Incontro a San Giorgio della Richinvelda (PN) per dibattere il progetto “L’Europa delle scienze e della cultura” (Patrocinio IAI – Iniziativa Adriatico – Jonica – Forum intergovernativo per la cooperazione regionale) promosso dalla rete Borghi d’Europa, patrocinato dal Comune di San Giorgio della Richinvelda e da Confcooperative Pordenone. L’iniziativa d’informazione è volta alla valorizzazione, in ambito nazionale ed internazionale, del territorio del Friuli Occidentale e delle sue importanti attività. Tale progetto si protrarrà fino a dicembre del 2024.

Di seguito, brevi presentazioni dei partecipanti:

“L’importanza di questi incontri – dichiara Michele Leon sindaco del Comune di San Giorgio della Richinvelda (PN) – è notevole, per un territorio con queste caratteristiche (operosità e cooperative NDR). San Giorgio è un comune molto laborioso che non è mai uscito dai propri confini dal punto di vista mediatico e comunicativo, pur avendo tanto da raccontare. L’incontrarsi in queste riunioni, favorisce anche l’aprirsi e il parlare, cosa non innata nel carattere dei friulani, che invece, col vedersi spesso, riescono anche in questo… Quindi colgo l’occasione per ringraziare tutti i partecipanti per aver colto quelle che sono le potenzialità del nostro territorio, ma anche quello che è la tenacia, il carattere, la forza, della nostra gente e perché il sindaco rappresenta il paese e trova energia dagli stimoli e dalle critiche che muove proprio la gente. Amministrare nel 2023 è bello, ma non è facile. Incontrarsi e confrontarsi, proponendo e valutando progetti, aiuta a farci capire chi siamo, come siamo e dove vogliamo andare, anche con un po’ d’ambizione, il che, non guasta”.    

Cesare Bertoia – presidente Confindustria Alto Adriatico filiera agro alimentare – è il rappresentante della quinta generazione di una famiglia consortile le cui nobili origini risalgono al 1300.  Innovazione, cultura, tradizioni, amore e passione per la propria terra con colture biologiche a pieno campo, che il presidente produce all’interno del complesso di Casato Bertoia.  Per il presidente Bertoia è importante incontrarsi nell’aula consiliare del municipio di San Giorgio con i referenti di tante attività e settori diversi del territorio e confrontarsi con l’Amministrazione: “…perché qui si possa presentare un progetto, un progetto di squadra, fatto per evolvere un territorio, un progetto che non ha individualità, ma molte competenze e peculiarità, specie  nel settore agro alimentare, dove abbiamo tanto da dire.  Credo che un progetto come questo sia molto importante per divulgare un territorio, con quello che produce insieme alla propria gente.” Cesare Bertoia si occupa in Confindustria della filiera agro alimentare per caffè e dolciumi su Trieste, latte, formaggi, pizza su Pordenone e su Gorizia, con dinamiche e numeri importanti sul vino. Per Bertoia questo è un momento difficile, con le aziende in sofferenza per gli oneri finanziari triplicati nel giro di un anno, e che devono affrontare un mercato in calo perché la gente consuma molto meno. In più “Siamo legati al costo del denaro: aumentare i tassi con l’inflazione che è rimasta come era e i prezzi che sono aumentati ancora… la ricetta non è quella giusta. E la burocrazia, poi, dà il colpo di grazia: se ne parla, ma poi non si fa niente!”.

Marco e Simone Bortolus – Trattoria Pizzeria Al Grappolo a Sesto Al Reghena e pasticceria Dolcevita di Codroipo –
Simone ha vinto numerosi concorsi internazionali di pasticceria in Italia e all’estero – il suo panettone, l’anno scorso fu considerato fra più buoni d’Italia. L’impasto è tradizionale ma scompaiono uvette e canditi per lasciare posto alle arachidi: la sua creazione originale è il “Pan Gigio”, il felice incontro fra il panettone classico lombardo e i Bagigi friulani (arachidi) pensato, voluto e realizzato in base alla precisa filosofia gastronomica dello Chef patissier di Codroipo, quella di declinare i dolci classici della sua terra e innovando con la “linea salata creativa”, legata al territorio: ci sono anche i panettoni con speck e Montasio e pure la Pitina della Val Tramontina (polpetta di carne affumicata originaria delle Prealpi carniche, in Friuli Venezia Giulia). Naturalmente, grazie alle esperienze maturate nella sua vita professionale, Simone non ha abbandonato i prodotti della tradizione, primo fra gli altri, un panettone al gianduia, noci, pere e cioccolato, settantadue ore di lievitazione, per un’assoluta golosità.

Renata Pitton – presidente Consumo CRAI Rauscedo (PN)La Cooperativa di consumo di Rauscedo nacque dopo l’esperienza positiva dei Vivai Cooperativi Rauscedo, cooperativa sorta nel 1933. “C’era l’esigenza – ricorda la presidente Renata Pitton – di avere in paese un bar e punto vendita alimentare ben fornito che rispondesse alle richieste delle famiglie, gran parte delle quali impegnate nei lavori di produzione delle barbatelle per i vivai stessi“. Negli anni settanta, poi, il negozio di alimentari si stacca dal bar e si sposta nell’attuale sede, sempre in centro al paese, diventando un moderno supermercato fino ad aderire, negli anni al centro distribuzione Ama-Crai est di Montebelluna. Oggi la struttura è attenta al pensiero dei soci che si radunano in assemblee, proprio per discutere di problemi e prospettive, inoltre, svolge un duplice ruolo: ovviamente servire il paese come tradizionale supermercato e anche sviluppare una  funzione “sociale”, stando attenti al bisogno del momento (scuole e altri organismi pubblici) venendone a conoscenza proprio con incontri con l’amministrazione che conosce bene le realtà del territorio, dimostrando così che la Cooperativa CRAI è sempre efficiente e vitale.

Marco Marinello  – CAJ La chiocciola allevamento San Martino al Tagliamento –
L’elicicoltura è branca della zootecnia, è l’allevamento della chiocciola a scopo alimentare. Ha come obiettivo produrre quantità elevate di questi molluschi per poi venderli ad aziende ristorative interessate e a privati. Attualmente è diventata una realtà agricola riconosciuta dagli enti pubblici e istituzionali, molti dei quali hanno legiferato a favore, creando incentivi economici per la diffusione di tale produzione. In alcuni casi le lumache sono allevate per venderne anche le uova e/o la bava per la cosmesi.
Le chiocciole allevate possono essere raccolte tutto l’anno, anche se ne è sconsigliata la raccolta nei mesi invernali; sono messe poi a spurgare i liquidi in eccesso in gabbie o casse di legno per 10-15 giorni in un locale aerato, senza nessuna alimentazione, selezionate e infine confezionate.

Ivan Volpatti – presidente Cantina San Giorgio della Richinvelda –
Otto anni fa consiglieri e soci (un centinaio circa di aziende su 350 ettari dedicati a Prosecco, Pinot Grigio, Cabernet, Merlot e Traminer) rifondarono la Cantina (nata nel 1951) entrando a far parte della grande famiglia del Consorzio agrario Friuli Venezia Giulia, stabilendone il nuovo corso. Obiettivo: qualità totale della filiera enoica, dal vigneto alla cantina. “Vini San Giorgio”, mantenendo comunque la propria autonomia, compì una grande opera di riorganizzazione interna, operò l’innesto di nuove valide competenze, fece investimenti oculati e perseguì una scrupolosa politica commerciale, conseguendo – ad oggi – grazie anche all’entrata di nuovi soci, risultati economici tra i migliori del settore cooperativo (più di 9 milioni di fatturato 2022, quasi il doppio del 2021). Dunque, avvalendosi di solide basi e delle possibilità contributive, nazionali e europee, offerte alle cooperative agricole del settore vitivinicolo, la Cantina, alla destra del Tagliamento, ha rafforzato la presenza sul mercato e premiato sforzi e sacrifici della base sociale, creandosi una considerevole immagine e ponendosi prospettive fino a qualche anno fa, impensabili.

Fabio Dubolino – Confcooperative Pordenone – Confcooperative mette a disposizione delle cooperative aderenti e dei loro soci, servizi qualificati e specializzati per sostenerne e promuoverne lo sviluppo e la gestione delle attività. Confcooperative Pordenone si propone ad ogni cooperativa, come autorevole ed efficace supporto e riferimento.  Un esempio dell’ultim’ora, dell’operosità di Confcooperative (dell’agroalimentare, pesca, acquacoltura e del settore della distribuzione organizzata e del commercio di prossimità): Fedagripesca e Consumo Utenza hanno annunciato l’adesione al patto anti inflazione proposto dal Mimit (Ministero delle Imprese e del made in Italy)Le imprevedibili accelerazioni dei costi dell’energia e delle materie prime che preoccupano i cooperatori, impone un’azione congiunta di maggiore tutela ed accompagnamento del sistema imprenditoriale per poter attivare iniziative utili alla difesa delle imprese, delle famiglie e dei territori nei quali operano. Le due Federazioni hanno sottoscritto l’intesa in considerazione dell’importante azione di servizio che svolgono per la comunità: una funzione di coesione economica e sociale e di valorizzazione soprattutto nelle aree interne del Paese, al fine di promuovere e contenere gli effetti dell’inflazione ed avviare iniziative a tutela e difesa delle famiglie e della filiera produttiva – in particolare modo dei soci delle Cooperative agricole e della pesca -.

Pier Vito Quattrin – presidente Co.Pro.Pa. di Ovoledo di Zoppola “La patata friulana: origine, tradizione e qualità” –
Con circa 150 ettari coltivati a patata, distribuiti tra 118 aziende associate, la Cooperativa Produttori Patate, si pone ai vertici della graduatoria tra i centri di produzione di questa specie in Friuli Venezia Giulia.  Costituita nel 1988 dai soci della Latteria di Ovoledo di Zoppola, ha iniziato l’attività nel 1990 a Murlis di Zoppola, con quei soli soci, raccogliendo 6.000 quintali di patate.  Negli anni arrivarono nuovi membri, specie dalla Provincia di Pordenone. Nel 1993 venne trasferita l’attività in un nuovo capannone di proprietà della stessa Cooperativa, dotato di celle frigorifere per la conservazione di circa 35.000 q.li di tuberi.  Negli anni la produzione è aumentata gradualmente e costantemente (tranne nel 2003 – soli 37.000 q.li – per la siccità!). Attualmente gli associati sono un centinaio circa (delle province di Pordenone e Udine) e producono, oltre a patate, anche cipolle, fagioli, asparagi, cavoli, e altre verdure. Sono state fatte anche delle esperienze con carote e rape rosse. I prodotti sono lavati o spazzolati, confezionati e venduti in sacchi o buste.  I clienti sono principalmente in Friuli, un terzo circa in Emilia Romagna e Veneto e una piccola parte nel Lazio.  Ogni anno sono sperimentate nuove varietà per ricercare il meglio sotto il profilo produttivo, di conservazione e, non di meno, culinario.  Le patate della Co.Pro.Pa. sono prodotte dai propri soci nel rispetto di un disciplinare interno che limita l’uso di fertilizzanti, diserbanti e antiparassitari; alla raccolta sono effettuate analisi sui tuberi, sia chimiche sia organolettiche, per garantire a clienti e consumatori, che il prodotto non abbia residui di pesticidi di alcun genere. Da diversi anni vengono certificate con il marchio AquA.

Comune di San Giorgio della Richinvelda
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