C’è anche chi, utilizzando l’hashtag di un particolare cibo, trova quale sia lo street food che totalizza più post su TikTok. Da lì a creare una classifica, è un attimo… Si ha così l’hit parade dei “cibi di strada” più popolari al mondo
Con questi dati si tratta un mondo che riguarda una consistente gamma di alimenti e bevande pronti per il consumo, da mangiare in piedi, sul posto e che rappresenta compiutamente la tradizionale cucina locale. È diffuso in tutto il mondo ed è sempre legato alla cultura dello stesso Paese. Utilizzando come guida foto e video postati su TikTok, il fornitore online di servizi finanziari Remitly, ha svelato quali siano gli street food che accumulano più hashtag su TikTok e dunque sono i più popolari e iconici del mondo.
Di seguito consideriamo i principali sulle circa 300 specialità street food di 136 paesi più comuni nel mondo.
Dominano i Tacos, totalizzando 1,8 milioni di post sul social. Noti in tutto il mondo, i Tacos sono tortillas messicane piegate su sé stesse, fatte con farina di mais o di frumento (soprattutto nel Nord del Messico) contenenti condimenti di vari tipi: carne, salse e formaggi, guacamole e panna acida.
Occupano il secondo posto in classifica i “Panipuri” o Phuchka chiamati anche “Gol gappa” (tipo di merenda originaria del subcontinente) che hanno totalizzato 734.200 post: composti da una conchiglia di pane fritto “puri” tondo e cavo, riempito con una mistura di acqua aromatizzata (conosciuto come “imli pani”) con tamarindo chutney, peperoncino in polvere, chaat masala, patate, cipolla o ceci. Questo spuntino è anche molto conveniente: in India è venduto al prezzo di 30 Rupie (Rs) per sei pezzi.
Il classico hot dog americano racimola 653.700 post su TikTok e si aggiudica il terzo posto in classifica.
Ottimo stuzzichino che si prepara tagliando a metà e longitudinalmente un’apposita pagnotta tenera oblunga (hot dog bun) oppure forata con un’apposita macchina per inserendovi un würstel e altri ingredienti a piacere tra cui ketchup, senape e maionese, formaggio, crauti e cipolle fritte. Alimento da fast food conosciuto al pari dell’hamburger, l’hot dog è popolarissimo in tutto il mondo, specie negli Stati Uniti, dove è venduto negli stadi e nei chioschi ambulanti, sia accompagnato da note salse o mostarda e pure carico di cipolle e sottaceti.
Nella top 5 troviamo anche i Waffle belgi (Belgian Waffle in inglese) – 409.000 post su TikTok – detti “Gaufre di Bruxelles” (o La Gaufre) dessert belga di fama internazionale, con riconoscimenti ottenuti dal New York World’s Fair nel 1964 e dall’Expo 2005 in Giappone. Composti da un impasto leggero, i Waffle sono ideali a colazione o con il brunch, offrendo una varietà di opzioni di guarnizione sia dolci che salate, per accentuarne ancora di più il sapore.
Al quinto posto il Croissant, noto in tutto il mondo come lo snack francese per antonomasia. Composto da pochi ingredienti: farina, burro, acqua, lievito di birra e pochissimo zucchero (per non appesantire l’impasto e dare la caratteristica fragranza). L’albume è utilizzato solo in superficie per dare l’effetto “croustillant” (croccante) e l’invitante colore alla crosta.
Altri tre street food, sempre francesi, compaiono nei primi 15 posti in classifica: le crêpes, i macarons e le frites (patatine fritte). Le crêpes citate da più di 251.000 post, sono un tipo di cialda morbida, sottile e non croccante, cotta su un testo bollente (superficie rovente tonda). Anche dette “crispelle”, sono frittelle tipiche di diverse regioni italiane. Possono mangiarsi pure d’asporto, sia dolci (con frutta fresca e crema) che salate (ripiene di formaggio).
I così detti biscotti da forno, i Macarons, pur affermatisi in Francia fin dal XVI secolo, hanno il nome che comunque deriva dall’italiano e prima ancora, dal greco. Sono tra gli street food più cari (economicamente) perché la preparazione è lenta, laboriosa e richiede molta maestria. I “gusci” (le due parti esterne) sono molto delicati, inoltre occorre montare la meringa a neve e incorporare la farina di mandorle, molto ben setacciata, fine fine… Le “Frites”, noto alimento protagonista in tutto il mondo, ma in particolare nei Paesi anglofoni: sono patate tagliate a fette allungate e fritte in vari modi: in Belgio si usa il sego bovino “Blanc de bœuf” in una speciale friggitrice; in generale, in Italia e Spagna, se non fritte con gli oli vegetali più diffusi, sono cotte al forno fino a quando non assumono la caratteristica croccantezza e, se non subito sbafate, sono impacchettate in buste e, messe in vendita.
Dalla Spagna sono presenti in classifica i Churros, dolci dalla forma cilindrica e allungata tipici della cucina di Madrid e pure latino-americana; sono a base di una pastella fritta, spolverata di zucchero a velo, con l’aggiunta di cannella. Non poteva mancare la Paella, piatto a base di riso, zafferano, verdure, carne e/o frutti di mare, di origine Valenziana che successivamente si è diffuso in tutta la Spagna, acquisendo popolarità all’estero, in particolare nel bacino del mare Mediterraneo. Un adattamento della ricetta, noto come Paelya o Arroz a la valenciana, è entrato a far parte della cucina filippina.
E poi, le Croquetas anche “Croquette” (croccare) è pietanza generalmente di carne macinata o di pesce, o di patate o, ancora, di riso; solitamente sono a forma cilindrica o sferica (come polpette…) impastate nel tuorlo dell’uovo, impanate e fritte in olio o burro.
Intanto, dall’altra parte dell’oceano, cinque tra i 20 street food più popolari, la fanno da padrone: le Tamales in Guatemala, le Poutines in Canada e l’Elotes in Messico. Tamales: ricchi involtini ripieni di carne (di pollo o maiale o entrambi) speziati di pepe, accompagnati da capperi, olive, salsa di pomodoro e pasta di mais; infine sono accuratamente avvolti in una foglia di banano. Poutines: piatto tipico del Québec composto da patate fritte, cagliata di formaggio e salsa gravy. Elotes: normali , chiamate altresì “Mazorca” che i venditori di strada, del Paese – già dei Maya e degli Aztechi – lessano o arrostiscono, poi infilzano con un bastoncino di legno trasformandole in snack da passeggio. In alternativa, le propongono anche abbrustolite al buon sapore di affumicato.
C’è anche la classifica per i vegani
In questo studio non poteva mancare la classifica degli street food vegani più gustati. Ancora una volta i Panipuri sono primi scelti da chi preferisce evitare prodotti di origine animale. Anche i Churros (accompagnati però da una fonduta di cioccolato vegano) e le patatine fritte compaiono in classifica.
Altri piatti – plant-based – degni di nota sono il Fufu dalla Guinea, nome dovuto al suono che emette l’aria che esce quando viene amalgamato: impasto a base di alimenti amidacei, platano o manioca, tritato e servito con verdura stufata, riso in salsa saporita; in genere è consumato assieme a zuppe, in particolare in Africa occidentale – Guinea e Ghana – ma è diffuso anche nei Caraibi.
Poi ci sono i Tteokbokki (torte di riso cotte a fuoco lento) della Corea del Sud rientranti nella categoria dei “tteok”,gnocchi di riso glutinoso saltati in padella e conditi con salsa piccante di Gochujang (a base di peperoncino) ai quali sono aggiunti Eomuk, uova bollite e scalogno. Piatto economico tipico delle e delle tavole calde del Paese asiatico.
Ryan Riley, vicepresidente del marketing per le aree EMEA e APAC a Remitly, in merito a questo screening, ha commentato:
“Visitare o trasferirsi in un nuovo paese rappresenta l’opportunità perfetta per provare un modo di cucinare e mangiare diverso da quello di casa; assaggiare gli street food che il luogo offre è spesso il modo perfetto per cominciare a mischiarsi con gli usi ed i costumi del . Lo street food è da sempre un punto fermo nelle comunità di tutto il mondo, perché non solo è un’opzione conveniente e deliziosa, ma anche perché offre l’opportunità di creare una connessione profonda e unica con la cultura e la storia del luogo.
Negli ultimi anni TikTok è diventato fonte di ispirazione per amanti del cibo da tutto il mondo, che consultano il social alla ricerca di nuove specialità da provare. Per questo motivo abbiamo analizzato dati da questa piattaforma per creare la nostra classifica di street iconici, che comprende alcuni classici assoluti tra cui i tacos e gli hot dog, ma anche dei tesori nascosti come il fufu dalla Guinea. Specialmente quando si tratta di street food è utile fare prima le ricerche necessarie per assicurarsi di essere ben informati per quanto riguarda gli usi ed i costumi del luogo. Rispettare la cultura locale è fondamentale quando si è in un altro paese; per questo è bene evitare di fare foto senza chiedere permesso ai venditori e al cibo che cucinano e buona abitudine lasciare una recensione positiva. Dovunque vi troviate nel mondo e che preferiate dolce o salato, troverete senza dubbio tra le bancarelle di un mercato di cibo qualcosa che vi farà venire l’acquolina in bocca!”
Remitly è un servizio di rimesse online americano con sede a Seattle, negli Stati Uniti, che offre trasferimenti internazionali di denaro in oltre 170 paesi. È stata fondata nel 2011 da Matthew Oppenheimer, Josh Hug e Shivaas Gulati ed è stata quotata in borsa sul Nasdaq nel settembre 2021. Remitly Europe Limited – opera come Remitly – è registrata in Irlanda ed è regolamentata dalla Banca centrale d’Irlanda.
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