L’ONU e molte associazioni senza scopo di lucro – come ONG, ONLUS, ecc. – hanno designato specifiche giornate per ricordare e promuovere eventi e iniziative particolari: il 7 giugno è La Giornata Mondiale dell’Alimentazione. In particolare questa giornata, voluta, pensata e realizzata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (il 20 dicembre 2018 con risoluzione 73/250) con lo scopo di attirare l’attenzione e ispirare azioni per aiutare a prevenire, individuare e gestire i rischi di origine alimentare e anche per contribuire alla sicurezza alimentare, alla salute umana, alla prosperità economica, all’agricoltura, all’accesso al mercato, al turismo e allo sviluppo sostenibile. Infine queste giornate sono anche per commemorare l’anniversario della FAO che per mission, si mobilita con azioni globali per la trasformazione dei sistemi agroalimentari.

Importante è l’aspetto sociale (o antropologico, se si vuole meglio puntualizzare) che comprende la sensibilizzazione sui problemi spesso sottovalutati a livello globale (anche nel 2024!) oltre un terzo del cibo prodotto (1,3 miliardi di tonnellate di alimenti commestibili) finisce nella spazzatura – pur con i problemi legati alla fame nel mondo ancora irrisolti – e per i milioni di persone che muoiono ogni anno, per il cibo contaminato che ingeriscono.

A proposito di questi ultimi, le stime dell’#Oms (l’ONU per la salute) hanno registrato oltre 400mila morti nell’anno 2023 in conseguenza di cibi adulterati. I giovani tra i più colpiti. Per gli esperti, ora più che mai, la sicurezza alimentare deve diventare assoluta priorità. Da tutto ciò, la “La Giornata Mondiale dell’Alimentazione” il cui tema quest’anno, “Food Safety: prepare for unexpected” (Sicurezza alimentare: preparati per l’imprevisto) sottolinea che la produzione e il consumo di cibo sicuro hanno benefici immediati e a lungo termine per le persone, il pianeta e l’economia.

Inoltre, questa giornata è indetta per rendere le persone consapevoli dei problemi riferiti alla sicurezza alimentare, per dimostrare come prevenire le malattie, per discutere approcci collaborativi per attenzionare tutti i settori e promuovere soluzioni e modi per essere più sicuri degli alimenti che si producono, distribuiscono, vendono, preparano e… che si ingeriscono!

Intanto noi tutti cosa possiamo fare? Non dobbiamo consentire che in tempi di crisi le abitudini sostenibili vengano trascurate. Possiamo fare scelte alimentari sane, ridurre gli sprechi, come sostenere i governi, le imprese e le organizzazioni che si occupano dei sistemi alimentari e che offrono mezzi di sussistenza sostenibili e resilienti a chi necessitano. Insieme possiamo/dobbiamo coltivare, nutrire e preservare il mondo che lasceremo ai nostri figli….