Debutta la nuova annata 2020, ricca di elegante complessità aromatica perché Cicinis è considerato un classico del territorio e il vino simbolo di Attems. L’azienda si trova proprio nel cuore del Friuli e racchiude in sé un territorio unico e una cantina concepita per valorizzare al massimo il frutto della vigna: così nascono dei vini perfetta espressione di un terroir autentico come quello friulano. Dal 2000 la tenuta è di proprietà della famiglia Frescobaldi che continua a guidarla nel rispetto delle sue intrinseche peculiarità.

Attems si estende nel comprensorio del Collio Goriziano, la parte più orientale della regione. Questo territorio collinare, esposto a sud e protetto dai venti freddi del nord dalla cerchia delle Prealpi Giulie, è da sempre un’area particolarmente vocata alla viticoltura tanto che, alla fine dell’Ottocento, fu una delle prime regioni viticole italiane ad aver introdotto e valorizzato, accanto alla varietà autoctona della Ribolla Gialla, altri nobili vitigni quali Sauvignon, Pinot Grigio e Chardonnay, coltivati nei 44 ettari di vigneti ad un’altitudine media di 130 metri s.l.m.

Il Sauvignon Blanc da cui nasce Cicinis cresce nella zona denominata Collio, in particolare sull’omonimo colle, Cicinis, ai piedi del Monte Calvario (Podgora), il cui suolo principale è la “ponca”, di origine marina, la sua composizione risale a milioni di anni fa ed è costituita da arenarie, sabbia e limo, con alternanze di marna. Si tratta di un terreno perfetto per la viticoltura, dona infatti caratteristiche aromatiche uniche al vino ed una spiccata sapidità. La collina su cui è stato messo a dimora il vigneto Cicinis trae giovamento dalla luce riflessa dal vicino Mare Adriatico, dalle fresche brezze che giungono dall’arco alpino, poco distante e dai boschi, tutti elementi che caratterizzano il clima di questa area e che si ritrovano nella complessa aromaticità del sorso.

A raccontare Cicinis è Daniele Vuerich, enologo dell’azienda, volto giovane, dinamico, con un curriculum di grande esperienza: “nel bicchiere si presenta con un colore giallo paglierino, limpido ed elegante con riflessi vegetali che si ritrovano poi nel suo bouquet composito con sentori di salvia, menta e bosso seguiti da note avvolgenti di agrumi e papaya, a seguire le sensazioni speziate di vaniglia, moka e fiori bianchi. Al palato è vibrante, grazie a un’acidità verticale che esalta le note agrumate e bilancia armoniosamente le percezioni di pane tostato e mandorla. Nel finale emergono accenni di lime, mora bianca e l’inconfondibile sensazione sapida dei vini che nascono nel Collio goriziano, che amiamo e tuteliamo ogni giorno”.

Note di Vendemmia: l’Annata 2020
L’inverno 2020 è stato molto equilibrato, senza mai raggiungere temperature troppo basse. Un marzo mite lasciava presagire un possibile inizio germogliamento anticipato, con il terreno che, riscaldandosi rapidamente, ha stimolato la ripresa vegetativa. Contrariamente alle previsioni i Sauvignon hanno germogliato in linea con la media storica.
I mesi di maggio ed aprile, piuttosto asciutti, hanno fatto sviluppare con regolarità i giovani germogli di Sauvignon Blanc, la fioritura è terminata i primi di giugno, che poi è stato il mese più piovoso dell’estate, ma, grazie alle correnti d’aria che hanno costantemente ventilato i vigneti ed alle tempestive sfogliature in pre-chiusura grappolo, si è avuto un microclima ideale che ha garantito la perfetta fioritura e la conseguente formazione dei giovani grappoli.
Il corretto bilanciamento idrico dei mesi estivi, con regolari piogge alternate a periodi asciutti, ha contribuito a mantenere, un ideale bilanciamento tra zuccheri ed acidi organici.
La raccolta del Sauvignon Blanc è iniziata il 27 agosto: grappoli spargoli con una buccia spessa e croccante. Il raccolto è proseguito nel pieno rispetto dei tempi di maturazione di ogni singola porzione del colle, vendemmiata al raggiungimento della massima espressione aromatica.

Note tecniche
L’uva, raccolta all’alba, è stata pressata intera, con la massima delicatezza. Il mosto fiore che se ne ricava viene lasciato illimpidire con una decantazione statica, per 24 ore. Segue quindi la fermentazione alcolica che avviene per il 50% nei serbatoi in cemento a forma d’uovo, esclusivamente dedicati a questo vino, per il 10% in barrique nuove e per il restante 40% in barriques e tonneaux di secondo e terzo passaggio. Questi saranno i recipienti nei quali il Cicinis affinerà, arricchendosi grazie alla permanenza sulle fecce totali, fino alla preparazione del vino all’imbottigliamento. Durante questi 9 mesi, il vino matura a basse temperature, non svolgendo la fermentazione malolattica.

Con le radici ben salde nella storia e lo sguardo rivolto al futuro, Attems, nel comprensorio del Collio Goriziano, la parte più orientale del Friuli, interpreta il territorio con una visione autentica e contemporanea che si traduce in una gamma di vini pregiati, dalla personalità elegante e fortemente identificativa di un’area vitivinicola particolarmente vocata. Ad un’altitudine media di 130 metri s.l.m., 44 ettari di vigneti, proprietà dal 2000 della famiglia Frescobaldi, sono coltivati a Ribolla Gialla, Sauvignon Blanc, Pinot Grigio e Chardonnay. I vini: Cicinis – Collio DOC, Sauvignon Blanc, elegante e inteso; Trebes – Collio DOC, Ribolla Gialla, vibrante acidità e solida struttura Pinot Grigio Ramato – Friuli DOC, morbido e agrumato, Pinot Grigio – Friuli Doc; Sauvignon Blanc – Venezia Giulia IGT, Chardonnay – Venezia Giulia IGT, Ribolla Gialla – Venezia Giulia IGT.