Se ce ne fosse bisogno, anche da Cefalù (provincia di Palermo) una delle spiagge più ricercate della Sicilia, arriva la conferma che l’estate italiana sta ripartendo alla grande…

Da Isnart (Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio di e Unioncamere) e Report Confindustria, emergono dati più che positivi: +26% le camere vendute a giugno; ripartono e recuperano le città d’arte; trend positivo per la montagna, ma l’incremento più significativo lo fa registrare il mare: a luglio +63% e torna il turismo internazionale. Buone le prospettive per agosto. Sicilia tra le mete più gettonate e girando per Cefalù, lo si può capire molto chiaramente…

Cefalù, una spiaggia ritrovata, il mare di Sicilia, colori, luci, profumi, un arenile così pieno era da tempo che non si vedeva… “Tutto bene, una super estate quest’anno, la località è molto popolata, tanta gente, bel turismo, molte persone che si divertono… – è la bagnina Liliana Sansica che parla – Turisti che arrivano da tutta Europa, ma anche molti siciliani che hanno la seconda casa qui”.

Sicilia, meta tra le più gettonate del 2022: +12% rispetto all’anno scorso, seconda solo alla Puglia. Il segno + premia anche la ricettività.

“C’è voglia di esserci! Un’estate 2022 piena di turisti internazionali, ma anche una grossa presenza di italiani e anche un ritorno al mercato europeo che ha fatto la storia di questo paese negli ultimi trent’anni – dichiara Stefano Castiglia, albergatore cefaludese – In particolare è in evidenza il mercato francese, quello tedesco e l’inglese. I prezzi non sono aumentati, ma restano in linea con le stagioni precedenti e, come comparto, siamo riusciti a contenere l’aumento delle materie prime che non incidono sui prezzi ai consumatori”.

Per Daniela Mendola, guida turistica, dei tanti turisti che affollano l’isola, molti vengono da oltre oceano: “Sì per gli americani questi sono posti da non mancare se si arriva in Europa, specie la Sicilia con i suoi stupendi posti caratteristici, la devono visitare e assaggiare tutta!”.

Dopo aver apprezzato le splendide spiagge di sabbia finissima e il mare cristallino, al Lido (a due passi dalla città) o a capo Playa (per gli amanti dello sport) o, ancora, a Settefrati (per un’immersione nella natura) e avere ammirato il tramonto guardandolo attraverso la cosiddetta Porta Pescara (nella parte vecchia della città, vicino alla spiaggia e alla Marina, il porto antico, quello usato dai pescatori (anche set del film “Nuovo Cinema Paradiso”) per soddisfare le papille gustative, si può passeggiare tranquillamente per trovare i posti consigliati (i migliori spesso frequentati solo dai siciliani).

E camminando camminando, si può godere di una panoramica completa del centro storico, ricco di vicoli, stradine e vari elementi medievali, come quelli presenti lungo i pendii che vanno dalla Rocca a corso Ruggero, passando tra palazzi e monumenti, tra tipiche piazzette e chiese, come la magnifica cattedrale arabo-normanna (patrimonio UNESCO) senza mancare il bastione e il lavatoio medievale.  Quando già si avvertono gli invitanti odori dei cibi di strada, vuole dire che si è arrivati a qualche forno o antica taverna, o semplicemente si sta passando  vicino ad un “food truck” e allora… buon appetito”!

Il menù propone: panino con la milza, pane e panelle, crocchette, sfincione, bocconcino di pane cunsato (o con ricotta fresca e arancinette) o vari finger food crostino di pane, bruschette di caponata di melanzane e arancina (arrotondata si dice al femminile a Palermo) o arancino (più appuntito, si dice al maschile a Catania. Per comunque mettere insieme il pranzo con la cena… un’esperienza da fare assolutamente, è pranzare o cenare in una casa privata locale, con un cuoco casalingo certificato, che consiglia anche i giusti vini.  Una specie di “catering” esclusivo o per i più esigenti, un completo “banqueting”.

Allora potrete chiedere di farvi preparare un antipasto tipo “cacio all’argentiera” (caciocavallo fresco, aglio, olio d’oliva extravergine, sale, pepe, origano e aceto di vino) o un “risotto al prezzemolo”, o una “caponata di melanzane” (caponata da “capone”) o al “lampuga” (pesce dalla carne pregiata e asciutta) condita con la salsa agrodolce (nel tempo il popolo sostituì il pesce con le più economiche melanzane) maritata con ortaggi fritti, sugo di pomodoro, sedano, cipolla, olive e capperi, in salsa agrodolce. Per secondo, “carne murata” (esempio di cucina povera siciliana): murata perché la carne era chiusa all’interno del tegame con il coperchio che non si apriva più fino al termine della cottura. Poi in alternativa, “cotoletta all’aceto”, “polpette di ricotta”, “involtini di pesce spada”, “cozze gratinate”, “sarde a beccafico” e “fagioli alla menta”.

Cosa bere con tutto questo ben di Dio? Un Grillo Doc: gradazione alcolica:13.5°; colore: giallo paglierino; sentori: papaia, pesca bianca; vino di grande freschezza e aromaticità, proveniente da uno dei più rinomati vitigni dell’isola che si è splendidamente adattato alle condizioni pedoclimatiche della contrada Mandranova. Note agrumate e tropicali, sapientemente esaltate dal lavoro in vigna, si coniugano a un finale la cui dolcezza non risulta mai essere stucchevole; temperatura di servizio:12.0 °C; età ottimale: da 1 a 3 anni. Oppure un Benedè di Alessandro Di Camporeale; fermentazione per 15 gg. circa a bassa temperatura; affinamento: 6 mesi in vasca d’acciaio; gradazione alcolica:13.0°; colore: giallo paglierino; sentori: albicocca, pesca bianca; freschezza, morbidezza ed eleganza sono le caratteristiche salienti di questo vino piacevolmente complesso, dalle non comuni doti di vivacità e persistenza; temperatura di servizio:12.0 °C; età ottimale: da 1 a 3 anni. O ancora un Contessa Entellina Cabernet Sauvignon Doc: gradazione alcolica:14.0°, colore: rosso rubino; sentori: ciliegia, ribes, ribes nero; appeal lungo e persistente, con un gusto di tannini avvolgenti, per niente ruvidi che equilibrano una forza alcolica evidenziata con elegante determinazione; temperatura di servizio:18.0 °C; abbinamenti: formaggi piccanti, pasta al forno, salumi, selvaggina. E a fine pasto un Kaid Vendemmia Tardiva IGT di Alessandro Di Camporeale; vinificazione: macerazione per otto giorni circa, a temperatura controllata, affinamento: 15 mesi in barrique di rovere Allier e 6 mesi in bottiglia a temperatura costante; gradazione alcolica:13.0°; colore: rosso rubino; sentori: chiodo di garofano, ciliegia, cioccolato, pepe nero, ribes, tabacco; moderatamente dolce, ampio, di straordinaria complessità e persistenza, è un vino eccezionale di innata e impareggiabile classe; temperatura di servizio:16.0 °C; età ottimale: da 3 a 10 anni.

E per concludere il “pranzo street food” in dolcezza, “mostaccioli” semplici o ripieni di marmellata (possono essere ricoperti di cioccolato fondente, al latte o bianco) o se no, ci sono i dolci celeberrimi, squisitissimi, rinomatissimi, della pasticceria siciliana: la “frutta martorana”: pasta di mandole finemente modellata e colorata a perfetta riproduzione di frutta o ortaggi o pesci, il “cannolo”(termine dialettale che indica una sorta di rubinetto da cui esce la ricotta, tradizionalmente di pecora e la “cassata siciliana” (in realtà l’origine è araba, viene dalla cucina saracena e si chiamava “Quas’at”, bacinella grande e tonda) la sua preparazione richiede molta abilità nel mixare con ricotta e pan di Spagna, zucchero, limone, arancia amara, mandarino e mandorla, poi ci vuole molta bravura per i decori, barocchi e sontuosi… e molta calma per gustarsela come si deve…

Eh sì, nel centro di Cefalù c’è un turismo lento, curioso e ”bongustaio”… diverso da quello che affolla le spiagge. Comunque l’estate 2022 per Cefalù, è già alta stagione!

Centro informazioni turistiche
Piazza del Duomo, n° 9
90015 Cefalù  (PA)
Tel.: 327 196 5559

(Antonio Farnè inviato Tg2 Rai)