“Fellini e Rimini, tra memoria e sogno ” è il nuovo videoracconto con cui Stefano Accorsi – testimonial dell’Emilia Romagna – torna oggi, mercoledì 6 luglio sui suoi canali social (seguiti da oltre 1 milione di followers), per rendere omaggio al genio del regista Federico Fellini e alla magia di Rimini, sua città natale (). Quella Rimini che il Maestro stesso aveva definito “pastrocchio confuso, pauroso, tenero”, filtrata nei suoi film dal suo sguardo sognatore e visionario e dalla sua nostalgica memoria. La città da cui si è allontanato da ragazzo, ma da cui non si è mai separato affettivamente, perché per lui era “la terra dove si desidera sempre ritornare”.

Così la voce di Accorsi descrive, nel filmato di poco più di 2 minuti, alcuni dei luoghi tanto cari al regista, frutto di memorie a volte trasfigurate dalla sua immaginazione: il Grand Hotel, la favola del lusso e dello sfarzo orientale, il ponte di Tiberio, sul quale le auto della Mille Miglia sfrecciavano verso Piazza Cavour, il Cinema Fulgor, dove Fellini vide il suo primo film e scoprì la magia della settima arte (immortalato nel suo celebre film “Amarcord”), il molo di Rimini e il mare d’inverno – “Rimini, con questo grande respiro, questo vuoto aperto del mare”, come lui stesso la definiva – una presenza fissa in quasi tutti i suoi film, a testimonianza dei suoi malinconici ricordi. E infine, il neonato Fellini Museum, museo diffuso con le sedi di Castelsismondo e Palazzina Valloni “cucite” insieme dallo spazio aperto di Piazza Malatesta con la panca circolare, il velo d’acqua e il Bosco dei nomi, citazioni da alcune delle più celebri pellicole del Maestro, da 8 e 1⁄2 ad Amarcord (https://www.fellinimuseum.it/).

“Fellini, attraverso i suoi film, ha fatto di Rimini una regione dell’anima, una dimensione della memoria” – racconta Accorsi nel filmato. “Intorno alla sua città e ad alcuni luoghi magici Fellini costruisce un’idea universale di bellezza, un luogo ideale, filtrato dai suoi ricordi e dalle sue visioni”, prosegue l’attore.

“Una Rimini sognata, spesso non del tutto fedele alla realtà, ma come si può mettere a freno la fantasia di un mago abituato a maneggiare i sogni, un inventore dell’irreale? Perché nulla si sa, tutto si immagina”.

E poi conclude: “Siamo andati a cercare Rimini in Fellini e Fellini in Rimini, perché tutto nel cinema di Fellini è un’evocazione della città e tutto, nella città di Rimini, ci parla ancora oggi di Federico”.

Uno dei luoghi più evocativi e rappresentativi del cinema e del genio di Federico Fellini è il Fellini Museum(https://www.fellinimuseum.it/), terminato nel dicembre 2021. Un museo diffuso che si sviluppa su tre punti cardine del centro storico di Rimini: Castel Sismondo, rocca del XV secolo al cui progetto contribuì Filippo Brunelleschi; Palazzina Valloni, sede del celebre cinema Fulgor, un edificio di origine settecentesca, e Piazza Malatesta, una grande area urbana, con installazioni artistiche, un velo d’acqua a rievocare l’antico fossato del castello e una grande panca circolare che, come nel finale di “8½”, vuole essere un inno alla vita e alla voglia di stare assieme.

Il videoracconto – pubblicato anche sui canali social di promozione turistica dell’Emilia Romagna, @inEmiliaRomagna e su Lepida Tv (https://www.lepida.tv/) – rientra nel progetto web triennale 2020-2023 di promozione turistica “Via Emilia”, realizzato da Apt Servizi Emilia-Romagna con la collaborazione delle 3 Destinazioni turistiche regionali – Visit Emilia, Territorio Turistico Bologna-Modena e Visit Romagna.