A Fiere Verona ha preso il via la 55ima edizione della principale rassegna mondiale dedicata al vino e ai distillati: su 100mila mq, 17 padiglioni espositivi, oltre 4mila aziende da tutta la Penisola e, nella sezione internazionale, operatori provenienti da oltre 30 Paesi. Un’edizione speciale che catalizza diversi temi di attualità: business, internazionalizzazione e posizionamento.  Mille i top buyer (+43% sul 2022) da 68 Paesi selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia. Chiuso il 2022 con un giro d’affari consolidato di 65,4milioni di euro (+4%) e con un MOL (margine operativo lordo) di 8 milioni. Negli USA (primo mercato per l’esportazione per i nostri vini) il valore è aumentato del 10% pari a una quota di mercato del 23%.

Il presidente di VeronaFiere, Federico Bricolo, afferma: “Definita la mappatura dei nuovi top buyer”Maurizio Danese, l’amministratore delegato, dal canto suo: “Grande ritorno di Asia con Cina e Giappone in testa, Nord America e nord Europa sono saldamente presidiati”

Nella festa dell’anteprima, “Opera wine” folla delle grandi occasioni per l’evento esclusivo che offre agli operatori del settore di tutto il mondo, la possibilità di conoscere i 130 migliori

vini rossi, bianchi, rosé e spumanti, tra tutti gli italiani. Sono gli esperti di Wine Spectator (testata riconosciuta a livello internazionale del mondo vitivinicolo) che hanno scelto, dopo un attento esame visivo e gusto-olfattivo, le etichette dei vini italiani, assegnandone il relativo punteggio. Dopo il tasting, che rappresenta l’anteprima della fiera veronese, sul podio – ancora una volta – la Toscana (Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Bolgheri e Supertuscan) con 35 cantine selezionate, poi il Piemonte (Barolo, Barbaresco) e Veneto (Prosecco, Amarone della Valpolicella e Soave) si inseriscono Sicilia e Campania e si rivalutano le Marche (Verdicchio). Aumenta l’appeal dei vini del sud, come il Passito di Pantelleria, ormai un vero classico.

Dieci nuovi ingressi e venti uscite rispetto al 2022. Le regioni del nord trionfano con 57 etichette, il centro si attesta a 44 e il sud a 29.

Dopo i rumors delle scorse settimane su quanto sono dannosi gli alcolici, il discorso “vino e salute” sarà approfondito proprio al Vinitaly.
Il ministro Francesco Lollobrigida ha già fatto sapere a Bruxelles: «Ci stiamo ragionando e lo faremo ascoltando gli operatori e le organizzazioni di rappresentanza del comparto. Credo nel ruolo della sussidiarietà della politica, e il nostro metodo di lavoro è ascoltare chi ne sa più di noi per poi assumersi la responsabilità di fare scelte politiche».
Lollobrigida ha annunciato tutta una serie di iniziative all’interno dell’area Masaf, che vedranno coinvolte associazioni di settore, rappresentanze europee, ministri del Governo (ben 5 quelli coinvolti, dal Turismo al Made In, dalla Salute alla Cultura che affiancheranno l’Agricoltura).

E inoltre…

Saloni co-located

Sol&Agrifood
Il Salone Internazionale dell’Olio EVO e dell’Agroalimentare di Qualità

Enolitech
Il Salone Internazionale delle Tecnologie Innovative applicate alla filiera del vino, della birra e dell’olio

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