Maggio 2023: l’Emilia Romagna è colpita da alluvioni: la prima dal 1° al 4 maggio e la seconda dal 17 al 19 maggio, con danni ingenti: 14 decessi, 10.000 sfollati, 280 frane, oltre 400 le strade interrotte, molti i piccoli centri isolati.
Si è trattato di un evento la cui eccezionalità è scaturita dalla combinazione di una serie di fattori, legati alla struttura e alla traiettoria del ciclone (in transito da sabato 12 maggio sul Mediterraneo e da lunedì 14 maggio sull’Italia) che sono stati: persistenza, intensità e convergenza delle masse d’aria umida.

I Comuni coinvolti in Emilia Romagna sono stati: Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Bertinoro, Brisighella, Budrio, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Castel del Rio, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Cervia, Cesena, Civitella di Romagna, Conselice, Cotignola, Dovadola, Faenza, Forlì, Galeata, Loiano, Lugo, Massa Lombarda, Medicina, Meldola, Mercato Saraceno, Modigliana, Molinella, Monterenzio, Monzuno, Mordano, Predappio, Premilcuore, Ravenna, Riolo Terme, Rocca San Casciano, Russi, Sant’Agata Feltria, Sant’Agata sul Santerno, Sarsina, Savignano sul Rubicone, Solarolo, Tredozio.
Purtroppo a originare un’alluvione sono state prevalentemente piogge abbondanti e prolungate. Le precipitazioni, infatti, hanno avuto effetti significativi sulla portata di fiumi, torrenti e canali che si sono ingrossati fino a esondare, cioè straripare o rompere gli argini, allagando il territorio circostante. In Emilia Romagna si sono ingrossati 23 corsi d’acqua e ben 22 sono esondati, causando le scene apocalittiche che hanno fatto il giro del mondo. Negli anni precedenti, la Regione aveva programmato la costruzione di ulteriori strutture di contenimento per mitigare gli effetti di eventi meteorologici come l’ultimo.

Le notizie sulla grave alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna hanno fatto il giro del mondo e tra i provvedimenti adottati, sospesi i pagamenti di imposte, mutui e bollette. In molti si stanno adoperando per raccogliere fondi da destinare alle persone più sfortunate. Tra questi c’è Elon Musk, CEO di Tesla e dell’agenzia spaziale SpaceX: Musk e il Gruppo Unipol hanno acquistato i terminali Starlink che permetteranno ai soccorritori, ai servizi essenziali e strategici, come ad esempio gli ospedali, e alla popolazione di avere accesso alla rete Internet. SpaceX sta in queste ore orientando i suoi satelliti, concentrandoli in modo da dare priorità alla regione Emilia Romagna, per fornire una maggiore copertura alle popolazioni colpite in questi giorni dall’alluvione. I terminali satellitari arriveranno nelle prossime ore dagli Stati Uniti e dalla Germania e saranno affidati alla Protezione Civile e alla Regione.

Di fronte a simili tragedie penso sia un dovere per ciascuno di noi portare il proprio contributo – ha affermato Carlo Cimbri, Presidente del Gruppo Unipol-. Unipol, oltre a supportare i propri assicurati, si sta adoperando per sostenere attivamente le comunità colpite”. “SpaceX, Starlink e Tesla – ha affermato Elon Musk, CEO di SpaceX e Tesla – sono liete di poter essere utili in ogni modo per aiutare l’Italia e la sua popolazione colpita dalle alluvioni”.

Il Governo sta richiedendo l’attivazione del Fondo di solidarietà europeo, al fine di ottenere risorse aggiuntive per affrontare l’emergenza e sostenere la ricostruzione delle zone colpite. Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di calamità per garantire il coordinamento efficace delle risorse e degli aiuti necessari, come pure ha fatto la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna che ha avviato la raccolta fondi “Un aiuto per l’Emilia Romagna”.
Nel frattempo si è messa in moto la macchina della solidarietà per aiutare le zone interessate dall’alluvione. Tante le campagne e le iniziative in soldi, macchinari e generi di prima necessità: la Rai si è fatta promotrice di una raccolta attualmente aperta, la Formula 1 ha annunciato la donazione di 1 milione di euro per le operazioni di soccorso, come ha fatto pure la Ferrari auto; la Lega Serie A di calcio ha promosso la raccolta fondi per la Croce Rossa Italiana (che sta operando nelle zone con 300 volontari e operatori Cri Opsa – Operatori Polivalenti Salvataggio in Acqua – specializzati in soccorso in ambiente alluvionale) durante le gare del weekend, attraverso una grafica televisiva dedicata in concomitanza con il minuto di raccoglimento previsto in tutti gli stadi per le vittime dell’alluvione. La Caritas diocesana di Bologna si è attivata con una propria sottoscrizione a sostegno delle aree colpite. Fattivi gli interventi di squadre di calcio come il Bologna FC, la Cremonese e altre anche del mondo del basket, Virtus e Fortitudo in primis. Moltissime e diverse le iniziative anche di vip, politici – anche Pierferdy Casini – attori e cantanti – Martina Colombari, il comico Giacobazzi – privati, aziende e istituzioni – tra i primi, il Comune di Battipaglia, la Fondazione Einaudi, la Fondazione Specchio d’Italia, il Gruppo Monrif, con  le sue testate cartacee e online – sono intervenuti per aiutare gli Emiliano Romagnoli.

Il Corriere della sera ha raccolto le testimonianze più agghiaccianti degli ultimi giorni. Si considerino per lucidità e verosimiglianza due episodi in particolare. Il primo racconta degli ultimi attimi di un 75enne, residente di Castel Bolognese, che si è rifiutato di lasciare il suo appartamento al pianterreno perché “ci era affezionato”. Non sono bastate le parole della vicina di casa collegatasi telefonicamente con lui dal primo piano del palazzo: “Mettiti in piedi sul tavolo, intanto chiamo i soccorsi. Dai che ce la facciamo…” gli aveva detto. Ma per l’anziano che non ha voluto sentire ragioni ed è rimasto in casa sua, non c’è stato nulla da fare. È stato ritrovato la mattina dopo, due metri sott’acqua.  Un altro tragico incidente è occorso a un anziano (89 anni) residente a Sant’Agata sul Santerno e da anni gravemente malato. Barbiere per tutta la vita. Ha poi deciso di chiudere baracca e burattini per occuparsi del figlio malato. Ma una volta a casa, senza attività lavorativa, si è ammalato anche lui. Costretto a letto, non è riuscito a salvarsi dall’acqua che man mano ha riempito il suo salone. Sua moglie, anche lei anziana, è riuscita a rifugiarsi al primo piano e a chiamare un elicottero dei soccorsi dalla finestra. Tratta in salvo ha pregato perché tornassero a salvare anche suo marito. Ma per lui non c’era più niente da fare. Il pianterreno era già completamente allagato.  Il bilancio delle vittime ad oggi è di 14 deceduti. La speranza è che vada a finire come a Solarolo, dove in una macchina sprofondata nel fango è stato ritrovato un uomo in precedenza dato per morto. L’uomo ha potuto raccontare tutto al Corriere: “Ero andato in campagna per salvare i miei tre cani, due sono morti, ma uno ce l’ha fatta… e anch’io”.
Il climatologo Pasini: “Dobbiamo adattarci a eventi così. Pensiamo al clima e ad opere che rispettino la natura

Per concludere con uno sguardo sereno e di ottimismo, segnaliamo uno sms che girava nei giorni scorsi che descrive proprio bene gli abitanti dell’Emilia Romagna:
“L’Emilia Romagna è quel pezzo di terra voluto da Dio per permettere agli uomini di gioire.
Gli Emiliani Romagnoli sono così. Devono farsi la bandiera? Il tricolore è nato a Reggio Emilia. Devono fare un’auto? Loro ti fanno una Ferrari, una Maserati, una Lamborghini, ma anche una Dallara o una Tazzari o una Pagani… Devono fare una moto? Loro costruiscono una Ducati o una Bimota (anche Malaguti, Italjet, Testi, Cimatti, Minarelli) e così l’antica via Emilia si trasforma in Motor Valley. Devono andare in giro in bicicletta? Loro diventano la regione con più piste ciclabili d’Italia. Devono fare un panino? Loro ti propongono: Prosciutto di Parma o di Modena DOP, Mortadella di Bologna IGP, Cotechino di Modena IGP, Culatello di Zibello DOP, Pancetta Piacentina DOP, Salame di Felino IGP e lo Zampone di Modena IGP. Devono fare un formaggio? Loro si inventano il Parmigiano Reggiano. Vogliono qualche alternativa? Grana Padano DOP, Squacquerone di Romagna DOP, Formaggio di Fossa di Sogliano DOP e il Provolone Valpadana DOP. Devono fare due spaghetti? Loro mettono in piedi la Barilla. Devono bere un calice di quel buono? Loro ti fanno: un Classico Pignoletto DOCG, una Romagna Albana DOCG, un Bosco Eliceo DOC  e poi, Colli Bolognesi DOC, Ortrugo dei Colli Piacentini DOC, Gutturnio DOC, Lambrusco di Sorbara DOC, e Grasparossa di Castelvetro DOC e Salamino di Santa Croce DOC, Sangiovese di Romagna DOC e il Trebbiano sempre di Romagna DOC. Devono farsi ricordare per altri prodotti tipici? Loro propongono: Aceto Balsamico Tradizionale di Modena o di Reggio Emilia DOP e quello di Modena IGP, Coppia Ferrarese IGP, Olio Extravergine di Oliva Brisighella DOP, Aglio di Voghiera DOP, Amarene Brusche di Modena IGP, Asparago Verde di Altedo IGP, Fungo di Borgotaro IGP, Marrone di Castel del Rio IGP, Patata di Bologna DOP, Pera dell’Emilia Romagna IGP, Pesca Nettarina di Romagna IGP, Scalogno di Romagna IGP e così diventano la migliore Food Valley mondiale! Devono farti un caffè? Loro ti fanno la macchinetta Saeco. Devono trovare qualcuno che scriva e canti canzonette? Loro ti fanno nascere gente come Pavarotti, Lucio Dalla, Morandi, Vasco, Liga, Zucchero, Laura Pausini, Cesare Cremonini e tanti altri… Devono farti una siringa? Loro tirano su aziende biomedicali a Mirandola e limitrofi. Devono fare piastrelle? Loro se ne escono con delle maioliche tra Sassuolo e Faenza. Possono camminare tranquilli quando piove? Bologna ha il portico più lungo al mondo. Gli Emiliano Romagnoli sono come i giapponesi, non si fermano, non si stancano e se devono fare una cosa, a loro piace farla bene e bella ed utile a tutti… Ci saranno pietre da raccogliere dopo un terremoto? Loro alla fine faranno cattedrali”.

FORZA EMILIA❤ROMAGNA!