Soli due giorni (il 15 e 16 gennaio u.s.) per la manifestazione europea che metteva in mostra la “DMO” (Distribuzione Moderna Organizzata) e per la ventunesima volta, nei 9 padiglioni bolognesi (metà del complesso fieristico) che hanno ospitato circa 1300 aziende espositrici (+23% dalla scorsa edizione) tra cui, ben 24 insegne della GDO, spalmate su 35.000 mq (contro i 27.800 del 2024) invasi dai molti lì in giro tra addetti ai lavori e pubblico (alla fine 23 mila i presenti) soli due giorni – dicevamo – sono proprio pochini (…) per una fiera che ormai si è confermata volano del Made in Italy a livello internazionale – nell’export dei formaggi, dopo avere sorpassato l’Olanda, siamo secondi solo alla Germania…–.
Per chi si è addentrato nel quartiere fieristico di Bologna, già trovare il parcheggio e entrare mettendosi in coda, ha accorciato il timing della giornata, non di poco. E le motivazioni per non mancare, c’erano tutte: Marca by BolognaFiere è l’unico evento italiano dedicato alla marca commerciale, la grande vetrina dove la fiera bolognese, in collaborazione con ADM, Associazione Distribuzione Moderna (al momento del taglio del nastro, il presidente BolognaFiere, Gianpiero Calzolari ha annunciato la formale partnership tra BolognaFiere e ADM fino al 2031) ha messo in bella mostra i prodotti dell’eccellenza italiana a marca deldistributore. Un’opportunità che, chi voleva toccare con mano i prodotti, incontrare buyers (oltre 1000 – dichiarazione di Antonella Maietta di BolognaFiere – più di 600 gli stranieri) e category manager provenienti dalle principali catene internazionali e chiudere contratti tra aziende di qualità, food e non food e i retailer pronti a riempire gli scaffali con il proprio marchio, non poteva perdere: a Marca by BolognaFiere fare business concretamente, è stato davvero possibile!

 

Il taglio del nastro dell’edizione numero ventuno di Marca 2025, presenti:
Michele De Pascale (neo governatore Emilia Romagna, secondo da dx)
Gianpiero Calzolari (primo a sx) presidente di BolognaFiere e Marco Lusetti, presidente ADM

 

Dovendo riferire – per mission – dell’accaduto e non potendo scendere in particolari specifici riferiti agli acquisti fatti da chi e a chi… ci limiteremo a descrivere le situazioni più eclatanti: gli stand più frequentati, sicuramente sono stati quelli “food”, protagonisti scontati della grande vetrina di Marca 2025, dove era esposta l’eccellenza del Made in Italy a tavola. Da evidenziare la continua ascesa legata all’offerta nel compartimento del biologico. Davvero pochissime le aziende note assenti tra i produttori di pane, pasta, piatti pronti, pizza, salsa di pomodoro, carne, pollame, verdure, legumi e vari prodotti dell’agricoltura, oltre a salumi, formaggi, condimenti e dolci, filiera del miele compresa, poi vini, liquori e pure “integratori”, in nome – questi – delle importanti prospettive che si delineano per il settore salute e benessere (oltre all’extra settore come abbigliamento, elettronica, arredamento, bricolage e giocattoli).
I prodotti erano suddivisi tra quelli della tradizione e dell’innovazione (tante le novità).
Tra i “non food” (prodotti per la cura della casa e della persona, attività per il packaging, i servizi e la logistica) le parole chiave sono state “sostenibilità e efficacia”, confermate anche durante il primo dibattito, contesto in cui sono stati sciorinati i dati a cura di “The European House – Ambrosetti” (progetti, studi e scenari strategici per istituzioni e aziende nazionali ed europee) a cui è intervenuto anche Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e del Made in Italy: “È il successo della grande distribuzione moderna – riferito a Marca 2025 – in grado di coniugare gli interessi del consumatore e della filiera che concorrono a rendere grande il Made in Italy”…
Tutto ciò – insieme ai numeri che confermano il grande successo dell’evento bolognese-internazionale e la grande e concreta attenzione alla sostenibilità  – ha confermato che i frequentatori, gli operatori e le insegne della DMO, hanno avuto a disposizione una vetrina varia, esauriente e proprio ben frequentata. Questo è certo!

Tra le innumerevoli novità:

 

 

 

Margherita S.p.A.: la storica azienda di Fregona (TV) nota per il suo approccio artigianale, ha presentato Ariosa, una nuova pizza gourmet premium destinata a rivoluzionare il mercato retail. Sotto il brand Re Pomodoro, Ariosa combina innovazione e artigianalità, distinguendosi per un impasto ad alta idratazione (80%) e lievitazione di 48 ore, che garantisce leggerezza, croccantezza e una texture unica. Ariosa replica l’esperienza della pizzeria con la praticità di un prodotto surgelato, posizionandosi come una soluzione distintiva e competitiva nel segmento delle pizze premium. Il prodotto nasce dalla partnership con ProPizza, grazie alla quale vengono unite tradizione e tecnologia. Ariosa è stata il fulcro dello stand Margherita a Marca 2025, affiancandosi alla gamma artigianale del brand e rappresentando un’opportunità per retailer e distributori, grazie alla combinazione di qualità, innovazione e convenienza.

Tra le notizie più curiose e pubblicate nel 2024 è una originale esperienza imprenditoriale che ha dato vita a un movimento culturale ripreso a livello globale. Nel panorama della ristorazione mondiale, infatti, “Al Condominio” di Verona ha conquistato l’attenzione dei media internazionali, ma ha anche ridefinito il concetto di convivialità, promuovendo un ritorno alla socialità autentica e al piacere di vivere il momento del pasto senza l’invadenza della tecnologia, con il suo invito “Posa il cellulare, stappa la bottiglia offerta e goditi l’atmosfera” che ha fatto riscoprire il concetto di convivialità bannando l’invadenza della tecnologia. Combinando così tradizione, innovazione e una buona dose di ironia, ha proposto con il Digital Detox un modo nuovo di vivere la ristorazione. Con il suo format rivoluzionario, è diventato un ambasciatore del buon vivere italiano, portando Verona al centro della scena mondiale, dimostrando come l’estro italiano possa ancora stupire il mondo.

nel 1974 nelle pianure del Friuli, vicino alla città stellata di Palmanova, l’azienda agricola Pradio della Famiglia Cielo, unisce tradizione e innovazione per creare vini unici. La famiglia Cielo, giunta alla quarta generazione, oggi alla guida della cantina, coltiva 35 ettari di vigneti su terreni friulani ghiaiosi e soleggiati, valorizzati dall’esperienza dell’enologo Gianni Menotti, vincitore del titolo di Miglior Enologo Italiano 2012. Grazie al microclima protetto dalle Alpi e influenzato dal Mar Adriatico, Pradio ha presentato vini freschi ed eleganti, sia bianchi che rossi. Dal 2022, l’azienda ha ottenuto la certificazione SQNPI per la produzione sostenibile. Si distinguono Passaparola Prosecco D.O.C., Priara Pinot Grigio Friuli D.O.C., Sobaja Sauvignon Friuli D.O.C., Rok Bianco e Rosso Venezia Giulia I.G.T., Starz Rosso Friuli D.O.C.. Da mezzo secolo ogni bottiglia Pradio racconta la passione per il territorio, combinando tradizione vinicola e attenzione all’ambiente.

 

De Angelis  ha partecipato presentando innovazioni nel settore dei piatti pronti e surgelati, con particolare attenzione alla linea gluten free e ai prodotti Made in Italy. L’azienda ha lanciato la gamma Maxi gusto di pasta ripiena e liscia, rinnovando anche le linee grafiche della selezione 200g e gourmet. Lo stand di 180 mq ospitava anche il rilancio del brand Poker, puntando su regionalismi e tipicità per soddisfare un pubblico curioso e attento alla qualità nelle diverse specialità regionali. In quest’ottica è stata presentata anche la rinnovata gamma Saòr del Mar, con piatti di pesce freschi e sostenibili, tra cui sughi, zuppe e proposte per bambini come i “Fish Rock di Merluzzo”, con packaging ecosostenibile e sughi a base terra che ampliano ulteriormente il ventaglio delle proposte. De Angelis combina così tradizione e modernità, con ricette autentiche e innovative, rispondendo alle esigenze di un consumatore dinamico, con gusto, qualità e sostenibilità.

 


BolognaFiere SpA
Viale della Fiera, 20 Bologna (BO)
www.marcabybolognafiere.com