Turismo, cibo, cultura e molto altro con il festival Tipicità che si è svolto il 2, 3 e 4 aprile sui 10.000 mq del Fermo Forum, con 130 espositori, autorità, testimonial e tanto pubblico intervenuto e non solo per le degustazioni possibili, le presentazioni e le performance dal vivo di artigiani, agricoltori e esperti, ma anche per i talk show con volti noti e chef stellati impegnati, questi, con le “chicche” del territorio marchigiano: dal mais ottofile di Roccacontrada all’anice verde di Castignano, dal topinambur dei Sibillini al carciofo di Montelupone, agrumi del Piceno, pisello di Montesanto, porro di Massignano, fava di Fratterosa, cappero di Borgocisterna, orzo nudo e scalogno di Pergola, lupino con cece e roveja, tutti compresi.
Taglio del nastro sabato mattina da parte del presidente della Regione Francesco Acquaroli, accompagnato dal sindaco Paolo Calcinaro e Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche, ANCI Marche, presenti anche i Magnifici Rettori degli Atenei partner di Ancona, Camerino e Macerata e l’Arcivescovo SE mons. Rocco Pennacchio che ha benedetto l’avvio dei lavori e i 90 eventi in programma.
Chi si è apprestato a visitare gli stand ha trovato i tanti gioielli delle produzioni alimentari locali, le varie manualità, i diversi territori, in un’esperienza unica, con tante novità in esposizione e vendita: i “Bio-creativi”, come il topinambur dei Sibillini, gli “Autockton” per gli amanti del vino, i “Fermenti & lievitati”, per i prodotti da forno, poi ancora altro cibo, birre, olio e curiosità del territorio, visibili nello spazio del “Mercatino” e infine l’area ben nota dedicata al “Grand Tour delle Marche”. A integrazione della manifestazione,  convegni/incontri, compresi due eventi “extra” per gli addetti ai lavori.
Deus ex machina dell’avvenimento, Angelo Serri con Alberto Monachesi e i validi collaboratori – Clothilde Cenier in particolare – una valida squadra supportata da sostenitori quali Regione Marche, Camera di Commercio delle Marche e ANCI Marche, Comune di Fermo, per la manifestazione che si è confermata punto di riferimento sempre più importante per la trentesima volta.

“Un’edizione che è andata al di là delle più grosse aspettative. È stato l’anno della ripartenza e fino alla vigilia dell’evento abbiamo avuto tante incertezze” – ha affermato Angelo Serri – “La gente è ancora spaventata, le incognite erano tantissime e tutti anelavano al ritorno alla vita normale e alla voglia di ripartire, non solo dei visitatori, ma anche dei produttori che si sono dovuti adeguare al mercato. Quale modo migliore di celebrare il trentesimo compleanno se non un ritorno alla condivisione? ” – Ancora Serri – “Tipicità 2022 è speranza. La pandemia ha insegnato che solo stando insieme possiamo andare avanti”.
Il presidente della Regione, Acquaroli, ha definito Tipicità “una base di rilancio”. Secondo lui, il festival è la dimostrazione della voglia della gente di tornare a sorridersi, di stare insieme e, soprattutto, di parlare di futuro.

Tra i presenti, molti i giornalisti (specie quelli enogastronomici) i blogger, influencer compresi, per raccontare e  valorizzare, tramite giornali, riviste patinate, radio TV e Web, le piccole e grandi realtà del  vero e proprio ecosistema del bello e del buono dove i veri protagonisti sono stati produttori, buyer e visitatori: una grande community che si è confrontata, facendo business, offrendo esperienze e che, terminato l’evento, rimane connessa attraverso la “Tipicità Endless Experience” e il relativo “Phygital” per valorizzare le eccellenze del contesto locale. Argomento dibattuto anche nei vari convegni, sul “Fare futuro con” (Marco Ardemagni di Radio Rai) sui “Territori digitali” (Stefano Parcaroli, CEO di Med Group e Giulia Farnesi, Mktg MyCicero) sulle analisi sensoriali digitali (Daniele Marinelli CEO Socialize Holding e Nicola “Tinto” Prudente, Rai e La7) sul Distretto biologico delle Marche (Mirco Carloni, vice pres. Regione Marche) su “Il rosso di sera” (Igor Iacopini, co-founder di Rosso di sera) e ancora su La naturale sostenibilità dei sogni (Annalisa Cerretani, assessore al turismo Comune di Fermo)  cambiamenti climatici, la sanità di prossimità, sulle pratiche commerciali del settore agroalimentare, la riduzione degli sprechi di acqua dolce e ancora le plastiche, gli itinerari sostenibili, l’identità del territorio, tutti incontri gestiti da autorevoli relatori – anche detti “biocreativi” – da Marco Ardemagni che tra gli altri ha intervistato Gioacchino Bonsignore (capo redattore TG5) che a sua volta ha animato anche altri seminari, pure con Francesco Adornato (rettore di UniMC) con Germana Borsetta, con Silvia Costantini (console generale d’Italia a Montréal – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che ha già svolto funzioni diplomatiche in tutto il mondo: in India, Bhutan e Nepal, in Cina, Africa, a Bruxelles, è Cavaliere della Repubblica italiana e, oggi a Montreal, è coadiuvata da una squadra di 15 addetti) e con Fabiano Alessandrini, Monia Marchionni, Leopoldo Gasbarro e Massimo Cupillari e la wine-love blogger Ilaria Cappellacci, hanno partecipato agli eventi svoltisi nella lounge del Fermo Forum nei giorni di Tipicità, alcuni dei quali, anteprime del prossimo “Grand Tour delle Marche (www.tipicitaexperience.it). Naturalmente i simposi più seguiti sono stati quelli a tema enogastronomico: dall’eccellenza dei Sibillini, la “fregnaccia”, all’olio evo, fino agli esclusivi “biodiversi” gusti di gelato del maestro Raoul Trozzo: I primi d’Italia (nel piatto) Il brodetto di Porto Recanati, L’Adriatico a tavola, Il petalo nel piatto, San Miniato: tartufo tutto l’anno, Sapori di enosophia e l’asparago di sant’Elpidio a mare, Cibi di territorio e qualità nel piatto e ancora, ricette e gusto della cucina antica, dalle arancine al pisello di Montesanto fino al “dining stile Marche”, insomma… tanta roba!

Cena dell’Accademia dello Stoccafisso e Associazione Italiana Sommelier – “Stoccafisso senza frontiere”- organizzata dagli alunni del Polo Carlo Urbani di Sant’Elpidio a Mare che hanno operato sotto l’attenta guida del prof. Stefano Isidori e realizzata da una dozzina di cuochi di tutta Italia che si sono sfidati a colpi di ricette dedicate al merluzzo essiccato. Presenti autorità, addetti ai lavori e vip e, per tutti, piatti con lo stoccafisso soggetto principale: cucinato all’anconetana, all’elpidiense, alla fermana, ma anche alla vicentina, con la ricetta di Rovereto (TN) di Reggio Calabria e di Alcamo (TP). Per chiudere la cena in dolcezza, le colombe pasquali di Atalia, annaffiate dal vino più gradito tra i 4 finalisti designati dall’AIS  Marche, annunciato dal suo presidente Stefano Isidori: il Passerina brut, spumante di casa Moncaro.

Occasioni di enogastronomia che hanno appagato i sensi dei giornalisti, dei gourmet e dei vip al seguito di Tipicità 2022 con le golose specialità locali, ma anche con una “fusion” con la cucina dell’Alto ascolano insieme a tanto spazio riservato al vino, con Autockton, il salone dedicato al “Vigneto Marche”: dai vini di montagna alle denominazioni marchigiane, senza dimenticare le bollicine. Accanto ai “vignerons” in rassegna e all’animazione di Marchigianamente, tante iniziative e approfondimenti con AIS Marche per riscoprire insieme le DOC e DOCG dei territori, le tecniche di vinificazione, il fascino ancestrale delle cantine.
E per i “lievitati”, la nuova area a cura di Molino Agostini, la “Fermenti & amp;” dedicata a tutto ciò che esce dal forno, con degustazioni e performance proposte da pizzaioli, panificatori, ristoratori e pasticceri, tutti cultori dell’”attesa”, quella per la lievitazione!
Infine nelle aree Coldiretti, Copagri e Confartigianato: droni, tecnologie innovative, agrichef, agricoltura sociale, approfondimenti sulle filiere, birra agricola e artigianale, formaggi e spirits, pasta funzionale, olio biologico, uova di Pasqua e colombe d’autore, utilizzo della canapa. E i più pigri hanno potuto mangiare in una vera e propria fattoria (poco distante dal Fermo Forum della fiera) la Fattoria Sociale Montepacini che, a pranzo e a cena, ha proposto un menù d’autore in collaborazione con lo chef Aurelio Damiani e il servizio di " e camerieri speciali"!
Qui di seguito, per chi non fosse potuto intervenire… è possibile rifarsi gli occhi con alcune di quelle prelibate preparazioni.

L’appuntamento è per la prossima edizione del 2023.
Chi può non manchi!

 (GfL)