Tra i tanti “rumors” che gravitano nel mondo della ristorazione, ne abbiamo captato uno che tirava in ballo il Gastarea Bistrot di Castel San Pietro Terme, sulle colline bolognesi, che pareva offrisse un menù tradizionale, ma sempre innovativo, di qualità, rispettando le stagionalità e bla bla bla… e che tutto fosse sempre di tanto tanto gusto, così tanto che, per crederci, siamo voluti andare a verificare personalmente….
“Gastarea”, la decima musa
Jean Anthelme Brillat Savarin, il grande gentiluomo illuminista, magistrato e letterato francese, nonché riconosciuto gastronomo di chiara fama, nella sua “Fisiologia del Gusto”, ha individuato la decima Musa, in “Gastarea”, ritenendo a ragione, la gastronomia una vera e propria arte. Ed è proprio a Gastarea che il Bistrot castellano (di Castel San Pietro Terme) dedica la ricerca della tradizione e dell’innovazione gastronomica, sin dall’apertura e si conferma ancora oggi con il suo menù tipo… con una cucina che può essere definita rivoluzionaria e tradizionale allo stesso tempo.
Il Bistrot
La struttura è piacevolmente moderna (sita proprio di fronte all’entrata delle Terme castellane) immersa nel verde del giardino degli ulivi (dell’Anusca Palace Hotel) dotata di grande parcheggio, è attuale anche l’arredamento scelto all’interno, dove si sviluppa su un paio di piani con notevole disponibilità di spazi, ma quello che è più interessante è la cucina, con la brigata guidata dal giovane chef campano Raffaele De Martino, che si è votato ad ottimizzare le già tante esperienze assimilate in Europa e che, correttamente “contaminate” con quelle nostrane, propone originali preparazioni enogastronomiche di gran qualità.
Così si presenta lo chef De Martino: “Volevo essere un duro! Sì ma dal cuore♥️tenero. Uovo, asparagi, fave e tartufo…” – e continua – “Ma io come ve lo spiego, come ve lo spiego cos’è la cucina, cosa significa un servizio, cosa significa questa passione… Come ve lo spiego la pesantezza delle gambe a metà servizio, quell’immensa felicità quando vedi uscire un tuo piatto. Come ve lo spiego l’emozione prima di ogni servizio, una linea sottile tra adrenalina e paura. Come ve lo spiego, sudore, disciplina e dedizione! Ma se c’è una cosa che ho imparato dalla cucina è che la cucina è meritocratica, non regala niente, ma restituisce tutto a chi ci prova, a chi ambisce, a chi malgrado tutto continua a perseverare senza se e senza ma. Come ve lo spiego, forse l’unico modo per capirlo davvero è iniziare a cucinare per davvero. Più cuochi e meno “ricuttari”! – poi conclude – “Se dovessi rinascere una terza volta, giuro: faccio il cuoco.”
Il menu del Gastarea è incentrato su una proposta di piatti creati con prodotti del territorio – da Parma(prosciutto) passando per Reggio (Parmigiano) Modena e Bologna (primi piatti) e fino a Cesenatico (pesce) – senza contare il “nettare degli dei” (Lambrusco, Pignoletto e Sangiovese) nel qual caso… ogni calice racconta una storia e al Bistrot la carta dei vini nasce da una selezione accurata, frutto di ricerca e assaggi, per offrire ai clienti gourmand (oltre ai più scafati “gourmet“) etichette che valorizzano al meglio il territorio: bianco, rosso o bollicine: ogni proposta è scelta per accompagnare con equilibrio i piatti della cucina e rendere speciale anche il momento dell’aperitivo. Un brindisi che non è mai casuale, ma non manca il risultato di passione e attenzione: col calice in mano: osservare, valutare, analizzare, riconoscere, esaminare e percepirne l’aspetto… all’assaggio: avvertire, distinguere, percepire, sentire e gustare… Prosit!
La proposta più interessante
Al Gastarea le parole d’ordine sono: semplicità, gusto e attenzione. Con la regia di Stefano Iseppi – direttore del Bistrot – anche se il suo ruolo ufficiale è l’AD, l’amministratore delegato delle Terme di Castel San Pietro – si occupa comunque della gestione del ristorante sin dal principio e adesso, che può contare sulle capaci mani di Raffaele De Martino, riesce a conciliare le sue doti professionali con la passione – mai doma – per l’enogastronomia. Dal connubio vincente, un progetto altrettanto valido è il “Pranzetto“, l’offerta quotidiana a prezzo fisso di due portate preparate ogni giorno dalla cucina con gli ingredienti di stagione e le ottime materie prime del territorio. Un momento veloce, per chi lavora e non può tenere le gambe sotto al tavolo come ad un banchetto nuziale, ma pur sempre un momento curato, leggero e genuino: l’occasione perfetta per concedersi una pausa che sa di buono, anche nelle giornate frenetiche. Tutti i giorni a pranzo.
Con la Carta in mano
Antipasti
Assoluto di Parmigiano, tartufo di stagione e mosto cotto
Baccalà mantecato, Cipolla dell’Acqua di Santarcangelo in agrodolce e pan brioche
Tataki di cinghiale affumicato, radicchio, uva e pinoli (Tataki è la preparazione in cui il lombo o il filetto di cinghiale è scottato brevemente lasciando l’interno crudo e l’esterno caramellato e cotto, poi la carne viene affettata finemente, marinata e servita)
Primi piatti
Risotto al cacio cerato del “Brancaleoni” e pere al “balsamela” (tipo balsamico di mele)
Tortelli di castagne alla zucca, funghi porcini e noci tostate
Spaghetto (o tubettini) “Cacciapuoti” al nero di seppia, moscardini, salsa al pane cotto alla brace e olive nereCarbonara inversa: tortelli della casa ripieni di mousse di carbonara e guanciale croccante
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Secondi piatti
Mare in zuppetta, pak-choi (cavolo cinese) e lemon grass (erba aromatica – anche citronella – dal sapore agrumato)
Cotoletta di vitello in osso “alla Bolognese” con Prosciutto di Parma e Parmigiano
Pollo Romagnolo alla cacciatora e cavolo nero piccante
Degustazione di formaggi selezionati da Renato Brancaleoni, affinatore a Roncofreddo.
In abbinamento mieli vergini integrali del territorio, la confettura di Pesca dal Buco Incavato e pane di segale
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Dolci d’autunno
Cremoso di Squacquerone croccante al miele di castagno e mandorle, polline e limone al sale Dolce di Cervia
Sempre più su (tiramisù con savoiardo artigianale di Castel San Pietro)
Carote, arance e fava tonka (seme essiccato proveniente dall’albero sudamericano “Dipteryx odorata” che si grattugia sui dolci, ma anche per insaporire liquori, salse e piatti esotici)
Crema catalana, mele cotogne alla cannella e pinoli
Degustazione di cioccolato al taglio “Gardini” e Rum (marchio di grandi tavolette di fondente con alta percentuale di cacao o di gianduiotto spesso con l’aggiunta di pasta di nocciole – blend 62% cacao e sale Dolce di Cervia – blend Criollo 72% cacao di Perù e Venezuela)
Degustazione di formaggi selezionati da Renato Brancaleoni, affinatore a Roncofreddo.
In abbinamento mieli vergini integrali del territorio, la confettura di Pesca dal Buco Incavato e pane di segale
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Golosità
Zuppetta di fagioli cannellini, carote e tartufo di stagione
Tagliatelle alle ortiche stese al mattarello con Ragù alla Bolognese
Polpette con stracotto di pomodoro uvetta, pinoli e pecorino
Crescentine fritte incontrano una selezione di pregiati salumi del territorio (una delicata spalla stagionata 18 mesi di Langhirano, la profumata Mortadella di Bologna, la salsiccia passita e la pancetta stagionata di Mora Romagnola e Brisighella) accompagnati da formaggio squacquerone da una giardiniera artigianale e Scalogno di Romagna
Bruschette alla brace, funghi di stagione e lardo di Mora Romagnola
Crocchette di patate, hummus di ceci e cipollotti in agrodolce
“Frétt ed pès” (fritto di pesce): mare e orto in fritto croccante con maionese al prezzemolo
Hamburger di castrato
Friggione, prosciutto croccante, maionese al balsamela e caciotta di Castel San Pietro
Tagliata di diaframma di manzo alla brace con contorno di stagione
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Orto d’autunno
Indivia, pere e noci
Patate al forno
Friggione di Cipolle di Medicina
Bietole ripassate con aglio, olio e peperoncin
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Esempio Pesce:
Merluzzo, uvetta, pinoli e salsa ai funghi galletti
Raviolo di mazzancolle e cipollotti, cremino al pecorino e guanciale croccante
Spiedino di calamari, lattughino e limone e sale Dolce di Cervia
Plateau di gratinati: cozze, vongole, canestrelli, cannelli
Albicocca gratinata alla fava di Tonka (il seme della pianta sudamericana “Dipteryx odorata”, simile al dattero, che ha un profumo intenso e aromatico, simile alla vaniglia, miele, mandorla e fieno) e gelato alla crema
… e se vi piace farvi coccolare…
(un bel “pacchetto che include):
1 pernottamento in Suite con prima colazione a buffet
1 massaggio per due persone al centro benessere (30 minuti) con tisana biologica e snack
1 cena romantica al Bistrot Gastarea (4 portate a scelta dal menù escluse bevande)
Accesso libero alla piscina
Kit piscina
Accesso libero alla palestra
Wi-Fi fibra
Parcheggio privato
Non incluso:
Bevande ai pasti
Eventuali extra
Tassa di soggiorno
SPA+palestra+massaggio e… mi rilasso
L’offerta include:
Ingresso in Spa (max 4 ore);
Accappatoio, asciugamano
Kit di benvenuto con snack
Ingresso in palestra
Massaggio parziale (20 min) al centro benessere
Tutto questo in collina a pochi minuti da Bologna, un’oretta da Rimini, come da Parma, un’esperienza percettiva a tutto tondo – a parere nostro – senz’altro da vivere… con gusto!
Gastarea Bistrot&Territorio
Viale Terme n. 1058
Castel San Pietro Terme
40024 – Bologna
Tel. 051 6943051
www.gastareasrl.it