Week end tra le strutture UNICAM per il rettore ing. Graziano Leoni, professore ordinario di progettazione delle strutture architettoniche e problemi dell’edilizia storica (neoeletto rettore UNICAM, per il sessennio 2023/29) e il prof. Gianni Sagratini, che oltre ad essere il direttore del corso di scienze della gastronomia, è anche direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute (forse considerando il nesso tra elementi del cibo e medicinali… NDR).  I docenti hanno amabilmente accompagnato la delegazione di giornalisti enogastronomici provenienti da tutta Italia, nella visita dell’Ateneo, riferendosi, proprio per le competenze specifiche dei giornalisti stessi, in particolar modo al corso di scienze della gastronomia. Non potevano mancare nel giro di prassi dei locali dell’ateneo, il “ChIP” (acronimo di CHemistry Interdisciplinary Project) che è la nuova struttura dell’università di 6500 metri quadri, in cui sono collocati 44 laboratori e altrettanti uffici, con sale studio e una per conferenze, il simulatore sismico, con il quale sono state effettuate “prove di resistenza” per determinare i migliori  componenti per l’edilizia e i modi di costruzione dello stesso ChiP e, l’Orto botanico Carmela Cortini, in centro a Camerino.

Infine, docenti, giornalisti e accompagnatori, hanno visitato proprio l’Orto botanico intitolato a Carmela Cortini (titolare per anni della cattedra di Botanica Sistematica) sito dietro al Palazzo ducale di Camerino, ideale passaggio tra passato e futuro, in un racconto intriso di storia e scienza che la professoressa Maria Luisa Magnoni, camerte da sempre e curatrice pro tempore di quel bellissimo posto (che nel 2028 festeggerà ben 200 anni) in veste di padrona di casa, ha descritto alcuni fiori, foglie e cespugli (di oltre mille piante e 500 aiuole lì esistenti) spiegandone aspetti, caratteristiche e le molte curiosità tipiche del mondo vegetale, appassionando tutti. Come spesso accade – specie con le signore con il “pollice verde” presenti – che riconoscendo orchidee, ortensie, fiordalisi e geranei, peonie e giacinti, ninfee e pesci rossi nella vasca, compresi, anticipavano la professoressa… e lei, con buona pazienza, illustrava in modo “scientifico”, i fenomeni delle tante varietà che si incontravano passando tra aiuole e sentierini. Curiose alcune stranezze raccontate dalla prof. anche molto singolari: dal Ginkgo biloba “femmina” che produce semi (che sembrano susine) che maturando in autunno, quando cadono al suolo, emetteno un odore nauseabondo, fino ai semi di certe orchidee, che ce ne vogliono oltre un milione per fare un grammo di peso, contrariamente al seme della palma delle Seychelles, che arriva – da solo – a pesare anche 20 chili! Di fianco all’entrata dell’orto, infine, la serra tropicale con le piante del caffè, delle banane, della papaia, del cotone, del pepe, fino a quella della canfora e, ancora, dal pimento all’Ylang ylang. Sullo sfondo dei fiori di zafferano e del corbezzolo appena sbocciati, finiva una visita a cui non sarebbe bastata dedicare una settimana per viverla davvero, come si dovrebbe effettuarla…

L’UNICAM (Università di Camerino) è struttura universitaria di prim’ordine, non solo per il percorso di studi che propone con le sue Scuole di Ateneo (Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Farmaco e Prodotti della Salute, Giurisprudenza, Scienze e Tecnologie) ma è anche l’ambiente ideale per studiare il cibo, assumendo le dovute competenze tramite  “Scienze Gastronomiche”, che si avvale di strutture e laboratori tecnologicamente all’avanguardia (e anche a livello architettonico, dopo le debite ricostruzioni per il terremoto patito nell’ottobre 2022) tutto ciò perché Camerino è un territorio da sempre vocato alla preparazione di eccellenze enogastronomiche… la sua storia lo conferma!

Per ora sono 1700 gli studenti iscritti e 55 i docenti incaricati di portare a termine la “triennale” equipollente a tutti i diplomi universitari di tale durata, o di altro titolo di studio conseguito all’estero riconosciuto idoneo che abilita per poi conseguire la laurea “magistrale” (dopo aver conseguito 120 CFU – Crediti Formativi Universitari – con un massimo di 12 esami). Il corso di Scienze Gastronomiche fornisce una solida preparazione scientifica riferita all’intera filiera gastronomica, attraverso le discipline delle scienze degli alimenti e della nutrizione, del management e marketing, del food design, del diritto alimentare e della storia e cultura dell’alimentazione.

Cosa si studia?
Il ciclo si sviluppa in tre anni, con attività organizzate su base semestrale; alcune di queste prevedono esercitazioni in aula o in laboratori didattici all’avanguardia, altre in aziende, altre prevedono la partecipazione ad eventi enogastronomici e viaggi didattici. Il percorso è multidisciplinare e articolato in discipline tecnico scientifiche, ma anche storico culturali, antropologiche, economiche, di food design, di marketing e comunicazione.
Oltre alle attività formative di base e caratterizzanti che compongono il corso di studi, nell’arco dei tre anni ne sono previste anche a scelta, compreso uno stage professionale di 275 ore, per poi concludere l’intero ciclo, con la canonica tesi di laurea.

E dopo?
La laurea in Scienze Gastronomiche prepara esperti professionisti nel campo del “food and beverage”, in particolare negli ambiti della produzione, preparazione e marketing di cibi e bevande, in grado di promuovere e valorizzare i prodotti e i territori di appartenenza. L’attività professionale si svolgerà in aziende agroalimentari, del turismo e della ristorazione, in enti dediti allo studio e alla valorizzazione della qualità degli alimenti e delle tipicità, in enti dediti all’educazione, alla ricerca, alla formazione alimentare e alla comunicazione gastronomica. Alla fine si ottiene una solida base scientifica per affrontare i complessi aspetti culturali che ruotano intorno al mondo del food and beverage, fornendo una preparazione trasversale che muove da ambiti scientifici e passa per ambiti antropologici, di comunicazione e marketing, di diritto, di design, di management. Con la laurea acquisita, si struttura la figura del “manager della gastronomia”, cioè di colui/colei che conosce la composizione dei cibi e delle bevande, i loro processi produttivi, che li sa raccontare e divulgare, che ne conosce la storia, anche legata al territorio d’origine, che li promuove, sia in ambito nazionale che internazionale.

La laurea in Scienze Gastronomiche dà la possibilità di inserirsi nelle aziende del mondo lavorativo dell’enogastronomia, agroalimentari, del turismo e della ristorazione, negli enti e nelle imprese dedite alla valorizzazione e alla promozione degli alimenti e delle tipicità, in quelli che operano nel settore della formazione e all’educazione alimentare; è possibile anche riferirsi ad imprese, enti, associazioni che fanno del cibo il loro “asset” centrale. Se poi si vogliono proseguire gli studi, l’accesso è diretto per la laurea magistrale in LM-GASTR; e sempre in UNICAM si può proseguire per ottenere alcune lauree magistrali come Nutrition, Functional and Sustainable Food, e Nutrizione per il Benessere e lo Sport, oppure in corsi e master offerti dall’Ateneo.

Dunque, è evidente che UNICAM, è università con ambizioni europee, da sempre impegnata a sviluppare un’offerta didattica differenziata: i master altamente innovativi, la delocalizzazione delle attività didattiche istituzionali attraverso l’adozione delle più moderne tecnologie telematiche e l’attesa media per la prima occupazione, che per la maggior parte dei laureati UNICAM è inferiore a un anno, lo testimoniano.

Probabilmente è proprio dal suo cuore antico – l’Università di Camerino è stata fondata il 20 settembre 1336 e dal 1958 è università statale – che scaturiscono continuamente idee e soluzioni innovative che fanno di UNICAM un’antica ma costante novità che la porta a rappresentare una delle più interessanti e innovative realtà italiane in grado di evolversi ed affrontare le sfide del tempo, rimanendo sempre fedele a se stessa, ai propri valori, alla propria lunga tradizione.  UNICAM affonda quindi le proprie radici nel passato, ma cresce e si migliora guardando al futuro.

Docenti di riferimento:
GIANNI SAGRATINI, EMANUELA CAULINI, FABIO DEL BELLO, GIOVANNI CAPRIOLI, ROSITA GABBIANELLI, CINZIA MANNOZZI, ELISABETTA TORREGIANI, MASSIMO NABISSI.

Rettorato: Campus Universitario
via D’Accorso 16 62032 Camerino
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