Beniamino e Nathan Baleotti hanno aperto, alla fine del 2024, un ampio locale dedicato alla pasta fresca e gastronomia a Castel Maggiore (BO) rilevando la gestione di un locale già esistente, rinnovandone completamente gli ambienti.
Il Sindaco di Castel Maggiore Luca Vignoli ha partecipato con entusiasmo alla presentazione alla stampa del nuovo progetto: “Oltre ad arricchire l’offerta ristorativa della nostra città, portando benessere e posti di lavoro – ha tenuto a precisare il sindaco Vignoli – questo locale arricchisce il patrimonio culturale di Castel Maggiore, riportando nel nostro territorio la conoscenza della tradizione culinaria bolognese: benvenuti quindi Beniamino e Nathan Baleotti”.
Si tratta di una vera e propria bottega con cucina in cui la clientela può trovare piatti espressi take away, pasta fresca e dolci della tradizione, che può acquistare o consumare in loco. 60 mq di spazio commerciale dedicato alla vendita e tavoli per chi si vuole concedere una pausa pranzo o una veloce cena post lavoro. Il locale può ospitare fino a 40 coperti. Adiacente al locale una grande cucina laboratorio. La pasta viene venduta fresca o conservata e pastorizzata in sacchetti in ATM, per essere conservata fino a 15 giorni.
E’ in progetto un ulteriore ampliamento, con vero e proprio ristorante e dehors.
Oltre ai piatti della tradizione, tortellini (la ricetta della nonna è “da urlo” e custodita gelosamente), lasagne, balanzoni, tagliatelle e tanto altro, porta sulle tavole dei clienti un piatto che ormai sta sparendo come la PAPPA NEL SACCO, un impasto di farina e parmigiano cotto in un sacchetto di tela o di carta alimentare direttamente nel brodo (ricorda un po’ la zuppa imperiale ma molto più morbida e “goduriosa”) le SCALOPPINE ALLA PETRONIANA, altro piatto poco conosciuto, e la TORTA DI TAGLIATELLE, il PANE DI SAN PETRONIO. Poco conosciuti sono i TORTELLI DEL CARDINALE LAMBERTINI, creati nel ‘700 in onore del Vescovo di Bologna, Prospero Lambertini, che poi diventerà Papa Benedetto XIV. Un tortellone, un tempo fatto con la sfoglia alla mortadella, ma ora da molti scimmiottata con la rapa rossa e farcito con mortadella, ricotta e spezie.
Durante il Carnevale non mancano i tradizionali fritti dolci: sfrappole sottili come carta velina, al mattarello, tagliatelle e raviole fritte. Non mancano i celebri piatti “di famiglia” come le polpette con i piselli, le zucchine ripiene, il maiale al latte. I piatti seguono le stagioni e le ricorrenze, ma il venerdì è dedicato sempre al pesce, con menù variabile
L’anima della gastronomia è Beniamino Baleotti, ormai conosciuto anche a livello nazionale come “Il Re della Sfoglia”. Dall’ottobre del 2014 infatti ha partecipato a programmi televisivi, iniziando da una sfida televisiva in cui si cercava di coronare lo “sfoglino” di Rai 2. Ha partecipato a “Detto Fatto”, programma televisivo di grande successo condotto da Caterina Balivo, poi da Serena Rossi e da Bianca Guaccero. Il pubblico si è subito innamorato della simpatia, del metodo di preparazione “all’antica” usati da Baleotti che ha successivamente partecipato a programmi come “Cotto e Mangiato”, “Ricette di Italia” e molti altri.
Diventare il Re della Sfoglia in tv gli ha aperto un nuovo mondo e nuove opportunità con grande visibilità sui principali canali social (milioni le visualizzazioni) che cura personalmente. È vincente il tono brillante e confidenziale con cui vengono date indicazioni, “ricette furbe” e soprattutto fare riscoprire ai numerosi followers, specie i giovani, piatti dimenticati e sapori della tradizione che si preparavano in famiglia. La passione lo ha portato ad avere riconoscimenti e titoli come SFOGLINO D’ORO, MATTARELLO D’ORO, TAGLIATELLA D’ORO, che giustificano l’incoronazione come RE DELLA SFOGLIA.
“Molti mi scrivono quanto siano goduriosi i miei piatti”- e da qui ha coniato i celebri intercalari dialettali, che sono divenuti i “pay off”: “goduriosissimo”, “mo socc’mél che smaialata”.
Quarto di sette figli, grazie agli insegnamenti di nonna Clarice (nonna paterna) ha imparato i segreti della sfoglia e del mangiar sano, passando i pomeriggi con lei in casa, mentre i fratelli preferivano andare a giocare all’aria aperta o in palestra dal padre.
Una vera e propria vocazione fare soprattutto lo “sfoglino”. I genitori, Laura e Bruno nel 1995 decisero di trasformare la casa colonica di proprietà in agriturismo, l’Agriturismo Le Ginestre, dove promuovere la tradizione culinaria del territorio e lo slow food. Da 6 anni Beniamino gestisce anche un negozio con laboratorio di pasta fresca al mattarello a Pianoro (BO) in piazza dei Martiri 4/b, dove l’apertura ha suscitato molto interesse non solo nei pianoresi, ma anche agli abitanti delle zone limitrofe. Dal 2011 Beniamino ha portato fuori dai confini la sua arte, in Lussemburgo, dove ha tenuto i primi corsi di sfoglia in lingua francese, per volare poi in Cina e Buenos Aires, ma l’esperienza più interessante è stata in Giappone, a contatto con la tradizione culinaria, storica e familiare nipponica, dove però ha portato l’arte della sfoglia alla Camera di Commercio del Giappone. Ha pubblicato un manuale di cucina dedicato alla sfoglia al mattarello, per ottenere una sfoglia da Re, con un ripieno “godurioso”, fino a varianti di sfoglia per chi soffre di intolleranze alimentari o allergie.
Una carriera quella di Beniamino, fatta di lavoro, ma anche di passioni, come quella per l’arpa, strumento dal suono soave che tocca le corde del cuore.
LA CUCINA È LA MIGLIORE ESPRESSIONE D’ARTE, DI PASSIONE E DI AFFETTO PER LE PERSONE A CUI SI VUOLE BENE, CHE VA FATTA CON AMORE. “CON DELLA ROBA BUONA SI FA DELLA ROBA BUONA”
“Il Re della sfoglia, 80 gustose ricette” Edizioni Pendragon
Reel e ricette si trovano anche sui principali social network:
Instagram, TikTok, Facebook e Youtube,
come @redellasfoglia o Beniamino Baleotti
Il Re della Sfoglia
Via Gramsci, 6
Castel Maggiore – Bologna
Tel. 051711175 – 3201522737
aperto dal lunedì al venerdì
dalle 10.00 alle 14.30 e
dalle 17.30 alle 20.00
sabato 10.00 / 14.30