Con la primavera ormai alle porte e la stagione estiva che seguirà, è tempo di cominciare a pensare alla destinazione per godersi al meglio le belle giornate e rilassarsi. La zona turistica di Villach – Lago di Faak e Lago di Ossiach  –  in Carinzia a pochi chilometri dal confine italiano di Tarvisio, con il suo territorio unico e ricco di luoghi da scoprire, è la destinazione ideale per rilassarsi nella bella stagione e vivere emozioni uniche.

Per gli amanti della natura, dell’attività all’aria aperta e dell’avventura, la zona turistica di Villach offre tante proposte adatte a tutti: dagli amanti dell’adrenalina a chi preferisce un ritmo più lento, e ancora a chi è curioso di scoprirne la storia, il cibo e i luoghi. È la meta ideale per chi viaggia da solo o in coppia, insieme agli amici o in famiglia, dove l’ospitalità e la grande attenzione per gli ospiti sono le peculiarità principali.


 

 

 

Per cosa è famosa Villach?

A Villach c’è da vedere lo Schillerpark, il parco, con aiuole sempre fiorite e busti scultorei, anche sede del più grande plastico di paesaggio in Europa: un rilievo in scala, di 182 mq, che rappresenta tutta la Carinzia. Inoltre, da considerare che la città offre più di 130 eventi unici con tradizioni locali e internazionali. Non ci si annoia mai!

E naturalmente non ci si annoia di sicuro a tavola….

 

 

 

 

 

 


Quali sono i piatti tipici della Carinzia?

Cosa mangiare? Ecco i principali piatti tipici da assaggiare:

Gailtaler speck: è un prodotto IGP della salumeria montanara ottenuto con carne di suini di razza indigena (Large White e loro incroci, Duroc e incroci provenienti da programmi di allevamento riconosciuti della Carinzia).

Kärntner Brettljause: è un trionfo di salumi e formaggi locali, un viaggio nei sapori della Carinzia! Si tratta di un tagliere composto dalle specialità carinziane accompagnate da sottaceti e salse artigianali.

Kärntner Osterjause: prosciutto, uova, rafano e carne di renna, tradizionale piatto pasquale in attesa del Sabato Santo…

Kirchtagssuppe: è la “minestra dei giorni di festa”; è una zuppa “ecclesiastica” di cui si trovano già tracce negli scritti del XVII secolo…

Pane di Lesachtal: è un pane fresco, croccante e assolutamente da assaggiare anche perché squisito e pure nominato patrimonio culturale dall‘UNESCO!

Sasaka: antico spuntino dei boscaioli della Val Canale (nei comuni di Malborghetto, Pontebba e Tarvisio in provincia di Udine, ma anche di Carinzia e Slovenia). A base di lardo e pancetta stesa di suino sottoposti a speziatura di sale e pepe e bagnati con vino dove è stato posto a macerare aglio bianco; il tutto asciugato e affumicato, viene macinato insieme a cipolla cruda tritata, poi ben amalgamato si confeziona in vasi di vetro o in tubetti; infine è consumata spalmata su fette di pane di segale (e con ricotta acida, come antipasto).

Kärntner Nudeln: quasi il piatto nazionale della Carinza, è un piatto a base di ravioli con il ripieno di patate, ricotta ed erbette e questa è solo una delle tante varianti della tradizione locale.

E infine, Polenta: fritta, grigliata o al cucchiaio, la polenta è il piatto povero sempre ottimo nelle preparazioni di carne (costine di maiale, salsiccia, pollo e coniglio) ma anche di selvaggina come cervo o capriolo e pesce (anguilla merluzzo, baccalà e seppie o moscardini) ma forse l’abbinata più gustosa è con il classico, semplice ragù (di carni varie, pomodoro, soffritto di odori vari e vino bianco).

Inoltre, tanta verdura: carciofi, agretti, carote, asparagi, cavolo verza, puntarelle, cicoria, cavolfiore, valeriana, piselli, fave, indivia, ravanello, rapa e porro; e frutta: fragole, limoni, cedro, arance, pompelmi, kiwi, pere e mele.

Sempre a livello gustativo, a Villach, dal 27 luglio al 3 agosto p.v. nell’ambito della Sagra di VillacherKirchtag, andrà in scena la tradizionale “Festa della birra”, quest’anno giunge all’ottantesima edizione, per tutti, per giovani e adulti e per tutti i gusti.

 

E cosa si beve?

La produzione vinicola carinziana viene da una “recente storia” di circostanze, purtroppo, tutte avverse: fino a metà del secolo scorso, vigneti aggrediti dalla peronospora e altre malattie fungine, annate sfavorevoli, raccolti scarsi, unitamente a dazi doganali e tasse troppo alte, annichilirono l’enologia locale. Poi con tanta buona volontà, un tal Herbert Gartner piantò delle viti nei terreni più adatti della valle del Lavanttal e così dall’inizio dell’anno 2000 il vino della Carinzia è rinato. Nel 2011 sono state prodotte per la prima volta più di 100mila bottiglie e oggi, se ne imbottigliano più di 500mila da uve di Sauvignon Blanc, Chardonnay, Pinot Bianco, Zweigelt, Donauriesling e di

Moscato in fiore (questo particolarmente apprezzato e vincitore di diversi premi). Oggi, grazie anche all’Associazione dei viticoltori della Carinzia (fondata nel 2003) le viti sono curate in modo molto professionale e le produzioni di ottima qualità, ben apprezzate.

Oggi le produzioni più conosciute e apprezzate si trovano ai piedi del castello di Glanegg (circa due ettari a Sauvignon, Chardonnay, Pinot, Zweigelt, Donauriesling e Moscato) e nella tenuta vinicola del castello di Taggenbrunn (40 ettari) dove si trova l’impianto di lavorazione del vino più moderno dell’Austria che produce circa 200mila bottiglie all’anno. Il punto forte non è solo il vino del castello, che viene premiato ogni anno, ma la linea “Taste of Time“, con il Gemischter Satz (vino di  20 vitigni diversi le cui uve sono pressate e vinificate insieme) e lo spumante Jacques Paagnier.

Il castello di Taggenbrunn è anche uno degli “hotel del vino” della Carinzia che oltre alla cantina comprende, un negozio di prodotti agricoli, un ristorante Heurigen, un granaio tardo-gotico per eventi (in particolare, matrimoni) e appunto l’hotel. Dal 2020, il castello ospita anche il nuovo Festival di Taggenbrunn: rassegna musicale dalla classica, al jazz, al contemporaneo, con gran programma variegato e star come Thomas Quasthoff, Tobias Moretti e Mark Seibert.

 

Come arrivare:
In treno: ogni giorno collegamenti diretti con le maggiori città italiane (es. Milano, Venezia, Udine, Trieste, Bologna, Firenze, Roma). Per dettagli e approfondimenti: www.obb-italia.com
In auto: per pianificare il viaggio consigliamo di utilizzare il cerca percorsi sul sito ufficiale della regione di Villach www.visitvillach.at.

 


Informazioni turistiche per il pubblico (in italiano):
Region Villach Tourismus GmbH             
Peraustraße 32 Villach, Österreich
Tel.: +43 / (0)4242 / 42000
0FN171412b I LG Klagenfurt 
www.region-villach.at