Il riferimento della strofa di “battistiana” memoria, si addice perfettamente al signor Gaetano Maccari che in effetti ha fatto tutto da solo, costruendo e modificando macchinari proprio come li voleva lui e con che risultati…

Premessa: in Italia la pasta secca è tradizionalmente (ora anche per legge) confezionata con il prodotto della macinazione del grano duro (Triiticum durum) appunto la semola. Mentre con il grano tenero (Triticum vulgare) si fa la farina per la pasta all’uovo, per il pane ecc..  Morfologicamente i due tipi di grano non presentano differenze clamorose: il chicco di quello duro è leggermente più oblungo e d’aspetto quasi traslucido, mentre il chicco di grano tenero è opaco e tondeggiante. Il primo cresce nei terreni assolati del Sud Italia, quello tenero preferisce il clima più umido e tranquillo della Pianura Padana. Da questo, l’origine della differenza dei consumi tra pasta secca al Sud e pasta all’uovo al Nord.
Detto ciò, tenendo a mente il tal Manzetti che a metà XIX secolo realizzò la prima macchina impastatrice e, per questo – attestandogli doverosa gratitudine – consideriamo che abbiamo dovuto aspettare circa 150 anni perché un pari genio, con le sue realizzazioni e modifiche potesse riempire il mercato di pasta di semola di grano duro: quella secca, a sezione tonda  (vermicelli o spaghetti) a sezione forata (bucatini e ziti) anche rettangolare o a lente (trenette e linguine o bavette) a spessore largo (lasagne e reginette) e pure di pasta fresca all’uovo bio, anche al farro bio e pure di ottima “fresca” ripiena!

Chi? Come? Dove? Semplice: il suo nome è Gaetano Maccari (classe ’63) fa pasta esattamente come la faceva sua madre, ruvida e porosa, proprio realizzata con ingredienti italiani Dop e Igp, nel rispetto dei migliori metodi artigianali, ma lui la fa con le macchine che ha modificato ad hoc: trafilatura al bronzo a lenta estrusione, triplo impasto lento a bassa temperatura ed essiccazione sempre “slow”… così riesce a produrne più di 250 quintali al giorno con 87 dipendenti (di cui 64 donne)… Ah, tutto questo succede a Camerino (in provincia di Macerata, regione Marche, territorio da sempre vocato alla preparazione di eccellenze enogastronomiche, ma anche con le complicazioni di un territorio “violentato” dai terremoti del 2016 prima e dello scorso anno poi, senza contare la pandemia…).

Oggi, l’azienda di Gaetano Maccari – La Pasta di Camerino – è una gran bella realtà del tessuto economico locale (è il best brand di “Entroterra Spa” in zona Torre del Parco): con 400 referenze fattura 26,5 milioni di euro, vende l’85% della produzione in Italia e il resto lo esporta negli States e in Australia.  A gestire i vari reparti – industriali, commerciali, amministrativi, ci sono persone giovani, ma capaci e fidate, tra cui Federico, direttore generale (e “ceo” amministratore delegato) che segue la gestione quotidiana dell’azienda e motiva i dipendenti e Lorenzo, direttore operativo, impegnato dal packaging alla pubblicità, stampa e TV (è in onda in questo periodo lo spot di Pasta di Camerino sulle maggiori reti nazionali); naturalmente il cognome dei due ragazzi è lo stesso del fondatore “self made man” Gaetano, che con la moglie, Mara Mogliani, sono tutti… Maccari!

Famiglia Maccari seguendo la più logica delle deduzioni, ha basato la produzione con quanto richiedeva il mercato: materie prime di ottima qualità, lavorate nella migliore delle maniere, creando il prodotto che voleva il consumatore, soddisfandolo con una variegata gamma, un’ottimale distribuzione, preferendo GDO e punti vendita di qualità, considerando un mirato posizionamento (l’immagine all’interno del mercato rispetto alla concorrenza) un giusto prezzo di vendita e un packaging che identifichi subito il brand per confermare la scelta dei clienti già fidelizzati, evidenziando subito anche la provenienza italiana (fondamentale per la pastasciutta!) e, così facendo… in poco più di vent’anni, “La Pasta di Camerino” è diventato il terzo player nazionale del settore! Complimenti signori Maccari!

Naturalmente, nel vivacissimo mercato alimentare, le posizioni non sono mai acquisite definitivamente. Bisogna restare vivi e attivi, dunque occorre avere sempre qualcosa di nuovo da presentare e proporre come la tracciabilità al 100% e la “chicca” del QR Code in ogni confezione di La Pasta di Camerino, per ottenere info “fresche” sull’azienda.  Le innovazioni di casa Maccari, arrivano (appunto) con il “fresco”: pasta ripiena di altissima qualità (senza acqua né additivi) realizzata impastando uova fresche con farina di alta qualità di grano tenero, semola di grano duro o con una miscela di entrambe, riempita con svariati tipi di farcitura (carne delle migliori razze bovine: Chianina, Marchigiana e Romagnola, Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp compreso, poi Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano Dop) per portare sulla tavola degli italiani i sapori della tradizione, per soddisfare ogni esigenza dei clienti e anche per crearne di nuove e golose, con ricette originali e di facile realizzazione.
Davvero ottimi i tortellini al “Prosciutto di Parma DOP” e Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp in comoda confezione da 500 g. con due blister separati da 250 g. (proprio squisiti! Detto dal redattore, petroniano doc… NDR)

E tra le novità, occorre menzionare la nuova Pasta Hammurabi di grano antico monococco macinato a pietra, pasta che favorisce un buon metabolismo, regolarizzando il transito intestinale e prolungando il senso di sazietà. Hammurabi è ricca di tanti preziosi nutrienti! Tra gli altri il fosforo che contribuisce al normale metabolismo energetico, alla normale funzione delle membrane cellulari e al mantenimento di ossa e denti sani.  L’elevato contenuto di proteine (circa il 22%) e fibre, assicura la crescita e il mantenimento della massa muscolare, davvero ideale per gli sportivi.  Se è poco…

A confermare le giuste scelte aziendali, sono arrivati gratificanti encomi e premi: tra gli altri La Pasta di Camerino vincitrice de La migliore pasta italiana per il rapporto qualità/prezzo (menzione speciale “Un Affare di Famiglia”) poi il Premio CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Bandiera Verde dell’Agricoltura 2020 e, non si possono non citare, 7 scudetti, 2 Champions, 1 mondiale FIVB, 7 Coppe Italia, 3 Coppe CEV, 4 Supercoppe Italiane e 1 Challenge Cup, tutti trofei vinti dalla Lube Volley, squadra di pallavolo di serie A di cui La Pasta di Camerino è sponsor!
Congratulazioni famiglia Maccari, sempre vincenti!

Entroterra – Società Cooperativa Arl
Località Torre del Parco, 1
62032 Camerino MC
Telefono: 0737 640498
www.lapastadicamerino.it
lapastadicamerino@virgilio.it