In Friuli Venezia Giulia, alle falde del monte Zoncolan, nei pressi del fiume But, a due passi dalla Carinzia (Austria) in piena Carnia, a circa 500 metri (s.l.m.) si trova Sutrio, in provincia di Udine (1200 abitanti, per tradizione agricoltori, allevatori e artigiani) – apprezzata località turistica d’estate e anche per gli sport invernali – uno dei borghi più antichi e autentici d’Italia. Il centro storico, curato e pulito, con archi, corti e loggiati, tradisce l’influenza della “Serenissima”… Lì molti caseggiati presentano incise sulla chiave di volta dei propri ingressi le insegne con i simboli delle categorie di appartenenza dei rispettivi abitanti. La via principale – via Roma – taglia in due il paese e durante i più importanti appuntamenti folcloristici annuali – organizzati dalla Pro Loco Sutrio, supportata da sponsor locali e con la benedizione dall’amministrazione comunale – ospita stand e bancarelle dei protagonisti della filiera agroalimentare e dei produttori degli oggetti di artigianato tipici, per fare rivivere agli abitanti e ai turisti, le antiche tradizioni che così si perpetuano. In centro al paese c’è la chiesa di san Ulderico vescovo, consacrata alla fine del XVIII secolo, completa di opere d’arte di rilievo, all’interno, campanile, torretta e ripida scalinata, subito fuori. Recentemente Sutrio è passata agli onori della cronaca per i suoi artigiani del legno che scolpiscono tronchi d’albero trasformandoli in statue di vari personaggi, veri artisti che sono stati invitati dalla Segreteria di Stato Vaticana a realizzare l’allestimento della Natività, con sculture lignee a grandezza naturale, che andranno a popolare il presepe all’ombra dell’Obelisco vaticano in piazza san Pietro per il Natale 2022… Complimenti dunque agli scultori sutriesi, che qualcosa del genere l’hanno già realizzato, con il “presepe di Teno” (dal soprannome dell’autore) un’opera interamente scolpita a mano nel legno, visibile (gratuitamente) tutto l’anno in centro a Sutrio. Durante l’ultimo evento, domenica scorsa – “Formandi e Farine di Flor” – organizzato dal Caseificio sociale Alto But e dal Consorzio Malghesi della Carnia e del Valcanale, con il supporto della Regione e del Promoturismo del Friuli Venezia Giulia, della Comunità di montagna della Carnia, dell’Associazione Pro Loco Sutrio e dell’amministrazione comunale, per la valorizzazione dei formaggi di malga prodotti nei comprensori locali. Due i momenti significativi della manifestazione: la degustazione degli antichi piatti della tradizione con le pregiate birre di 4 birrerie artigianali e l’asta dei formaggi di malga prodotti nella stagione di monticazione 2021 che altrimenti non si possono trovare nei normali canali commerciali… Tra i piatti, l’Antipast das Stries (il cui nome si rifà alla leggenda sulle streghe locali e quelle nordiche, cantata anche dal Carducci) piatto a base di polente rustiche e “cul muset” (cotechino); il “Pan neri di siale cun la Varhackara”, pesto tipico di Timau, composto da speck, pancetta affumicata e lardo bianco spalmato su una fetta di pane di segale; il “Pan di farine di forment dûr cunt’une fetute di argjel”, pane di grano duro con lardo e, ancora, la “Meste Cuinciade”, gnocco al cucchiaio di latte e miscela di farine, condito con burro fuso (ont in gergo locale) ricotta affumicata e una fetta di salame; gli “Gnocs di Cjistinies”, gnocchi di castagne (Ligosullo); i “Blecs cul Cjavrul”, maltagliati con sugo di capriolo (Ovaro); e i tradizionalissimi “Toc in Braido”, polentina morbida con intingolo di Forni Avoltri e, infine, “Polente, Muset e Caput”, polenta taragna, cotechino e cappucci carnici (Cabia). Il tutto, bagnato dalle spumeggianti birre artigianali locali: Bondai di Sutrio, Casamatta di Enemonzo, Dimom di Arta Terme e Villa Chazil di Lestizza. Dopo i gustosi assaggi, la caratteristica “asta” nella sala del Kaiser Zoncolan: su un lungo e stretto tavolone, le forme – in parte introvabili pezzature speciali – di 25 esperti “malgari” della Carnia, del Canal del Ferro-Val Canale e del pordenonese, hanno conquistato i numerosi presenti (ristoratori, chef , addetti ai lavori e gourmet) che muniti di “paletta” per i rilanci, guidati dal noto chef Fabrizio Nonis (quello della “macelleria gourmet”, della Prova del Cuoco e di Bekér – format di Sky TV – ) anche chef, giornalista ed esperto di vini affiancato da Veronica Defilippis (food giornalista, presentatrice e ideatrice di “Cuciniamo con…”) le hanno acquistate tutte… Lo show cooking con degustazione, ha concluso l’asta di cui si parlerà ancora, almeno fino al prossimo Formandi!

Come arrivare a Sutrio
Udine dista 70 km, Trieste 100, Treviso 170; gli aeroporti più vicini sono: il San Giacomo di Bolzano a circa 40 km, il Valerio Catullo di Verona a 180, il Marco Polo di Venezia a 175, l’Antonio Canova di Treviso a 160, l’Orio al Serio di Bergamo a 280, i milanesi Linate e Malpensa a circa 350 km, quello di Innsbruck-Kranebitten in Austria occidentale (Tirolo) 245; in automobile, dall’autostrada A23 Palmanova-Udine-Tarvisio e dall’Austria, passando per E66, l’uscita più vicina è quella di Carnia/Tolmezzo
Squisita ospitalità all’Osteria da Alvise
Tra le prime del Friuli Venezia Giulia, premiata e segnalata dalla Guida Osterie d’Italia di Slow Food, nasce nel 1994 come punto di ritrovo del paese e in poco tempo, diventa rinomato ristorante, condotto dalla famiglia dello chef Giacomo Della Pietra al completo, con mamma Elena di Ronco, il padre Enzo e il fratello Filippo. Così “…da Alvise” si onora la tradizione carnica: la proposta è a base di materie prime naturali, come i formaggi di malga e di latteria di valle, come il prosciutto Wolf Sauris IGP, il salame e la pancetta, le erbe spontanee, che crescono in zona, tutto cucinato sempre rispettando la stagionalità dei prodotti per garantire portate ogni volta eccellenti, sia per pranzi importanti, sia per cene informali. Un esempio? “Cjarsòns e frico” con polenta, gnocchi con zucchine canestrelli e zafferano, tagliolini al bianco d’uovo e formaggio di Carnia, guancia di manzo brasato con purea di sedano rapa, senza dimenticare le golose ricette di nonna Maria… E per finire, una vasta scelta di dolci: strudel di mele, tiramisù e lo storico gelato, con latte di Malga al profumo di montagna… E nei bicchieri, birre artigianali o ottimo vino, quello delle migliori cantine regionali. A completare il quadro, oggi c’è “Cjase da Alvise “ la nuova meravigliosa struttura adiacente al ristorante, composta da sei camere (singole e suites) e un centro benessere, per offrire agli ospiti grande comfort e massimo relax.
Pro Loco Sutrio
Tel: 0433778921
www.prolocosutrio.com
prolocosutrio@libero.it
https://facebook.com/proloco.sutrio/