Farini è là, dove l’Appennino occhieggia alla Liguria… Ci si arrampica lungo i tornanti della Val Nure, è una delle valli principali dei Colli Piacentini che si trova tra la Val d’Arda e la Val Trebbia; è molto amata dagli escursionisti: offre infatti paesaggi e percorsi meravigliosi per appassionati di trekking, mountain bike e motociclismo, specialmente nel suo versante montuoso, poi, lì tra immensi vigneti la zona boschiva è ricca di abeti bianchi e pini mugo, ci sono faggi, castagni, noccioli e frassini, lì crescono mirtilli, lamponi e diverse varietà di funghi; è anche l’ambiente ideale per scoiattoli, falchi, poiane e gufi ed è pure zona mineraria, già nota all’epoca dei Romani… Farini fa parte dei magici Borghi Piacentini, quegli insediamenti antichi e ben conservati come il castello di Riva, quello di Vigolzone, come la rocca di Podenzano e, del famosissimo castello di Grazzano Visconti, che è proprio nei dintorni, autentico maniero che è rimasto esattamente com’era nel XIV secolo e per questo usato spesso come set per produzioni cinematografiche!
Beh, una volta arrivati a Farini, si scopre un piccolo mondo, intriso di umanità.

“Siamo 156 volontari appartenenti al comitato di Piacenza – dice Angelo Zanellotti, coordinatore Croce Rossa gruppo Farini – siamo attivi dal 1983 e da allora è stato tutto un crescendo; la gente ha visto che questo servizio era utile, che serviva alla popolazione, quindi c’è stata tanta adesione da parte di giovani e non più giovani, comunque degli abitanti del territorio di Farini; abbiamo a disposizione 8 mezzi”.

Gli abitanti del paese sono poco più di mille, i volontari Croce Rossa, come ha detto il coordinatore, 156, è il 15% della popolazione, la percentuale in assoluto più alta a livello nazionale. Un dato che fa di Farini, la capitale italiana del volontariato. Volontariato da queste parti è declinato al plurale, il volano principale è la Croce Rossa ma l’impegno solidale tocca vari settori: il sociale, i trasporti, la protezione civile, i giovani fino alle piccole azioni quotidiane, come la consegna dei medicinali oppure della spesa direttamente a casa dei cittadini più fragili. Gente diversa, storie diverse, ma con un unico filo conduttore: il bene comune.
Qualcuna tra i volontari di Farini afferma che è una cosa che voleva fare da una vita finito l’impegno con i figli… e finalmente adesso che i figli sono grandi, ha esaudito questo desiderio, qualcun’altra dice che voleva sentirsi utile per la sua comunità e questa è stata la sua scelta più gratificante di sempre, per qualcun altro ancora, visto che c’è bisogno di tutti, si è messo a disposizione della Croce Rossa e soprattutto del paese…

Il volontariato poi può essere anche una questione di famiglia: padre madre e i due figli, tutti insieme a fare volontariato… perché è stata una scelta dovuta al fatto che la famiglia ha origini di questo bellissimo posto e così è sembrato giusto lasciare un po’ dell’operato di tutta la famiglia nel Comune…

E dove non si arriva con i mezzi a quattro ruote, si ricorre ai “quadrupedi”, tranquilli cavalli che si usano per la ricerca dei dispersi, nei boschi e in zone impervie, dove si fa fatica con altri mezzi.

Un’unica grande famiglia, specchio di un’Italia che non si volta dall’altra parte: questa è Farini, sempre pronti per un nuovo intervento!

(Antonio Farnè inviato Tg2 Rai)

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