Gli asparagi – piante erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Liliaceae (come aglio e cipolla); sono coltivati, appena seminati attecchiscono e danno frutto solo dopo il terzo anno e per altri 10/12 e  selvatici, quelli che si trovano un po’ dappertutto e hanno sapore più intenso. Si raccolgono quando i germogli spuntano dalla terra (se no perdono tenerezza e sapore) già da gennaio, anche se il massimo della maturazione si ha in primavera. Per restare bianchi, non devono svolgere la funzione clorofilliana per cui, in campo, sono protetti dalla luce con teloni scuri. 6 le denominazioni di origine (tra Veneto, Emilia Romagna e una nel Lazio) per quelli verdi e per i bianchi (di cui la Germania è la prima produttrice mondiale); In Italia tra i più noti, quelli tipici della Liguria – asparago viola – da mutazione spontanea e dal sapore fruttato, lievemente amaro e consistenza morbida; poi c’è l’asparago bianco di Cesena, quello di Badoere e il verde di Altedo (FE). Morfologicamente sono costituiti per la maggior parte da acqua e hanno poche calorie – solo 28 kcal per 100 grammi – inoltre sono ricchi di fibre antiossidanti. Hanno anche indice glicemico molto basso, sono privi di colesterolo e di grassi dannosi e poveri di sodio. Contengono potassio e vitamine, soprattutto C e folati, sali minerali e sostanze antiossidanti. Altri caratterizzanti degli asparagi sono l’asparagina (amminoacido diuretico, responsabile del forte odore dell’urina quando si mangiano gli asparagi) la rutina e il glutatione. Numerose in definitiva le proprietà benefiche per la nostra salute: hanno qualità antinfiammatorie, rinforzano i capillari e favoriscono il microcircolo, regolano i livelli di glucosio, riducono la pressione arteriosa e sono diuretici e depurativi. In più, specie quelli selvatici, contengono triptofano, l’aminoacido che, metabolizzato e convertito in serotonina, è il responsabile del buonumore. Gli asparagi sono utilizzati anche in campo fitoterapico (tisane a base della radice) dando azione drenante e depurativa. Pochissime le controindicazioni: a parte per chi soffre di allergia specifica, gli asparagi hanno un elevato contenuto di purine e favoriscono l’incremento dell’acido urico (da evitare per chi soffre di attacchi di gotta, malattie reumatiche e di calcoli renali); il consumo eccessivo può portare a meteorismo e difficoltà digestive (specie se inseriti in un pasto abbondante). Nell’alimentazione del bambino non prima dei 3 anni. Insomma, gli asparagi – presi con buon senso – sono un vero toccasana!

Tra Padova e Chioggia c’è un angolino dal nome non proprio noto ai più – Saccisica, ampia pianura rurale attraversata da fiumi e innumerevoli canali che scorrono lenti verso il mare disegnando un paesaggio in equilibrio tra terra e acqua – zona che ricorda molto il mondo delle fiabe, con casoni stretti e alti (i Casoni della Fogolana) col tetto in arella così spiovente da somigliare a razzi pronti per andare sulla luna… Tutto intorno argini e prati e, da una parte il mare, la laguna di Venezia e dall’altra, canali e un fiume (il Bacchiglione con un’area di fitodepurazione) il tutto forma la Valle Millecampi (la zona lagunare nel territorio del Comune di Codevigo inserita nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO) dove terre e acque sono tutt’uno, dove la campagna è generosa (l’asparago bianco è il re della zona, il radicchio, il principe) dove la biodiversità è da proteggere, la memoria è da raccontare, dove i sapori sono da gustare perché, manco a dirlo (siamo in Italia…) e quindi anche lì, si mangia davvero benissimo!

Un esempio? Menù degustazione con i prodotti tipici e con l’Asparago di Conche (nel Casone Grande via Cason delle Sacche a Conche di Codevigo PD):


Codevigo (paese situato a sud-est del capoluogo – a 28 Km. da Padova, meno di 20 Km. da Chioggia, 42 Km. da Venezia, altrettanti a Rovigo – con poco più di 6 mila anime, tutta gente operosa e socievole) è il comune più orientale della provincia, nonché l’unico ad avere uno sbocco sulla laguna veneta (il così detto “mare di Padova”). Il Comune di Codevigo, attraverso l’Assessorato al Turismo ha organizzato un “Press-Day” con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare il territorio comunale, le sue peculiarità ambientali, agricole e culturali, i prodotti tipici, nonché le progettualità strategiche per il suo sviluppo turistico. L’incontro si è svolto nei Casoni della Fogolana, all’interno del Casone Grande, sede fortemente simbolica, esempio di architettura rurale, immerso nella straordinaria cornice delle valli e della laguna meridionale veneziana, un luogo che rappresenta l’identità profonda di questa terra: sobrietà, bellezza essenziale, rapporto armonico tra uomo e natura.

Il sindaco di Codevigo Ettore Lazzaro: “L’Amministrazione Comunale di Codevigo sta avviando un importante progetto che guarda al futuro con un’idea forte di identità, qualità e sostenibilità. Abbiamo gettato le basi su cui lavorare nei nostri progetti per i prossimi anni, il nostro Comune vuole aprirsi al mondo attraverso i suoi valori più autentici. Stiamo lavorando su questo avviando relazioni importanti con i Comuni limitrofi, la Provincia, la Regione, l’Università di Venezia, le Istituzioni e le Strutture consortili. Ora è il momento di far conoscere il nostro bel territorio”.
L’assessore al Turismo del Comune di Codevigo Alessandra Crocco:  “La giornata di oggi permette ai media un ‘assaggio’ di ciò che può offrire  Codevigo, che costituisce un plus per turisti e viaggiatori: fermandosi, possono gustare le tipicità del territorio, organizzare percorsi nella natura, vivere momenti esperienziali  caratterizzati anche dalla cultura. In occasione della 35a Festa dell’Asparago abbiamo organizzato il Trenino della Valle Millecampi che organizzerà un tour turistico in questo vasto territorio”.
Il presidente della Pro Loco di Codevigo Graziano Bacco: “La nostra Pro Loco promuove una serie di eventi culturali durante l’anno coinvolgendo tutte le frazioni. Tra le manifestazioni più importanti citiamo il Carnevale dei Millecampi in Notturna e l’importante appuntamento culturale del Codevigo Settembrino”.

Ma Codevigo non è solo asparago. È un territorio che ha scelto di investire in un modello di turismo sostenibile fondato sulla lentezza, sull’autenticità e sul benessere delle persone. Nell’occasione sono state presentate  alcune delle azioni strategiche in fase di avvio:

  • la costituzione del Distretto del Commercio, per valorizzare le attività locali e renderle protagoniste di una rete attrattiva e accogliente e con l’avvio di una Mappa delle attrattività.
  • il potenziamento della rete delle piste ciclabili, per favorire la mobilità dolce e la scoperta del territorio a ritmo lento;
  • l’attivazione e l’utilizzo dei Casoni della Fogolana, che richiamano le antiche abitazioni contadine, come luoghi di accoglienza, esposizione, narrazione e incontro tra residenti, visitatori e turisti;
  • la creazione di percorsi esperienziali legati al cibo, alla natura e alla memoria storica, in grado di coinvolgere famiglie, viaggiatori e scuole;
  • il lancio di iniziative culturali legate alla figura di Alvise Cornaro, grande umanista del Rinascimento, che proprio a Codevigo visse parte della sua vita e maturò la sua rivoluzionaria visione sulla “Vita Sobria”, con l’avvio di un progetto di restauro del palazzetto Cornaro di proprietà del Comune di Codevigo.

Codevigo fa parte del Movimento Patto dei Sindaci e conta 14 frazioni collegate tra cui Conche che è conosciuta per le colture di asparagi, che hanno ottenuto il marchio ADC (Asparago Di Conche) e del radicchio. A queste importanti coltivazioni sono dedicate le due maggiori feste paesane: ad aprile-maggio, Festa dell’Asparago – promossa ed organizzata dal Gruppo Culturale e Ricreativo di Conche e, a settembre-ottobre Festa del Radicchio (Festa del Radecio come si dice lì, a Conche). Ovviamente in entrambi i casi, stand gastronomici con i piatti tipici e, forse, ricchi premi e cotillons… A pochi chilometri, altra frazione con il suo prodotto caratteristico, Cambroso, il paese del miele, ma di quello ne parleremo un’altra volta…

 


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