Rifondazione a tutti gli effetti per quello che era “Fico” il primo grande parco agroalimentare che alle porte di Bologna, il 18 febbraio scorso, aveva chiuso momentaneamente per mettere a registro l’intera macchina. Allora il deus ex machina dell’ambaradan, Oscar Farinetti (fondatore di Eataly e pure dello stesso Fico) disse: “Presto si riparte e sarà tutto diverso…  Sarà una figata pazzesca!”

Dopo qualche ritardo per fisiologici imprevisti, tempi di cantiere allungati e un investimento di 15 milioni di euro, la struttura – annunciata via tv dal simpatico quanto azzeccato testimonial Patrizio Roversi – da oggi è pronta e riparte tutta nuova, tutta diversa con la sua mission di parco tematico, riveduta e corretta, ribattezzato “Grand Tour Italia” – aperto dal giovedì alla domenica, raggiungibile con bus, tram e navette nei week end – si presenta per coinvolgere il target più allargato possibile per un’offerta diversificata per ogni fascia d’età: per big spender, attenti ad ogni aspetto dell’esperienza turistica, per i foodies (buongustai) i turisti che cercano le autentiche tradizioni locali e quelli enologici, interessati ai prodotti di cantine ed enoteche.

Tante le novità: intanto non si paga il biglietto d’ingresso e nemmeno il parcheggio, poi non ci sono più gli animali della cooperativa agricola e non c’è più il supermercato dove fare la spesa, ma c’è invece una grande libreria  all’ingresso e subito, sullo sfondo scenografico di tanti portici (uno dei simboli petroniani, pure patrimonio Unesco)  ci si avvia verso 20 attività ristorative (7 già presenti nella precedente formula) più tre “speciali” (tra cui una bolognese) che rappresentano le regioni di tutta Italia e dove nei rispettivi ristoranti si possono assaggiare le tipiche specialità (a prezzi contenuti) per approfondire la cultura enogastronomica, antropologica e didattica (target scolaresche). E, tanto per presentarsi, “rosetta” con la mortadella IGP e bicchiere di Lambrusco a 5 euro!
E ancora, fruibili per tutti, ci sono diversi modi di intrattenimento: dal minigolf, al parco avventura, fino a una vera e propria pista per go kart e (entro fine anno) anche una palestra per i cultori del fitness. Lì vicino, un’ampia sala congressi e un’“area vip”, prevista per ospitare gli appassionati di calcio che dal 2026 frequenteranno il nuovo “stadio temporaneo” (prospiciente proprio il Gran Tour) per seguire le partite casalinghe del Bologna FC.

Grand Tour Italia si sviluppa tutto su 50 mila metri quadrati, gestiti da 150 dipendenti che cureranno anche le attività collaterali indicate da wall interattivi, come i laboratori del gusto, i corsi di cucina (per pasta e pizza) anche per sommelier e la novità il Luna Farmcon giostre che ruotano, saltano e volano, ma anche videogiochi e realtà virtuale, spazi dedicati alle feste e uno shop con souvenir…  

 

L’amministratore delegato, Piero Bagnascoche il format sarà esportabile (magari  anche in USA e Cina) anche se la priorità resta quella di fare bene a Bologna. Considerando poi il grande afflusso di turisti stranieri, proprio sotto alle 2 Torri, si spera di arrivare a cifre importanti che premino lo sforzo: per la soddisfazione di tutti, alla fine del primo anno, basterebbero un milione e mezzo di presenze e magari 30 milioni di fatturato, anche per dare una efficace risposta a chi descrive Bologna solo come un “mangificio di mortadella”… (perché oltre alla mortadella… c’è di più!)

 

10 KM DAL CENTRO DI BOLOGNA (13123 PASSI)26,2 KM DALL’ AEREOPORTO, 5,3 KM DALLA STAZIONE CENTRALE
A PIEDI: 1 ORA E 37 MINUTI, IN AUTOBUS: 48 MINUTI, IN AUTO: 30 MINUT


Grand Tour Italia
Via Paolo Canali 8 Bologna (Italy)
Tel.: 051 002 900
www.grandtouritalia.it