L’edizione numero 40 della rievocazione della Corsa storica, che coincide con la decima 1000 Miglia organizzata da “1000 Miglia Srl”, tornerà ad attraversare l’Italia in senso orario dal 15 al 18 Giugno p.v..
Nata nel 1927 come gara di velocità dall’intuizione di Giovanni Canestrini, Franco Mazzotti, Renzo Castagneto e Aymo Maggi, la 1000 Miglia è oggi la corsa di regolarità per auto storiche che attraversa gli scenari unici dell’Italia più bella.
Un viaggio tra il calore del pubblico e l’entusiasmo dei partecipanti, nel solco dello spirito audace e innovatore delle origini.
Un’esperienza di una settimana, quattro giorni di gara per pezzi unici di arte e design in movimento, lungo il classico percorso da Brescia a Roma e ritorno.
I dettagli della 1000 Miglia 2022
Tappa 1 – Mercoledì 15 Giugno
Dopo la partenza da Brescia le auto si dirigeranno verso il Lago di Garda, prima Salò poi Desenzano del Garda e Sirmione da dove sfileranno attraversando il Parco Giardino Sigurtà, Mantova e Ferrara e raggiungere Cervia-Milano Marittima per la fine della prima giornata.
Tappa 2 – Giovedì 16 Giugno
Dalla località sulla costa di fine tappa 1, il percorso prevede una deviazione verso Forlì, la salita verso San Marino, la discesa verso l’interno fino a Passignano sul Trasimeno, il passaggio a Norcia per concludere la tappa con la passerella romana di Via Veneto.
Tappa 3 – Venerdì 17 Giugno
La tappa più lunga della Corsa, dopo la partenza da Roma vedrà le vetture risalire verso Ronciglione, poi Siena da dove, via Pontedera e Cascina, si viaggerà in direzione Viareggio e raggiungere Parma e decretare chiusa la terza giornata.
Tappa 4 – Sabato 18 Giugno
L’ultima giornata impegnerà subito le vetture con una serie di prove nel circuito di Varano de’ Melegari, per transitare poi da Salsomaggiore Terme, Stradella, Pavia per raggiungere l’Autodromo di Monza dove, in collaborazione con MIMO Milano Monza Motor Show, gli equipaggi metteranno alla prova la loro abilità con i cronometri e pressostati sulla pista che celebra il centenario del GP di Formula 1.
Prima di giungere al traguardo di Brescia, le auto in gara saluteranno Bergamo in un simbolico anticipo del gemellaggio che nel 2023 vedrà le due città unite nel progetto Brescia-Bergamo Capitale della Cultura.
La Leonessa d’Italia culla della Freccia Rossa
Dal 1927 la 1000 Miglia si identifica nella città delle sue origini: Brescia. Il luogo che è passato, presente e futuro, anima e cuore della Corsa, luogo di partenza e arrivo sin dalla prima edizione.
Brescia e i quattro moschettieri
La Leonessa d’Italia deve molto a Giovanni Canestrini, Franco Mazzotti, Aymo Maggi e Renzo Castagneto, i “Quattro Moschettieri” che hanno dato vita a quella che, ancora oggi, è conosciuta come “la Corsa più bella del mondo”.
Una storia iniziata a Milano, con l’accensione della prima scintilla nell’inverno del 1926, e cresciuta nel tempo attraverso evoluzioni e momenti straordinari, per arrivare ai giorni nostri. Grazie ai fondatori, dal 1927 i luoghi e il nome della città sono in maniera indissolubile legati alla Freccia Rossa.
Renzo Castagneto, il Deus ex machina della 1000 Miglia
Dalla fine degli anni Venti, Renzo Castagneto, dal suo ufficio di Direttore dell’Automobile Club di Brescia, ha retto le fila di un’organizzazione immensa, lunga 1.600 km, mantenendo i contatti con Case automobilistiche e piloti di tutto il mondo. Nonostante un carattere tutt’altro che facile, l’organizzatore godeva di grandissima considerazione, intrattenendo rapporti e sfoggiando un notevole intuito che incontrava i gusti del pubblico.
Le indiscusse capacità organizzative di Castagneto dimostrate con la 1000 Miglia lo hanno portato, nel tempo, al timone della Targa Florio, del Gran Premio d’Italia, del Giro d’Italia ciclistico fino alla Tripoli-Tobruk. Ma è a Brescia e alla Corsa che il suo nome rimane legato.
L’allestimento e il pubblico di Brescia
Castagneto si era attivato in modo che Brescia proponesse manifestazioni collaterali a sostegno della Corsa, arredando la città con i colori della Freccia Rossa, esposti su bandiere, striscioni, fiaccole e luminarie.
Grande era stato il successo riscosso dall’allestimento di piazza della Vittoria, con gli ombrelloni e le caratteristiche transenne di legno, al punto che la piazza era risultata essere la più fotografata in Italia di quegli anni, aggiungendo lustro e fama alla città e alla 1000 Miglia.
La cittadinanza poteva vivere la Corsa anche da lontano, grazie agli altoparlanti che ne diffondevano la cronaca e ai tabelloni che esponevano le classifiche su corso Zanardelli. Negli anni si sono susseguite altre manifestazioni in città, dai concorsi ai cortei di ragazzi, alle esposizioni, al conio di medaglie, l’emissione di francobolli, fino addirittura alla “Mille Miglia per piccioni viaggiatori”. L’atmosfera creata da Castagneto, alla quale aveva contribuito l’internazionalità degli ospiti, ha reso Brescia, per una settimana, ciò che il “direttore” voleva: la Capitale dell’automobilismo mondiale.
Le punzonature tra il 1927 e il 1931
Tra i luoghi più rappresentativi della Freccia Rossa c’è piazza Vittoria, dove ha luogo la cerimonia della punzonatura.
Dal momento che i lavori di realizzazione della piazza erano iniziati solo nel 1929, le prime edizioni della Corsa hanno vissuto la preparazione nel “recinto della Birreria Wührer”, non molto lontano da viale Venezia che da sempre ospita la partenza della 1000 Miglia. Nel 1931, o forse già dal 1930, probabilmente per la necessità di maggior spazio a causa del più elevato numero di concorrenti, la punzonatura si era trasferita al Foro Boario, a sud di viale Venezia.
La nascita di Piazza Vittoria
Non si dovette aspettare a lungo perché la punzonatura trovasse la sua ubicazione definitiva. I lavori per la realizzazione di piazza Vittoria durarono meno di tre anni e l’intervento, che modificò radicalmente il volto del cuore cittadino, rappresentò la soluzione definitiva ai problemi di spazio legati alle fasi preparatorie della 1000 Miglia.
A conclusione dei lavori e senza aspettare l’inaugurazione ufficiale, tenutasi nel novembre del 1932 in occasione della visita di Benito Mussolini, ad aprile Renzo Castagneto trasferì a piazza Vittoria le operazioni di punzonatura, vetrina e passerella per i personaggi famosi, non solo del mondo automobilistico, che arrivavano a Brescia.
Bruno Boni: il Sindaco della 1000 Miglia
Nel secondo dopoguerra, l’allora sindaco di Brescia, Bruno Boni, comprese subito l’importanza e l’utilità di una manifestazione di interesse mondiale per la collettività, diventando così uno dei più fervidi sostenitori della 1000 Miglia in Italia e affiancando Renzo Castagneto nell’organizzazione della Corsa.
Così, mentre Castagneto, sulla pedana di legno di viale Venezia, sventolava la bandiera a scacchi dell’arrivo, a Boni era riservato il via. Il Sindaco della 1000 Miglia, al posto del Tricolore solitamente utilizzato per la partenza delle corse, optò per sventolare una bandiera bianca e azzurra con i colori della città.