titolo “Tutti in Piedi per Nicole”, dedicato alla giovane tifosa Nicole Perera, prematuramente scomparsa l’inverno dello stesso anno a causa di un tumore cerebrale. Quell’anno, il ricavato contribuì alla realizzazione della “Terrazza Nicole” di PASS (Polo Accoglienza Servizi Solidali) sede di Bimbo Tu, che accoglie gratuitamente le famiglie dei bambini e dei ragazzi in cura negli ospedali bolognesi.

 

Il piacere di una sera d’estate, il campo protagonista di una gloriosa stagione e il futuro dei nostri bambini come unico obiettivo: questo è lo spirito che ci ha guidato nell’organizzare “Bologna tifa per i bambini”, un evento dedicato alla nostra città ed ai suoi ineguagliabili tifosi” - dice Alessandro Arcidiacono, presidente di Bimbo Tu - “Per Bimbo Tu è un grandissimo onore tornare a riunirsi, dopo 5 anni, al fianco del Bologna FC per una grande festa all’interno del maestoso Stadio Dall’Ara ospiti di una magica serata di solidarietà tutta da vivere - aggiunge - Ringraziamo sentitamente il Bologna FC, BCC Felsinea e Laboratorio delle Idee, per non mancare mai di confermare in ogni occasione il loro supporto verso chi ne ha più bisogno”.

 

Per Marco Di Vaio, direttore sportivo del Bologna FC 1909: “Da anni, il Bologna e Bimbo Tu lavorano insieme con impegno e passione per portare avanti iniziative benefiche a sostegno dei bambini e delle loro famiglie. Questo evento rappresenta un ulteriore passo avanti in questa preziosa collaborazione, offrendo a tifosi e sostenitori un’occasione unica per unire lo sport alla solidarietà. Il picnic sul campo dello Stadio dall’Ara, casa del Bologna, è un’iniziativa senza precedenti aperta a tutti coloro che desiderano contribuire a una causa nobile, dimostrando il proprio amore per il Bologna e il desiderio di fare la differenza nella vita dei più piccoli. Sarà un momento di gioia e condivisione, in cui la magia dello stadio si mescolerà con la generosità dei partecipanti”.

 

Bologna tifa per i bambini, ci vede al fianco di Bimbo Tu e del Bologna FC fin dalle origini: in questi anni abbiamo raggiunto, insieme, numerosi obiettivi molto importanti a favore delle pediatrie bolognesi. La serata al Dall’Ara del prossimo 14 giugno è per noi motivo di doppia soddisfazione: da un lato abbiamo la possibilità di aiutare ancora una volta Bimbo Tu e, per loro tramite, i bimbi che necessitano di ricovero ospedaliero e dall’altro, è un’occasione per celebrare la meravigliosa stagione agonistica del Bologna, ma anche per ricordare i 60 anni dall’ultimo scudetto. Una ricorrenza che è caduta il 7 giugno, esattamente una settimana prima dell’evento allo stadio” - sottolinea Andrea Rizzoli, presidente di BCC Felsinea - .

 

Ringraziamo l’Associazione Bimbo Tu per questa nuova occasione, grazie alla quale la Pediatria dell’Ospedale Maggiore continuerà ad aver prova della solidarietà dell’intera comunità bolognese. Veder crescere la sanità su un campo sportivo, rende bene l’idea di come la solidarietà, che è linfa per lo sviluppo della comunità, si raggiunga unicamente attraverso un gioco di squadra” - conclude Paolo Bordon, direttore generale dell’Azienda USL di Bologna - .

 

Con loro, presenti alla conferenza stampa, anche l'assessora allo sport e bilancio del Comune di Bologna, Roberta Li Calzi e Daniela Perera, sorella della giovane Nicole, a cui venne dedicato l’evento al Dall’Ara nel 2019.

(da sinistra: Alessandro Arcidiacono, Roberta Li Calzi, Daniela Perera
sorella di Nicole, Marco Di Vaio, Andrea Rizzoli e Paolo Bordon)

I biglietti sono disponibili su Vivaticke

 

 

 

Sede Operativa:
Via Roma, 2  San Lazzaro di Savena (BO)
Telefono 051 1998 2458
Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00
www.bimbotu.it
Sede Legale:
Via Emilia Levante, 50 Bologna
DPO (resp. protezione dati):
dpo.bimbotu@pm.me

L’associazione Bimbo Tu crede fermamente nella ricerca:
da anni supporta e sovvenziona le Attività di Diagnostica
Molecolare Avanzata e di Ricerca Biomolecolare del
Laboratorio di Neuropatologia e Anatomia Patologica del
Policlinico Umberto I di Roma

 


Grande evento di degustazione Go Wine a Bologna: le sfumature e i colori del vino nel solstizio d’estate

Ritorna lo speciale evento di degustazione a Bologna, per festeggiare l’arrivo dell’estate:
il Go Wine Festival! ???? ???? Villa Zarri (Via Ronco, 1 – Castel Maggiore – BO) lunedì 17 giugno 2024 ⏰ (18:00-22:30)

Go Wine vi invita a partecipare, alle soglie dell’estate, alla terza edizione del Go Wine Festival! Un grande appuntamento di cultura del vino, di gusto e di festa, che si terrà lunedì 17 giugno nella suggestiva location di Villa Zarri a Castel Maggiore, a pochi chilometri dal centro di Bologna. Villa Zarri, chiusa in un magnifico parco, è articolata su due piani. Fu costruita nel XVI secolo e poi completamente ristrutturata nel Settecento dall’allora famiglia nobile bolognese Angelelli e portata alla forma attuale. L’evento di Go Wine, rivolto a soci Go Wine, professionisti del settore e simpatizzanti, si svolgerà nel parco di Villa Zarri dalle 18 alle 22:30. Vedrà protagonista un parterre di oltre 50 cantine e distribuzioni di vini provenienti da diverse parti d’Italia, affiancate da importanti selezioni di Champagne e altri vini esteri.

Ecco l'elenco dei protagonisti della degustazione:

Exquisito Good Food con Champagne Roland Champion; Champagne Piot-Sevillan; Champagne Jacques Robin Enofalegname con Champagne Davide Coutelas, Champagne Vicent Charlot e Cremant d’Alsace Wine Wins con Champagne Bauget Jouette, Fallet-Dart;Varnier Fanniere, e i vini delle cantine Chȃteau De La Roulerie; Domaine Roger Sabon Chȃteau Purcari – Moldavia Cavit con le cantine Altemasi – Ravina (Tn); Maso Toresella – Sarche (Tn). Area 6 con le cantine De Conciliis – Prignano Cilento (Sa): Nebraie – Rocchetta Ligure (Al); Carlo Zadra – Grumello del Monte (Bg). Partesa Distribuzioni con Champagne Drappier, Eric Taillet, Diebolt Vallois e i vini delle cantine Bertè e Cordini – Broni (Pv); Davide Fregonese – Castiglione di Sicilia (Ct); Ploner – Marlengo (Bz); San Salvatore 1988 – Giungano (Sa). L’Etichetta Baietti Distribuzione con le cantine Cantina d’Isera – Isera (Tn); Freccianera Fratelli Berlucchi – Corte Franca (Bs); Produttori in Clavesana – Clavesana (Cn); Qualità Club Selection con le cantine Chateau Le Grand Verdus – Francia; Domaine Melinon- Francia; Taubenschuss – Austria Anonima Agricola Viticoltori Valsamoggia – Valsamoggia (Bo); Bajta Fattoria Carsica – Sgonico (Ts); Berlucchi Franciacorta – Corte Franca (Bs); Campi Deantera – Sava (Ta); Cantina Belisario – Matelica (Mc); Cantina Fasol Menin – Valdobbiadene (Tv); Cantina Mingazzini- Medicina (Bo); Cantina Produttori San Paolo – Appiano (Bz); Carlo Pellegrino – Marsala (Tp); Castello di Gabiano – Gabiano (Al); Cà Verzini – Illasi (Vr); Fattorie Vallona – Valsamoggia (Bo); Guasti Clemente – Nizza Monferrato (At); Malvirà – Canale (Cn); Monte delle Vigne – Collecchio (Pr); Enio Ottaviani – San Clemente (Rn); Pasqua Vigneti e Cantine – Verona; Tenimenti Civa – Povoletto (Ud); Terre della Rocca – Bologna; Tizzano – Casalecchio di Reno (Bo); Venica & Venica – Dolegna del Collio (Go); Vigna Villae – Napoli; Villa Cambiaso – Serra Riccò (Ge); Villa Venti – Roncofreddo (Fc).

L’idea di questo evento è nata lo scorso anno da Francesco Carboni, delegato del Club Go Wine di Bologna, per festeggiare i vent’anni di attività del Club. Francesco Carboni incontrò infatti nel 2002 Go Wine, allora agli inizi, e ne ha accompagnato l’attività nel corso di tanti anni e ha mantenuto il piacere di collaborare con l’associazione e condividere temi importanti per la cultura e la promozione del vino. I positivi riscontri della prima edizione ci hanno convinto a rinnovare l’appuntamento, inserendolo nel calendario annuale degli appuntamenti Go Wine a Bologna.
Francesco Carboni, chef del Ristorante Acqua Pazza, coordinerà la parte food che si affiancherà al banco d’assaggio. Con Carboni saranno protagonisti altri chef e locali di Bologna che cucineranno alcuni piatti; prodotti tipici saranno a disposizione del pubblico.

I ristoranti protagonisti della serata (con relativi piatti/finger food):
Ristorante Acqua Pazza cavatelli pastificio Zaccagni, cozze, fagioli cannellini e pomodoro la Motticella
Ristorante Luna Rossa torchietti con ragù di pesce spada e mollicata di pane alle erbette
Ristorante Sette Tavoli tortelloni di ricotta di bufala alla carbonara
Sardina la Botteghina di Mare sarda in saor con piadina al Sangiovese
Enoteca dagli Ostinati tigella mortadella e squacquerone

Le proposte gastronomiche
Comprese nel biglietto d’ingresso Mortadella La sciccosa; Mortella Blu Igt due finger food-piatti a scelta tra quelli curati dai Ristoranti coinvolti nella manifestazione (elencati sopra), con la coordinazione dello Chef Francesco Carboni e con la partecipazione di Compreur che garantirà il continuo lavaggio dei calici dei partecipanti durante l’evento.

Costi di partecipazione e modalità di prenotazione
Per partecipare all’evento, è consigliata la prenotazione, per avere la sicurezza del posto e per un corretto svolgimento dell’evento. Il costo del biglietto di ingresso è di 35 € a persona con riduzione € 28,00 per i Soci Go Wine (include degustazioni illimitate, prodotti Felsineo e due finger food-piatti a scelta tra quelli proposti).
Coloro che si associano a Go Wine (scadenza iscrizione 30 giugno 2025) in occasione dell’evento avranno una forte riduzione versando soli € 12.00 per la degustazione, oltre alla quota associativa di € 48.

Per info: ufficio.soci@gowinet.it

E’ aperta la prevendita online! Chi prenota con pagamento online avrà una riduzione sul costo, ovvero: € 30,00 per il pubblico, € 25,00 rid. soci Go Wine. Le prenotazioni si riceveranno entro le ore 12 di lunedì 17 giugno, salvo esaurimento dei posti disponibili.

Per info e prenotazioni Associazione Go Wine tel. 0173 364631

stampa.eventi@gowinet.it www.gowinet.it

 

Acquista la degustazione e appofitta della riduzione online (N.B. se si desidera acquistare più di un ingresso selezionare “dettagli” e modificare la quantità)

Ingresso pubblico € 30,00 (invece di € 35,00)

Clicca per acquistare il biglietto intero Ingresso riduzione Soci Go Wine € 25,00 (invece di € 28,00)

 


Trentino Music Festival 2024: a Mezzano Romantica, gli artisti della Music Academy International di New York

Anche quest’estate nel Primiero torneranno a riecheggiare le note del Trentino Music Festival per Mezzano Romantica in collaborazione con la prestigiosa Music Academy International di New York, che riproporrà il suo consueto e stimolante cartellone ricco di appuntamenti. Novità di quest’anno: una sezione dedicata alla danza.

Il festival si terrà dal 12 giugno al 28 luglio e proporrà un’offerta musicale estremamente differenziata, che spazierà fra opera lirica, musical, concerti sinfonici, musica da camera, Masterclass aperte al pubblico. Novità di quest’anno sarà una sezione dedicata alla danza. Organizzato in collaborazione fra il Festival Mezzano Romantica (direzione artistica di

Francesco Schweizer)  e Robin Blauers (direttore esecutivo e direttrice artistica della Music Academy International) con il sostegno del Comune di Mezzano in collaborazione con i Comuni di Imer, Primiero San Martino di Castrozza, Canal San Bovo, dell’APT San Martino di Castrozza, Passo RollePrimiero e Vanoi, Comunità di Primiero, Provincia autonoma di Trento, è fra gli appuntamenti consolidati e di maggior prestigio dell’estate culturale trentina.

 

Giunta alla decima edizione, la rassegna vedrà arrivare nel Primiero circa 200 musicisti da tutto il mondo, docenti ed allievi della prestigiosa istituzione newyorchese, che ha scelto - come ormai da 9 anni – di tenere i suoi corsi estivi internazionali in questa incantevole vallata trentina. Mezzano (fra i "Borghi più Belli d’Italia") e le altre località del Primiero, si trasformeranno quindi per un mese e mezzo in un palcoscenico diffuso, carico di suggestioni ed evocazioni e risuoneranno di note e voci che sarà difficile dimenticare.

Siamo sempre orgogliosi di ritornare nella nostra residenza estiva in Trentino, a Mezzano di Primiero e siamo felici di questa rinnovata e fruttuosa collaborazione con il Comune - afferma il direttore artistico della MAI Mitchell Piper - Siamo pronti ad offrire una nuova estate di eventi, spettacoli ed emozioni nella valle del Primiero”.

 

Gli artisti si esibiranno in un programma ricco di appuntamenti di altissimo livello, ad iniziare dalle due opere liriche di W.A.Mozart, rappresentate in forma scenica: Die Zauberflöte (Il flauto magico) il 23 e 25 luglio e Le nozze di Figaro il 24 luglio. Visto il grande successo riscosso nelle passate edizioni, anche quest’anno è in cartellone un musical, Spring Awakening, con musiche di Duncan Sheik e libretto di Steven Sater (11 luglio). Opere e musical si terranno all’Auditorium Intercomunale di Primiero.

Altri attesi spettacoli sono i due concerti dell’Orchestra del Festival diretta dal maestro J. David Jackson del Metropolitan di New York (foto a sinistra) nella suggestiva cornice delle chiese di Mezzano (29 giugno) e di Canal San Bovo (19 luglio). Il palco all’aperto del Brolo di Mezzano con le cime dolomitiche sullo sfondo farà da suggestiva cornice a due apprezzatissimi appuntamenti che si ripetono ogni anno, il Musical Broadway Gala (25 giugno) e l’Opera Gala Gran Finale (27 luglio).

Nei vari paesi del Primiero si terranno inoltre numerose serate dedicate alle arie d’opera italiane, francesi, tedesche, inglesi, e a Mezzano, Primiero e Imer i corsi e i concerti di musica da camera.

Stimolanti e interessanti anche per gli studenti italiani le Masterclass aperte al pubblico, durante le quali si potrà seguire la maestria del prestigioso violinista Ivan Ženatý (dal 15 al 18 luglio al Centro Civico di Mezzano).

Tutti gli spettacoli sono gratuiti.

 

 

Per informazioni:
Ufficio Turistico di Mezzano di Primiero
Tel. 349.7397917
www.mezzanoromantica.it
www.trentinomusicfestival.org


Il migliore è quello che si produce tra Bologna e Ferrara... è l’asparago verde di Altedo, prodotto ortofrutticolo IGP

L'asparago (Asparagus officinalis) è ortaggio la cui origine è collocata nell’est del bacino del Mediterraneo e nell'Asia Minore ed è coltivato a livello commerciale in Europa, Cina, Perù, Australia e Stati Uniti. Ma per gli italiani, senza andare troppo in giro, c’è l’asparago verde di Altedo IGP coltivato esclusivamente tra la via Emilia in provincia di Bologna, la costa adriatica ed il Po in provincia di Ferrara. L’areale produttivo migliore si trova tra 30 comuni della città metropolitana di Bologna e 26 ferraresi. È importante sapere che le qualità dell'asparago dipendono dall’origine geografica e sono garantite quando la coltivazione avviene in un territorio ben determinato. Per questo c’è il marchio europeo del Consorzio di Tutela dell'Asparago Verde di Altedo IGP.

Il clima - altro fattore determinate - è quello tipico della bassa Padana dai caratteristici inverni umidi e nebbiosi. La coltivazione prevede la “rotazione”, con nuovi impianti sui terreni che per almeno sei anni non abbiano dato asparagi e tanto meno erba medica, patate, carote, barbabietole e meloni. La preparazione del terreno ai fini dell’impianto – preceduta da attente analisi per valutarne le caratteristiche chimiche e definirne gli interventi di fertilizzazione necessari – prevede una lavorazione profonda da un minimo di 40 cm ad un massimo di 60 cm. Inoltre la  terra deve presentarsi ben drenata per evitare i ristagni di acqua. Le “zampe” (piantine da un peso minimo di 70 g) devono essere piantate nel terreno per iniziare la coltivazione, in solchi scavati precedentemente a una profondità tra i 25 e 35 cm e disposti con distanza minima tra loro di 1 metro e sulla fila di 33 cm. Le piantine debbono essere messe a dimora dall’ultima decade di aprile in poi. Per facilitarne la crescita deve essere predisposto un impianto di irrigazione. Ogni ettaro coltivato, in piena produzione, può fruttare al massimo 10 tonnellate di asparago/asparagina. La data di raccolta - di norma dal secondo anno per evitare l’indebolimento della pianta e comprometterne le qualità - non si deve protrarre oltre il 20 giugno. I turioni (giovani germogli) di “Asparago verde di Altedo” vanno raccolti possibilmente nelle ore più fresche della giornata per evitarne la perdita di turgidità e consistenza.
Dopo la raccolta gli asparagi devono essere consegnati in mazzi o alla rinfusa al centro di lavorazione. Per la loro conservazione è indispensabile rallentare il metabolismo del prodotto, mediante un rapido raffreddamento tramite parziale immersione in acqua o altro sistema di raffreddamento idoneo, anche perché l’unica lavorazione ammessa è il lavaggio e refrigerazione con acqua fredda.

Guardando il panorama produttivo dell’Asparago italiano i dati di CSO Italy evidenziano una superficie complessiva di 10700 ettari e 50 mila tonnellate di prodotto. La Puglia è la prima regione italiana per produzione di asparago con 6000 ettari, segue il Veneto con 1900, poi il Lazio con 800 e Emilia Romagna e Campania con 700 ettari. Comunque gli asparagi migliori d’Italia, sono quello “verde-viola di Santena” (presidio Slow Food); quello “bianco di Bassano DOP”, il “bianco di Conche DOP”, il “verde e bianco di Badoere IGP”, il “bianco di Cimadolmo IGP”, il “bianco di Terlano”, e il “bianco e verde di Verona”. Ma la nicchia territoriale dell’Asparago Verde di Altedo IGP, produzione storica che ha dato origine all’asparagicoltura italiana, ha un valore ragguardevole per qualità dell’offerta e riconoscibilità del prodotto che è da tutelare anche nei prossimi anni.

In questi giorni di inizio giugno con le temperature costantemente elevate, le piante in sole 48 ore sono pronte per la raccolta di prodotti di qualità straordinaria. Lo conferma Gianni Cesari presidente del Consorzio di Tutela e Valorizzazione dell’Asparago Verde di Altedo IGP e produttore: “Il prodotto in questo periodo è eccezionale – dichiara il Presidente – proprio per le condizioni climatiche che lo fanno germogliare in pochissime ore. Abbiamo avuto una campagna con alti e bassi, molto legata all’andamento climatico, ma ora la richiesta si è impennata… – tra l’altro Cesari precisa – …devo rimarcare che sarebbe fondamentale, per l’IGP presidiare meglio il dettaglio tradizionale attraverso i mercati all’ingrosso. Questo canale di vendita è stato particolarmente penalizzato ma io credo che sia, in realtà, un canale prioritario per la diffusione capillare di un prodotto di eccellenza come l’Asparago Verde di Altedo IGP e, come Consorzi, ci impegneremo di più su questo versante”.

Tornando all’ortaggio, si tratta di vegetale ricco di fibre, con limitate quantità di grassi, proteine e zuccheri, che contiene elementi minerali come calcio, fosforo, magnesio e potassio. Questa “angiosperma monocotiledone” della famiglia delle Asparagacee, ha anche un notevole contenuto di antiossidanti, di vitamina A, vitamina B6 e vitamina C ed è un'eccellente fonte di acido folico. La sua proprietà più significativa è quella diuretica che facilita l'eliminazione dall’organismo dei liquidi in eccesso e delle scorie prodotte dal metabolismo; inoltre ha un effetto remineralizzante che aumenta la fluidità del sangue e può stimolare l’intestino pig

Il “Verde di Altedo”, grazie alla delicatezza del gusto e per l’assenza di fibre che lo rende particolarmente tenero, ovviamente recita in cucina la parte del vero protagonista… Dal punto di vista olfattivo, gli asparagi freschi non hanno nessun tipo di odore, tenetene conto quando li state acquistando. Nella scelta in generale, vanno sempre evitati quelli avvizziti, rovinati, macchiati o fioriti: tutti indizi che fanno pensare alla mancanza di freschezza.
Nella zona di origine si consuma frequentemente come “primo”, i più frequenti sono nel risotto, con le tagliatelle all'uovo, nella frittata e tirati al burro. Se no, con un filo di EVO e pepe nero, come contorno sia di carne che di pesce, può essere servito lessato oppure gratinato, come base per l’“occhio di bue” o l’“uovo in camicia”. Numerose sono le preparazioni con il pesce: tra le altre, con la sogliola o col salmone o con i gamberoni. Il migliore modo per farsi venire l’ispirazione - e magari assaggiando qualche piatto pronto lì per lì - è di partecipare alla sagra che si svolge ad Altedo (FE).

 

 Approfittando della preparazione casalinga, si può riutilizzare l'acqua di cottura degli asparagi come tisana detox o per cucinare il risotto, lessare la pasta e, per innaffiare le piante…
Nell'arco della settimana è preferibile consumarli una o due volte, alternandoli quindi agli altri ortaggi di stagione. Non apportano, per loro natura, proteine ad alto valore biologico e componenti lipidiche. Per conservare gli asparagi, dobbiamo solo sbollentarli o cuocerli brevemente a vapore, giusto per ammorbidirli. Quindi metterli in un contenitore con chiusura ermetica e stivarli in frigorifero a +4. Il tempo di conservazione è sempre max 4-5 giorni. Per una più lunga conservazione, è necessario lavarli, sotto l’acqua corrente e con cura, eliminare il gambo, asciugarli bene con carta assorbente o un canovaccio pulito e conservarli in freezer dentro ai sacchetti gelo per 4-5 mesi, al massimo un anno.

Il consumo di asparagi è sconsigliato a chi soffre di cistite, calcoli renali, prostatite in fase acuta, insufficienza renale e nefrite, in quanto sono capaci di stimolare la diuresi. A causa della presenza di purine e acido aurico, questi ortaggi sono inoltre da evitare in caso di gotta e iperuricemia. Gli asparagi stimolano la diuresi e forniscono fibre che promuovono il funzionamento regolare dell'intestino e riducono il rischio di tumori al colon. Inoltre le fibre aiutano a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo e di zuccheri nel sangue. Gli effetti sul controllo della glicemia sono risultati simili a quelli ottenuti con l'assunzione di un farmaco anti-diabetico, suggerendo che una regolare assunzione di asparagi possa aiutare nel controllo della malattia diabetica. Gli asparagi sono ricchi di clorofilla e sono perfetti per depurare il fegato e alleggerirlo di tutte le tossine che lo intossicano. Sceglieteli dopo un weekend di eccessi, aiuteranno a combattere gli effetti negativi dell'assunzione di alcol, sale e grassi.

 


P.zza Caduti della Resistenza, 2
Malalbergo (BO)
info@asparagoverdealtedoigp.it


7 giugno 2024: “La Giornata Mondiale dell'Alimentazione”. Per gli esperti, ora più che mai, la sicurezza alimentare deve diventare un’assoluta priorità

L'ONU e molte associazioni senza scopo di lucro - come ONG, ONLUS, ecc. - hanno designato specifiche giornate per ricordare e promuovere eventi e iniziative particolari: il 7 giugno è La Giornata Mondiale dell'Alimentazione. In particolare questa giornata, voluta, pensata e realizzata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (il 20 dicembre 2018 con risoluzione 73/250) con lo scopo di attirare l’attenzione e ispirare azioni per aiutare a prevenire, individuare e gestire i rischi di origine alimentare e anche per contribuire alla sicurezza alimentare, alla salute umana, alla prosperità economica, all’agricoltura, all’accesso al mercato, al turismo e allo sviluppo sostenibile. Infine queste giornate sono anche per commemorare l’anniversario della FAO che per mission, si mobilita con azioni globali per la trasformazione dei sistemi agroalimentari.

Importante è l’aspetto sociale (o antropologico, se si vuole meglio puntualizzare) che comprende la sensibilizzazione sui problemi spesso sottovalutati a livello globale (anche nel 2024!) oltre un terzo del cibo prodotto (1,3 miliardi di tonnellate di alimenti commestibili) finisce nella spazzatura – pur con i problemi legati alla fame nel mondo ancora irrisolti – e per i milioni di persone che muoiono ogni anno, per il cibo contaminato che ingeriscono.

A proposito di questi ultimi, le stime dell’#Oms (l'ONU per la salute) hanno registrato oltre 400mila morti nell’anno 2023 in conseguenza di cibi adulterati. I giovani tra i più colpiti. Per gli esperti, ora più che mai, la sicurezza alimentare deve diventare assoluta priorità. Da tutto ciò, la “La Giornata Mondiale dell'Alimentazione” il cui tema quest’anno, “Food Safety: prepare for unexpected” (Sicurezza alimentare: preparati per l’imprevisto) sottolinea che la produzione e il consumo di cibo sicuro hanno benefici immediati e a lungo termine per le persone, il pianeta e l’economia.

Inoltre, questa giornata è indetta per rendere le persone consapevoli dei problemi riferiti alla sicurezza alimentare, per dimostrare come prevenire le malattie, per discutere approcci collaborativi per attenzionare tutti i settori e promuovere soluzioni e modi per essere più sicuri degli alimenti che si producono, distribuiscono, vendono, preparano e… che si ingeriscono!

Intanto noi tutti cosa possiamo fare? Non dobbiamo consentire che in tempi di crisi le abitudini sostenibili vengano trascurate. Possiamo fare scelte alimentari sane, ridurre gli sprechi, come sostenere i governi, le imprese e le organizzazioni che si occupano dei sistemi alimentari e che offrono mezzi di sussistenza sostenibili e resilienti a chi necessitano. Insieme possiamo/dobbiamo coltivare, nutrire e preservare il mondo che lasceremo ai nostri figli....

 

 

 


Raffinata ospitalità fra le vigne della Franciacorta al "Wine Resort Corte Lantieri" di Capriolo (BS)

Armonia, quiete, riconnessione con la natura. E poi relax, buona tavola e vini eccellenti. È quanto regala ai suoi ospiti Corte Lantieri di Capriolo, raffinato Wine Resort immerso in una grande tenuta fra le vigne della Franciacorta, terra di grandi vini amatissima da turisti e wine lovers italiani e stranieri. Il luogo ideale dove trascorrere un weekend o una settimana di vacanza lontano dalla folla, per concedersi il lusso di riprendersi il proprio tempo e ricaricarsi di energia, in totale libertà e privacy. Circondata da rigogliosi vigneti, Corte Lantieri è incastonata in un suggestivo paesaggio collinare. Qui, ogni stagione regala uno spettacolo diverso: dai colori vivaci della primavera ai caldi toni autunnali delle foglie di vite. Immersa nel verde della campagna, è in una posizione tale da poter raggiungere comodamente in un quarto d’ora d’auto Iseo, con il suo pittoresco centro storico e le belle spiagge, e il Sebino con l’incanto di Monte Isola, l’isola lacustre più alta d’Europa. Il Wine Resort, inoltre, si trova a solo mezz’ora da Brescia e da Bergamo: entrambe Capitali della Cultura nel 2023, queste affascinanti città sono un autentico scrigno di tesori artistici e storici tutelati dall’UNESCO.

 

 

 

 

Dormire in un antico palazzo

Annesso all’omonima azienda vinicola, fra le più blasonate e storiche della Franciacorta, circondato dal verde dei vigneti e del giardino con grandi terrazze panoramiche e una stupenda piscina affacciata sui filari, il Wine Resort è stato ricavato dall’attenta ristrutturazione dell’antico palazzo nobiliare della famiglia Lantieri de Paratico e si trova proprio sopra la sua storica cantina risalente al Settecento, dove oggi riposano nella penombra i pregiati Franciacorta aziendali. Ambienti raffinati e accoglienti, Corte Lantieri ha sette ampie camere per regalare agli ospiti il massimo dello spazio e della privacy. Arredamento personalizzato e cura dei dettagli, le stanze si aprono con ampie finestre sull’anfiteatro morenico franciacortino garantendo un relax senza pari.

 

 

In tavola una raffinata cucina di territorio  Nel ristorante - aperto anche a chi non alloggia nel Wine Resort e suo fiore all’occhiello - i piatti dello Chef Gabriele Cristini interpretano le stagioni e raccontano con personalità la tradizione gastronomica franciacortina e quella lacustre del vicino lago d’Iseo, valorizzando i prodotti del territorio e verdura, frutta, erbe aromatiche provenienti dal lussureggiante orto piantato tra i vigneti dell’azienda. Fra i classici, il Risotto al Franciacorta Millesimato mantecato alla Robiola due latti, i Casoncelli della Corte con burro spumeggiante e
salvia, le paste con pesce di lago, l’immancabile Manzo della tradizione di Rovato all’olio extra vergine che omaggia il piatto simbolo del territorio e gli altrettanto immancabili antipasti con prodotti tipici, quali la Sarda essiccata del Sebino e il salame di Montisola. Nel menu estivo, ecco fra i primi Fusillone con verdure di stagione, pancetta croccante e pecorino, Spaghetti di Gragnano alla carbonara di lago, Gnocchetti di patate con pesto di fave e trota affumicata. Fra i secondi Filetto di Salmerino gratinato agli aromi dell’orto su crema di patate e Battuta a coltello di Fassona su maionese piccante al basilico. Una delizia i dolci fatti in casa, dalla Zuppetta tiepida di frutti di bosco alla Sfoglia tiepida alle mele con gelato al fior di latte, dalle crostatine ai semifreddi e ai dolci al cucchiaio. Ad accompagnare i piatti, la piacevolezza dei pregiati Franciacorta della Cantina Lantieri, proposti anche al calice

 

Degustazioni in cantina e passeggiate fra i vigneti biologici

Tutte da visitare le cantine della tenuta, dove vengono organizzate anche degustazioni guidate: nella parte più antica, che risale al Settecento, le bottiglie riposano su alte cataste nella penombra, mentre in quella moderna si svolgono le varie fasi della vinificazione secondo le più avanzate tecnologie. Visitandole, si scopre come nascono i pregiati Franciacorta, prodotti da uve raccolte manualmente nei 22 ettari di vigneti coltivati in forma biologica che si estendono per la maggior parte intorno alla cantina, dove ci si può inoltrare per piacevoli passeggiate. A rappresentarli al meglio è il Franciacorta Cuvée Brut NV Lantieri, che nel 2019 ha conquistato il titolo di World Champion nella categoria Classic Brut Non-Vintage Blend al CSWWC (The Champagne & Sparkling Wine World Championship) il più importante concorso del settore ideato da Tom Stevenson, massimo esperto mondiale di Champagne and Sparkling wines ( www.lantierideparatico.it ).

 

 

Un po’ di storia
I Lantieri de Paratico, nobile e antica famiglia bresciana, hanno radici franciacortine che risalgono a più di mille anni or sono, dato che la prima data certa che le documenta risale al 930 d. C. Il suffisso nobiliare “de Paratico” sta a significare il loro precedente insediamento nell’omonimo paese franciacortino, al confine con il lago d’Iseo, dove fecero erigere nell’XI sec. un magnifico castello. La storia narra che vi fu ospite Dante Alighieri che, ispirato dal paesaggio, vi avrebbe scritto alcuni versi del Purgatorio. Nel Cinquecento la famiglia si trasferì a Capriolo dove si distinse per la produzione di vini, di cui riforniva anche le corti di Mantova, Ferrara e Milano, dove era in particolar modo apprezzato il pregiato Rubino di Corte Franca. La tradizione vitivinicola si è perpetuata fino ai nostri giorni ed ancor oggi la sede dell’azienda si trova appunto a Capriolo, accanto all’antico palazzo di famiglia.

 

 

  
Via Videtti 3, Capriolo (BS)
Tel. +39 030 7364071
Fax +39 030 7465770
www.cortelantieri.it


In prigione, quando si apre il portone… tutti “A cena dentro”!

È di questi giorni la notizia che la casa di reclusione di Castelfranco Emilia (MO) ha aperto il portone e ha invitato “A cena dentro”… settanta ospiti tra cittadini, autorità civili, militari e religiose - compreso S.Em. il cardinale Matteo Zuppi, che ha molto lodato iniziativa e protagonisti -.
E il carcere si è trasformato in ristorante e i “residenti” in cuochi e camerieri che hanno preparato e curato in ogni dettaglio una cucina creativa e anche ricercata, servendo l’antipasto (insaporito dalle note di una valente suonatrice di arpa) con carciofi in casseruola con mousse di Parmigiano Reggiano e salse varie; il primo di tortellini tradizionali in brodo di cappone (grazie alle sfogline dell’associazione “La San Nicola”) a seguire, petto di galletto in porchetta con sformato di patate e salsa di cipollotto glassato all’aceto balsamico tradizionale, poi, ciliegie IGP e per finire in dolcezza, tiramisù alle fragole; il tutto annaffiato da un Bianco di Castelfranco “cru”: penitenziario di Castelfranco…
Beh, è stato un vero successo!

 

Certo a monte non è mancato uno sforzo non da poco: intanto il coordinamento di “Modena a Tavola” (Consorzio di noti ristoranti del modenese che promuove eventi e iniziative di gastronomia locale) poi della locale Amministrazione comunale (con Giovanni Gargano e Nadia Caselgrandi, sindaco e gentile vice) l’Unione del Sorbara, la Consorteria dell’Aceto balsamico tradizionale di Spilamberto, il Consorzio del Parmigiano Reggiano, le Cantine riunite Civ e la già menzionata “La San Nicola”. La gestione dell’evento con i dirigenti del carcere – in primis la direttrice dott.ssa Maria Martone – e i formatori che hanno dovuto sviluppare in breve tempo le attitudini pratiche di persone che niente avevano a che fare con il mondo del cibo, tanto meno del ristorante… Con Ermanno Casari a dirigere il traffico e gli chef Emilio Barbieri e Carlo Gozzi in cucina a curare preparazioni e impiattamento.


Comunque, a giudizio generale, la formula “detenuti cuochi e camerieri”, realizzata con grande spirito sociale per puntare ad una fattiva “riabilitazione” degli internati, è riuscita alla grande e molto probabilmente altre serate, verranno replicate tali e quali, perché l’idea è stata voluta e realizzata per gli interessati che così formati e quindi preparati, “a fine pena”, potranno inserirsi (con l’esperienza acquisita necessaria) nel mondo della ristorazione… (questo è l’auspicio…).

 

 

Quello della casa di reclusione di Castelfranco non è proprio un progetto inedito, perché ci sono stati casi analoghi precedenti, come quello del penitenziario di Bollate (MI) intrapreso nel 2004 con il ristorante “InGalera”, con mansioni di sala ed esecuzione del menù affidate ai detenuti ed allineate, per modalità e risultati, a quelle dei veri professionisti del settore: 50 posti in ambiente sobrio e accogliente, aperto al pubblico esterno e gestito dalla cooperativa in cui lavoravano i reclusi che, con un servizio curato in ogni dettaglio, offrivano piatti sia di carne che di pesce (anche se la scelta a pranzo era ridotta, ma c’era la  possibilità di optare per un piatto unico): per pranzi e cene, di lavoro e tra amici, serate a tema, open day e catering per eventi vari che (come si legge sul sito dedicato) ha portato la realtà dell’Istituto, con soddisfazione, verso grandi successi e non sempre facili traguardi…

 

Questo è, anche se la realtà di Castelfranco Emilia è diversa da quella di Bollate: nel carcere emiliano sono 106 i reclusi, 45 i detenuti con custodia attenuata, ma 61 internati in regime casa di lavoro (con problemi diversi rispetto ai normali reclusi, a volte anche con situazioni psichiatriche complicate). E, come in tante altre simili realtà, sono meno del necessario gli agenti di Polizia penitenziaria lì di servizio, in un ambiente complesso già di suo e Donato Capece, segretario generale del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) interpellato (qualche giorno fa in occasione di un’aggressione subita dagli agenti…) auspica che venga raccolto l’appello per supportare adeguatamente il personale di Castelfranco.

 

Tornando ai cambiamenti delle destinazioni d’uso di carceri e penitenziari, in ristoranti, alberghi e molto altro, sono tanti i casi che hanno fatto storia: c’è chi gioca sul nome – Le Carceri – a Firenze, ristorante riadattato dalla vecchia (e nota) galera delle Murate - attiva dal 1883 al 1985 - ormai dismessa, dove si sono recuperate le “celle”, ora trasformate in salette da pranzo dal celeberrimo architetto Renzo Piano e oggi lì vi si propongono pizze e tipica cucina toscana.

 

Altra situazione l’ex carcere borbonico sull’isola di Santo Stefano a Ventotene - dove fu “ospitato” a suo tempo, pure il presidente Sandro Pertini – che, qualche anno fa, quando tutto era pronto per la trasformazione in resort a cinque stelle, il progetto fu abortito… e le 99 celle della struttura abbandonate.

 

In Piemonte, a Alessandria, è stato creato il bistrò Fuga di Sapori, in piazza Don Soria, famoso per il suo “menù sardonico” creato da “ Idee in fuga” (Ambasciatori del concetto di economia carceraria 2.0 produciamo libertà):

  •     Tagliere con salumi artigianali, formaggi e sottoli: Assaggio di Libertà
  •     Misto in carpione (cotoletta di vitello, uovo e baccalà): Falso e cortese
  •     Ravioli di radicchio e guazzetto di pesce: Evasioni gustose
  •     Salmone marinato, mozzarella, pomodoro confit e guacamole: Mare Fuori
  •     Penne alla carbonara di verdure: Taglia la corda passando dall'orto
  •     Tagliata di manzo cotto a bassa temperatura e insalata di stagione: Ave Cesare
  •     E da bere birre, come la “Sbirra” o la “Pentita” e i liquori, “Malandrino” e “Bricconcello”…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tra altri penitenziari o ex tali, c’è anche il Clink, ristorante del Prison Brixton a Londra, al capolinea della Victoria Line, che offre il take away per via delle norme di sicurezza legate all’emergenza Covid-19 che ha deciso di non trattenere i clienti esterni nel suo locale, ma di puntare sul “prendi e vai”.  A preparare le ricette, sono i detenuti stessi del carcere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Malmaison Oxford Castle (GB) pare sia l’hotel più romantico del Regno Unito: i clienti sono accolti con fragole ricoperte di cioccolato...
Si può soggiornare in celle lussuose e cool dimenticando che fino al 1996 sia stato un severo carcere.

 

 

 

 

Oltre ai ristoranti, proposte di attività alternative sono state intraprese per lanciare alberghi anche di lusso: un verosimile esempio è a Zwolle in Olanda con il Librije un bellissimo cinque stelle.

 

 

 

 

 

 

Sempre nei Paesi Bassi, si trova l'Het Arresthuis Hotel, a Roermond, in quella che, fin dall'inaugurazione nel 1862, era conosciuta come la peggiore prigione dell'Europa del nord. Oggi con le sue 105 celle, trasformate in 40 camere molto grandi, è struttura e location molto trendy per liete vacanze ma anche solo per organizzare feste e volendo anche matrimoni.

 

 

 

Invece in Lettonia a Liepaja, da prigione del KGB usata soprattutto per pene disciplinari di breve durata (ebbe questo utilizzo fino  1997) oggi è albergo, molto spartano e con tanto di bagni “alla turca” per non dimenticare cos’era in origine quel posto. Per chi ci va, per due ore può  farsi trattare come un vero detenuto: farsi insultare (all' inizio del tour si deve firmare un documento in cui si autorizzano le guardie al "trattamento") poi ai clienti fanno le foto segnaletiche, un realistico interrogatorio e vi si farà passare anche un po’ di tempo in cella di isolamento, al buio e, volendo, anche per dormirci, per vivere l'esperienza più realistica che mai, fino in fondo (in tal caso il prezzo sarà pure maggiorato)..

 

 

 

Al Best Western Premier Hotel Katajanokka a Helsinki in Finlandia, "Fuggire è necessario" è il mood per gli ospiti... Oggi, l'albergo si presenta ancora con le sue originali mura di mattoni e include il ristorante Jailbird dove alle pareti si possono vedere graffiti e iscrizioni originali dei detenuti e dove si può consumare un pasto in un’atmosfera davvero irripetibile. Le camere sono progettate con uno stile minimalista e in alcune suite c'è anche la sauna.

 

 

 

 

 

 

 

 

Sultanahmet, nei pressi di Istambul, da un antico carcere classico, sono state ricavate sessantacinque stanze extra lusso con prezzi che arrivano a 1700 euro a notte… Lì si offre un soggiorno "one-of-a-kind" (unico nel suo genere) nella zona più antica di Istambul a cinque minuti di cammino dal museo della Santa Sofia e dal Palazzo Topkapi.

 

 

 

 

Poi ancora in Svezia, sull’isola di Lângholmen a pochi passi della spiaggia, immersa in un oasi verde e di pace, c’è un piccolo ristorante con tanto di museo della prigione dove scoprire i 250 anni di storia del penitenziario. Se poi non si cercasse proprio il relax, si potrà partecipare ad alcune attività proposte dall'organizzazione che faranno vivere il soggiorno, come i detenuti di una volta...

 

 

 

 

 

In Spagna, invece di destinazione ricettiva o per la ristorazione, i  famosi architetti Ángel Sevillano e José María Tabuyo, hanno ristrutturato i due plessi del penitenziario della Castilla León, costruito alla fine del XIX secolo, mantenendone lo stile originario “neomudéjar” creando il "Centro Cultural di Palencia", con biblioteca e auditorium.

Hostel Celica a Ljubijana in Slovenia era un carcere militare "titino" e ora è un particolare albergo con le celle ridisegnate e attrezzate da 80 artisti e architetti che - dal 2003 - con a disposizione un budget di 2600 euro per camera, hanno rinnovato ogni ambiente per portare a termine il progetto in modo davvero artistico.

 

 

 

 

L’Alcatraz Hotel - a Kaiserslautern in Germania - è stata una prigione dal 1867 fino al 2007 quando fu ristrutturata dando vita a 56 camere. Si può scegliere se dormire in una cella totalmente rinnovata o in una con meravigliosa finestra con tanto di sbarre, un caratteristico letto a castello e l’emozione di un bagno senza porta...

 

 

 

 

 

 

Negli States, a Boston, la vecchia Charles Street Jail, abbandonata l’originale destinazione d’uso, è diventata hotel di lusso del New England.

 

 

 

E in Canada, a Ottawa, c'è l'Ottawa Jail Hostel, luogo di detenzione dal 1962 al 1972 nota per le condizioni disumane con cui venivano trattati i detenuti: 150 celle senza acqua né elettricità. Il piano superiore era destinato alle esecuzioni e molti ospiti giurano di aver visto i fantasmi dei prigionieri uccisi all’interno del carcere durante il loro soggiorno. Ad ogni modo gran parte della superficie della struttura è rimasta originale con le pareti in pietra e le sbarre davanti alle celle...

 

 

 

 

L'Hotel de la Paix Luang Prabang a Luang, in Laos, è oggi patrimonio dell’Unesco ed è sicuramente un soggiorno che chi può, non deve perdere...
Il resort si trova vicino al centro di Luang Prabang e offre 23 lussuose suites con tetto di argilla caratterizzate da alti soffitti e arredi eleganti. Alcune camere sono con giardino e piscina privata. Solo le torrette di guardia conservano l’impronta del passato, per il resto si è immersi in un luogo da favola, circondato da un parco botanico in cui è piacevolissimo perdersi ammirando piante e fiori.

 

 

Per vivere certe situazioni - con l'alibi del turismo esperienziale - non c'è che la difficoltà della scelta: in tutto il mondo si è trovata l'ispirazione per trasformare luoghi tristi e tetri, dove a esseri umani, pur se colpevoli di qualche misfatto, era riservata ogni genere di brutalità, financo torture e supplizi, fino alla pena capitale... L'alternativa a questi trattamenti consisteva (raramente) nella liberazione, per grazia ricevuta. Pare che ai nostri giorni sia proprio trendy soggiornare in ambienti scomodi e "particolari" o anche trasformati in locali lussuosi, ma pur sempre là dove i muri grondano di ricordi cupi e lugubri... forse qualcuno lo fa per gratificarsi, per poi considerarsi persona veramente fortunata!

 

 


Via Forte Urbano, 1 Castelfranco Emilia MO - Tel.: 059 926404
www.giustizia.it/giustizia/it/dettaglio_scheda.page?s=MII173237


A Monte Carlo è l’estate del “Billionaire at the Sporting Monte-Carlo”: da non perdere!  

Flavio Briatore, fondatore di Billionaire e parte del gruppo Majestas Stéphane Valeri, presidente e Amministratore Delegato di SBM, sono lieti di annunciare che l’acclamato ‘Billionaire at the Sporting Monte-Carlo’ farà ritorno quest'estate nel Principato di Monaco dal 22 luglio al 21 agosto p.v.
Dopo il successo dell'edizione 2023, Billionaire è pronto ad offrire di nuovo serate di puro divertimento, portando in scena uno spettacolo straordinario abbinato a una squisita esperienza culinaria. Lo show vedrà protagonisti del palco ballerini di talento, cantanti e acrobati internazionali, alcuni dei quali detentori di record mondiali Guinness e veterani del Cirque du Soleil. Lo spettacolo è accompagnato durante tutta la serata da un’esperienza culinaria raffinata e variegata.

 

 
  

 

Flavio Briatore, fondatore del Billionaire, commenta così la rinnovata partnership con SBM: “Siamo entusiasti di ripetere con SBM la fantastica esperienza della scorsa estate, riportando  nuovo il Dinner Show Billionaire al leggendario Sporting Monte Carlo. Il format, una combinazione unica di cena abbinata ad uno spettacolo di 2 ore con artisti e performance straordinarie sul palco, continua a ricevere numerosi premi e siamo fiduciosi che quest'estate saremo in grado di offrire un'esperienza ancora più esilarante e 25 serate memorabili ai visitatori e ai residenti di Monaco.

Stéphane Valeri, presidente e Amministratore Delegato di Monte-Carlo Société des Bains de Mer, ha detto: “Anche quest’anno, dopo il successo della scorsa estate, siamo felici di proporre alla nostra clientela, monegasca ed internazionale, le famose serate del ‘Billionaire at the Sporting Monte-Carlo’. Un concetto di serata globale e festiva, già presente a livello internazionale, che offre una sfaccettatura unica dell'arte di fare festa a Monte Carlo.”

Flavio Briatore, fondatore di Billionaire, parte del gruppo Majestas e
Stéphane Valeri, presidente e Amministratore Delegato di Monte-Carlo SBM

 

LO SPETTACOLO
‘Billionaire at the Sporting Monte-Carlo’ aprirà le sue porte alle 21:30 del 22 luglio per un mix perfetto di divertimento spettacolare ed esperienza gastronomica. Più di 30 artisti internazionali saliranno sul palco della Salle des Étoiles, eseguendo canzoni e coreografie inebrianti, per accompagnare impressionanti atti acrobatici e performance speciali che faranno vivere agli ospiti una serata memorabile. Il 23 luglio e il 14 agosto, il palco avrà un protagonista speciale: l’irresistibile performer italiano Alessandro Ristori & the Portofinos.

 

 

L'ESPERIENZA CULINARIA
Lo Chef di Billionaire, Batuhan Piatti, e il suo team proporranno una cena fortemente influenzata dalle origini italiane del marchio e dello Chef, ma che lascia spazio ad originali proposte di nouvelle cuisine asiatica, invitando gli ospiti a un viaggio alla scoperta di sorprese gustose ad ogni angolo.

 

GRUPPO MONTE-CARLO SOCIETE DES BAINS DE MER incarna un nuovo approccio al bel vivere, unico al mondo, che unisce il gusto per il bello all’attenzione per il benessere. Il Resort offre agli ospiti il meglio del gioco nei suoi casinò ed un’esperienza di standing elevato nei celebri hotel e nelle Diamond Suites, senza dimenticare la buona tavola; si va dai ristoranti stellati ai concept internazionali, dando spazio anche alle specialità a chilometro zero. Non solo: durante la permanenza, i clienti possono toccare con mano moltissime eccellenze artistiche e culturali, ma anche dedicarsi allo sport, al benessere e allo shopping, fra un evento e l’altro. L’etica e la responsabilità sociale, due elementi che sono sempre più importanti, guidano il Gruppo: già dal 2007, Monte-Carlo Société des Bains de Mer ha aderito volontariamente ad una serie di regole in materia di transizione energetica e di gestione sostenibile delle risorse e dei rifiuti, con un occhio alla tutela delle filiere alimentari e delle risorse naturali del territorio. Quest’anno, il Gruppo, che è il datore di lavoro privato più importante di Monaco, ha lanciato la quarta edizione del proprio Codice Etico, riaffermando l’integrità e la responsabilità come suoi valori chiave in ogni ambito.

MAJESTAS leader nel settore alberghiero di lusso, nella ristorazione e nell’intrattenimento, controlla i rinomati marchi proprietari Billionaire, Twiga e Crazy Pizza e gestisce le licenze di due storici marchi, Cova Montecarlo e Cipriani Montecarlo. L'azienda è controllata al 50% dall'imprenditore Flavio Briatore e al 50% da Far East Leisure, un'azienda guidata dall'imprenditore Francesco Costa. Majestas è posizionata tra le aziende più dinamiche e in più rapida crescita nel settore dell'ospitalità di lusso e del F&B, con un tocco italiano e una forte cultura aziendale nel suo DNA. Majestas continua il suo sviluppo globale attraverso la crescita aziendale nelle capitali e località più ambite, con progetti di espansione. Oggi è presente in 9 paesi con 25 locali - in Europa, nel Regno Unito e nel Medio Oriente.

 

 


Calendario Billionaire at the Sporting Monte-Carlo
Date & Orari: 22 luglio - 21 agosto 2024 dalle 21:30 fino a tarda notte
Luogo: Sporting Monte-Carlo - 26 avenue Princesse Grace - MC Monaco
Contatti: +377 98 06 72 22  / +33 6 83 58 12 06


Al Kivotos Santorini un'estate con gli chef stellati Michelin del ristorante esclusivo "MAVRO"

Al Kivotos Santorini - attività di lusso incentrata sull'omonima isola - annuncia una nuova serie di cene con chef presso il suo esclusivo ristorante MAVRO, dove chef stellati Michelin di tutto il mondo, proporranno menu degustazione curati con il capo chef Dimitris Katrivesis una sera ogni mese di quest'estate!

 

Quindi Kivotos Santorini riunisce chef di fama mondiale con una nuova serie di cene che promettono esperienze gastronomiche indimenticabili!
Chef Dimitris Katrivesis e chef Alex Dilling svelano un nuovo capitolo culinario con il lancio di una serie di cene presso il ristorante esclusivo, MAVRO, dove uniranno le forze e cureranno menu degustazione personalizzati di sei portate per un giorno ogni mese della prossima stagione (da maggio a ottobre 2024). Situata in cima al punto più alto della caldera di Santorini, nel cuore del villaggio di “I merovigli”, la terrazza in vetro di MAVRO vanta visuali panoramiche mozzafiato a 180 gradi del famoso tramonto di Santorini, presentando un'ambientazione maestosa. Il concetto delle cene degli chef riflette il continuo impegno dell’hotel nel creare esperienze originali per gli ospiti e vedrà MAVRO espandere ed elevare il proprio profilo gastronomico a livello internazionale.

 

La serie è iniziata il 18 maggio con il rinomato chef 1 Michelin Alex Dilling dell'Hotel Café Royal di Londra. La serata è stata caratterizzata da un menu degustazione meticolosamente curato in cui la tradizione ha incontrato l'innovazione attraverso una miscela di tecniche di cucina ispirate alla ricca tradizione gastronomica di Santorini e abbinamenti di sapori di ispirazione globale. Ogni piatto invitava gli ospiti a concedersi una sinfonia di sapori con ingredienti di provenienza locale coltivati ​​nel terreno vulcanico e piatti freschi provenienti dalle coste dell'isola accompagnati da ottimi vini provenienti dai vigneti locali.
"La nostra serie di cene con chef al MAVRO porterà gli ospiti in uno straordinario viaggio culinario. Collaborando con alcuni degli chef più talentuosi e innovativi di tutto il mondo, siamo entusiasti di presentare MAVRO come destinazione culinaria internazionale a Santorini affinché tutti possano sperimentarla" afferma Dimitris Katrivesis Capo Chef di MAVRO.  E continua: “Ogni evento sarà una collaborazione magistrale, fondendo il nostro stile distintivo con i sapori e le tecniche di ogni chef. Insieme, raggiungeremo i confini della creatività, combinando gli ingredienti in modi inaspettati per presentare piatti che sono vere e proprie opere d'arte commestibili. Poiché non esistono due menu uguali, queste cene saranno più che semplici incontri con l’eccellenza culinaria, saranno inviti alla connessione e alla conversazione che creeranno ricordi straordinari che i nostri ospiti ricorderanno per gli anni a venire”.
Adesso preparatevi a stupirvi con la creatività e l'immaginazione culinaria mentre chef rinomati presentano esperienze di degustazione indimenticabili presso il Kivotos Santorini che annuncia con orgoglio i prossimi due eventi molto attesi della serie MAVRO x Chefs Dinner: Domenica 23 giugno | Cena a 6 mani feat. 1★ Lo chef Michelin Rubén Arnanz e lo chef Miles Alexander WatsonDomenica 28 luglio | Cena a 4 mani feat. 3★ Chef Michelin JacobJan  Per prenotare un tavolo per le prossime esperienze, chiamare il numero +30 22860 28490 o invia un'e-mail  bookings@mavrosantorini.com.
Data la disponibilità limitata, è richiesto il pagamento anticipato per garantire la prenotazione.

 

Dimitris Katrivesis

Dimitris ha studiato arti culinarie nel 1996 ad Atene. Il suo desiderio di scoprire altri sapori e ingredienti del mondo e di creare uno stile di cucina globale senza frontiere, lo ha portato a recarsi alle Isole Canarie nel 2003. Nel 2005, entra a far parte del team di Ferran Adria al tre stelle El Bulli, poi, il miglior ristorante del mondo. Nel 2006 si reca a Parigi e studia alla scuola Le Notre, dove apprende le basi della pasticceria. Poi torna a Tenerife e apre il suo primo ristorante Alkimia. Nel 2007 apre Syphon. Nel 2010 entra a far parte della squadra di Albert Raurich al Dos Palillos di Barcellona, ​​stellato Michelin. Nel 2012, Dimitris, alla ricerca di nuovi ingredienti e conoscenze, si reca a Tokyo presso il ristorante a tre stelle Ryugin, classificato al 21° posto nel mondo. Nel 2013 si trasferisce a Londra per completare la sua ricerca sulla cucina Nikkei nel mondo. Nel 2014, lo chef introduce la cucina Nikkei ad Atene e dal 2015 sviluppa concetti culinari in tutto il mondo con progetti a Tolosa, Parigi e Monte Carlo. Dimitris è attualmente proprietario di due ristoranti pop-up peruviani, La Pantera Negra e Mistura, e dal 2023 è executive chef del Mavro Restaurant, il 5* Kivotos Santorini.


Alex Dilling

Alex è nato a Londra, scopre la sua ammirazione per il cibo in giovane età. Individua diverse tecniche e prodotti durante i suoi viaggi e così sviluppa un palato raffinato e appassionato con un amore particolare per la cucina europea. Il suo viaggio culinario inizia grazie a Alain Ducasse all'Adour di New York. Sotto la guida degli stimati Didier Elena e Tony Esnault, Alex e il suo team guadagnano due stelle Michelin all'inizio del 2012. Passa poi al ristorante gioiello, Caviar Russe dove sviluppa un amore speciale per il caviale, che rimane ancora oggi uno dei gli ingredienti più celebri della sua cucina. Dopo essere tornato nel Regno Unito, Alex unisce a Helene Darroze guidando il team culinario come Executive Corporate Chef, contribuendo a mantenere i due ristoranti d'élite a due stelle Michelin tra Londra e Parigi. Alex continua a elevare la scena culinaria a Londra e nella cucina del The Greenhouse, attirando un pubblico internazionale che viaggia in tutto il mondo, per sperimentare e assaggiare le meraviglie dei suoi menu.

Kivotos Santorini

Conosciuta dai viaggiatori come una lettera d'amore alla bellezza del paesaggio vulcanico dell'isola, Kivotos Santorini è il sogno di chi ama il tempo libero e l'eleganza eterea. La struttura nera e grigio fumo dell'hotel si staglia vivacemente contro il tradizionale bianco vernacolare dell'isola. Questo, insieme al suo moderno interno cavernoso, funge da invito al non convenzionale per coloro che osano indulgere! Con dieci esclusive opzioni di suite e ville, ognuna con diversi servizi di lusso da piscine coperte a vasche idromassaggio e hammam, l'hotel offre un ambiente sofisticato, ma minimalista e allo stesso tempo offre visioni ininterrotte del tramonto durante la stagione: una scoperta rara da non perdere dal ​​caratteristico ristorante MAVRO dove si potrà vivere un'esperienza gastronomica unica nel suo genere.

 

reservations@mavrosantorini.com

MAVRO RESTAURANT
KIVOTOS HOTELS & VILLAS
IMEROVIGLI, 84700 SANTORINI, GREECE
T: +30 22860 28490
Dal lunedì alla domenica: 18:00-23:00
Dress code: invitante casual chic.
www.mavrosantorini.com


BATTIRAME11 diversamente gourmet. Tra Arte, Orto e Cucina, a Bologna per tutta l’estate il connubio tra cibo buono e salutare e sostenibilità. E da settembre l’Accademia della cucina!

Battirame11 è uno “Spazio” che mette al centro la persona, nel cuore di Bologna, dove si lavora la terra negli orti urbani, dove si raccolgono e puliscono i prodotti coltivati con criteri di stagionalità e sostenibilità, dove si trasformano e cucinano con cura e si imbandisce con gusto la tavola, utilizzando piatti e bicchieri realizzati ad arte nella bottega lì accanto. E… dove, finalmente, si accolgono i commensali. È lo “Spazio Battirame11”, un complesso unico nel suo genere, sorto intorno alla storica casa colonica, con una ampia tensostruttura e molti ettari di terreno nel Quartiere San Donato - San Vitale.

Battirame11 custodisce nel suo Dna una storia di tradizioni contadine, di trasformazioni urbanistiche, di comparti industriali di periferia, insieme a un presente di cura e riscatto, di sperimentazione e utilità sociale. Un connubio riuscito tra profit e no profit, che riapre le sue porte alla città, in vista della stagione estiva 2024: con l’inaugurazione avvenuta domenica 26 maggio si è dato il via a uno spazio comunitario, una vera agorà bolognese fatta di saperi e sapori, di botteghe artigiane, di produzione agricola e insieme di confronti e riflessioni che si intrecciano nell’area conferenze.

A dirigere le danze e guidare la nuova edizione di Battirame11 è una nuova équipe, nata dalla contaminazione di due realtà solo apparentemente in opposizione tra loro: quella profit, con il team di Ingrediente Italia, azienda specializzata nella gestione di attività di ristorazione sul territorio bolognese, della quale è co-founder ed Executive Chef Massimiliano Poggi, insieme a Franco Rinaldi, Ceo di Ingrediente Italia. Insieme garantiscono professionalità e passione, in sinergia con la realtà no profit, ovvero Eta Beta Cooperativa ONLUS, guidata da Joan Crous, che si occupa di formazione e inserimento professionale delle persone con criticità e fragilità. L’alchimia che ha permesso di avviare questa collaborazione ruota intorno alla comune sensibilità e alla condivisione di alcuni principi che caratterizzano lo Spazio Battirame11.

A cominciare dal “metodo” di lavoro, che si ispira a una sostenibilità inclusiva delle fragilità: gran parte degli ingredienti che compongono le proposte culinarie dello chef Poggi, provengono dagli orti urbani di Eta Beta, che ha rigenerato un “bene comune fragile” e in forte degrado.
Sono coinvolti anche produttori e allevatori del territorio per offrire un ricco carnet di eccellenze. Il criterio “km 40” non è solo una misura, ma un modo di presidiare e potenziare il territorio, un obiettivo possibile attraverso il consolidamento del rapporto tra produzione e ristorazione. E l’accoglienza sarà il cuore dell’esperienza: sia per gli ospiti, che potranno godere di una cucina di qualità in un ambiente confortevole immerso nel verde, sia per le persone che vi lavorano. In cucina come in sala, infatti, sono presenti professionisti insieme a persone della Cooperativa che, con le loro fragilità e potenzialità, sperimentano percorsi formativi e lavorativi grazie anche al contributo dello chef Max Poggi.

La creatività sostenibile è la cifra peculiare di Battirame11, come risultato di menti creative che trasformano la materia prima: la cucina dello chef Massimiliano Poggi custodisce le tradizioni gastronomiche e territoriali bolognesi, fondendo gli antichi sapori con creatività e maestria. E le fucine artigianali di Eta Beta recuperano materiali come vetro e legno, trasformandoli per offrire agli ospiti un’ambientazione particolare, con arredi per la tavola interamente realizzati dai giovani della Cooperativa.

A completamento la musica, affidata ai giovani studenti del Conservatorio Giovan Battista Martini di Bologna, protagonisti di molte serate con musica dal vivo.
E per i bambini - Battirame11 - quest’anno allestito uno spazio dedicato, con giochi realizzati con materiali naturali e un’animatrice per intrattenere i più piccoli. Per tutti gli ospiti le botteghe artigianali predispongono una zona espositiva, dove si ritroveranno i manufatti presenti sulla tavola, con dimostrazione live dell’arte artigiana.

Ma c’è di più: la nuova edizione di Battirame11 offre proposte su misura per i giovani: il cocktail bistrot permette di degustare, appartati all’interno del vivaio, una scelta d cocktail classici e altri “esperienziali”, realizzati dal barman Diego Milito che utilizza erbe selvatiche e fiori. I giardini di Battirame11 accoglieranno per tutta l’estate gli ospiti su prenotazione restando aperti dal mercoledì al sabato. La cena è articolata in quattro portate al costo di 45,00 €, vino escluso. Ma Battirame11 non è solo una rassegna estiva: da settembre la collaborazione continuerà con l’Accademia di cucina e con l’apertura al pubblico nel fine settimana.

 

 

 

 


Info e prenotazioni:
Mar - Sab | 18.30 – 22,00
via Del Battirame, 11 Bologna
Tel.: 351 5151761
www.battirame11.eu
ristorante@battirame11.eu
  

 

 

 

 

via San Donato, 178/2b Bologna
via Battirame, 11 Bologna
(zona Roveri)
tel. 051.63.40.474
etabeta.coop/spaziobattirame/

 


McDonald’s: un marchio, una storia. È Bastianich oggi che prepara i panini per McDonald’s…

Impariamo dagli spot pubblicitari televisivi che Joe Bastianich, detto Joe (chef tristellato statunitense con cittadinanza italiana - imprenditore titolare del “Bastianich Hospitality Group” con 16 ristoranti di cui 15 negli Stati Uniti e uno in Italia a Cividale del Friuli - personaggio televisivo e anche cantante)  ultimamente ha instaurato una joint venture con McDonald’s – la famosa catena di ristoranti di fast food americana – per lanciare “My Selection 2023” la linea di hamburger premium, approntata con materie prime DOP e IGP nostrane (leggasi emiliano romagnole) selezionate, appunto, per qualità e origine.

Tra gli altri, nella sua bottega romana (in via Giolitti, 36) si assapora tutto il buon gusto dell’America con il pollo fritto cotto con una speciale tecnica, goloso e fragrante e con il mitico bacon home made al Bourbon whisky, c’è lo “smashburger” con il “patty” (polpetta o hamburger) croccante all’esterno e morbido e succoso all’interno, composta da macinato di carne 100% Black Angus, che è sapere, sapore e stupore

Di Bastianich abbiamo accennato, di McDonald’s, diciamo adesso: intanto il nome ha origini scozzesi e deriva dal gaelico “Mac Dhomhnaill” che significa “figlio di Donald” (“Mac” significa “figlio di” e “Dhomhnaill” è forma gaelica dell’inglese “Donald”) è la catena di ristoranti di fast food americana, nata nel 1955 in Illinois (USA) grazie all’idea dei fratelli Dick e Mac McDonald e del loro cosiddetto “sistema espresso” che permetteva di ordinare un hamburger e di consumarlo in brevissimo tempo, lì sul posto, senza la classica attesa che invece occorreva fare nei “drive-in”… Nel 1971 McDonald’s apre il primo punto di ristoro europeo ad Amsterdam (poi nel 1990 in Cina e in Russia). La carne utilizzata dai Mac, proviene da più di 15 mila allevamenti situati perlopiù in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, ma dal 1996 è l’Inalca (Gruppo Cremonini, Ieader del settore) il maggior fornitore in Italia, Danimarca, Grecia, Malta e Cipro. Nel 2012 McDonald’s conta 34 mila ristoranti in oltre 119 paesi nel mondo, quasi tutti gestiti in franchising. Fino al 2018 è stata la più importante catena di fast food al mondo per numero di punti vendita, quando è stata superata da “Subway Restaurants” – meglio nota come “Subway”, catena del fast food (anche questi in franchising) che vende principalmente insalate e sandwich (chiamati "Sub") che il cliente può ordinare sul momento scegliendo fra tutti gli ingredienti lì per lì disponibili. Appunto, nel 2018 Subway è diventata la prima catena al mondo.
Per la cronaca, l’anno scorso - agosto 2023 - Subway, è stata ceduta alla società di private equity “Roark Capital” per 9,6 miliardi di dollari.

 

Tornando alla storia - come racconta il regista John Lee Hancock nel suo “The Founder” - visto il successo dei McDonald’s, arriva “Burger” (che c’era già dal 1891 a Amburgo in Germania) del cuoco Otto Kuasw, che ideò una nuova tecnica cucinando la salsiccia e la bistecca alla maniera di Amburgo - hamburger steak - (dunque Burger) la carne tra due fette di pane, scaldate e mangiate “al volo”. Da notare che hamburger e burger non sono sinonimi: con il termine “burger” si indicano tutti i “medaglioni” di qualsiasi carne (o di verdura) “hamburger” invece, deve essere solo carne di manzo. Da noi (in Italia) l’Hamburger è arrivata verso la fine degli anni ‘80, dai paesi confinanti e per questo è stata battezzata “svizzera”, dal nome della vicina confederazione elvetica.
Di concorrenza i “Mac” ne hanno sempre avuta, anche in Italia, a Milano, con “Burghy” che è stata una catena italiana di fast food con il primo ristorante in piazza San Babila, fondata da "Supermercati GS", quando apparteneva al gruppo SME, finché il brand è stato inglobato, proprio da McDonald’s, che, con la chiusura dell’ultimo punto vendita a Casalecchio di Reno (BO) nel 2006, è sparito del tutto… Così McDonald’s in Italia col suo cavallo di battaglia, il “Big Mac” (ideato nel 1965 da Jim Delligatti nella cucina del suo ristorante alla periferia di Ross Township, in Pennsylvania) resta leader indiscusso e intanto, l’industria globale dei fast food continua a crescere: oggi siamo a 907 miliardi di dollari di fatturato, in Italia McDonald's ha 670 ristoranti (Burger King ne ha 175) e la ristorazione veloce è ormai un format esteso ben oltre i confini delle grandi catene, anche con altri prodotti come il Kebab (carne di agnello, di manzo o di pollo, mai di maiale vietata dall’Islam, tagliata a fettine, sagomata e infilzata nello spiedo verticale, fino a formare un grosso cilindro rastremato verso il basso) e il Poke (piatto principale hawaiano a base di pesce crudo marinato, servito come antipasto o come portata principale).

Comunque tutti i cibi McDonald's sono sempre buoni. La chiave della "bontà" è la semplicità: zucchero, sale, un po' di acidità e un po' di grasso, con il pane - da 30 anni ormai, prodotto da Fortisa AG di Zuchwil (SO) (chiamato "bun" dai professionisti) fatto con farina di frumento, acqua, sale, zucchero, olio, lievito e prodotti per la panificazione e ancora, il latte, che si utilizza per preparare i coni gelato, i Sundae e i McFlurry, che è latte intero 100% italiano proveniente da allevamenti italiani, fornito da Granarolo (BO). Tra i prodotti più salutistici offerti da McDonald's, il panino con meno calorie risulta essere l'Hamburger con soli 250 calorie circa, che si distingue per la sua semplicità: panino con sottile hamburger di manzo, ketchup, senape e un pezzetto di cipolla, poi, il più proteico, il Crispy McBacon, sempre con poche calorie, ci sono il Chickenburger, il filet-o-fish, il pollo alla piastra, le insalate e gli snack a base di frutta.

 

Consigliamo un consumo sempre consapevole dei prodotti dei fast food, perché è bene ricordare che - hamburger, hot dog, patatine fritte… - contengono grassi saturi, che consumati in eccesso sono dannosi per la linea e per la salute e molto sale, che, se assunto in dosi eccessive, aumenta il rischio di patologie cardiovascolari, dell'ipercolesterolemia, dell’ipertensione e dell’ictus…

Quindi un pranzo/merenda/cena una volta o due al mese non rappresenta un problema, mentre tutti i giorni potrebbe diventare fonte di problematiche future anche serie, come per esempio eccesso ponderaleobesità, diabetemalattie cardiachedegenerative, tumori, perché è proprio l'introito di "calorie vuote", ma altamente palatabili, la causa primaria che spesso porta a malattie anche gravi. Dunque è importante non abusare di questo tipo di alimentazione anche perché quando si consumano i cibi ultra processati, si ha un rapido picco di dopamina (l'ormone del piacere) che fa sentire bene, ma che poi, una volta esaurito, lascia un senso di malessere per cui si è portati a desiderare ancora di gratificarsi, innescando il circolo vizioso della dipendenza.
È proprio di questi giorni il decesso di Morgan Spurlock (53 anni) che ha mangiato di continuo (colazione, pranzo e cena) per un mese prodotti di fast food e alla fine è aumentato di 11 Kg. di peso, ha accusato una disfunzione epatica e un evidente stato di depressione. Spurlock ha raccolto critiche riferite al fatto che i problemi al fegato fossero già preesistenti, comunque lui ha comprovato a livello medico, tutta la situazione, nel film documentario "Super Size Me" girato in digitale a Appleton nel Wisconsin (USA) e arrivato nelle sale italiane nell'aprile del 2005; presentato al recente Sundance Film festival ha vinto il "Gran premio della giuria" ed è stato premiato anche dagli incassi (più di 20 milioni di dollari). Spurlock ci ha messo 14 mesi per tornare al peso forma con una importante dieta disintossicante, ma ciò non gli ha evitato il peggio.

  
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Castellinaldo Barbera d’Alba DOC: eccellenza del Roero orientale, area ricca, variegata, che racconta una storia fatta idee e volontà comuni

È con grande piacere che torniamo a scrivere del Roero, anzi, di quella parte orientale di questo magico territorio piemontese che possiamo definire del Castellinaldo, una fascia collinare che va da Guarene a Priocca, sul lato occidentale del fiume Tanaro. L’antico Tanaro, che divide questa parte della provincia di Cuneo tra il Roero e la Langa, nasce nelle Alpi Liguri e abbraccia il Popresso il Comune di Bassignana in provincia di Alessandria.

Parliamo dunque di Castellinaldo e del Castellinaldo: un Comune roerino e un grande vino. Il primo è uno dei tanti piccoli paesi di collina di questo lembo di Piemonte, l’altro è un Barbera d’Alba DOC. Apriamo una parentesi: quando parliamo di Barbera d’Alba DOC dobbiamo tenere presente che per la sua produzione ne sono coinvolti ben 54 Comuni, 34 in Langa e 20 nel Roero. Se poi ci rivolgiamo al vitigno in questione parliamo di un vitigno di origine monferrina, che è arrivato in Langa e Roero verso la metà dell’800.

A Castellinaldo il vino Barbera, o alla piemontese la Barbera, si produce da decenni. Sono ancora vivi nella memoria dei produttori più anziani i tempi, gli anni 70 del secolo scorso, in cui da questa località partivano centinaia di litri di vino che raggiungevano gli alberghi e gli hotel di Torino. Quei tempi sono mutati, ma non la produzione del vino che rimane importante, oggi per tanti mercati e per il reddito di molte famiglie. A tal proposito mi garba ricordare che nel 1990 a Castellinaldo si coltivavano 41 ettari di Nebbiolo per Nebbiolo d’Alba, 14 ettari di Nebbiolo per Roero, 10 ettari di Arneis per Roero Arneis e ben 149 ettari di Barbera per Barbera d’Alba. Un vero e proprio giardino del Barbera.

E fu proprio agli inizi degli anni novanta, nel 1992, che venne fondata l’Associazione Vinaioli, un gruppo di produttori, forse visionari, ma di indubbia propensione alla lungimiranza, visto gli ottimi risultati ottenuti. Un percorso non certo facile, ma la perseveranza di quegli uomini e di quelle donne ci porta oggi a vivere un progetto che arricchisce il mondo del Barbera del Roero orientale e che vede in prima linea le nuove generazioni.

Motivo per cui arriviamo al 2021 e al riconoscimento della sottozona “Castellinaldo”. Andiamo con ordine. La sottozona di Castellinaldo è indiscutibilmente un’area ricca e variegata, che ci invita alla storia di tanto lavoro di molte famiglie e che oggi, grazie alle nuove generazioni, condivide anche idee innovative e sogni. Un territorio che sa offrire un’eccellenza enologica. La sottozona si estende, in toto e in parte, su sette Comuni: Castellinaldo d’Alba, Castagnito, Guarene, Vezza d’Alba, Priocca, Magliano Alfieri e Canale, motivo per cui è evidente l’idea dell’ampio respiro del progetto: progetto che unisce 21 produttori.

A tal proposito domenica 19 e lunedì 20 maggio è andato in scena un evento denominato “La Primavera del Castellinaldo”, organizzato dall’Associazione Vinaioli del Castellinaldo con un protagonista d’eccezione, ovvero, la sottozona “Castellinaldo” nell’ambito della Barbera d’Alba. 

Nel corso delle due giornate momenti di approfondimento arricchiti con delle masterclass, con un focus sulla Denominazione Barbera d’Alba e un esplicativo excursus sui quattro elementi base che caratterizzano ogni denominazione: suolo, vitigno, clima e uomo. La presentazione dettagliata della sottozona del Castellinaldo con le sue peculiarità produttive, economiche e sociali.

 

Il progetto della sottozona ha dunque l’intento di valorizzare ulteriormente questo grande vino, esaltandone le qualità e la piacevolezza. Ma che vino è il Castellinaldo Barbera d’Alba DOC? E’ una Barbera di buona struttura, un vino che sa affrontare il tempo ponendosi di gran lunga idoneo all’invecchiamento. Per la sua produzione 14 mesi complessivi di obbligo tra maturazione in legno e affinamento in bottiglia. Il terreno si pone come suolo ricco e di struttura, una miscela il calcare con limo e sabbia e con possibili infiltrazioni di argilla. Una Barbera che ci piace, una Barbera che contribuisce al posizionamento che merita al confronto degli altri vini.    

Ringraziamo Luca Morra, portavoce e presidente dell’Associazione Vinaioli del Castellinaldo, per averci posto in condizione di scriverne facendoci vivere in prima persona l’evento, il collega Giancarlo Montaldo che ha magistralmente presentato durante le due giornate passato, presente e futuro del vino e del territorio e gli amici produttori Roberto Costa Marina Marsaglia,con i quali abbiamo partecipato ad una piacevolissima masterclass.
Che si beva dunque il Castellinaldo Barbera d’Alba DOC!

 

 

 


Vinaioli di Castellinaldo
Via Duca degli Abruzzi n.2
Castellinaldo d'Alba
Tel: 0173.213087
vinaiolidicastellinaldo.com

 

 

 

(articolo a cura di Fabrizio Salce)


Varato a Marina Dorica il Grand Tour delle Marche 2024

Il governatore Francesco Acquaroli, insieme ad Anci Marche e Tipicità, lancia il circuito di oltre venti eventi che da maggio a dicembre “accende” le cinque province.

Varato ieri sera il Grand Tour delle Marche 2024, comprendente oltre venti eventi, da maggio a dicembre, per immergersi nella regione dal nome plurale.

Cibo e manualità al centro dell’esperienza del Grand Tour, ma spazio anche a cultura, paesaggio, attività all’aria aperta ed esperienze inconsuete.

Otto mesi di “immersione” nell’autenticità più assoluta, salpati simbolicamente dal magnifico porto turistico di Marina Dorica con il “varo” ufficiale da parte del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.

Infatti, è proprio Tipicità in Blu la manifestazione che, dal capoluogo marchigiano, avvia il Grand Tour 2024. Si continua poi con GustaPorto a Civitanova Marche, Enosophia a Sant’Elpidio a Mare e Brodetto Show a Porto Recanati, per un intensissimo mese di giugno.

A luglio protagonista la Frasassi Experience ed il cappello di Montappone, mentre sono le famose olive di Ascoli a tenere banco con Ascoliva ad agosto, insieme alle cozze di Pedaso con la rinomata sagra nazionale dedicata al gustoso mollusco e la trota con il Verdicchio a Sefro.

La Città Gourmet di Senigallia si propone al pubblico di golosi e curiosi a settembre insieme al Grappolo d’oro di Potenza Picena ed alla rinnovata veste di EVO a Macerata, con i linguaggi del contemporaneo. Sarà un ricchissimo ottobre, poi, per il Grand Tour, a partire dalle Alte Marche Experience, i sughitti di Montecassiano e Leguminaria ad Appignano. Da non perdere anche Tipicità&Archeologia a Monterinaldo.

La mela rosa di Montedinove apre il novembre del Grand Tour, seguita da Appassimenti Aperti a Serrapetrona. L’anno si chiude con Le Terre del Tartufo a Pieve Torina, nonché gli eventi dedicati aicavallucci a Cingoli ed al torrone a Camerino.

E non finisce qui, perché sono previsti anche ulteriori eventi speciali ed iniziative pop-up che animeranno la lunga stagione del GT 2024 per tuffarsi nell’essenza delle Marche!
Prima iniziativa a sorpresa? Aperitivo Macerata, dal 31 maggio al 2 giugno!

Il Grand Tour delle Marche è promosso dall’organizzazione di Tipicità ed Anci Marche, in collaborazione con la Regione Marche e la partnership scientifica dell’Università Politecnica delle Marche. Project partner il Banco Marchigiano, insieme al supporto di tante realtà imprenditoriali del territorio.

 

tel.: 333.4167529 -  3277586714
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Grattamacco presenta il "Bolgheri Superiore 2021": la 39ima vendemmia è disponibile sui mercati internazionali

La storica cantina di Castagneto Carducci presenta la vendemmia 2021 di Grattamacco Bolgheri Superiore, esempio di come Sangiovese e vitigni internazionali possano vivere in perfetta armonia.  L’annata 2021, in continuità produttiva con le scorse vendemmie, si distingue per l’ampiezza aromatica e la ricchezza estrattiva, che ben rivelano il carattere generoso di questo millesimo, in cui la struttura energica del vino trova equilibrio nella freschezza acida e nel tannino avvolgente. Persistenza e pronunciata sapidità si accompagnano in progressione e denotano un Grattamacco di spiccata vitalità ed energia.

Cabernet Sauvignon, Merlot e Sangiovese costituiscono il blend di questo Bolgheri Superiore prodotto da vigne situate tra i 100 e i 200 m. sul livello del mare. I vigneti di Grattamacco sorgono tra le più alte colline di Bolgheri e sono caratterizzati da arenarie quarzose e argille bianche miste a flysch calcareo marnoso, componenti che conferiscono al Grattamacco eleganza e finezza, favorendo la perfetta sintesi tra struttura e dolcezza tannica.  La viticoltura, fondata su metodi e principi totalmente rispettosi per l’ambiente, permette uno spontaneo equilibrio produttivo con basse rese per ettaro. Grattamacco coltiva i vigneti a conduzione biologica fin dalla fine degli anni ’90. Un rispetto per l’eccezionale natura del suo terroir che si esprime in vinificazioni “nude”, che lasciano al frutto lo spazio di svelare la potenza di una identità distintiva, che non ha eguali sul territorio di Bolgheri.

Lo stile di Grattamacco è incentrato sulla riconoscibilità del terroir – spiega Luca Marrone, enologo di Grattamacco – In cantina ogni azione è al servizio dell’espressività autentica dei vini. Le lavorazioni sono condotte a mano cercando il minor intervento possibile. Si agisce sui dettagli e sulle reali necessità dei vini, alla ricerca di uno stile «puro», «incontaminato», capace di ripristinare l’autentico legame tra il vino e la sua terra”.

Le uve sono raccolte a mano ed attentamente selezionate da vigneti con un’età media di 25 anni, tra i più vecchi della Denominazione. La fermentazione si svolge in piccoli tinelli di rovere aperti, con gentili follature manuali ed un lento rilascio dei soli tannini nobili. L’affinamento del vino prosegue per almeno 18 mesi in barriques. La sapidità conferita dal terroir e l’approccio artigianale in cantina sono elementi fondanti del carattere distintivo del Grattamacco Superiore, maggiormente esaltato dalla presenza del Sangiovese, nel rispetto della tradizione toscana.

 

 

L’annata 2021 raccontata da Grattamacco

L’annata 2021 ha contribuito alla produzione di vini promettenti, che si distinguono per una finezza e una forza acida che ben bilanciano l’importante trama alcolica. – racconta Luca MarroneAbbiamo riscontrato punte di eccellenza in alcuni Cabernet Sauvignon e Sangiovese, soprattutto per il tannino avvolgente. Anche i Merlot, malgrado un leggero stress dovuto alla siccità, sorprendono per la loro freschezza e profondità, grazie alla scrupolosa selezione durante la raccolta

Dopo un inverno mite e con precipitazioni nella norma, che ha favorito un germogliamento precoce delle viti, c’è stato un inizio della stagione primaverile denotato dall’assenza di piogge e da un brusco calo di temperature. In rticolare, nella notte dell’8 aprile si è verificata una gelata sulla pianura bolgherese, che fortunatamente non ha colpito i vigneti di Grattamacco.

Da metà aprile alle prime due settimane di maggio il clima è stato piovoso e umido. Questo ha permesso alle piante di accumulare riserve idriche preziose per affrontare al meglio una stagione estiva siccitosa e piuttosto calda. La vendemmia è iniziata precocemente il 25 agosto e si è protratta fino al 28 settembre, con processi di attenta selezione dei grappoli che hanno richiesto più passaggi di raccolta.

Il clima soleggiato della prima metà di settembre ha favorito la maturazione bilanciata delle uve restanti, che presentavano una buona concentrazione, ottime bucce e sensazioni tanniche di eccellente consistenza. - prosegue Luca Marrone - Poi le piogge di metà settembre sono state provvidenziali per la perfetta maturazione delle ultime uve. Le svinature sono proseguite spedite con tempi di macerazione sulle bucce al massimo di due settimane, eccetto con le ultime uve raccolte di Cabernet Sauvignon, con le quali è stato possibile aumentare i tempi di macerazione riuscendo anche ad utilizzare la tecnica della piemontesina su due masse, l’ultima svinata il 24 novembre, poi utilizzate nel blend finale. Questa antica tecnica prevede, a fine fermentazione, una lunghissima macerazione sulle bucce con conseguente colmatura dei tini. È una pratica che conferisce una sorprendente setosità al vino grazie al riassorbimento di una frazione dei tannini da parte delle bucce. Poter attuare questo procedimento è per noi un indicatore dell’altissima qualità del frutto raccolto in questa annata, in quanto tale contatto prolungato con le bucce richiede uve di qualità eccelsa”.

 

 

Grattamacco

Un’azienda vitivinicola dall’attitudine pionieristica: la seconda a nascere a Bolgheri nel 1977; la prima in assoluto a vinificare il Bolgheri Rosso, a credere nel Vermentino e a puntare sul potenziale dei vigneti delle alture bolgheresi di Casavecchia; una delle poche a mantenere il Sangiovese nel blend che dà vita al Bolgheri Superiore.  Sin dagli anni '90, Grattamacco è stata all'avanguardia nella conduzione biologica dei suoi 34 ettari di vigneti, situati su suoli che ospitano alcune delle concentrazioni di argille bianche e flysch più significative della costa toscana. Qui, varietà autoctone come il Sangiovese e il Vermentino convivono con vitigni internazionali come il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Cabernet Franc e il Petit Verdot, messi a dimora dagli anni ’80 e adattatisi prodigiosamente nelle terre di Grattamacco. L'anima di Grattamacco risiede in una vinificazione essenziale. Le lavorazioni in cantina sono volte a preservare l’autenticità del vigneto, che a Grattamacco definisce in modo univoco l’identità dei vini. Oggi, il marchio incarna l'eccellenza enologica di Bolgheri, distribuendo i suoi vini in oltre 56 Paesi nel mondo.

 

 


Grattamacco
Loc. Lungagnano 128
57022, Castagneto Carducci (LI)
Toscana - Italy
www.collemassariwines.it

 

 

 


Al Bad Moos Aqua Spa Resort, la colazione è l pasto più importante della giornata

Alto Adige. L’offerta gastronomica del Bad Moos Aqua Spa Resort e dello chef Giovanni Togni (con i suoi canederli allo speck dell’Alto Adige).

 

 

Il buongiorno inizia dalla colazione

Tra gli elementi importanti che caratterizzano la vacanza al Bad Moos Aqua Spa Resort di Sesto, in Alto Adige, c’è anche la gastronomia. Un piacere per il palato, ma anche un toccasana per il benessere quando il gusto incontra la genuinità dei prodotti e la qualità delle materie prime altoatesine. Attraverso la cucina inoltre si può conoscere il territorio, scoprire quegli ingredienti che vengono direttamente dalla natura e che lo chef Giovanni Togni con maestria riesce a esaltare nei suoi piatti e con le sue ricette. Un’esperienza culinaria da provare!

Il pasto più importante della giornata

La colazione è sicuramente il primo fondamentale passo per iniziare bene la giornata. Ecco perché al Bad Moos Aqua Spa Resort si dà molta importanza a questo momento, facendo trovare ai propri ospiti un ricco buffet, dolce e salato: dai croissant ancora caldi ai biscotti artigianali, dai salumi freschi ai formaggi locali, passando per yogurt della latteria, miele in favo, marmellate naturali.

Al ritorno dalle attività outdoor una sosta rigenerante è d’obbligo. Fin dal primo pomeriggio la caratteristica Stubeospita un’accogliente merenda altoatesina. Un primo piatto caldo, solitamente una zuppa, poi salumi e formaggi da abbinare ai diversi tipi di pane e altri finger food salati, torte artigianali e biscotti per soddisfare anche i palati più esigenti.

Il pomeriggio solitamente continua nella Spa Soma & Anima fino all’ora di cena. Momento clou grazie al menu gourmet di 5 portate a scelta, che si apre con buffet di insalate e antipasti e si chiude con altro buffet dedicato a formaggi e dessert. Non manca la proposta light Feel Good per chi preferisce piatti leggeri e ugualmente nutrienti. La sala ristorante è  e luminosa, la preparazione dei tavoli e il servizio impeccabili, il sottofondo musicaleaccompagna la cena creando la giusta atmosfera rilassata.  Qualsiasi sia il pasto più importante della vostra giornata, ogni momento culinario al Bad Moos Aqua Spa Resort è curato con un’attenzione unica che ne fa un’esperienza coinvolgente per tutti i sensi.

A tavola con Giovanni Togni

Combinare innovazione e tradizione: è questa la passione di Giovanni Togni, chef executive del Bad Moos Aqua Spa Resort che dà vita così a prelibatezze alpine e mediterranee. Con un occhio di riguardo anche alla linea, grazie ai suoi menu Feel Good: pietanze sane ed equilibrate con ingredienti pregiati amici della digestione. “Provate piatti salutari, con ingredienti naturali e di qualità: è così che aumenta anche la qualità della vita” - raccomanda Giovanni Togni - “E vi accorgerete subito della incantevole sensazione di leggerezza”.

Al Bad Moos Aqua Spa resort si lavora da molti anni con agricoltori locali e produttori della zona e lo chef ha seguito questa tradizione a favore di una eccellente qualità delle materie prime. Inoltre Giovanni Togni è appassionato raccoglitore di funghi: “Qui viviamo in una posizione privilegiata, abbiamo tutto a portata di mano” - dice - Quali sono i suoi piatti preferiti? “I classici intramontabili come la zuppa d’orzo e la rosticciata con i crauti”.

Lo chef consiglia: canederli allo speck dell’Alto Adige

Direttamente dalla cucina del Bad Moos Aqua Spa Resort lo chef Giovanni Togni svela uno dei piatti della tradizione locale: i canederli allo speck dell’Alto Adige. Direttamente dalla cucina del Bad Moos Aqua Spa Resort lo chef Giovanni Togni svela uno dei piatti della tradizione locale: i canederli allo speck dell’Alto Adige.

Ingredienti per 4 persone: 300 g di pane per canederli, 250 ml di latte, 200 g di speck tagliato fine, 100 g di cipolla tritata, 80 g di farina, 3 uova, 4 cucchiai di prezzemolo, 4 cucchiai di erba cipollina, noce moscata, sale e pepe a piacere.

Procedimento: mettere i dadini di pane per canederli in una ciotola e mescolarli con latte e uova. Far soffriggere la pancetta, aggiungere le cipolle e farle dorare. Aggiungere al pane il prezzemolo, l’erba cipollina e la farina, mescolare il tutto e condire a piacere. Mettere da parte e lasciare riposare, dopodiché con le mani e con un cucchiaio formare dei canederli rotondi. Farli cuocere per circa 15 minuti in acqua bollente salata, poi tirarli fuori e gustarli.

Consiglio: se l’impasto risulta troppo morbido, aggiungere ancora del pane. Ulteriore farina li renderebbe invece troppo duri.

Da provare: “Non è sempre necessario preparare i canederli con pancetta, fegato o formaggio. Anche gli spinaci, la zucca o i funghi vanno benissimo” - spiega lo chef Giovanni Togni -.

 

E ancora… esperienze culinarie in sauna

Un’esperienza assolutamente da provare al Bad Moos Aqua Spa Resort: gli eventi culinari nell’area sauna, in particolare nella sala relax Old Stube. L’ambiente intimo e raccolto, ricavato in un’antica Stube gotica del 13esimo secolo, si presta a ospitare appuntamenti e degustazioni per piccoli gruppi di persone in accappatoio. Tra le degustazioni organizzate: “Speck & Wine” per assaporare i vini del territorio e il tipico salume altoatesino dall’affumicatura leggera e la stagionatura all’aria aperta. E ancora “Cheese Selection”, una selezione accurata che spazia dal formaggio aromatizzato al famoso Graukäse, fino all’immancabile “Degustazione Vino Alto Adige”.

 


Info: Bad Moos Aqua Spa Resort
via Val Fiscalina 27 Sesto Moso (BZ)
tel. 0474.713100 


Le nuove pizze sfiziose, irresistibili e gourmet de "Il Portico di San Donato"

Realizzate con maestria e creatività hanno un impasto leggero, fragrante e gustoso, condite con topping originali e ricercati, soddisfano tutti i gusti e coniugano l'eccellenza delle materie prime ad abbinamenti sperimentali e contemporanei. È uno degli alimenti più consumati in assoluto, non solo in Italia, dove trae le sue origini come piatto povero, ma addirittura nel resto del mondo. Ci sono studi affermanti che il suo consumo abituale faccia bene alla salute, prevenga l’infarto del miocardio e altre gravi malattie. Pochi piatti al mondo accomunano il consenso dei consumatori quanto la pizza, e questo senza troppa distinzione tra fasce anagrafiche, zone geografiche di residenza o categorie socio-economiche.
In Italia il 67% per cento del pubblico ammette di consumare pizza almeno una volta la settimana, con percentuali in crescita nella fascia di età al di sotto dei 55 anni. Tra i consumatori, la pizza viene mangiata principalmente a cena (83%), con una preferenza per il fine settimana (60%), e spesso in compagnia di parenti e amici, segno della dimensione tipicamente conviviale di questo piatto. La tradizione della pizza mangiata il sabato è particolarmente sentita al Sud e Isole (rispettivamente 60% e 61% vs 49% del totale), mentre gli uomini tendono a mangiarla anche durante i giorni della settimana (24% vs 19% del totale). E a Bologna, la "city of food" per antonomasia, che appassionati e giornali, sia italiani che del resto del mondo, riconoscono come uno dei luoghi in cui si mangia meglio in assoluto, anche gli amanti dell’arte bianca non hanno che l’imbarazzo della scelta! Sono sempre di più, infatti, le pizzerie d’autore che propongono pizze napoletane, gourmet o in teglia talmente buone da leccarsi le dita. Tra queste certamente si distingue la pizzeria Il Portico di San Donato, un locale dall’atmosfera calda e calorosa capitanato dal calabrese Giuseppe Giampaolo che, insieme a sua moglie Teresa e a suo figlio Domenico, sforna vere e proprie prelibatezze. Le sue sono pizze tanto belle e variopinte quanto invitanti, fragranti e gustose, declinate in tante irresistibili sfumature.

Ciò che contraddistingue le pizze de Il Portico di San Donato e le sue innumerevoli declinazioni nel segno del binomio tecnica-creatività, sono la scelta accurata delle materie prime utilizzate e l’abilità nel creare abbinamenti originali e sfiziosi. A riprova di ciò Il Portico di San Donato si presenta al suo pubblico di appassionati con due nuove pizze, frutto di uno studiato processo creativo che accosta tra loro ingredienti assai diversi. La prima è la pizza “Intense Cafè”, arricchita da mozzarella fiordilatte, guanciale croccante, pepe nero, polvere di caffè (un giusto tributo alle origini calabresi dei titolari), dolcezza di cipolla e scaglie di ricotta salata, mentre la seconda si chiama “Sapori della mia terra”, nomen omen che la vede impreziosirsi di Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese - Nocerino DOP, salame piccante, menta in foglie, marmellata di peperoncino e miele, stracciatella di Burrata e filamenti di peperoncino di Cayenna.

Due new entries intriganti e stuzzicanti, che non devono però precludere il piacere di assaggiare anche le altre specialità della casa, come i trittici di pizza farcita, la “Lavica” con pomodoro San Marzano DOP, mozzarella fiordilatte, Prosciutto crudo di Parma DOP, burratina, pesto di pistacchio e granella di pistacchio, la “Da Roma”, con fiordilatte, porchetta romana, patate fritte con la buccia, provola affumicata e affumicatura finita al tavolo. E ancora, la “Bologna” con burratina, pesto di pistacchio, Mortadella Bologna IGP, e la “Mediterraneo” con pomodoro, fiordilatte, Cipolla Rossa di Tropea IGP e carpaccio di tonno.

E per i più audaci e curiosi di sperimentare nuovi accostamenti c’è la sopraffina “Calabra”, un inno ai sapori del Sud, a base di fiordilatte, filamenti di peperoncino, Cipolla Rossa di Tropea IGP, capocollo calabrese e ‘nduja di Spilinga. Se si vuole strafare, Giuseppe propone la “Re Sole”, con pomodoro, fiordilatte, pancetta al forno, tuorlo d’uovo fritto, crema di tartufo e foglia oro. E quando la voglia di tartufo chiama, la “Tartufata”, con pomodoro, fiordilatte, patate al forno, funghi porcini e olio al tartufo non delude mai. Non mancano poi le pizze fritte e quelle a base di Bresaola della Valtellina IGP, carciofi, verdure grigliate, porchetta, friarielli, zucca, speck, noci.

Così come le invitanti e coreografiche insalatone, tra cui la “Viene dal mare” con insalata, filetto di tonno, filamenti di zucchine e granella di pistacchio, e la “Invernale” con speck, noci, scamorza affumicata e pomodori secchi. Squisiti anche i carpacci di bresaola, porchetta o tonno su letto di rucola. Servite intere, giganti e con il tipico cornicione morbido, hanno impasti soffici e leggerissimi che, realizzati con una tecnica impeccabile, lievitano per oltre 72 ore. Che sia tradizionale, integrale, alto o al carbone vegetale.

E gli ingredienti impiegati sono di quelli buoni, selezionati con cura da produttori che spesso rappresentano le eccellenze produttive del nostro paese, come ad esempio la farina del Molino Scoppettuolo, il fiordilatte del caseificio De Remigis, il pomodoro de La Rosina, la Mortadella Bologna IGP, i capperi di Salina, la ’nduja di Spilinga, la burrata pugliese, il Prosciutto crudo di San Daniele DOP, l’olio EVO calabrese, etc. Svariate le proposte, che spaziano da quelle classiche a quelle più ricercate, con alcune scelte vegetariane; ventiquattro le pizze, una più invitante dell’altra.

Infine, per concludere degnamente il pasto, oltre alle pizze ci si può tuffare sui dolci, tra cui il cannoloscomposto, il rinomato tartufo di Pizzo Calabro nei gusti nocciola, pistacchio e cioccolato, il tiramisù, il tortino al cioccolato dal cuore tenero, la torta ricotta e cioccolato; il mascarpone con pistacchio, cioccolato, caffè, caramello o mandorle, e il nuovissimo croccante con crema pasticcera, crumble, cioccolato e zucchero caramellato.

 

Completano l’offerta un servizio cortese ed accurato, e un’interessante carta di birre artigianali, che si sposano alla perfezione con le pizze, oltre ad un’ampia selezione di liquori, distillati e amari (al bergamotto, liquirizia, alloro, finocchietto etc.), profumati e dal sapore intenso.

Circa 70 i posti a sedere tra l’interno e l’esterno di questo locale rustico e molto ospitale, con un gradevole dehors che nella bella stagione invita ancora di più, se possibile, a venire in via San Donato 18 a provare una delle squisite specialità della casa.

Via San Donato 18 Bologna
Per prenotazioni 3921910750
Orari di apertura
Mar-Ven: 09:30-15:00 e 18:00-23:00
Sab-Dom: 11:00-15:00 e 18:00-23:00
Chiuso il Lunedì

 

 


Confronto tra i diversi attori della filiera: acquacoltura protagonista a Tipicità in blu!

Le previsioni stimano che nel 2030 il 62% del prodotto ittico destinato al consumo umano proverrà dall’acquacoltura, un settore che negli ultimi anni sta vivendo una forte espansione, rappresentando un traino per la blue economy. L’interesse attorno all’acquacoltura è rappresentato da una moltitudine di ricerche tese a massimizzare il benessere animale negli allevamenti, minimizzare l’impatto ambientale e attivare una serie di buone pratiche legate all’utilizzo di tecnologie predittive, big data ed economia circolare.

Tra allevamenti in mare e impianti a terra, l’acquacoltura è un fenomeno sempre più attenzionato dalla scienza che diventa un asset importante per la cucina e la ristorazione.

 

   

 

Gustoso focus su un settore in grande espansione sabato 18 maggio alle ore 10:30, negli ambienti dell’Ancona Yacht Club all’interno di Marina Dorica, il programma del festival di Tipicità in blu si aprirà con un gustoso focus dedicato a raccontare presente e futuro dell’acquacoltura. Condotto dalla Professoressa Giorgia Gioacchini dell’Università Politecnica delle Marche, l’appuntamento darà vita ad un confronto tra i diversi attori che animano la filiera dell’acquacoltura.

Il giovane chef Paolo Pistola, della Nicchietta di Sefro, sublimerà il valore gastronomico e nutrizionale dei prodotti dell’acquacoltura attraverso un piatto elaborato a partire dalle trote del brand “Erede Rossi Silvio”, realtà marchigiana che si è affermata come primo player europeo nell’allevamento di trote, trasformando il piccolo borgo dell’entroterra marchigiano in capitale continentale della trota.

Info e prenotazioni su tipicitainblu.it e 392 69 999 92

 

Tutte le info su: www.tipicitainblu.it