Fino all’8 giugno prossimo, va in scena la quindicesima edizione di “Naturalmente Imola”, la manifestazione organizzata dal Comune di Imola con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della Città metropolitana di Bologna, con il sostegno di CLAI Imola e Fondazione Cassa di Risparmio di Imola.
L’edizione di quest’anno è stata inaugurata sabato 30 aprile nel Parco delle Acque Minerali, un luogo simbolico per una manifestazione che, quindici anni fa, vide la luce proprio in questo meraviglioso spazio verde della città. Un ritorno alle origini quindi per celebrare il successo di un evento che, di anno in anno, suscita l’entusiasmo dei cittadini imolesi e dei numerosi visitatori che scoprono (o riscoprono) le bellezze naturali di Imola.
Protagonista dell’evento il Centro sociale la Tartaruga di Toscanella di Dozza, in provincia di Bologna che propone – tra le tante iniziative – il così detto “Pollaio sociale”, per partecipare attivamente ad un percorso di consapevolezza sulle tematiche della salvaguardia dell’ambiente, del benessere degli animali da allevamento e dei vantaggi nutrizionali del consumo di uova fresche, prodotte con metodi che privilegiano la natura ed il rispetto per la medesima. In due strutture costruite in legno presso il Centro, sono ospitate 75 galline ovaiole e livornesi. Adottando una di quelle galline, che sarà accudita nella sua quotidianità con particolare attenzione, lì dove vivono, circondate da un pascolo recintato, le galline sono libere di razzolare e cibarsi autonomamente come deciso da Madre natura; l’alimentazione è integrata con mangime bilanciato e verdure fresche di produzione del Centro. Così, a fronte di una donazione di 100 euro, si avrà diritto di ritirare direttamente presso il centro, ben 240 belle, sempre fresche e sane, uova all’anno. Per informazioni chiamare lo 0542673630 oppure scrivere una mail a tartaruga@seacoop.coop o anche alla pagina Facebook facebook.com/pollaiosociale
Il Centro è impegnato anche nel “Giardino degli orti” che nasce e vuole vivere come attività integrante della quotidianità del Centro occupazionale, inteso non solo come luogo, ma come persone che vivono quel luogo: ospiti, operatori, familiari e orticoltori.
Per “orto sociale” si intende un appezzamento di terreno messo a disposizione tramite assegnazione a titolo di contribuzione economica annuale ai cittadini e alle cittadine del territorio attiguo/limitrofo al Centro, che ne facciano richiesta. Dette coltivazioni ortive sono disposte in lotti di circa 70 mq ciascuno, delimitati da confini interni ed esterni all’area coltivabile e dotati di attacchi per l’utilizzo dei presidi di irrigazione.
Gli orti sociali rappresentano una vera e propria opportunità sociale e possono, oltre a fornire prodotti di sicura provenienza da destinare al consumo alimentare e a un’opportunità di utilizzo del tempo libero, creare occasioni di integrazione, ricreative e formative.
Inoltre il Centro è impegnato anche nella produzione e vendita di piante per i propri orticoltori, con attività di orticultura in serra per la produzione di piante aromatiche e orticole.
Al Centro Occupazionale “La Tartaruga” sono disponibili orti con “vasche rialzate” destinati a persone con limitazioni motorie ed ausili e a anziani. Il progetto, che ha come obiettivo quello di permettere a soggetti con difficoltà motorie di coltivare la terra e curare la crescita delle piante, è sostenuto da Montecatone Rehabilitation Insitute, Fondazione Montecatone Onlus, Coop. Casa Guglielmi, Ist. Scappi sez. Scuola in Ospedale -.
Altre attività
Il Centro si occupa anche di assemblaggio o esecuzione di parti in lavorazione o confezionamento di materiale su committenza esterna, attività di consegna della lavanderia presso strutture di Seacoop e della realizzazione di oggetti in ceramica, serigrafia e carta riciclata da vendere presso mercatini o su committenza.
Il nucleo aziendale è composto da un piccolo gruppo di ospiti presso un’azienda imolese.