Al calore di una Stube, sorrisi convivialità, un buon bicchiere, mentre fuori l’Appennino finalmente torna a imbiancarsi
“Anche al Corno alle Scale, stazione sciistica dell’Appennino bolognese, la lunga attesa è finita… Sembrava un desiderio proibito e invece eccola la neve, fattore insostituibile della montagna d’inverno. Qui lo sci è in simbiosi con il territorio; su queste piste è cresciuto un certo Alberto Tomba e le tracce che richiamano la saga del grande campione, sono disseminate un po’ dappertutto! E salendo in quota, circondati dalla neve, anche i rifugi tornano a rianimarsi:
“Qui è la vera montagna, lo chalet con i prodotti tipici, due chiacchiere con gli amici…” – I frequentatori del posto commentano… “Il calore del posto te lo dà chi lo gestisce e chi lo frequenta e allora si sta veramente bene!”
“Siamo a 1700 metri – è Stefano Cioni, il gestore del rifugio che precisa – il rifugio è già aperto, i clienti ci richiedono delle bevande calde come il “vin brûlé” che è un vino caldo della tradizione, con chiodi di garofano e cannella e il “bombardino” che è gustoso “Vov” con panna montata e cioccolata!”
Per ora è tregua, ma con questi ultimi inverni capricciosi, occorre sempre di più immaginare un altro tipo di montagna, che non sia solo bianca: da queste parti le risorse non mancano: relax e benessere con le Terme di Porretta a 20 minuti di macchina. E il soffio della natura da scoprire camminando nei boschi, tra laghetti e panorami da cartolina. Ma si può puntare anche su silenzio e meditazione nei luoghi dove l’accoglienza da sempre è considerata sacra…
“In questo territorio ci sono molti luoghi di culto, santuari, oratori – è lo storico Daniele Giacobazzi che spiega – strutture del 1500 e 1600 che attirano oggi numerosi turisti per quello che è il così detto turismo devozionale, che è un turismo in crescita. Ci sono dei veri e propri “sentieri devozionali”, tra questi ricordo il sentiero dell’Acerone, che conduce al santuario di Madonna dell’Acero, punteggiato dai 14 pilastrini della Via Crucis. In questo modo si riesce ad apprezzare meglio la spiritualità di un territorio”.
E anche a tavola – con o senza neve – qui il tempo sembra essersi fermato. Lo chef Stefano Donati ci stimola l’acquolina in bocca: “Puntiamo su piatti della tradizione montanara tipici di zona, fatti a mano come la polenta fritta, la fonduta al formaggio, polenta e cinghiale, i Balanzoni che sono pasta fatta a mano con ripieno di ricotta e mortadella e tagliatelle ai funghi. Come secondi, crescente a forno accompagnate con salumi tipici di zona e formaggi misti…”
Il Corno alle Scale è una montagna dell’Appennino tosco-emiliano, situata nel territorio del comune di Lizzano in Belvedere.
IAT Lizzano:
Piazza Marconi, 6
Lizzano in Belvedere (BO)
+39 053451052
IAT Vidiciatico:
Via Marconi, 31
Vidiciatico (BO)
+39 053453159
(Antonio Farnè inviato Tg2 Rai)
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