“Per i tartufi bisogna vivere local ma pensare global…” questo è il “meme” di Luigi Dattilo, fondatore e presidente di Appennino Food Group: la sua vita sembra quasi una fiaba: Luigi, a 17 anni, con una passione infinita per gli animali e la natura, rifiuta un’automobile in regalo dal padre e vuole invece un cane da tartufo. E studiando con impegno, trova presto il suo primo tartufo bianco.
Nel 1985 fonda “Appennino Food Group” e l’attività cresce velocemente anche grazie all’insegnamento che Luigi ha imparato dalla sua famiglia: l’importanza della condivisione.
E non vende semplicemente tartufi e funghi, ma trasmette al cliente il suo amore per questo mondo proponendo le specialità del territorio, prodotte con cura artigianale e materie prime di alta qualità. Oggi la gamma comprende anche funghi porcini surgelati e a essicazione controllata, salse tartufate, tartufo a fette in olio, burro con tartufo, creme di formaggio e tartufo, creme di verdure e tartufo, la mitica salsa di tartufo bianco, sughi e condimenti per la pasta compresi: circa centoventi referenze! A conti fatti Appennino Food Group lavora trentacinque tonnellatedi tartufo all’anno, tutte rigorosamente verificate e certificate e di queste, circa un terzo viene esportato in tutto il mondo.
Così facendo Appennino Food Group è diventata una società per azioni nel mondo del tartufo e, mantenendo saldi i valori iniziali, oggi è una delle più importanti e qualificate aziende nel settore. La grande crescita dell’azienda ha evidenziato negli anni il bisogno di creare un’identità forte e riconoscibile per comunicare l’essenza di Appennino Food Group. Ecco il motivo per cui nasce la necessità di uniformare le diverse linee di prodotto.
L’amore per il territorio è un altro dei tratti distintivi di Appennino Food Group. Nonostante l’enorme crescita, l’azienda ha scelto di tenere la sua sede in Valsamoggia, luogo d’elezione per il tartufo bianco, zona strategica di impareggiabile bellezza. Ma ci sono anche due filiali estere (Singapore dal 2015 e Miami dal 2021) strategiche.
Un legame che si rispecchia nel nome: gli Appennini attraversano da nord a sud quasi tutta l’Italia e offrono un’inestimabile ricchezza culturale e gastronomica che Appennino Food Group da sempre sa valorizzare. La vocazione è quella di internazionalizzare un territorio commercializzando i suoi prodotti pregiati in tutto il mondo. L’azienda non esporta semplicemente merce, ma un’intera cultura, fatta di rispetto per la materia prima e per i luoghi nei quali cresce, di tradizione e di tecnologia all’avanguardia.
Non bisogna mai fermarsi nella ricerca di nuove soluzioni per migliorarsi nelle tecnologie di trasformazione, anche quando, come per Appennino Food Group, si sono già raggiunti standard qualitativi eccellenti. Inoltre la “mission” è quella di comunicare il tartufo nel modo corretto e farlo conoscere in tutte le sue potenzialità.
In anticipo su tutte le altre aziende del settore, Appennino Food Group si è dotata già nel 2015 di un macchinario pioneristico che permette cotture a temperature molto basse. Grazie a questa tecnica l’azienda ha ideato un metodo di produzione che permette di preservare tutte le proprietà organolettiche delle materie prime.
Angelo Dattilo è il responsabile di produzione dell’Appennino food Group. Gestisce la “fabbrica” come fosse un laboratorio svizzero, inoltre è micologo e fornisce quindi le necessarie certificazioni ai prodotto trattati. Con lui e Luigi, un altro socio è arrivato nel tempo: Roberto Fattore, 50 anni, grande esperto di tartufi e responsabile acquisto materia prima e poi c’è anche Giacomo Biviano e altri cinquantasei dipendenti. A proposito di materia prima, nel 2018 Appennino Food Group ne ha acquistata poco meno di 30 tonnellate, selezionando i migliori fornitori di Piemonte, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania e in particolare dell’Emilia.
L’Appennino Food Group è l’unica azienda di tartufi al mondo ad essere una S.p.a. con obiettivi importanti: mirare ai 16 milioni di euro di fatturato, rinnovare la struttura (da 1500mq a 4700mq.) e i comparti produttivi, incrementare il mercato USA e aprirne di nuovi (in 50 Paesi) ampliare le presenze nelle fiere internazionali e stipulare contratti con le più grandi catene alberghiere internazionali. Senza dimenticare gli habitué sotto casa: La buca di san Pietro (che ora ha chiuso) il Pappagallo di Ezio Salsini (che adesso ha cambiato gestione) il Nuovo Roma a Calderino di Nanni e Amerigo, a Savigno, che fu uno dei primi clienti…
Appennino Food Group S.p.A.
Via del Lavoro, 14/B
40053 Loc. Savigno
Valsamoggia (BO)
+39 051 960984/5
Orari di apertura al pubblico:
Lunedì / Venerdì:
8.30-12.30 / 14.30-17.00
www.appenninofoodgroup.it
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